Sto diventato psicopatico (problema serio)

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Geografo
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Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Geografo » giovedì 26 marzo 2015, 3:47

Ho 16 anni e penso di essere psicopatico (dico seriamente), ma è una lunga storia.
Diciamo che sono un tipo a cui piace stare per i fatti suoi, sono molto estroverso ma per il resto sono come mio padre, non mi piace avere amici. Se è per questo, di carattere sono tale e quale a mio padre (come afferma mia madre), ed effettivamente devo dire che siamo molto simili (assomiglio molto a lui anche di aspetto tra l'altro). Lui non ha un bel passato alle spalle, perché prima faceva il medico ma poi ha avuto un infarto e quindi è caduto in depressione e ha anche dovuto lasciare il lavoro.
Quindi io e lui ci siamo ritrovati a litigare in continuazione e a urlarci le peggio cose (anche perché abbiamo un pessimo carattere tutte e due e quindi ci scanniamo a vicenda).
Un anno fa mi hanno anche portato da una psicologa (anche se io avrei preferito andare da uno psicologo maschio perché mi ci sarei trovato meglio, ma mamma diceva: "No, le femmine sono più comprensive" e roba del genere) e questa psicologa infatti mi aveva detto che mio padre doveva essere seguito da uno psicoterapeuta.
Comunque ho cominciato ad andare da questa psicologa un anno fa (a 15 anni), e lei mi diceva che mi trovava molto simpatico e che la facevo ridere. Chiaramente non le ho mai detto che sono omosessuale, e fingevo dicendole che mi frequentavo con questa o quell'altra ragazza e questa rincoglionita ci credeva pure! Ne sono sicuro che ci credeva.
Devo ammettere che ogni tanto mi sono auto-convinto che mi piacessero le ragazze e magari provavo ad andare a qualche appuntamento, ma senza alcun entusiasmo e quindi non c'era alcun risultato.
Comunque poi ho smesso di andare da questa psicologa perché mia mamma diceva che poi ne sarei diventato "dipendente", anche se recentemente ci sono tornato per una chiacchierata, ma non vedo il motivo per cui andarci dato che le dico tutte cazzate, tipo l'ultima volta le ho detto che avevo avuto il mio primo bacio con una ragazza che avevo conosciuta da poco.
Ultimamente però sono diventato seriamente psicopatico perché c'è stato un evento che mi ha letteralmente cambiato la vita, se volete leggerlo (ma è molto lungo) è questo: viewtopic.php?f=19&t=4948
Per farla breve, avevo conosciuto via e-mail un ragazzo omosessuale come me che ha la mia stessa età (15 anni) circa tre mesi fa e che era di Roma come me (cioè, io non sono proprio di Roma, abito in una città a un'ora dalla capitale ma comunque la conosco bene perché mio padre è romano). Riporto qui una sua e-mail, in risposta alla mia:
"Oi ciao Ti rispondo un po' in ritardo anche io e... Beh dopo il poema che mi hai scritto non posso fare altro che scriverne un altro. Allora io ho 15 anni e faccio il secondo liceo, sempre al classico. Ho una sorellina piccola di 7 anni che rompe sempre le scatole. Mi piace molto la scherma (non so se hai presente, quello sport con le spade) e la faccio da dieci anni. Anche io ho il tuo problema ovvero che intorno a me tutti sembrano essere dei maschioni etero con cui non riesco ad essere mai me stesso. Piacerebbe molto incontrarci anche a me e, a come prima impressione mi sei sembrato molto simpatico anche te! P.S. Sei di Roma?"

Con questo ragazzo avevo poi cominciato a scriverci su Kik (per chi non lo sapesse, è come Whatsapp ma funziona con dei nickname e non il numero di cellulare, quindi l'anonimato è garantito).
Diciamo che appena mi scrisse non sembrava affatto il ragazzo "gentile" dell'e-mail, dato che nemmeno c'era stato il tempo di presentarsi un minimo che già aveva programmato il nostro incontro a Roma, addirittura dove sarebbe stato e a che ora, poi ha avuto il coraggio di dirmi: "Ah, com'è come ti chiami?" (sì, avete letto bene, mi disse: "COM'È CHE TI CHIAMI?").
Insomma era un tipo davvero freddo oltre che poco raccomandabile, ma io ero un po' depresso (perché volevo conoscere un ragazzo omosessuale come me) e poi ogni volta ho come l'impressione di poter "cambiare" le persone.
Poi ci siamo pure scambiati una foto nostra e lui alla mia disse "Wow" (sinceramente mi diede un po' fastidio questo "wow" perché lo trovavo fuori luogo...).
Alla fine questo ragazzo, una volta che si era tranquillizzato che ci incontrassimo, sembrava un minimo aperto a dialogare anche se a me toccava scrivere tanto e lui invece scriveva quasi sempre "Ahahahaha" o "Wow". Ad esempio:
Io: -Quanti anni hanno i tuoi genitori?
Lui: -Tutti e due 46 i tuoi??
Io: -Mio papà 64 e mia mamma 58
Lui: -Wow

Oppure:
Io: -Comunque un po' sono contento di essere gay perché con un maschio mi trovo meglio!
Lui: -Ahahahaha anche io

Ma io pensavo che alla fine era solo perché forse si scocciava a scrivere con la tastiera del cellulare. Cioè la cosa più lunga che mi ha scritto è stata questa:
Lui: -Ti piace sciare?
Io: -Sì un sacco ho vinto pure delle coppe! Però i miei non vogliono che scio da solo... anche se mi piacerebbe farlo perché sono un sacco forte. Ma questo perché una volta un loro amico stava sciando da solo e si era fatto male, per poco non moriva
Lui: -Invece i miei non ci tengono molto a me... pensa che una volta sono stato a un campo della WWF e si erano dimenticati di venirmi a prendere ed erano venuti il giorno dopo a riprendermi

Questo è stato il messaggio più lungo che mi ha inviato poi per il resto non si è mai impegnato. Al massimo mi ha fatto due domande "particolari". La prima è stata:
Lui: -Oi posso farti una domanda?
Io: -Così mi metti ansia ahaha dimmi
Lui: -Senti ma tu ti sei mai baciato con un ragazzo?
Io: -No tu?
Lui: -Nemmeno

E sinceramente mi aveva dato fastidio perché sembrava che io e lui dovessimo baciarci o roba del genere. La seconda invece era stata MOLTO più ambigua. Io gli avevo detto che il giorno che ci saremmo incontrati a Roma (lunedì) sarei rimasto a dormire a casa di mio fratello...
Lui: -Tuo fratello lavora? Lunedì intendo
Io: -No fa l'università
Lui: -Ah ok
Io: -Perchè?
Lui: -No niente
Io: -Ah ok ahaha
Lui: -Per avere casa libera o cose del genere

