Il senso di abbandono

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
simo98
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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da simo98 » lunedì 29 dicembre 2014, 1:29

caro Davide, sono troppo giovane per farti discorsi molto complessi sul vivere e cose simili e le parole di chi ti ha già risposto dicono tutto quindi sarebbe inutile a parer mio ripetere ciò che è già stato detto però vorrei dirti che quello che hai passato te l'ho passato anche io... non avevo più voglia di mangiare, di parlare di fare nulla e nessuno intorno a me se ne accorgeva e riconosco che non mi piaceva stare in quelle condizioni, sono arrivato a fare anche delle cazzate e tuttora ho un mio pensiero sulla mia vita e come dovrei affrontarla che non è come quello che mi dicono tutti di fare (per dirtela in breve se ci fosse uno che si vuole buttare da un ponte e quello fossi io se mi dicessero "la vita è una sola vivila" e "non pensi ai tuoi cari?" io mi butterei solo perchè mi hanno detto queste frasi inutili)

quindi non ti dirò devi rialzarti; coraggio alzati e combatti ecc ecc perchè per me queste frasi non hanno molto senso ma magari per te lo hanno :)
però io ci tenevo a lasciarti questa conversazione avvenuta tra me (nel periodo più brutto che potessi passare) e un mio caro amico che non sapeva nè che ero gay e nè altre cosucce su di me quindi sono le vere parole nude e crude e sopratutto sincere.

-io rosso-

danii
non è una bella serata ;(
buona notte



D:
ohi
che è successo?
D:
io mi son quasi lasciato :/ peggio di me non può' esser >.>

puo essere peggio...

che è successo D: ?

non posso dirtelo dani ;(

tirati su comunque :(

stasera non riesco scusami

prendi sempre la vita con allegria anche quando tutto va male

sbagli persona dany xD

vedilo come un modo per vincere sempre e comunque.... e ricorda non è la vita che fotte noi >.>... siamo noi che fottiamo la vita così

allora mi sa che sto perdendo xD sono stato fottuto un sacco di volte

ricorda
Gamers don't die
They respawn

sei positivo alla n esima dany
prestamene un po

eh
è facile esser positivo quando non sei direttamente interessato dai problemi xD

qualunque cosa puo andare storta andra storta

e qualunque cosa è storta
può' ritornare dritta
ergo
quando tocchi il fondo
stai vincendo
anche se non lo sai ;)

questa mi è nuova O.o

eh lo so sono molto saggio e profondo u.u

come faccio a capire se ho toccato il fondo?

semplicemente
quando ti stanchi di cadere :)
prendi
e inizia a volare

le mie ali sono sporche di sangue

il sangue dei tuoi nemici caduti u.u
vedi?
stai vincendo

sei bravino dany
ma io so un caso disperato =*



quando non riesci a vincere
prendi e alza la difficoltà :)

questa non l'ho capita...

se devi perdere...perdi con stile
mettiamo che
stiamo giocando a tekken
e non riesci a far fuori
heiachi a 4 stellette
prendi ed alza a 6
.-.
se devi perdere
perdi
se vinci
vinci e ti senti un dio

non sono molto convinto :(

seriamente
vedila così
se è qualcosa di grave che si può' risolvere
si risolverà
e non hai motivo di preoccuparti
se è qualcosa che non puoi risolvere
non hai comunque motivo di preoccuparti
ma tu devi sempre mirare alla vittoria :)

facile a parole ciccio

eh si, la razionalità la vedi come una strozzata quando sei travolto dagli eventi
ma che tutto andrà meglio è certo :)
consolati con questo

io aspetto che le cose vadano meglio da 3 anni
io aspetto nn ho fretta

vuol dire
che il giorno in cui tutto andrà bene
è 3 anni più vicino :)

io nn so se ci duro fino a quel giorno dany

se continui ad avere qualcosa per cui andare avanti non cadi

hai ragione ma non so se ho qualcosa per cui andare avanti, cmq deve essere noioso vedere uno che si piange addosso

no tranquillo :) scrivendoti
filosofia spicciola
non ti aiuto sicuramente
ma quanto meno
ti faccio passare tempo u.u

mettila cosi la vita e come una bilancia
la vita ti mette i pesi da una parte
e tu devi metterli dalla tua per resistere
io dormivo mentre distribuivano quei pesi...


