Sfogatevi

[Gio92]

grazie per le risposte , non credevo di riceverne stasera visto l'orario.

Comunque vorrei prendermi del tempo per coltivare un pò i miei hobby, per fare qualcosa che mi piace, ma non so cosa.
Ad esempio mi è stato consigliato di fare volontariato, e la cosa l'ho pensata anche in passato, magari in un canile, visto che sono amante dei cani.

Vorrei fare qualcosa nella società e per la società, vorrei rendermi utile, per trasmettere il mio altruismo. E non parlo solo di volontariato.

Vorrei farmi conoscere come PERSONA, non solo come omosessuale, oppure solo come musicista, vorrei farmi conoscere come Giovanni nella sua completezza.

Mi è capitato di non reggere più le lezioni all'uni, perchè ero molto stanco.
Voglio rallentare un pò lo studio per dedicarmi anche ad altre attività, forse è questo quello che mi manca, non lo so nemmeno io.

Voi cosa ne pensate? Avete consigli da darmi?

[Tozeur]

Io penso che coltivare i tuoi hobby possa essere un modo per evadere dalla routine che in certi casi può diventare massacrante per il tono dell'umore. Ottima l'idea del volontariato. Penso ti possa dedicarsi a diverse attività senza necessariamente rallentare gli studi. Poi vedi un po' tu come ti viene bene

[barbara]

Simo98 e Gio, i momenti difficili ci mettono in ginocchio al punto che pensiamo di non poterci più rialzare. Ma il più delle volte accade qualcosa che ci riscuote e ci impone di riemergere. Il nostro istinto di sopravvivenza evidentemente è più forte anche della nostra confusione . Nessuno più di noi può intuire quali scintille possano riaccendere la vita dentro di noi. Spetta a noi rintracciarle e seguirle . Auguro a entrambi di riuscirci presto.

[milosmusiker]

Ciao ragazzi,
anche io mi trovo in una situazione di grande incertezza e confusione. So bene quanto possa difficile sopportare una situazione per cui ci si chiede ogni giorno dove diavolo sono finiti i proprio sogni o l'impegno che una volta mettevamo in essi. E magari, invece di dedicare il proprio tempo libero alle cose che ci hanno sempre appassionato, finire per chiudersi in sé stessi. Io senza la musica non so proprio come avrei fatto e come farei ora. Ho rallentato tutto, faccio forse un terzo di quello che mi riusciva una volta, ma sono fiducioso che un po' alla volta tutto si sistemerà. Anche io ho la sensazione di aver perso del tempo ma ho anche imparato cosa significa stare male, a mettermi nei panni di chi ha difficoltà. E non è poco.
Un abbraccio a tutti!

[progettogayforum]

Ciao milosmusiker, è bello vedere che mantieni un attaggiamento positivo nonostante tutto!!

[Gio92]

Vi aggiorno sulla situazione:

ho avuto un crollo psicofisico nell'ultima settimana, ma oggi ho deciso di riprendere pian piano le mie attività.
Sto capendo molte cose di me stesso e cioè: star fermo non mi porta a nulla, anzi, mi porta a rimuginare ancor di più su ciò che non va e a non vedere cosa ho fatto di bello e cosa posso fare. Ho capito che ormai lottare per far sì che la mia famiglia cambi è inutile, quindi da oggi ho deposto le armi pensando "chi me lo fa fare? è sicuro che lottando per far sì che i miei cambino porti a qualcosa?"
Ho perso fin troppo tempo appresso alla mia famiglia e da oggi in poi ho deciso di distaccarmene anche emotivamente, oltre che fisicamente.
Ovvio che il mio rapporto con loro non cambia, li amo con tutto me stesso ma ho deciso di mettere dei confini fra me e loro. Sarò troppo buono e accondiscendente? Non lo so. Sta di fatto che spreco energie inutili, che potrei sfruttare benissimo a mio favore nelle mie attività di studio e di svago.

Inoltre, parlando col mio terapeuta sabato scorso, è uscito fuori che ho la "ferita narcisistica". Non ne abbiamo parlato in modo approfondito, ma ho capito che è un qualcosa che ha a che fare con l'autostima, quando non si viene ricambiati nelle relazioni.
Non è che mi sia fissato con questa cosa, ma sto tirando un sospiro di sollievo perchè ho capito cosa mi è successo ultimamente. Mi faccio troppe aspettative su me stesso e sugli altri e poi ci rimango male. Voglio vivere con un atteggiamento mentale più elastico e accettare ciò che non si può cambiare.

