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Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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xup
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Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da xup » sabato 13 giugno 2015, 3:28

Leggere ciò che scrivi tocca veramente, caro Rox, sia in bene che in male. È un'ingiustizia assurda che una bella persona come te (non può essere altrimenti chi scrive così) abbia dovuto subire tutto questo. Ma forse parte della tua bellezza deriva anche da quello che hai dovuto soffrire. Magra consolazione, lo so, ma forse in futuro sarà proprio la base da cui partirà la tua rivincita e riuscirai a goderti il mondo in un modo in cui pochi altri riusciranno.

Se è vero che le brutte esperienze aiutano a diventare migliori, a comprendere meglio il mondo ed anche a goderselo di più, allo stesso tempo ci riempiono di timori, di paure e di terrori. Se posso darti un piccolo consiglio, dalla mia esperienza, non assecondarli mai! Anche se sono forti e ben motivate, le paure sono il vero limite alla felicità. Tu hai una gran forza dentro e si capisce da ciò che scrivi, ma allo stesso tempo dici che tutta la sofferenza non ti ha lasciato senza paure, anzi.

Beh, lotta contro di loro, perché se il "te" bambino era indifeso contro i soprusi e l'omofobia, il "te" di oggi è molto più forte, ed il "te" futuro sarà invincibile, se non avrai paura. Ti garantisco che potrai costruirti un futuro dove tutto questo non ti farà più male, ma non perché non ci sono più persone brutte (quelle sono ovunque), ma perché non saranno più in grado di farti male. Ma solo se combatti tutte le paure residue che (giustamente) ancora hai. A piccoli passi: di tempo ne hai finché vuoi :)

Un abbraccio grande!

Glosoli
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Iscritto il: lunedì 12 maggio 2014, 23:01

Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da Glosoli » sabato 13 giugno 2015, 15:01

RoXasVersailles ha scritto:
Glosoli ha scritto: In secondo luogo, potresti migliorare il dialogo con i tuoi genitori in modo da conoscervi meglio e aumentare la fiducia e la stima reciproche. La mia serenità di oggi dipende in gran parte dall'affetto che i miei vecchi hanno saputo infondermi nei momenti di maggiore difficoltà.
Come? Io e i miei genitori, avevo evitato di scriverlo nel topic perché mi sembrava di aver già messo troppa carne al fuoco, abbiamo un rapporto... non eccellente.
Con mio padre mah, rapporti sempre freddini, ultimamente un pochettino meno freddi ma comunque mai eccezionali. Non ci siamo mai abbracciati ne abbiamo giocato alle solite cose che fanno padre e figlio, spesso lavorava e quando era a casa o riposava o mangiava o stava con gli altri parenti, quando ero piccolo. Ora con gli altri parenti ha litigato (obbligando anche me a litigarmici) e mi considera un po' di più, ma penso che nonostante mi voglia bene sia totalmente incapace di dimostrarmelo, e spessissimo mi impedisce di fare quello che voglio, e crede di essere "Un genitore che mi da libertà" solo perchè mi accompagna con la macchina. Poi che non mi fa vestire come voglio, frequentare la gente che voglio etc è una cosa di poca importanza...
Riguardo l'accettazione dell'omosessualità: Inizialmente mi chiamava "cretino" e "stupido" per questo fatto, ora non lo fa più ma diciamo che non dimostra molto entusiasmo...

Mia madre, LOL. Penso sia affetta da qualche disturbo mentale, ma non lo ammetterà mai. E' sempre incazzata col mondo (peggio di me), alterna a scoppi d'ira lunghe ore di depressione, mette al primo posto sua madre e le sue sorelle e in secondo/terzo posto me. Ogni volta che deve fare qualcosa per me le pesa, ogni volta che dico qualcosa che non le piace mi dice che sono pazzo, ogni volta che puo' criticare le mie amiche lo fa, anche per questioni assurde, dicendomi alla fine "a me non piace che frequenti queste persone" e chi altri dovrei frequentare se è solo con loro che mi trovo !? Lei vorrebbe che fossi amico dei figli delle persone che contano, e il bello è che critica le persone che fanno così. Incoerenza allo stato puro. Un giorno ti abbraccia un giorno ti picchia perchè alla domanda "come stai?" rispondi "male" e al tuo tentativo di difenderti (istinto di sopravvivenza, sai com'è!) ti viene risposto "MANCHI DI RISPETTO AL MIO RUOLO DI GENITORE".
Grado di accettazione dell'omosessualità: " Si si, io sono per il matrimonio gay, si si... ma tu non sei gay, i gay sono altri! " questa frase riassume tutto.