quindi
mangia tanti gelati
e pareggia il peso :)




Dopo questa chiacchierata mi sono sentito meglio e se ti può consolare, quel giorno è arrivato, finalmente ora ho un po più di respiro e questo accadrà anche a te <3 buona fortuna

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davide
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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da davide » lunedì 29 dicembre 2014, 12:10

ieri ho parlato con un mio amico che mi ha detto:

come puoi sperare di riprenderti,di tornare a sorridere se non metti al centro del tuo mondo te stesso?Come pretendi che qualcuno ti noti se non ci sei e se anche ci sei fisicamente sei assente o ti piangi addosso?
Deduco che sia un pò il discorso del: se rimani positivo attrai positività.
E se fossi un eterno elettrone?Non si può passare dall'uno all'altra cosa.
Mi sto letteralmente lasciando andare,morire se vogliamo perchè sono finito in un circolo vizioso di ansie,paure,insicurezze.Mi guardo allo specchio e penso che la persona riflessa fa schifo,è tutto tranne che un essere umano.
Sto passando le giornate a letto,tremo,piango e penso a tutte le cose che ho perso nell'ultimo anno.Avevo una bella vita,un compagno come sempre l'ho desiderato e poi in un momento tutto è andato via....ho solo i ricordi e vorrei non averli,non voglio pensare a quanto sono stato fortunato perchè non valgono quanto la presenza fisica.
Pensate che ancora convivo con il mio ex per problemi logistici,mi alzo e vedo la sua vita andare avanti,lui che mi dice di andare avanti perchè sarebbe uno spreco buttare le cose positive che avevamo vivendo di sensi di colpa e rimpianti.Sto marcendo e davvero penso di farla finita è un tarlo che mi batte forte nella testa..

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da progettogayforum » lunedì 29 dicembre 2014, 13:52

Senti Davide, così non mi piace affatto! Certo che convivere col proprio ex per ragioni logistiche non è il massimo, ok, è vero, ma cerchiamo di non dire sciocchezze. E' ora di svegliarsi e di cominciare a ragionare su cose costruttive. Tutti questi ragionamenti vanno messi da parte e bisogna darsi una mossa e cominciare a lavorare seriamente a ricostruire. Hai un mondo di possibilità davanti, sei giovanissimo e ragioni come se fossi un vecchio decrepito, ma nemmeno, perché i vecchi non ragionano come te. Hai preso delle brutte botte, è vero, su questo non ci piove, ma adesso è ora di smettere di piangersi addosso e di cominciare a lavorare a cose costruttive. Il bla bla depressivo ok, per un po' può essere giustificato, ma poi si deve cominciare a reagire. Hai delle possibilità concrete che tanti neppure se le sognano e che vuoi fare? Buttare via tutto? NO!!! Sveglia!! che è giorno, la notte è passata adesso è ora di impegnarsi veramente!! Un abbraccio forte!! E cominciamo a guardare avanti in positivo!!

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 29 dicembre 2014, 14:47

Davide,
Per quanto si stia male nella vita, non facciamo cose irrecuperabili, a ogni problema c’è una soluzione, magari adesso non la vediamo, ma le soluzioni esistono, e il farla finita non è una soluzione.
Mi sto letteralmente lasciando andare,morire se vogliamo perchè sono finito in un circolo vizioso di ansie,paure,insicurezze.Mi guardo allo specchio e penso che la persona riflessa fa schifo,è tutto tranne che un essere umano.