Oggi pomeriggio, pensando alla mia famiglia, come dicevo sopra, ho detto "ok basta, accetto la mia famiglia così per com'è." E dicendo questa frase a me stesso è come se una parte di me fosse diventata più tranquilla e serena. Come se avessi finalmente finito di combattere una guerra e tutto è avvenuto in modo automatico e naturale.

E così forse devo fare anche con la mia omosessualità, forse dovrei accettarla e non combatterla, e quando parlo di omosessualità mi riferisco a tutte le sue sfaccettature.
A volte mi faccio troppi problemi e non ne vale la pena.
Sta di fatto che accettare il proprio orientamento sessuale non è una cosa che si fa dall'oggi al domani. E quello che mi frega è il pensiero rivolto verso il futuro, ovvero che non potrò avere figli e non potrò sposarmi, a meno che l'Italia non faccia dei passi in avanti come un pò sta già facendo.

Sento che dovrei impreziosire i miei traguardi e vedere il bicchiere mezzo pieno e non sempre quello mezzo vuoto.
So che ci sono alcune cose che non ho ancora, ma se per ottenerle devo sforzarmi, allora mi sforzo come ho fatto fino ad ora.

[barbara]

Questi ultimi interventi mi hanno colpito molto. Accettare noi stessi è una sfida quotidiana . Siamo così abituati a sentirci dire che dobbiamo cambiare, che abbiamo perso il valore di saper prendere atto della realtà per come è veramente . Non dico che non si debba cambiare, ma ci sono tanti tipi di cambiamento, alcuni dei quali non sono realistici .
Penso che spesso preferiamo illuderci di essere diversi da come siamo, e pensiamo così di migliorarci. Ma ognuno di noi ha tanto da esprimere proprio perché ha un suo modo di essere irripetibile. Omologarci non ci sarà di alcun aiuto e ci farà solo perdere tempo.

[progettogayforum]

Gio!! Un post veramente stupendo!! Quello che hai scritto mi sembra molto saggio, d'altra parte è l'unico atteggiamento oggettivamente possibile se non si vuole perdere tempo inutilmente!

[Gio92]

Vi scrivo cose che ieri non ho scritto:

oggi è andata decisamente meglio, a parte qualche intoppo, alcuni pensieri negativi che ho avuto, ma sto cominciando a capire che l'ansia può essere gestita benissimo e la cosa è più facile di quanto uno si immagina.

Stamattina ho parlato con il mio psicologo a telefono, il quale mi ha spiegato un pò il meccanismo dell'ansia, dei pensieri che la scaturiscono, insomma, quello che mi sta succedendo e che mi succede da anni.
Il mio problema principale è il non saper gestire l'ansia, visto che da anni soffro di disturbo ossessivo-compulsivo, che è un meccanismo di difesa dall'ansia, ma che non riesce a regolarla, se non nel momento del rituale.
Ma oggi ho capito che l'ansia dura al massimo 5 minuti, possono essere crisi profonde, ma che durano poco se si accettano per quello che sono, cioè crisi passeggere. Il mio problema è che mi spaventavo di fronte all'ansia e cominciavano i meccanismi di difesa, dei pensieri, dei rituali.
Ora non sto quì a spiegare i dettagli, anche perchè sono dei concetti complessi, ma quello che voglio dire è che l'ansia va accettata per quello che è, un'emozione, positiva o negativa che sia, e che è passeggera.

Inoltre, spero di poter trovare una mia stabilità emotiva. In famiglia oggi è andato tutto bene, mia sorella è venuta a trovarci e siamo stati tutto il pomeriggio insieme a guardare la partita in tv, tutta la famiglia. E' stato un bel pomeriggio e io non ho avvertito ansia, tensione in casa.

Vorrei fosse sempre così, ma anche se non sarà sempre rose e fiori, io comunque continuerò per la mia strada, ascolterò le strategie del mio terapeuta, e comunque ho una mamma e un papà che sono, sono stati e saranno (anche se non eternamente) sempre presenti.

[progettogayforum]

Avanti così Gio!! Quando le cose sono tranquille in famiglia i problemi scompaiono e non è un caso! Stasera abbiamo parlato a lungo, di strada ne hai fatta proprio tanta. Guarda il positivo che c'è perché è tutt'altro che indifferente!!