Io però come un coglione pensavo che volesse stare a casa perché fuori faceva freddo e magari gli andava di giocare insieme alla Play. LO SO CHE SONO UN COGLIONE però mi volevo auto-convincere di aver trovato finalmente un ragazzo normale.
Quindi a sua volta gli ho chiesto se casa sua invece era libera e lui mi dice di no.
Va be, vi risparmio i dettagli infiniti altrimenti scrivo la copia di quello che ho già scritto nell'altro post. Fatto sta che ci incontriamo, e il bello è che ricordo ogni singola cosa di quel giorno, perché davvero mi è rimasto impresso.
Ancora mi ricordo quando stavo camminando a testa bassa quando sento uno che mi fa "Oh ciao" e ancora mi ricordo benissimo la sua faccia, e di quanto SEMBRASSE timido e imbarazzato (quando invece non lo era per niente). Ancora mi ricordo quella faccia, e quella voce che mi aveva detto "Oh ciao", è una cosa assurda quanto me lo ricordi bene.
E ancora mi ricordo benissimo com'è fatto e di come controllassi benissimo quanto fosse alto rispetto a me (ho una mezza specie di sindrome di Napoleone e mi dà fastidio stare accanto a ragazzi più alti di me) ma per fortuna eravamo perfettamente uguali. Io gli dico se vuole andare al Mc Donald's e lui mi fa: "NO, A ME NON VA DI ANDARE AL MC DONALDS' PERO'", e lo disse in una maniera bella decisa. Io però gli risposi in maniera altrettanto decisa: "SI PERO' IO HO FAME", anche perché voglio vedere bene in faccia con chi parlo. Quindi alla fine accetta e ci andiamo, e lì gli chiedo se vuole qualcosa che gliela offro e lui dice di no e che sta a posto. Ero rimasto colpito del fatto che fosse un sacco gentile (cosa che in chat non sembrava).
Poi ci siamo seduti di sotto e abbiamo parlato e parlavamo di scuola dicendo roba tipo "La mia scuola è un carcere per me" e cose del genere. Faccio pure una bella figura di merda perché mi casca la coca cola addosso e io mi metto a ridere e lui allora mi offre un fazzoletto sorridendo.
Poi va be siamo usciti e siamo stati da Gamestop perché mi andava, e io gli ho detto che mi piaceva molto Gears of War (un videogioco di guerra con cui ci giocavo con un mio vecchio amico che ora mi sta sulle palle) e a lui Fifa 15.
Comunque abbiamo parlato del più e del meno e anche di omosessualità ma in maniera molto leggera e per pochi minuti, poi abbiamo parlato del più e del meno. Alla fine se due ragazzi omosessuali si vogliono conoscere per confrontarsi mica devono per forza parlare di omosessualità no?
Siamo stati anche davanti un'officina perché a lui piacciono le macchine e ha letto una scritta in francese e lo parlava benissimo, allora gli ho fatto i complimenti e gli ho detto: "Io l'ho fatto alle medie, ho una pronuncia che fa schifo però lo scrivo bene" e lui mi dice: "No io il contrario, però alle medie ho fatto spagnolo".
Poi siamo stati in un negozio di scarpe da calcio dato che lui ci teneva a portarmici e lui mi ha detto che gli piace fare il portiere e io gli ho detto che a me piace fare il difensore.
Devo dire che mi stavo divertendo un sacco a stare con lui e siamo stati più di 3 ore insieme, e anche lui sembrava che si stesse divertendo molto a stare con me!!
Però quando siamo usciti dal negozio di scarpe da calcio è cambiato improvvisamente e voleva tornare a casa. Io ho pensato: "Bo forse perché ho parlato troppo di ragazze e penserà che non mi interessano i ragazzi..." e gli ho chiesto: "Hai mai visto un ragazzo omosessuale o bisessuale?" e lui: "No mai...! Anzi sì una volta ne ho visto uno...credo!", però se ne voleva comunque tornare a casa.
Abbiamo preso insieme la metropolitana, e lui mi aveva rimproverato perché tenevo il portafogli in bella vista mentre io l'avevo rimproverato perché aveva dato dei soldi a uno di quei rompipalle che si avvicinano per chiedere soldi.
Poi si siede accanto a me e quando arriva la sua fermata gli faccio "be allora ciao!" e lui mi risaluta.
Dopo 4 giorni gli riscrivo su Kik lamentandomi dei troppi compiti di latino ma non mi risponde... poi vabbé quello che è successo potete leggerlo nell'altro post, fatto sta che al mio: "Io chiedo solo delle spiegazioni" lui non mi ha mai più scritto... Poi quel suo: "Evidentemente tu non sei quello giusto per me e io quello giusto per te" (frase fatta perché avevo anche scoperto grazie a Google che cercava incontri sessuali) mi aveva lasciato...pietrificato...nel senso che per lui era tutto un appuntamento (anche se in teoria non era così dato che cercava sesso) mentre io volevo un amico...
Be adesso devo dire che purtroppo l'incontro con questo ragazzo è stata la rovina della mia vita.
Io con lui quel giorno mi ero trovato un sacco bene, mi ero sentito meno solo e lui sembrava un tipo un sacco simpatico e intelligente.
Ormai, letteralmente 24 ORE SU 24 da più di 3 mesi penso a quest'evento. Non riesco a scordarmi nulla.
Il bello è che sono diventato psicopatico. In pratica mi chiudo in camera e mi metto a ridere come uno scemo per quello che è successo (nel senso che alla fine fa ridere! Mi aveva chiesto se casa di mio fratello fosse libera, era palese cosa cercasse), e questo magari per tante ore, poi spesso capita che mi metto a piangere dopo aver passato quelle ore a ridere.
Se ci fosse qualcuno che mi vedesse mi prenderebbe per un pazzo... anzi, se è per questo molti già lo pensano.
Ormai esco di casa e quando sto in giro rido per quello che è successo (cioè, non è che rido aprendo la bocca, ma tengo sempre un sorriso), addirittura ci sta una compagna di classe (una vipera) che mi sfotte perché rido da solo, però io effettivamente non so che dire perché è vero... Gli altri non mi dicono niente ma mi pare chiaro che pensino che io non sia normale... e anche io ormai lo penso.
Ormai è da tanto che va avanti questa storia ed è un problema serio perché poco dopo la scuola partirò per un anno in America e la gente potrebbe farsi idee strane su di me... Il fatto è che questo cazzo di incontro davvero mi ha sconvolto.
Ieri stavo andando a scuola e stavo per attraversare le strisce pedonali quando in una macchina vedo un bambino e dico: "Ma che cazz..." (ho visto delle sue foto da piccolo e sembrava lui), poi ho realizzato che non era lui da piccolo.
Un altro giorno vedo un ragazzo e dicevo: "Ma questo lo conosco" (pensando fosse lui) e invece non era lui.
Sto impazzendo perché lui è l'unico ragazzo omosessuale mai conosciuto in tutta la mia vita e quindi mi pare di vederlo ovunque e penso a quello che è successo costantemente.
Io quel giorno ero preso al 100% dalla situazione, non so perché ma per la prima volta mi sembrava di essere "vivo", adesso invece mi sembra solo di essere un cadavere e sinceramente essere depressi e psicopatici a 16 anni non è il massimo.
Poi quando eravamo stati in giro gli si era impigliato il cappotto per colpa di una macchina e si era un po' bucato (era un North face rosso). Ho pensato che i genitori magari l'avevano pagato anche tanti soldi e io gli ho detto: "Cazzo mi dispiace!!" e lui "Va be dai non ti preoccupare ci farò mettere una toppa da mia mamma" e mi aveva fatto pure tenerezza.
Io ormai sono depresso perché ci rinuncio a voler conoscere ragazzi omosessuali, cercano solo sesso, per lo meno gli adolescenti.
Io quel giorno mi sentivo strano perché stavo parlando con un ragazzo come me e quando stavamo tornando per riprendere la metropolitana mi aveva detto: "Mi piace un mio amico... è carino" e io ero un sacco curioso.
Io ero curiosissimo quel giorno, gli avevo fatto una marea di domande, forse ero invadente però non lo facevo apposta! Alla fine anche io gli avevo parlato di me, tipo che per colpa della scuola avevo lasciato il basket ma speravo di riprenderlo al più presto e cose del genere e lui sembrava interessato ad ascoltare... ALMENO ALL'INIZIO, poi improvvisamente si è stranito.
Preciso che non sono innamorato di questo ragazzo dato che sono innamorato da molto tempo di un altro ragazzo (che secondo me è gay, non perché mi ci voglio auto-convincere ma perché ho delle prove chiare).
Però davvero questo fatto mi ha sconvolto la vita...poi non mi immaginavo che lui potesse arrivare a rispondermi dopo in quel modo...
Purtroppo dopo l'anno in America mi toccherà rincontrarlo dato che andrò in convitto a Roma per motivi che non sto qui a spiegare e a maggio vado coi miei all'open day a quella scuola e PURTROPPO starò nella classe accanto alla sua (della serie: quanto è piccolo il mondo) ma comunque non me ne frega niente dato che sarà tra 2 anni.
Sinceramente avrei preferito essere etero oppure essere un omosessuale che cerca solo sesso come lui. Io mi chiedo come cazzo faccia ad avere questa sicurezza, già faceva così a 14 anni (io manco sapevo di essere gay a 14 anni più o meno), poi appena stavo prendendo coscienza l'anno scorso pensavo al suicidio o roba del genere.
Io vorrei avere la sua stessa sicurezza, davvero non me ne capacito... è per questo che rido come un matto e la gente pensa che io sia matto... Gradirei qualche opinione!

