disagio su lavoro

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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satyr75
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disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » mercoledì 5 agosto 2015, 21:28

ciao a tutti ragazzi, arrivo a scrivere qui a causa di un disagio che porto dentro. Mi presento, sono stefano sono nuovo di qui ho 40 anni (non più giovincello) e sto vivendo una situazione che mi fa star male...e cerco confronto conforto e due parole da persone che son sicuro, qui dentro, sapranno darmi dei buoni consigli che attualmente non riesco a vedere.
Dunque, dove lavoro c'è una persona che ho conosciuto che mi piace molto....questa persona si è sempre dimostrata interessata a me e addirittura fin da prima che mi presentassi, non sapete le volte che questo mi puntava, mi fissava e ho avuto spesso la sensazione che mi stesse "cercando". Una doverosa premessa : lui è sposato e ha due figlie. Ad ogni modo ci siamo avvicinati a livello di amicizia....io ho provato ad aprirmi con lui, nel senso farmi capire e fargli capire il mio orientamento sessuale e credo che l'abbia capito come credo di non stargli per niente indifferente. Fatto sta che la situazione sta diventando per me difficile, primo perche lo vedo tutti i giorni in ufficio, ci pranzo insieme (purtropppo non da solo) e perchè sento che ricerco la sua attenzione.... lui però ultimamente è molto piu freddo (tipo non risponde ai messaggi) e comincio a temere che, abbia realizzato che sono gay e prenda delle distanze in un certo modo "discriminandomi" e questo mi ferirebbe .....oppure non se la sente di portare avanti anche un amicizia che a me sarebbe comunque piaciuta molto visto che ci tengo come persona. Sono in difficolta perche non so come comportarmi, visto che mi compromette anche la tranquillita sulla normale attivita lavorativa...e non so come affrontare la situazione perchè, se lui dicesse poi che ho preso un granchio o ancora peggio che discrimina me e quel che sono, son convinto mi distruggerebbe. Non credo reagirebbe così ma non so che fare...se attendere un momento che siamo soli per cercare di parlargli piu direttamente o chesso io.... purtroppo quando siamo stati soli, io e lui, siamo sempre stati molto bene, un'affinità incredibile, con lui che è sempre stato molto gentile e pieno di attenzioni verso di me....solo che il suo cambio di atteggiamento recente, non so come inquadrarlo e ci sto male. Non so se ho inserito il topic nel posto giusto,e mi scuso se non lo fosse.....grazie a chiunque vorrà inserirsi nella discussione. Stefano

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progettogayforum
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da progettogayforum » venerdì 7 agosto 2015, 1:29

Ciao Stefano,
beh, non bisogna mai dimenticarsi che per un uomo sposato e con figli vivere senza problemi la propria omosessualità non è assolutamente una cosa facile, perché da un lato c’è il proprio orientamento sessuale ma dall’altro ci sono degli affetti familiari molto forti come quelli verso i figli e qualche volta anche verso una moglie con la quale si sono condivisi momenti belli e fondamentali della vita. Si tratta di conciliare cose che non sono conciliabili o che non lo sono in modo non traumatico: è come se una persona fosse divisa in due e avesse paura di fare un passo in una direzione perché questo potrebbe mettere in crisi l’assetto della vita precedente e poi c’è anche il lato chiamiamolo sociale della faccenda, perché essere etero sposato e padre di famiglia è un conto mentre essere gay è proprio un altro conto. Può avere esitazioni? Certo che ne può avere! La sua situazione è certamente molto più complicata della tua e se per lui hai affetto, o almeno rispetto, non puoi che lasciagli tutto il tempo necessario, con la premessa che, fosse anche gay, potrebbe benissimo preferire continuare la sua vita da etero, mettendo da parte il lato gay. È una celta difficile da capire ma potrebbe pur sempre essere la sua scelta. Per un verso è tentato e per l’altro è spaventato e certi atteggiamenti di rifiuto possono essere proprio un modo per cercare di non lasciarsi coinvolgere troppo in qualcosa che potrebbe metterlo di fonte a scelte molto difficile. Non puoi scegliere al suo posto, puoi solo restargli vicino tenendo una posizione di basso profilo e limitare l’idea di fare un passo avanti al solo caso che lui abbia maturato una scelta corrispondente. Capisco che questa risposta possa andarti stretta, ma una storia si costruisce in due e l’altro deve realmente partecipare, altrimenti tutto resta unilaterale, in pratica un’ipotesi o una fantasia individuale.