Insomma, rapporto oltremodo pessimo. Sono, insieme al bullismo, la cosa che mi causa più tristezza e limitazioni alla mia vita. Mi vorranno bene, credo, ma non accettano che io sia una persona autonoma e non un loro possesso.
Il mio peggiore incubo è che, essendo figlio unico, decidano di raggiungermi quando me ne andrò da qui. Averli nella stessa città mi impedirebbe di essere me stesso anche lì.
Rox, sei giovane e non è detto che il rapporto con i tuoi non possa migliorare. Potresti iniziare chiedendo loro ascolto e rimproverandogli tutto ciò che non ti piace di loro, proprio come hai fatto nel post! Gli argomenti non ti mancano e secondo me daresti una bella prova di maturità e intelligenza. Questo è quello che farei io se fossi in te, a prescindere dal grado di comprensione e di empatia che avrebbero i miei genitori. Puoi ricordagli che anche se sei figlio, non sei l'unico a crescere e che anche loro sono coinvolti, insieme a te, in un processo di crescita. Da figlio, non negargli l'opportunità di continuare a imparare, attraverso di te, ciò che ancora ignorano sulla vita, e che tu, con coraggio e curiosità, hai già fatto tuo! Un abbraccio.

vity95
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Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 16:09

Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da vity95 » martedì 28 luglio 2015, 16:22

Ciao Rox, se fossi qui accanto a me certamente ti abbraccerei manifestandoti tutto il mio affetto :) . Penso (spero) che troverai sicuramente una persona seria, prima o poi, dal momento che sei un ragazzo davvero adorabile, lasciatelo dire ;) , almeno così sembra leggendo i tuoi post. Le persone "dolci, timide e sensibili" come te sono veramente rare a questo mondo, bisogna ammetterlo, ma la speranza di trovare da qualche parte qualcuno che ci assomigli è sempre viva.
La tua storia mi ha commosso, facendomi ricordare delle esperienze analoghe che ho vissuto anch'io. Pure io sono cresciuto in un ambiente chiuso e intollerante, e a ciò va aggiunto il mio caratteraccio timido sempre in ansia per i giudizi altrui, e la severità con cui mi sono sempre giudicato. A tutto questo si sono aggiunte le offese, gli scherzi pesanti e i pugni, che a distanza di anni fanno ancora male. In breve, la non accettazione da parte degli altri mi ha indotto a sacrificare la mia felicità sull'altare della paura e della vergogna. Per te la cosa migliore è fuggire dalla prigione in cui hai avuto la sfortuna di nascere (mi riferisco, in generale, all'ambiente in cui sei cresciuto, non alla tua famiglia), come ho fatto io. Certo, non è facile superare i propri problemi, ma con un po' di pazienza le vie d'uscita si aprono davanti a te. Trasferendoti in un posto più aperto con il pretesto dell'università potresti cogliere uno spiraglio di felicità, almeno non ti sentiresti giudicato e disprezzato. Forse continuerai a sentirti solo, non lo so, ma sarai senz'altro più libero. Purtroppo la gente si cura poco della nostra dolcezza e della sensibilità, così è fatto il mondo. Però qualcuno esiste, è il tuo post ne è la prova. Guarda al futuro con serenità e speranza, solo quella ti fa andare avanti; lascia da parte la paura e la tristezza, sono solo dei brutti incubi che sta a te dimenticare.
Spero che il mio (stupido) intervento possa aiutarti in qualche modo.
Ti mando un bacio <3