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Nemo
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Nemo » giovedì 26 marzo 2015, 22:28

Caro ragazzo, se credi veramente di essere psicopatico, bhè ti assicuro che non lo sei. La psicopatia, a differenza di quello che si crede nel senso comune, non è una forma di pazzia; il pazzo non è psicopatico, ma è psicotico. La psicopatia, invece, è un gravissimo disturbo della personalità, caratterizzato dalla mancanza di empatia, emozioni, assenza di senso di colpa, egocentrismo, incapacità di percepire i sentimenti e le emozioni degli altri. Questo fa della maggior parte degli psicopatici dei pericolosi criminali, loro malgrado. Una persona psicopatica, rarissimamente sa di esserlo, mancando della capacità di autopercepirsi nel modo corretto. Non sei neanche psicotico, prima che cambi tipologia di fissa XD, perchè in caso di piscosi si ha un distacco dalla realtà, che ti impedirebbe, anche in questo caso, di fare un'autovalutazione. Da quello che leggo sei solo un ADOLESCENTE, con tutto quello che questa fase della vita porta, tra cui il dover spiegare il proprio disagio classificandolo obbligatoriemente in qualcosa di concreto. Tra l'altro, vorrei rassicurarti sul fatto che andare da uno psicologo o uno psicoterapeuta, non è indici di chissà quale patologia mentale, considera che loro stessi vanno spesso da un loro collega per confrontarsi sugli aspetti della loro vita. Ti consiglio di prendere questa e le tue future esperienze, come occasioni per metterti alla prova e conoscerti meglio. Un caro saluto.
Nemo.
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Alyosha
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Alyosha » venerdì 27 marzo 2015, 13:32

Caro Geografo sono molto contento di questo nuovo post che hai scritto. Negli altri ti leggevo molto censurato, incravattato e blindato a tal punto che non lasciavi spazio a nessun commento realmente interessante o utile per te. Ho trovato molto significativa la differenza tra questo post e quell'altro, che senza dubbio andrà bene per un manuale, ma che proprio per l'asetticita del racconto aveva una morale della favoa già scritta. Tutto era in ordine, lineare nel tuo racconto. Gli spazi vuoti, le incoerenze, le ambiguità i punti grigi sono invece momenti preziosi nel proprio vissuto, perché sono quelli che lasciano ampi spazi di manovra, di riflessione e per fortuna nostra di cambiamento.
Nel leggerti stavolta si vedeva con chiarezza il ragazzino, timido, magari impacciato, emozionatissimo, che mente a metà al fratello, quasi a volersi far dare un mezzo permesso, sulla natura di quell'incontro, che si sposta in una grande città da solo, ma che prima ancora s'era infilato su gayromeo restandone scottato e poi ci aveva riprovato con un'altro strumento, più neutro e per ciò stesso manegevole e che infine aveva con tanta fatica ottenuto il suo primo appuntamento, magari soddisfatto del lavoro compiuto.
Che fossi interessato ad un'amicizia lo posso anche credere, che il tipo di rapporto che avevate costruito fosse altro devi crederlo tu, perché leggendo si nota proprio sulla superficie una meravigliosa tensione erotica, da eros che per fortuna nostra indica un amore fatto di anima e corpo (a quei tempi non si stava li a scindere tanto le cose). Te la chiamo erotica e non sessuale, perché tu hai un pò questa tendenza a scindere il sesso e l'amore, cattolica maniera, come molti altri qua dentro. Parli del sesso come di una cosa sporca, quando invece gente matura e adulta, a patto che ragioni con altra gente matura e adulta, può incontrarsi in tutte le chat che vuole, fare del sesso occasionale e godersi la vita, senza per questo meritare nessun epiteto.
Il sesso quando incontra l'amore o almeno la disponibilità ad una conoscenza reale della persona è chiaramente un'altra cosa rispetto al sesso occasionale, ma la vita raramente mette di fronte a cose chiare come il sole e difficilmente uno al primo appuntamento può capire se vuole un'amicizia, un rapporto occasionale o una relazione. Come ti dicevo all'inizio, i punti vuoti sono lo spazio opportuno dove possono crescere cose nuove.
Qui arriviamo al vero problema delle chat, almeno per chi come te vorrebbe incontrare una persona per relazionarcisi in modo serio e credimi che siete in tanti. Tutti quelli che scrivono o hanno scritto in questo forum e che qua dentro hanno l'etichetta di ragazzi seri, garantita dal marchio "progettogay", per intanto frequentano o hanno frequentato queste notissime chat. Non è che una persona si trasforma geneticamente da un sito all'altro. La stessa persona che è entrata qua dentro poi entra anche là e se gli capita qualche incontro se lo fa e se gli finsice bene si fa anche la sua esperienza sessuale o perché no comincia una storia. Poi qua dentro magari non ci torna neanche più, perchè il solo contatto virtuale gli sta stretto, ma questa, credimi, è tutta un'altra storia.