satyr75
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » venerdì 7 agosto 2015, 22:44

ciao
ti ringrazio molto per la risposta, che trovo molto sensata e giusta.
Sai poi alla fine quello che frega è proprio il volare di fantasia e sperare che si crei qualcosa comunque di bello invece che finire in una bolla di sapone. Il fatto è che io sono sempre stato affascinato dall'eventualità di incontrare qualcuno fuori dai luoghi canonici come le chat, le discoteche gay o altro...cioè mi è sempre piaciuta molto l'idea dell'incontro casuale, al bar o appunto sul luogo di lavoro..penso sia capitato a molti di desiderarlo no?! la beffa è appunto, come nel mio caso, quando avverti che "c'è" qualcosa ma la situazione non si sblocca e non dico a livello sessuale o addirittura una storia, ma dico anche semplicemente "aprirsi"....perchè questa paura ? e parlo anche per me eh...perchè questo timore da entrambe le parti di parlarne ? già solamente parlarne o aprirsi, a me piacerebbe, perchè darebbe concretezza a qualcosa che adesso risulta indefinito e mi provoca agitazione, visto che non capisco che mosse devo fare...per gli etero è facile, loro nell'ambiente di lavoro o in altri ambiti diciamo "comuni" se cercano di corteggiare, o "flirtare" con una ragazza sono fighi e possono muoversi più agevolmente : noi no, abbiamo questa maledizione di doverci muovere come sui cartoni delle uova, sentendosi sempre in bilico, insicuri e paurosi .....e ciò peggiora le cose perchè ci rende goffi e impacciati. Ovvio, poi c'è il rischio del posto di lavoro....voglio dire io non voglio farmi 'scoprire', ho paura di questo, penso mi porterebbe problemi e infatti sto molto attento, ma vedo che anche lui a volte sta al gioco e non capisco se inconsciamente o volutamente...e parlo di sguardi e atteggiamenti che a volte mi danno da pensare. Cosa cerca ? io vorrei solo capirlo, perchè come scritto precedentemente mi rendo conto che ci sto un pò male, senza considerare poi che la mia storia affettiva si è arenata da un bel po, sono single da un po e non riesco a costruire rapporti....si ci sono incontri ogni tanto ,non frequentissimi ma tutti molto deludenti....tutti nati dalle chat , luogo virtuale in cui ho perso sinceramente le speranze. Quindi spesso mi sento giù, mi sento di non credere molto in me stesso, ho paura degli anni prossimi che si presentano davanti e temo che sarà ancora più difficile incontrare qualcuno. La beffa è che magari quel qualcuno lo vedi tutti i giorni come accade a me, una persona per cui avverti una grossa sintonia e tutto ti risulta veramente un brutto scherzo del destino. L'ennesimo. Che fare in questi casi ? la testa direbbe di lasciar perdere, il cuore non vorrebbe....ora io sono in ferie da stasera...e mi sto domandando se è il caso di mandargli messaggi nei prossimi giorni o lasciar perdere (premetto che a volte, è capitato, che se non mi faccio sentire io, è lui che mi manda messaggi di slauto su cell o su skype...). La poca chiarezza della faccenda, la bellezza della persona sia interiore che esteriore, la sintonia forte che c'è quando parliamo, il contatto fisico che a volte lui ricerca, le difficoltà comunque evidenti (lui sposato e collega), la mia solitudine e mancanza di serenità in questo periodo sono tutti elementi che mi fanno star male e mi gettano nello sconforto..... comunque ancora grazie della risposta precedente e ringrazio questo forum che mi sembra veramente ottimo e dove si può PARLARE realmente di problemi comuni penso a molti.Non ci sono molti posti così.