È ovvio che se sei entrato in un circolo vizioso trovi delle difficoltà ad uscirne, e quindi bisogna capire il motivo per cui stai male, e poi da lì si può cercare di capire come uscire da una situazione (magari anche con l’aiuto di un terapista).
Pensate che ancora convivo con il mio ex per problemi logistici,mi alzo e vedo la sua vita andare avanti,lui che mi dice di andare avanti perchè sarebbe uno spreco buttare le cose positive che avevamo vivendo di sensi di colpa e rimpianti.
C’è un po’ questa “fissa” che se io mi ripeto cento volte di migliorare la mia vita questa migliora (a parte che se fosse così semplice risolvere i problemi non avrebbe neanche senso l’esistenza di questo Forum, né psicologi e altri servizi di consulenza). Il tuo ex non può starci vicino e cercare, insieme a te, di capire il perché ti senti così? Perché il continuare a dirti di andare avanti, è come andare da un medico, e alla domanda: “Quali sintomi accusa?”, tu continui a rispondergli soltanto che non stai bene. Se un medico non sa che sintomi hai, come può curarti?
Sto passando le giornate a letto,tremo,piango e penso a tutte le cose che ho perso nell'ultimo anno.Avevo una bella vita,un compagno come sempre l'ho desiderato e poi in un momento tutto è andato via....ho solo i ricordi e vorrei non averli,non voglio pensare a quanto sono stato fortunato perchè non valgono quanto la presenza fisica.
Nei momenti peggiori la nostra mente va sempre ai momenti felici, e la felicità l’hai assaggiata, e perché questa sensazione non dovresti provarla più? Lo so che ora come ora mi diresti che è una cosa che senti, che hai la paura di non riuscire più a riprovare quei sentimenti, ma ci riuscirai di nuovo. Devi prendere del tempo per capire cosa ti ha portato in questa situazione. Lo so che la parola tempo terrorizza sempre, fa paura, perché si ha proprio la paura che questo tempo siaa infinito, si ha la paura di sprecare la propria vita cercando di risolvere i propri problemi e ci si dice: “Ma se passi tutta la vita cercando di risolvere i miei problemi, quando riuscirò a godermi di nuovo la vita?”
Quello che ti sto per scrivere è una cosa che ho passato io, quindi prendila con le pinze e tieni a mente che non è detto che sia applicabile a ogni situazione.
Molte volte il cambiamento è come una “scintilla”. Stai male e pensi che la vita sia solo uno schifo, e poi d’un tratto succede qualcosa, un ricordo, una persona, un profumo, una musica, e questi diventano come un “reagente chimico”, e d’un tratto è come se vedessi il mondo in un altro modo, è come sollevare un velo, e ti rendi conto che da dove sei puoi risalire.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da davide » lunedì 29 dicembre 2014, 15:01

soffro di bassa autostima o forse proprio non ce l'ho.Tutto ciò che mi accada di bello lo ritengo puro e semplice caso mentre ciò che è negativo una conseguenza di una mia cattiva condotta o un rovescio della medaglia,un pedaggio da pagare per quei pochi momenti di felicità.Mi ripeto che non valgo niente,che non sono niente..

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da progettogayforum » lunedì 29 dicembre 2014, 15:53

Davide!! Tu e la bassa autostima!! Ma credi che se noi del forum non avessimo stima di te staremmo qui a risponderti? Siamo qui perché ormai ci conosciamo da un bel po' e di te non ci si dimentica mica tanto facilmente. Non so come tu ti senta adesso, posso dedurlo da quello che scrivi, ma l'impressione che mi hai sempre dato era diversa: di un ragazzo molto educato e timido e in un certo senso molto lasciato a se stesso, ma di un ragazzo con delle "enormi potenzialità" (dico quello che penso!). Insomma non si può restare indifferenti, tu hai il sacrosanto diritto di conquistare la tua felicità e ci riuscirai. Adesso comincia a pensare a cose concrete, a che cosa fare con gli studi, ma senza reazioni irrazionali, che in uno stato come quello tuo attuale sono assai probabili, bisogna cominciare a ragionare a mente fredda e a fare scelte razionali guardando al futuro. La questione degli studi è assolutamente fondamentale, mi piacerebbe parlarne un po' con te, se hai un contatto msn mandamelo via mail (nella home del forum trovi come fare), altrimenti fammi sapere quando ti posso trovare sulla chat di Progetto. Piedi per terra e concentrato su cose concrete!! Aspetto la tua risposta.