Il punto che a noi interessa approfondire però è quello in cui un ragazzo con tutte le buone intenzioni del mondo e in cerca dell'amore o di amicizie entrando in chat si trasforma in un pervertito seriale in cerca di sesso. Sicuramente centra il luogo poco idoneo allo scopo, però una buona dose del problema è dato intanto dall'ingenuità del malcapitato che proprio come nel tuo caso, sopratutto all'inizio, scinde tra anima e corpo e si illude di ritrovarsi in un sito di incontro in cerca di un amico, un essere a lui consimile con il quale confrontarsi, dimenticandosi o facendo finta di dimenticare, della sua innata curiosità sessuale e dell'immensa spinta erotica che lo porta a varcare le colonne d'Ercole. In altre parole tu, esattamente come tutti gli altri, sei lì perché vorresti ANCHE fare esperienze sessuali, ma a differenza d'altri non sei disposto a riconoscertelo e questo complica molto la natura degli incontri, credimi, confonde tanto le carte in tavola.
L'ho presa un po' larga lo riconosco, ma dovresti innanzitutto chiarire con te stesso che le tue reazioni all'evento non sono compatibili con l'immagine di un'amicizia tradita, quanto piuttosto di un infatuazione che normalmente viene ingigantito oltre ogni misura e chiamato "amore", mentre nel tuo caso non si può neanche pronunciare col suo nome.
Riuscirsi a dire che anche tu come tutti gli altri sei in linea di principio interessato al sesso è un passo fondamentale, perché credimi che il confine tra la tutela della privacy, la serietà e la repressione sessuale è molto, ma molto sottile e il rischio è di leggittimare la seconda sfruttando i buoni argomenti della prima. Se intanto sapessi leggere te stesso meglio, immediatamente leggeresti meglio anche l'altro ragazzetto che hai infarcito di condanne morali. E' evidente che tra te e lui non c'è nessuna differenza di fondo o che per lo meno non c'è quel confine stringente tra una persona che cercava solo amicizia e confronto e uno che cercava solo sesso. Siete due fanciulli vittime di una società reprimente e alla repressione sessuale si risponde o incartandosi dentro se stessi fino a negarsi o esplodendo in questa deriva sessuale. La normalità, le relazioni che sono incontri fisici immediati (non mediati dallo schermo), in cui la componente fisica scatta immediatamente, senza infarcire il proprio caro di aspettative, purtroppo per noi gay è molto complicata. Di questo ragazzo infondo non ti sei preoccupato per nulla. Io al contrario di te mi chiedo per esempio con quale scusa sia uscito, se ha bisogno di dare spiegazioni a qualcuno, cosa si aspettava da quell'incontro e che impressione può avergli fatto un ragazzo che lo porta in giro per Roma a mangiare un panino, parlare di video giochi senza fissare il punto di quell'incontro. Mi chiedo se cercasse solo del sesso, quando invece mi pare che avesse avviato delle conversazioni corpose prima di vederti, con quali aspettative ti abbia incontrato e infine banalmente se gli sei piaciuto. Intendo il complesso della persona e ancora se a te piaceva. Perché in tutto ciò con la storia dell'amicizia non s'è più capito se sto ragazzo ti piacesse o meno, magari gli hai solo dato l'impressione che non fossi interessato a lui da quel punto di vista lì. Insomma cosa comunica un ragazzo carico di pregiudizi come te, confini e paletti messi a quel modo per difendersi da tutto e tutti?
Per come la vedo se uno non è pronto a relazioni mature non lo diventa certo entrando in una chat, dove molti meccanismi perversi vengono solo amplificati. Se uno per altro verso si presenta compatto, chiaro a se stesso cosa vuola da una determinata esperienza e fin dove è disponsto a spingersi, può incontrare la persona giusta anche in una chat a patto che la sappia riconoscere. Il problema resta però sempre e solo quanto una persona è matura e sa istaurare relazioni altrettanto mature, perché le persone sbagliate si possono incontrare dovunque e sopratutto in una chat, l'importante e non restare incastrati dentro questi non-incontri, più o meno come sta succedendo a te.
Tu caro Geografo hai semplicemente vissuto il tuo primo rifiuto e purtroppo come puoi ben vedere ci si sta male. Poi non è importante se quella che poteva cominciare fosse amicizia, relazione, frequentazione o chissà cos'altro e ad un primo incontro non ha neanche senso stabilirlo, resta il fatto che ti ha rifiutato. Ti sei tenuto dentro questo dolore, forse umiliazione finché non ti ha fatto una meravigliosa pustola e finalmente pare si uscito tutto. Vedrai che per il fatto stesso che ne hai parlato starai già meglio. E' chiaro che non fossi innamorato di un tipo che neanche conoscevi, ma non negarti la natura ambigua della tua curiosità verso di lui. Gli amici gay servono (e non solo quelli gay), ma un ragazzo di sedici anni non cercava un altro gay solo per amicizia.
Non ti scoraggiare vista la brutta esperienza, alla fine si tratta di un incontro avvenuto nel vuoto della tua immensa solitudine ed è chiaro che tutto venga amplificato. Ti trovi in un contesto in cui pare che tu debba nasconderti, trovo simpatico che tu abbia detto a tuo fratello che andavi a conoscere una ragazza (come dire gli incontri occasionali sono leggittimi se sono eterno) e credo che debba lavorare molto in tanto sul riconoscere i fattori di repressione sessuale, perché sono ammantati da una morale vittoriana che stona proprio con la tua età. L'idea di avere incontrato un'altro gay descritta a quel modo vi fa sembrare quasi due marziani o gli ultimi due superstiti di una razza in via d'estinzione, invece siamo tanti e se ti guardi bene attorno sono convinto che anche nel tuo paesino ci sarà qualche gay che come te non s'è mai dichiarato, magari proprio nella tua scuola o forse classe. Insomma liberati da questa visione grigia e polverosa della vita, mi rendo conto che ti protegge molto ed è ovvio che purtroppo, come tu stesso hai potuto notare, nel tentare si resta spesso e volentieri scottati, ma almeno ci si prova.
Sul terreno delicato delle psicosi non sono volutamente entrato, si capisce poco innanzitutto perché i tuoi ti ci abbiamo mandato e nello specifico se ti ci hanno mandato nel timore tu fossi gay. Il resto, che non sia semplicemente sfogarsi su certe difficoltà e confrontarsi, immagino che necessiti di sedi più opportune e non è certo un forum che può aiutarti.
Ultima modifica di Alyosha il venerdì 27 marzo 2015, 18:27, modificato 1 volta in totale.

Ken
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Ken » venerdì 27 marzo 2015, 17:01

Geografo, se fossi psicopatico, avresti sicuramente fatto del male a qualched'uno...Io ho sofferto di psicosi, e ti assicuro, non è psicopatia.
Quello che ti posso dire, per cercare di non stare male inutilmente, lascia andare gli eventi negativi della vita, alla fine chi non ne ha?
Un consiglio, sii più conciso, e arriva al dunque quando scrivi qualcosa, credimi ho fatto molta fatica a seguire il filo del tuo discorso, tutto molto confuso, immagino magari il senso di sofferenza che ti prende.
Inoltre la psicosi, è quando una persona ha paura di tutto, e allora si distacca dalla realtà, credendo a cose che non esistono, oppure avendo delle allucinazioni (Vedere o sentire, toccare, cose che non esistono).
Sei solo un po' confuso, e devi rielaborare tutta una serie di cose, tipiche dell'adolescenza, che si, ti credo, è una cosa molto faticosa da superare...
Ti auguro di stare meglio!