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Niko
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Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da Niko » sabato 1 agosto 2015, 15:35

Caro Rox, sfogarsi qualche volta fa bene, credimi, anche a me capita spesso la sera di essere triste a causa della mia solitudine e posso assicurarti che non sei l'unico, ce ne sono molti di ragazzi che vivono la nostra stessa situazione.
"Non so se io ne abbia già parlato precedentemente sul forum (in chat sicuramente sì) , comunque io vivo in un paesino di montagna, non lontanissimo dalla città (che poi è un paesone di 60mila abitanti... chiamala città...) ma che è poco servito dai pullman e quindi spesso mi risulta difficile, essendo minorenne, andare in città."
Anche io vivo in un piccolo paesino (nelle Marche) che, purtroppo, è molto distante dalle grandi città come Roma, Bologna, Torino etc., quindi resta molto difficile anche a me stringere nuove amicizie con altri miei coetanei.
Questo mi provoca una fortissima sensazione di disagio. Qui tutti sanno tutto di tutti... io odio stare qui, mi sento completamente fuori luogo, mi sento come quei canarini ingabbiati che vorrebbero volare e non riescono. Mi sento anche una tigre muta, che ruggisce ma nessuno la sente. Urlo la mia sofferenza ma non viene capita. Mi paragono a troppe cose che non sono, effettivamente...
Ti credo, vivendo anch'io in un piccolo paese so quante chiacchiere e maldicenze girano, secondo me ognuno dovrebbe pensare di più alla sua vita e non andare a spettegolare la vita degli altri in giro... ma ti do un consiglio ed è anche il motto con cui io affronto questa cosa: fregatene del giudizio della gente anche se spesso fa soffrire, perché le persone che ti vogliono bene, non ti lasceranno mai solo e ti appoggeranno sempre, mentre le persone negative troveranno comunque un pretesto per aggredirti e farti del male, tu quindi non ascoltarle e continua a seguire per la tua strada a testa alta.
con i ragazzi non riesco a legare, ho paura di essere giudicato, ah no ops mi giudicano perché non sono visibilmente come loro... non che io sia effeminatissimo ma non ho certo gli interessi (figa-motori-calcio) di cui parlano i ragazzi etero qui. Riguardo alle ragazze etero, eh, un minimo punto positivo. Con loro riesco a legare, a patto che non siano delle stronze ochette... risultato, ho solo un'amica stretta (che tutti chiamano in alternanza "Satana" o "Zoccola" e questo a dimostrazione sempre di come sia aperto il sud...) e altre tre amiche con cui pur non essendo stretto come con questa mi trovo bene e a cui voglio bene. Poi ho un'amica lesbica, ma ultimamente la frequento di meno. Insomma tutte donne.
Se è per questo anche io sono come te: non sono effeminato, non mi intendo né di calcio né di motori e mi piacciono i ragazzi, anche io riesco ad esprimermi meglio e creare legami di amicizia con le ragazze piuttosto che con gli altri ragazzi (ho un amico e due migliori amiche), ma non me ne faccio un problema, perché preferisco avere pochi amici ma buoni piuttosto che tanti ma falsi.
La cattiveria che descrivi tu è veramente vergognosa, odio le persone che, giudicando le altre a causa della loro diversità, si sentono superiori, a volte ci sarebbe bisogno di molta più umanità in questo mondo...
Qua la gente non ha un minimo rispetto, sono stato chiamato "cesso" "pazzo" "satanista" "ricchione" e tante altri nomignoli carini da quando ho TRE anni, già all'asilo mi odiavano. Ho una faccia di cazzi? Puo' darsi, ma è colpa mia? Io con le persone che non si fermano alla prima impressione riesco a legarmi tanto da dare l'anima... ma spesso sembra che la gente accanto a me non se ne accorga, loro pensano che io sia pazzo e allora io mi comporto di conseguenza :/