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 29 dicembre 2014, 17:41

Partiamo da una cosa molto banale e se vogliamo un po’ “insensibile”, gli alti e bassi nella vita ci sono per tutti, chi più chi meno, che poi il più delle volte i momenti brutti sembrano più lunghi di quelli belli, ma quello è un altro discorso.
Il discorso che i momenti belli sono un caso e quelli brutti una specie di conseguenza perché si sono avuti dei momenti di felicità è una cosa un po’ “assurda” (anche se in linea con un paese “laico” come il nostro...)
La tua autostima, finalmente si trova un bandolo della matassa.
Il problema dell’autostima è un po’ spinoso, anche perché ci sono parecchi parametri da considerare come l’ambiente in cui si è cresciuti.
Che ci fossero delle persone che a te ci tengono, e non solo sul Forum, ma nella vita reale ci sono, i tuoi amici, i tuoi genitori, il tuo ex fidanzato, è evidente.
(Mi viene in mente anche il tuo ex e il fatto che vi siete lasciati, e magari anche questo ti ha fatto sentire ancora più male e magari “colpevole” di qualcosa, ma le persone si lasciano, è brutto da dire, però è una cosa che succede nella vita e non è colpa tua).
Come cercare di recuperare l’autostimaa? Intanto un passo avanti lo hai fatto, hai scritto sul Forum e quindi significa che vuoi uscire da questa situazione, perché tieni a te stesso tanto da non volere stare più male (e non è una cosa così scontata...).
Dopo questo primo passo di cui devi essere orgoglioso, bisogna farne altri, come pensare che ci sono persone che a te ci tengono (si sono, fidati), e se a te tengono vuol dire che vali!
L’autostima è come una casa di mattoni, anche solo mettere un mattome solo signifa già qualcosa, e poi verranno anche gli altri, non bisogna scoraggiarsi perché abbiamo messo un matton solo, alla fine come fai a costruire una casa se non inizi da un mattone?
Vogliamo mettere un secondo mattone? Perfetto! La poca autostima, sei riuscito a inquadrare la causa che contribuisce a quello che stai passando.
Riguardo all’autostima ti lascio questa frase che ho trovato in un libro: “Sei una parte preziosa e necessaria dell’universo. Non devi guadagnarti il diritto di esistere”.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da davide » lunedì 29 dicembre 2014, 18:29

Sei una parte preziosa e necessaria dell’universo. Non devi guadagnarti il diritto di esistere”
E' una frase davvero molto bella,racchiude in se tante cose su cui riflettere.
Forse è proprio questo il problema,non mi sento di meritare il posto che occupo perchè non rispetto certi requisiti.
Non mi sono mai sentito cosi carino da poter attrarre qualcuno o da permettergli di dire: tra tanti scelgo lui,non mi sono mai sentito forte o coraggioso.Non sono in grado di portare avanti una qualsiasi tipo di attività per paura di mostrare troppo di me stesso,di mettermi troppo a nudo.
Sono asociale per scelta,non ho interesse a coltivare i rapporti umani perchè alla fine non trovo mai quella persona stretta anche e sopratutto amica con cui fare quelle cose stupide come ritrovarsi piu volte a bere un caffè,a parlare delle proprie vite.
Non sono nè un cane nè un lupo,so soltanto quello che non sono

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da progettogayforum » lunedì 29 dicembre 2014, 19:16

Non rispetti i requisiti? Perché? Ci sono dei requisiti da rispettare? Non mi risulta! Quanto poi all’asociale, beh non credo proprio che un asociale scriverebbe su un forum, ma non solo, non credo che lo prenderebbe sul serio come fai tu. Hai aperto tu questa discussione che ha avuto molto seguito, ma non solo, sei intervenuto più volte e parlando molto di te, tutto questo sarebbe essere asociali? No! Decisamente i conti non tornano. Qui tu stai parlando della tua vita, non abbiamo un caffè davanti ma quello che stiamo facendo sono proprio quelle cose stupide come ritrovarsi a bere un caffè e a parlare delle proprie vite. Adesso non hai più un ragazzo, ma lo hai avuto per tanto tempo e vi eravate scelti, nessuno vi aveva imposto di stare insieme, poi le storie finiscono, non è una tragedia, è, salvo eccezioni, la fisiologia dei rapporti umani. Davide, perché non cominci a pensare al concreto guardando al futuro? Ricominciare a progettare caccerebbe tante malinconie. Le mazzate si prendono ma poi ci si rialza e si continua a camminare.

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Re: Il senso di abbandono

Messaggio da davide » lunedì 29 dicembre 2014, 22:16

volevo condividere con voi una passo di una scrittrice che racchiude tutto il discorso:

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.

Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.

E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi.

Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.

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