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Gio92
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Gio92 » domenica 29 marzo 2015, 3:49

Ciao Geografo,

innanzitutto ti faccio i miei complimenti per i tuoi post molto dettagliati, ho capito perfettamente la dinamica dei fatti, e proprio per questo vorrei fornirti qualche risposta:

Psicologa: hai scritto che la stai prendendo in giro, che le dici cavolate, visto che non ci vuoi andare tu ma ti hanno costretto i tuoi; poi alla fine del post scrivi che sei depresso perchè hai incontrato un ragazzo gay che però è stato ipocrita; io fossi al posto tuo prenderei meno sul serio il fatto del ragazzo gay (che non è l'unico sulla terra , ce ne sono tantissimi altri) e prenderei molto più sul serio la questione "psicologa", visto che nei tuoi post traspare un pò di depressione, mista ad ansia e pregiudizi interiorizzati.
Inoltre se tu prendi in giro una psicologa, che tra l'altro è una professionista, potresti rischiare in qualsiasi modo che possa sapere la verità, e se prima era lì per aiutarti in qualche modo, dopo potrebbe prenderla a male e non saprai come andrà a finire. Io me la terrei buona, visto che un pò di psicoterapia farebbe bene a tutti, e potrebbe essere un punto di riferimento, anche se non ti effettua una diagnosi precisa.

Ragazzo gay incontrato online: io, fossi al posto tuo non giudicherei un ragazzo "anormale" solo perchè cerca sesso online. Ok, è molto prematuro cercarlo a 15 anni, su questo ti dò ragione, ma da quì a definirlo "anormale" mi sembra un tantino esagerato; spesso dietro la ricerca di sesso con sconosciuti c'è un profondo bisogno d'affetto che non viene ricevuto dalla famiglia in primis, e dalle altre persone (parenti, amici) che sono intorno. Poi bisogna vedere se questo ragazzo EFFETTIVAMENTE mette in pratica incontri in cui ha rapporti sessuali con altri ragazzi, oppure è solo una cosa "online" senza riscontri nella realtà.

Cercare sesso online ormai è diventata una cosa normale, come una volta si andava nei "bordelli". Oggi le cose sono facilitate grazie alla tecnologia.

E' come se tu avessi dei pregiudizi in testa di cose "normali/anormali" che un pò vanno a tuo discapito.
Per quanto riguarda la delusione, questo ragazzo evidentemente si aspettava qualcosa in più da te, e non parlo solo di sesso ma di tanti altri fattori; anche io ci sono passato per gli incontri in chat a 16/17 anni con altri ragazzi gay e posso dire con certezza che sono rapporti "artificiali" che nella maggior parte dei casi non vanno a buon fine e preferisco di gran lunga i rapporti nati alla luce del sole.
Spesso, nei rapporti online ci si carica di aspettative, idealizziamo l'altro come noi vorremmo che fosse, immaginiamo già di prima di incontrarlo come ci sentiremo quando saremo con lui etc.
Sicuramente lui ha rispecchiato le tue aspettative, ma tu non hai rispettato le sue. Magari voleva concludere con un rapporto sessuale, o magari cercava altro.

Comunque sia, il mio consiglio che vorrei dare a te e a tutti gli altri ragazzi del forum è questo: toglietevi dal pc, e immergetevi DIRETTAMENTE nella realtà, perchè sembra padadossale ma il pc (forum, siti di incontri, chat) sembra facilitare le cose ma le complica per le ragioni dette sopra. Se invece andate a scuola, università o lavoro toccate DIRETTAMENTE con mano la realtà, senza filtrarla con mezzi tecnologici che storpiano tutto.

E' una cosa di cui mi sono reso conto col tempo, e per questo dico che da un lato, la tecnologia ha rovinato la società nonostante i vantaggi di comunicazione istantanea, che fanno sempre comodo.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Geografo
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Geografo » lunedì 30 marzo 2015, 2:53

Ringrazio a tutti per le risposte e scusate se sono stato poco lineare nel raccontare, ma avevo bisogno di sfogarmi un po'.
Comincio col dire ad Alyosha che la sua risposta mi è piaciuta molto, oltretutto l'ho trovata molto toccante e lo ringrazio, e spero che possa mandarmi presto una risposta altrettanto articolata dato che mi sembra una persona intelligente.
Tuttavia non condivido in pieno quello che mi ha detto, ci trovo molte cose su cui non sono d'accordo e voglio fare delle precisazioni.

Non sono un ragazzo casa e chiesa (oltretutto non sono nemmeno credente...!) e a cui fa schifo il sesso, anzi tutt'altro, e mi dispiace che sia passata quest'idea di me.
Se vogliamo dirci le cose come stanno, penso che potrei passare per il più grande pervertito di questa terra e, fidatevi, con gli ormoni a mille certe volte ho pure pensato di dedicarmi a dei semplici incontri sessuali, ma alla fine basta "smanettarsi" un po' e finisce là, ahaha.
Semplicemente, almeno le prime esperienze durante l'adolescenza voglio farle con un ragazzo che mi piace e a cui piaccio, tutto qua, ed è così per molti altri ragazzi sia etero che gay. Poi, se un giorno vorrò avere i miei rapporti occasionali, ben vengano, ma almeno per il momento non voglio andare a letto col primo che capita, almeno nell'adolescenza.
Voglio precisare che per me uno della sua vita può fare quel che vuole, dunque non ci vedo assolutamente nulla di male se qualcuno usa le chat per avere rapporti occasionali, ci mancherebbe! Ho anche avuto modo di conoscere una volta un uomo gay che fa uso di chat per avere rapporti occasionali, e non ho avuto nulla da obiettare. Chissà, magari un giorno anche io userò le chat per fare sesso, non si sa mai come va a finire nella vita.
Semplicemente, permettetemi di dire che uno di 15 anni che cerca sesso fin da quando ne aveva 14 è, almeno per me, assurdo (io a 14 anni poi non sapevo nemmeno di essere gay se è per questo, ma questa è un'altra storia). E non parlo della sega con l'amico o dell'esperienza sessuale col coetaneo, ma del sesso con sconosciuti trovati su internet. Parlo di roba come:

D: Ho voglia di farmi masturbare o da qualcuno ms non so a chi chiederlo e mi vergogno?? COME FACCIO??? è normale o sono GAY??
R: Se vuoi farti pare un píppa (e magari altro) da qualcuno io ci sono: XXX@yahoo.it

D: Vorrei essere segato e spompinato. Tempo fa ero fidanzato e con la mia ragazza praticavamo spesso sesso orale anche . Ed ora che sono single da tempo non ricevo piu ''carezze''. Ne ho una vglia assurda.
R: Beh se vuoi fartele fare da un maschio contattami. XXX@yahoo.it Ho 15 anni

D: Chi mi fa un pompino o una sega?
R: Io ci starei ma non so quanti anni hai e niente su di te. E poi sono gay non so se per te va bene. Ti lascio la mia mail. XXX@yahoo.it