Ecco un'altra prova della cattiveria di questo mondo, a volte mi chiedo come facciano le persone ad essere così crudeli.
Il mio consiglio è di NON ASCOLTARLE!! Non ascoltare ciò che ti dicono perché non te lo meriti: io non ti conosco di persona (sfortunatamente) ma da quello che scrivi mi sembri una persona veramente speciale, sensibile e che ha molto bisogno d'affetto, mi farebbe davvero piacere conoscerti e parlare con te dal vivo, credo che saremmo dei buoni amici.
A volte ho il terrore che anche se andrò a fare l'università fuori farà tutto ugualmente schifo. Che il mondo faccia davvero tutto schifo come la Calabria (nonostante ho prove tangibili che non sia così).
Io credo che allontanarti dalla realtà e dalla mentalità chiusa del tuo paese ti faccia bene, ti consiglio vivamente di andare a fare l'università fuori, vedrai che di persone che ti vogliono bene ne conoscerai!
Ma mio padre con il suo cazzo di motto " tutto il mondo è paese " mi farebbe venire voglia di ingurgitare 50 confezioni di Valium e farla finita per sempre... non lo faccio perché io voglio e posso resistere... perché so di valere qualcosa... ma credetemi a volte, per pochi nanosecondi, il suicidio mi sembra l'unica via d'uscita.
NON PENSARCI MINIMAMENTE! Il suicidio non è una via d'uscita, tu sei forte e ammiro la tua tenacia, anche se non ti conosco so quanto vali e quanto è grande la tua anima, la vita a volte è dura e ci presenta ostacoli da superare, ma non per questo l'unica via d'uscita è arrendersi... ricorda, non importa quante volte cadi o ti senti giù, la vera sfida è rialzarsi e questa è la vera forza di una persona!
Io resisto. Continuo a combattere e resistere. Ma per quanto tempo ancora? Quanto devo ancora soffrire prima di trovare la felicità?
Esiste per me la felicità?
Che poi la mia felicità cos'è... mi basterebbe un messaggino di buonanotte, un "amore mio... per me sei tutto" da parte di un ragazzo e tutto questo topic non sarebbe mai stato scritto.
Mi basterebbe un "ti vorrei accanto a me adesso" se non addirittura un ragazzo ad aspettarmi nella stanza accanto pronto per ... baciarmi, abbracciarmi, dirmi che non importa quanto ho sofferto e soffrirò ma lui per me ci sarà sempre.
Non sai quanto ammiro la tua sensibilità, più leggo quello che scrivi, più mi accorgo di quanto siamo simili io e te.
Desidero tanto incontrare un ragazzo sensibile come te, potergli sussurrare all'orecchio quanto lui sia importante per me e quanto io farei per lui perché sia felice...
Perché é questa la mia massima causa di sofferenza. La paura di non trovare mai un ragazzo.
Questa è la mia più grande paura... la paura di non riuscire mai ad incontrare qualcuno simile a me, bisognoso di essere amato, perché io ho tanta voglia di amare, di dare tutto me stesso per la felicità del ragazzo che amo, per vederlo ridere, per vederlo FELICE!
Se ripenso a quei pochi messaggi che ormai ricordo A MEMORIA di questi ragazzi, mi basta per stare meno peggio. Penso a quello che mi scrivevano e mi ripeto "Sì, Rox, tu sei forte... tu puoi farcela!" ma poi penso che nonostante sì, io possa farcela, mi chiedo PER COSA. A COSA SERVA FARCELA.........
Ognuno di noi ha il diritto di essere felice, è per questo diritto che dobbiamo lottare, lo dobbiamo fare per la nostra felicità, anche se questo richiede molti sacrifici e sofferenze. E' vero, la strada a volte è in salita, ma ricorda, prima o poi dopo la salita ci sarà la discesa ;)
Mi sento solo, terribilmente solo, non so a chi parlarne. Ne parlo a voi. Ne parlo su altri forum -anche di altra tematica- sui quali sono iscritto.
Fai bene a parlarne, sfogarsi aiuta molto, lascia liberare i tuoi pensieri e le tue paure, vedrai che troverai molte persone che ti ascolteranno e saranno disposte ad aiutarti.
Io non ce la faccio più. La vita passa avanti e io la guardo dietro al vetro della mia finestra. Il tempo scorre e io passo il tempo ad aspettare che continui a passare il più velocemente possibile.