Lao
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Lao » sabato 8 agosto 2015, 18:48

Ciao Stefano.
Io ho 32 anni e, sebbene non abbia mai vissuto una situazione identica alla tua, comprendo bene il tuo stato d’animo. Probabilmente molti di noi si sono trovati nei tuoi panni.
Se dici di aver notato dell’interesse nei tuoi confronti da parte di questo ragazzo evidentemente qualcosa c’è, non credo si tratti di una tua impressione (a volte però capita di illudersi). Eppure le cose non sono affatto semplici, perché si tratta di un uomo sposato e con figli, immagino non dichiarato. L’identità personale e sociale di quest’uomo si basa in gran parte sul suo ruolo di marito e di padre e non credo sia disposto a farla traballare nonostante gli eventuali sentimenti per te. La sua vita ne sarebbe sconvolta, lui e i suoi ne soffrirebbero, senza contare le ripercussioni a livello sociale. Anche se non impossibile, una scelta del genere non è facile da sostenere. Credo sia diviso da un lato dall’attrazione nei tuoi confronti e dall’altro dall’amore e dalla responsabilità per la sua famiglia. Sui due piatti della bilancia ci sono questi due aspetti e forse, se si lasciasse andare ai suoi slanci, per quanto alti e sinceri, il guadagno sarebbe troppo spinoso. È sgradevole da dire, ma la vita spesso ci porta a tappare i nostri desideri per conservare la stabilità conquistata. Non si tratta di costrizione, alla fine scegliamo noi, eppure spesso i vincoli sono belli forti.
A mio avviso ti sta allontanando perché mosso dalla paura per ciò che rappresenti. Non credo si tratti di una non accettazione della propria (e presunta) omosessualità, dato che comunque scrivi che ha fatto poco per nascondere il suo interesse per te. Si tratta piuttosto della scelta di non agire concretamente, perché sarebbe una scelta irreversibile o quasi. Per il momento non vedo una relazione clandestina all’orizzonte, ma in ogni caso te la sconsiglio perché sarebbe troppo misera e alla fine ne soffriresti. Ciononostante so che quando siamo coinvolti in queste situazioni saremmo disposti ad accettare anche dei compromessi poco grati.
Dici di voler mantenere l’amicizia con questa persona. Ti faccio notare che in questi casi spesso parliamo di amicizia ma in realtà quello che vogliamo è l’amore; ci accontentiamo dell’amicizia perché oltre non ci è dato spingerci, ma se ci venisse offerta la possibilità non esisteremmo a fare un balzo in avanti nella direzione sperata. Se le cose stanno così dovrai sopportare il piccolo grande dolore quotidiano per il fatto che la persona che desideri non può darti ciò che vuoi davvero. Adesso come adesso non mi sembra possibile che quest’uomo ti dia qualcosa in più dell’amicizia. La situazione è troppo ingarbugliata. Poi per carità, mai dire mai; solo tu sai com’è la situazione visto che la vivi direttamente. Io mi sono basato solo sugli elementi che hai fornito. Comunque sia la vita spesso si diverte a farci incontrare persone che sembrano avere tutte le carte in regola, ma che in realtà non le hanno, sia perché a volte sono etero, sia perché sono invischiate in situazioni da cui non è facile uscire in modo disinvolto.
Per il momento ti consiglio di mantenere con lui solo una buona amicizia. Adesso non può darti di più. Sii discreto e cauto, non lo mettere sotto pressione e non fargli avance, perché rischi un allontanamento ancora più deciso. Scarterei anche l’opzione del confronto diretto, perché potrebbe sentirsi invaso nell’intimo e dunque chiudersi a riccio o risponderti con frasi di circostanza. In questo momento è turbato e non ha la forza di affrontarti, perciò la cosa migliore è esserci con spontaneità e naturalezza, ma senza forzarlo. Poi vedi come evolvono le cose e magari potresti notare un riavvicinamento, anche se, te lo ripeto, solo come amico.
Ti auguro di essere felice in questa e in altre situazioni.