E di roba come questa: http://oi60.tinypic.com/10cpys5.jpg

Insomma, ok avere gli ormoni a mille a 15 anni (chi non ce li ha avuti? Io ne sono la prova in questo momento), e capisco pure che essere gay a 14/15 anni sia difficile perché le possibilità di fare esperienze sono praticamente nulle. Alla fine, vengono a mancare tutte quelle tappe che i maschi etero hanno in maniera graduale, come il primo appuntamento, il primo bacio, le prime "pomiciate" con una ragazza, il camminare mano per la mano con una ragazza e così via.
Di conseguenza, alcuni potrebbero "rifugiarsi" in un mondo fatto solo di sesso, ma penso che un ragazzino di 14/15 anni debba anche darsi una regolata, perché per il sesso con gente conosciuta su internet penso che ci sia tempo, oltretutto lo considero molto pericoloso dato che qui parliamo di incontri con ragazzi che mi pare di capire che siano anche più grandi rispetto a lui.
Alyosha ha scritto:Riuscirsi a dire che anche tu come tutti gli altri sei in linea di principio interessato al sesso è un passo fondamentale, perché credimi che il confine tra la tutela della privacy, la serietà e la repressione sessuale è molto, ma molto sottile e il rischio è di leggittimare la seconda sfruttando i buoni argomenti della prima. Se intanto sapessi leggere te stesso meglio, immediatamente leggeresti meglio anche l'altro ragazzetto che hai infarcito di condanne morali.
Mi è piaciuta molto questa considerazione e la penso come te, però sono d'accordo per metà.
Non ci sono dubbi che un ragazzo gay cerchi un altro ragazzo gay "non solo per amicizia e per confrontarsi" (che alla fine è ipocrisia pura) ma anche per avere delle esperienze affettive e sessuali magari, e non ho problemi a dire che io rientro tra queste persone. Tuttavia voglio anche precisare che secondo me è pieno di ragazzi gay semplicemente curiosi di conoscere un altro ragazzo gay: che alla fine l'obiettivo sia quello di una relazione, di qualche esperienza sessuale o altro penso che possa essere anche possibile, ma può anche esserci come obiettivo quello di stabilire davvero un confronto dato che non si è mai avuto modo di conoscere dei "simili" e la curiosità è tanta, poi se tutto va bene ci potranno essere delle esperienze sennò finisce là.
Fammi dire che però c'è differenza tra:
-chi cerca qualcuno da conoscere e poi, se tutto va bene, va a finire come nelle coppie etero che ci si frequenta ci si mette insieme e poi si hanno delle esperienze (quindi il tutto avviene in maniera graduale dato che prevale la componente affettiva)
-chi cerca il solo sesso in maniera diretta, che sia un'esperienza (nel caso parlassimo di un ragazzino di 15/16 anni in preda agli ormoni) o semplicemente per "liberarsi" (nel caso parlassimo di un ragazzo più grande o di un adulto). Insomma, il sesso fine a se stesso.

Gli obiettivi saranno pure simili, ma le intenzioni direi che sono decisamente diverse. E nulla da dire a quelli del secondo gruppo, sia chiaro.

Se questo ragazzo facesse parte del primo o del secondo gruppo questo non lo so dire, ma io presumo del secondo, certi "segnali" ambigui c'erano.
Non penso di essere stato rifiutato perché magari "non gli sono piaciuto", non lo dico perché me ne vergogno o non lo voglio ammettere, ma lo dico davvero e con tutta sincerità, poi è anche possibile che mi sbagli.
La cosa che più mi ha colpito, dopo avergli inviato il mio nickname di Kik, è che immediatamente mi aveva contattato in maniera molto fredda. Aveva programmato l'appuntamento e tutto senza nemmeno un minimo di presentazione, poi mi fa: "Com'è che ti chiami?" (sì, letteralmente così).
Diciamo che uno del genere non fa una delle migliori impressioni, ma io ho sempre pensato (e continuo tuttora a pensare) di poter "modellare" le persone a mio piacimento e di poterle cambiare, purtroppo è un mio difetto.
Alla fine, era l'unico ragazzo della mia età che ero riuscito a trovare (e sono sicuro che era stato lo stesso anche per lui), e dovevo necessariamente accontentarmi, inoltre era anche il "meno peggio" (dato che almeno non mi aveva mandato una foto del pene, a differenza del 90% degli altri ragazzi, quindi questo era già un punto in più) nonostante certi messaggi non fossero il massimo, come quello qua sotto:
http://oi62.tinypic.com/xmvf9s.jpg
E io (che effettivamente ero rimasto un po'... basito), mi ero talmente auto-illuso da dirmi: "Sicuramente vorrà venire a casa di mio fratello per giocare insieme alla play dai!", e quindi:
Io: -Casa tua invece è libera?
Lui: -Purtroppo no
(o qualcosa del genere, adesso non ricordo)
In questo momento sto ridendo riguardo questa cosa, perché molte persone mi hanno fatto chiaramente notare che la domanda della casa libera era per un incontro sessuale. In realtà anche adesso l'avrei capito benissimo, ma mi ero talmente auto-illuso che ho fatto finta di niente per quanto fosse palese.