Questa è la tua vita, basta abbattersi, prendila in mano e fanne un capolavoro, non aspettare... VIVI!
Tutto Passa, è vero, ma quand'é che anche per me passerà tutto questo? Leggere di ragazzini di 13, 14 anni che hanno già un fidanzatino... mi fa così rabbia e tristezza, anche perchè sono tutti di Torino, Milano, Bologna, al massimo Roma... io qui... boh.... non so proprio cosa scrivere.
Io in realtà non conosco nessun ragazzino di 13, 14 anni che abbia un fidanzato, io ho 17 anni come te e non ho avuto mai una relazione, come dovrei sentirmi io? Esattamente come ti senti te, sì, potrebbe far rabbia e potrebbe essere triste, ti capisco, ma non sei l'unico.
Ho vinto concorsi di poesia, di filosofia, penso di essere un ragazzo dolce timido e sensibile... ma forse questo non basta oggi per piacere...
Tutto sta a dimostrare che sei un ragazzo timido e sensibile, non nascondere queste tue qualità, valorizzale perché vedrai che in molti le apprezzeranno, gli str***i lasciali perdere, saranno le persone migliori ad accorgersi dei tuoi pregi.
ma non ho intenzione di cambiare per gli altri... perché io mi piaccio così e questa è la cosa più importante.
BRAVO!!! Così si parla, devi innanzitutto piacere a te stesso, non devi assolutamente cambiare per gli altri per farti accettare, tanto un pretesto per farti del male lo troveranno comunque, cerca piuttosto persone che ti accettano per come sei, e non dirmi che non ce ne sono perché io e molti altri utenti di questo sito ne siamo la prova.
Ho dei bei occhi (a detta altrui... altrimenti non mi permetterei di dirlo) e comunque il resto del mio viso e del mio corpo benché non sia proprio da modello non fa nemmeno ribrezzo, eppure questo è quello che provoco in molte persone, RIBREZZO. Gli faccio schifo.
Fregatene, non ascoltare i pareri e i commenti negativi della gente.
E sebbene io tenti di non fregarmene, ed in effetti la cosa sta scemando rispetto a qualche anno fa dove non ragionavo in base a ME ma in base agli ALTRI, ancora ora tutto questo mi fa male. Mi sento solo. Fottutamente, dannatamente solo. E vorrei solo qualcuno che adesso, proprio ora mentre scrivo, mi bloccasse le mani e me le portasse attorno a sé e alla mia minima protesta mi dia un bacio così lungo da annullare tutto quanto quello che é intorno a me, a lui, a noi.
Quanto vorrei essere lì con te in questo momento, anche solo per abbracciarti, per dirti che non sei solo e che io sarò comunque al tuo fianco per appoggiarti.
Oh, aggiungo, visto che alla fine sono rimasto al computer nonostante siano le 5.09 del mattino e sento gli uccellini cinguettare (ma cazzo me ne frega a me che cinguettano, poi?) che adesso più che rassegnato sono incazzato. Io alterno sempre questi due stati d'animo... un po sono incazzato un po rassegnato.
E' normale, anch'io quando sono triste dalla tristezza passo alla rassegnazione e subito dopo alla rabbia, la rabbia di non poter cambiare questa situazione... però sai, io sono tenace e un po' di speranza mi è rimasta, sono sicuro che se uno vuole veramente raggiungere qualcosa nella vita, prima o poi con costanza e sacrificio ci riuscirà.
Mi sento così diverso. Diverso da chiunque. Non importa se gay o etero. Se maschio o femmina. Mi sento diverso, su un altro pianeta quasi. E non è figa come sensazione, fa davvero cagare... scusate il francesismo.
Sentirsi così diversi... sentire di non potere mai piacere realmente a qualcuno... mi fa venire voglia di sparire...
Chi ti ha detto che non potrai mai piacere realmente a qualcuno? Finora hai vissuto in un paese dominato da una mentalità chiusa e tradizionalista, io sono sicuro che in futuro troverai delle persone che ti vorranno bene e a cui piacerai per quello che sei, per la tua sensibilità e per la tua bontà d'animo.