Fatto sta che probabilmente c'è stato un "fraintendimento", d'altronde dovevo immaginarmelo dato che nella chat non era così coinvolto e, mentre io scrivevo messaggi molto lunghi, lui si limitava a messaggi di 1/2 parole.
Alla fine, anche una ragazza lesbica mi ha fatto: "Ma a casa di tuo fratello pensavi che andaste a vedere la collezione di farfalle?", un ragazzo gay mi ha detto: "Scusa ma era chiarissimo quello che voleva dirti quando ti ha chiesto se casa di tuo fratello era libera!", mentre un altro: "Ma a casa da soli pensavate che vi sareste messi a giocare a Monopoly?".
Sinceramente, mi chiedo come mi sia poi passato per la testa di chiedere ad uno sconosciuto di internet se casa sua fosse libera. Anche perché, se mi avesse detto di sì, penso che ci sarei andato, cosa pericolosissima tra l'altro (alla fine non sai mai chi ci sia dall'altra parte dello schermo).
Alyosha ha scritto:Mi chiedo se cercasse solo del sesso, quando invece mi pare che avesse avviato delle conversazioni corpose prima di vederti, con quali aspettative ti abbia incontrato e infine banalmente se gli sei piaciuto.
Per quanto riguarda il fatto delle "conversazioni corpose" non sono d'accordo, parlavo sempre e solo io. Lui mi cercava, ma poi parlavo io. Magari scrivevo tante righe, e lui mi rispondeva con un "Ahahahahaha" o un "Wow". E finiva lì. Se andava bene una frase con 5 parole la scriveva.
Alyosha ha scritto:Io al contrario di te mi chiedo per esempio con quale scusa sia uscito, se ha bisogno di dare spiegazioni a qualcuno, cosa si aspettava da quell'incontro e che impressione può avergli fatto un ragazzo che lo porta in giro per Roma a mangiare un panino, parlare di video giochi senza fissare il punto di quell'incontro.
Questa parte è stata la più imbarazzante di tutte, e devo dire che è stato così: un incontro che però non aveva un "motivo".
Premetto una cosa: se incontro qualcuno, sono un ragazzo molto estroverso (sono impacciato, ma non timido come dici te), faccio ridere tutti.
Sarà che quando l'ho visto mi ha fatto tenerezza, dico sul serio. Mi aveva salutato in una maniera timidissima, e mentre stavamo insieme lui sembrava parecchio timido, soprattutto all'inizio.
Quindi, non mi andava di metterlo a disagio, se tu lo avessi visto sembrava un "pulcino spaurito" (non so perché mi sia venuta in mente quest'espressione, ma la trovo simpatica e mi sembra la più idonea). Stava sempre a testa bassa ma si vedeva che era "interessato". Mi sembrava il ragazzo timido che voleva conoscere un altro ragazzo gay ma che si vergognava moltissimo, ed effettivamente facevo fatica a ricollegarlo con il tipo della chat.
Non ho fissato il punto dell'incontro non perché non volessi, ma perché mi sembrava la cosa migliore. Abbiamo un anno di differenza, e io un anno fa ero praticamente depresso. Se io, un anno fa, avessi voluto incontrare un ragazzo omosessuale (ma non sarebbe mai successo, conoscendomi), mi sarebbe piaciuto essere trattato in questo modo. E cioè, semplicemente stare accanto a qualcuno che ti fa passare la giornata, ma che implicitamente ti ha detto: "Tranquillo, ho 15 anni come te e non sei solo, sono omosessuale come te, adesso per una volta non sarai triste, adesso puoi stare rilassato, e se ogni tanto avrai bisogno di sfogarti con qualcuno, io ci sono".
Alla fine mi chiedevo anche io, che senso ha parlare forzatamente di omosessualità? In realtà ne avevamo parlato (parlando di matrimoni omosessuali), ma in maniera estremamente leggera e per 10 minuti miseri.
Anche se ammetto di essere stato stupido. Mi veniva di parlare di ragazze, o della ragazza che mi piaceva o con cui ero uscito quella volta, sfioravo il ridicolo. Tant'è vero che, mentre stavamo a Via Del Corso (mi pare di capire che anche tu sia delle parti di Roma...) mi fece: "A te vanno appresso tante ragazze eh?", e io: "Nooo, macchè!".
So benissimo di aver sbagliato, e infatti adesso se ricevessi un trattamento del genere mi direi: "Sì, ok ma... il punto dell'incontro qual è? Il senso di tutto questo qual è? Ma poi che razza di tipo è questo che mi incontra e parla di ragazze? Ma sta bene con la testa?", però mi sarebbe andata bene in quel modo. Tuttavia a una persona molto più razionale non sarebbe andata bene così, su questo non ci sono dubbi.

Devo dire che lui, dopo essere stati al Mc Donald's, si era sciolto molto di più. Aveva cominciato a sorridere e a ridere spesso, sono sicuro che la mia compagnia la gradiva molto dato che mi guardava spesso negli occhi (e non guardava più in basso) e sembrava molto coinvolto. Però effettivamente la situazione andava così: si camminava, si parlava, ma senza un motivo, senza andare dritti al punto, senza un senso logico.
Tant'è vero che a un certo punto io stavo parlando di un marchio di abbigliamento, H&M:
Lui: -Secondo me H&M vende roba da checca però... (sorriso provocatorio)
Io: -Ahahaha ma non è vero!
Lui: -Ahahaha secondo me sì. Con tutte quelle cannottierine accollate...! Ahahaha.
Io: -Beh dipende da quello che compri.
Lui: -Ah sì, quello sì

Insomma, io i discorsi li "smorzavo", li "bloccavo", e adesso a ripensarci era chiarissimo che lui volesse parlare dell'effeminatezza per quanto riguarda l'omosessualità. Ma dopo un po' secondo me lui aveva capito che con me non c'era possibilità di dialogo su quell'argomento, che volevo dirigere tutto io e che ero duro come una roccia (un po' come quando volevo andare al Mc Donald's e lui invece voleva andare da un'altra parte con me, ma io avevo cominciato a "comandare").
E come ho detto prima, purtroppo sono uno a cui piace gestire tutto secondo come vuole. Il problema è che, appunto, facendo così ero caduto nel ridicolo, adesso che ci penso bene lo riconosco e me ne vergogno pure.
A volte ci penso e mi sento in colpa, a me non sarebbe piaciuto se mi avessero trattato così, sento che, in questo caso, ho torto marcio io e vorrei chiedere scusa, ma ormai il danno è fatto.
Alyosha ha scritto:La normalità, le relazioni che sono incontri fisici immediati (non mediati dallo schermo), in cui la componente fisica scatta immediatamente, senza infarcire il proprio caro di aspettative, purtroppo per noi gay è molto complicata.
Non penso di non essergli piaciuto fisicamente (poi tutto può essere!), almeno qui da me sono considerato un bel ragazzo, ho avuto modo di uscire anche con ragazze davvero un sacco belle e invidiate ma ogni volta facevo un po' come con questo ragazzo: si usciva e poi... non c'era un filo logico nell'incontro. Loro erano interessate ma poi si parlava, si andava in giro e non c'era un bacio, niente. Poi magari si usciva un'altra volta (perché magari si aspettavano che arrivasse la seconda volta il bacio), ma anche quella volta niente. Dopo il secondo appuntamento non erano più interessate (mi sembra anche giusto), ma alla fine anche perché io non ero interessato e si procedeva in quel dialogo infinito che annoiava da entrambe le parti, magari perché quella ragazza voleva un bacio ma io... parlavo.

È molto probabile che ho applicato la stessa "metodologia di incontro" con questo ragazzo per abitudine, e alla fine lui, dopo 4 ore passate insieme in cui poi mi ha portato in un negozio di scarpe da calcio, ci abbia rinunciato.
Se avessi voluto sarei stato più determinato o, per lo meno, più coerente e anche giusto nei suoi confronti, però mi è stato di esperienza.

Non penso di essermi infatuato di questo ragazzo comunque... mi spiego meglio. Secondo me è stato più per il fatto di aver conosciuto un ragazzo gay, e allora "dovevo farmelo piacere", lui di aspetto non era manco 'sto granché (anzi, direi alquanto mediocre), e se volessi potrei anche avere un ragazzo 100 volte più bello dato che (almeno per quanto riguarda le ragazze) piaccio molto, ma io ero parecchio "esaltato" nell'averlo conosciuto. Poi va be, io sono uno che da poco spazio all'aspetto esteriore. Io con lui mi trovavo bene perché sembrava un tipo sveglio, mi rispondeva in maniera serena, mi faceva domande, eppure io ero sempre distaccato, questo devo dirlo, nel senso che non centravo in pieno l'argomento per cui ci fossimo incontrati.

Lui sicuramente è molto più consapevole di me, questo non lo nego (per certi versi mi sorprende che sia così consapevole). Il mio errore forse è stato quello di pensare che lui non fosse consapevole, che fosse un timidone e roba del genere, però era questa l'impressione che aveva dato.
Alla fine, non so dire se lui cercasse una relazione, o cercasse sesso (ripeto, per me più la seconda, per certi versi è innegabile), ma secondo me eravamo come due persone che si parlavano senza capirsi. Uno voleva una cosa, e l'altro non capiva, della serie: io dico carne, tu mi rispondi pesce. Mi sembra la canzone "Magnifico" di Fedez in cui c'è un punto che fa:
"Parliamo allo stesso modo ma con diversi argomenti,
siamo nello stesso hotel ma con due viste differenti".


Sicuramente questo mi è da lezione, alla fine era cominciata bene ma è finita male per validi motivi. Pazienza, anche se per certi versi penso che sia meglio che sia andata così, dopo aver visto la roba che ho trovato su internet ci sono rimasto un po' di sasso (e non voglio dire che per questo motivo è un cattivo ragazzo). E non voglio fare condanne morali, sia chiaro! Però da uno di 15 anni non è il massimo, tutto qua. Non si tratta di fare il moralista, ma di essere oggettivi. So di avere un pessimo carattere, comunque non voglio condannare nessuno. Permettetemi però di dirmi che mettersi già in moto a 15 anni è triste, perché alla fine si è dei ragazzini e per fare sesso col primo che capita ce n'è di tempo.
Alyosha ha scritto:Non ti scoraggiare vista la brutta esperienza, alla fine si tratta di un incontro avvenuto nel vuoto della tua immensa solitudine ed è chiaro che tutto venga amplificato
Scusa se rispondo male e non prendertela, ma non sai niente della mia vita. Non ho alcuna "immensa solitudine": sarò un ragazzo solitario e quello che vuoi, ma gli affetti ce li ho, so su chi posso contare e la mia omosessualità non mi ha mai creato problemi giganteschi, per lo meno se mi metto in confronto ad altri ragazzi della mia età. Poi, va be, ci sta anche chi sta più avanti come il ragazzo di cui abbiamo parlato.

PS: Dalla psicologa ci sono andato perché c'erano problemi in famiglia, i miei sono omofobissimi e non si aspettano minimamente che io sia gay.

Alyosha
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Re: Sto diventato psicopatico (problema serio)

Messaggio da Alyosha » lunedì 30 marzo 2015, 17:20

Dall'atteggiamento complessivo che hai, almeno quando scrivi, pare molto tu abbia la tendenza a "scansare" le emozioni per così dire, finché queste letteralmente non ti esplodono in mano. Sottolinearti la natura ambigua di questo incontro, che fosse amicizia o semplice flirtare, da parte mia aveva più l'interesse a far emergere questo pattern giustamente confuso di emozioni, che un po' l'atteggiamento goffamente moraleggiante che assumi rispetto alle cose tende a sopprimere.
Più parli di te e più emerge una difficoltà ad accettare la tua omosessualità nei suoi aspetti concreti per così dire, cosa che non mi stupisce affatto vista l'età. Si scopre che vieni da tentativi di uscire con ragazze e che nell'approcciarti al ragazzo l'hai trattato come fosse una ragazza in sostanza. Scopri anche che hai molto imbrigliato questo incontro sia rispetto ai temi che ai luoghi e tuttavia non sarei così severo nei confronto di me stesso. Le cose sono andate come dovevano e se dopo un primo incontro lui ha troncato, comunque stiano le cose da parte sua, evidentemente non c'era reciprocità di intenti.
Quando parlo di visione cattolica del sesso non mi riferisco all'aspetto religioso, quanto piuttosto all'approccio "occidentale", se preferisci una parola meno neutra, di separazione dell'anima dal corpo, dello spirituale dal materiale, dell'amore dal sesso, come se fossero cose che potessero stare separate tra loro. Ma di più di questo in effetti, perché se l'amore incorporeo, immateriale, asessuato se ne sta lì tutto da solo noi gli attribuiamo un valore positivo "sacrale" e se al contrario pensiamo all'amore carnale lo definiamo immediatamente perversione. Questo atteggiamento è molto radicato nella nostra cultura e più o meno tutti lo subiamo anche solo inconsapevolmente. Si ama sempre e solo col corpo e questa corporeità dell'amore è quella che devi imparare a scoprire, perché al di là di quello che dici si vede e come che hai profonde resistenze ad accedere ad essa con serenità.
Scoprire interiormente anche durante la masturbazione, accettare certi ruoli, certe fantasie come cose naturali, belle, desiderabili, ma sopratutto espressione del tuo modo d'essere e amare è il primo passo. L'idea che se tu rivelassi le tue fantasie sessuali qualcuno qua dentro si scandalizzerebbe dandoti del pervertito mi fa un po' sorridere per esempio e sono assolutamente persuaso che hai pensato a degli incontri occasionali di puro sesso, che poi hai dovuto rendere accettabili ai tuoi occhi. Da lì il passo a trovarti una cornice "neutra" come yahoo è stato semplice e sono assolutamente convinto che qualcosa dentro di te avesse capito che non si trattasse solo di giocare alla playstation qual'ora avessi avuto casa libera. Intendo questo quando parlo di chiarirsi per bene il fine di certi incontri, perché alla fine il risultato è quello di lasciarti travolgere dagli eventi. Pensa se invece di un quattrodicenne avvampito avessi incontrato un bel ragazzo attraente e seduttivo e te lo fossi portato in casa a giocare alla playstation, quante possibilità concrete c'erano che avreste smanettato con la console giusta?
Volevi un amico con cui confrontarti? Un ragazzo serio? una storia? un rapporto sessuale? Probabilmente tutte queste cose assieme in modo confuso e disrodinato come è giusto che sia ad un primo incontro.
Il mio non è un invito ad andare con il primo che capita, le relazioni devono avere una serietà di fondo e non bisogna forzarsi in nessuna direzione, quanto piuttosto a non etichettare le tue fantasie sessuali come perverse. Qual'è l'equilibrio tra lo sperimentarsi, anche sessualmente e la serietà? Quando questo gioco comincia a diventare pericoloso e totalizzante? Un'autentica droga? Purtroppo qui sei tu che devi saper trovare un tuo equilibrio. Saper domare il tuo cavallo fino a poterci galoppare e trottare e portarlo dove veramente desideri.
Per il resto penso tu abbia solo 16 anni e probabilmente l'errore di fondo è stato pigiare troppo sull'accelleratore, qualche sterzata di troppo e t'è venuto il mal d'auto. Fermati, scendi un po' che passa tutto. Le altre cose le affronterai pian piano man mano che si presentano. Se sei vicino a Roma conoscere altri ragazzi gay in un contesto meno ansiogeno per te non è poi così complicato, la chat del progettoè la e il gruppetto più corposo lo trovi a Roma. Non ti illudere che i ragazzi del progetto siano geneticamente modificati come ti dicevo, però almeno la cornice è da preferire sia a quella di gayromeo per la sua eccessiva scaffalatura di pezzi di manzo che ad una chat di yahoo che più ce sembrarmi un posto rassicurante mi dice quanto sei poco disposto ad infilarti in contesti dichiaratamente gay. Ci sono dei passi che dovresti compiere mettendoli poco per volta in fila e un confronto sano e serio con ragazzi della tua età in effetti penso potrebbe aiutarti molto ad uscire da questa visione marziana dell'omosessualità. Non siamo tanti, ma nemmeno così pochi da doversi fermare al primo che si incontra, siamo spalmati su tutti gli strati sociali e presto di accorgerai che essere omosessuali non vuol dire proprio nulla, che le persone vanno conosciute che dietro questa parole di nasconde la diversità più assoluta.
Un abbraccio e in bocca al lupo per tutto.

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