Mi piacerebbe parlare qualche volta con te qui sulla chat di progetto gay, ultimamente ho avuto da fare e non sono stato molto presente, magari una sera potremmo chattare se vuoi, sai, mi farebbe molto piacere.
Nel frattempo ti saluto e ti do un forte abbraccio, spero che leggerai quello che ho scritto.
Nico.

RoXasVersailles
Messaggi: 56
Iscritto il: domenica 8 giugno 2014, 0:34

Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da RoXasVersailles » lunedì 3 agosto 2015, 4:44

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Ultima modifica di RoXasVersailles il giovedì 18 febbraio 2016, 0:54, modificato 1 volta in totale.
I'll chew you up, I'll spit you out, 'cause that's what young love is all about.

vity95
Messaggi: 5
Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 16:09

Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da vity95 » lunedì 3 agosto 2015, 11:46

Ciao Rox, ti ringrazio per la tua gentilezza. Le belle parole che ti ho scritto sono le stesse che rivolgo a me stesso quando mi sento depresso e triste.
Ti senti solo, vorresti l'amore di un ragazzo. Se fossi in te non mi abbatterei, cercherei di essere contento per quel poco che ho al momento. Anche delle semplici amicizie possono riempire (parzialmente, lo ammetto) la solitudine e darti tante soddisfazioni; goditele e non disperarti, da quel poco che ho letto sembri un ragazzo con delle buone qualità, non penso faticherai molto per trovare qualcuno che ti ami. Superare gli effetti che provocano in noi le chiacchiere e le condanne altrui è molto difficile, lo so bene, però, forse, gli amici possono aiutarti. Ad esempio io ho 20 anni e non ho mai avuto una relazione. E quindi, cosa dovrei fare, sentirmi una nullità per questo? Ho passato periodi della mia vita in cui non avevo amici e temevo persino ad uscire di casa. Anch'io mi disperavo, ero impaziente di uscire da quella situazione. Col tempo ho imparato ad avere pazienza e a correggere gradualmente i miei difetti, sacrificando molte delle mie illusioni sulla bontà della gente che, in genere, è totalmente indifferente al nostro stato d'animo.
Te lo ripeto, non abbatterti, goditi quello che hai, il resto non tarderà ad arrivare, come promette il titolo della canzone che mi hai dedicato.
Un bacio <3

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Niko
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Iscritto il: mercoledì 15 luglio 2015, 20:26

Re: Il mio grido di dolore.

Messaggio da Niko » lunedì 3 agosto 2015, 17:43

Ciao Fede, io sto bene, tu? Tutto ok?
Sono contento che stai cominciando ad amarti di più e che stai imparando a non ascoltare i giudizi negativi della gente che giudica senza nemmeno conoscerti a fondo, è già un buon inizio :)
A volte è difficile, è vero, ma niente è facile nella vita, bisogna viverla e superare le sfide che ci presenta giorno per giorno, e se a volte inciampiamo dobbiamo avere la forza per rialzarci, guardarci allo specchio e dire "ce la posso fare", 'cause tomorrow's a new day and everything can change... ;)

Ho ascoltato la canzone che ci hai proposto, è veramente molto bella, complimenti, dà la forza per andare avanti ed è il genere di musica che mi piace.
A volte, quando sono giù di morale, mi piace ascoltare questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=4qe9D-AvKUQ

Spero ti piaccia, comunque queste sere mi collegherò in chat così potremo parlare meglio, ultimamente non ci sono mai andato perché non ho avuto molto tempo.
Spero di sentirti presto, un abbraccio.
Nico.

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