satyr75
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » lunedì 10 agosto 2015, 1:03

caro Lao,
ti ringrazio infinitamente per la risposta sulla mia vicenda.
Ovviamente dal tuo punto di vista esterno e imparziale, sebbene con i pochi elementi che ti ho dato riesci a dare un giudizio più posato sulla mia situazione.
Evidentemente è come dici, anche perchè non vorrei pensare
che quella persona ha avuto o ha tutt'ora interesse verso di me solamente
sessuale (tipico di buona parte degli sposati, che sono molto vogliosi e sapendo dei loro limiti cercano affannosaente situazioni per placare le loro voglie..) e che ha giocato a fare il furbetto nella fase in cui non aveva elementi su di me per sapere se lo fossi o meno. Che poi se cercasse solo sesso, ok, sono un
tipo che non si scandalizza, ma basterebbe saperlo....
Riporto a titolo di esempio, che mi puntava in maniera diretta con lo sguardo tanto da provocarmi quasi imbarazzo, le prime volte che ci eravamo conosciuti smaniava dalla voglia di pranzar solo con me (pure tutt'ora mi sembra, anche se difficilmente siamo soli) e a volte chiedeva di farlo, quando ci siamo trovati
soli in ufficio ho avuto la sensazione che stesse "cercando qualcosa", io me ne sono guardato bene da fare una benchè minima mossa proprio cercando di rispettare la sua situazione e non sapendo bene cosa fosse meglio fare, benchè mi piacesse molto, proprio per non turbare un suo equilibrio....salvo poi mangiarmi le mani, visto che in quell'occasione
forse avrei dovuto osare,anche solo per chiarirmi ed evitarmi questo stallo... oppure, altro esempio il suo invito esplicito a "sentiamoci pure quando vogliamo, perchè porsi limiti!" detto via messaggio.....come devo interpretare questo messaggio ?
su questa base uno come dovrebbe comportarsi ? mi devo sentire preso in giro ? ok, capisco la sua situazione visto che non sono uno stupido ma anche lui dovrebbe penso capire che si possono ferire e illudere le persone con comportamenti poco chiari.
Ho dimostrato a lui in maniera ampia che non sono uno stupido, che non lo metto in difficolta sull'ambiente del lavoro e che sono una persona seria e che può contare su di me.
Ma credo che quando ha capito chiaramente che sono gay (gli ho scritto frasi che non lasciavano spazio a dubbi...), ha preso paura, si è reso conto
realmente che quella persona che gli piace (penso) è un obiettivo possibile, visto che addirittura l'interesse è ricambiato (da me) e messo di fronte alla possibile concretezza della cosa ne è rimasto turbato e senza iniziativa.
Ma questo genera in me problemi e sconforto, cosa che lui non penso immagini e non voglio che lo sappia, visto che non voglio che mi veda in difficoltà o in crisi. Non voglio dargli questo peso sulle spalle....ma è innegabile che , come hai giustamente detto te,io in lui cerco qualcosa di più del semplice rapporto tra colleghi proprio perchè mi piace molto e non so gestire questa cosa. D'altronde i sentimenti, quando ti prendono lo stomaco, sono
difficilissimi da gestire. E infatti per me i giorni in ufficio sono un inferno...stanno diventando un inferno, quindi cerco consigli e spero che arrivi il momento in cui tutto mi passi, senza compromettere in modo irreparabile ogni qualsiasi situazione e senza commettere cazzate. Per dirti l'altro giorno ho avuto attacco di ansia, mi son dovuto prendere due ore di permesso e andarmene, ma non era dovuto a stress lavorativo (cosa che
comunque ho..) ma al fatto che lui non mi stava minimamente considerando e non rispondeva a messaggi su skype.....si, sembra
infantile dirlo e un comportamento da "isterica" ma mi stava mancando l'aria...avevo bisogno di uscire. E quindi son come sfuggito. Mi son spaventato e non so cosa fare...e prego solo in cuor mio che: nessuno a lavoro capisca questa situazione (la qual cosa mi getterebbe nello
sconforto più totale) , che lui non sia cosi crudele da ferirmi, magari involontariamente, più di tanto. Io sto stringendo i denti, lavorando su di me per non importunarlo più di tanto e farmi vedere piu sereno possibile, ma credimi è un impresa difficilissima...
la tua soluzione è quella che sembra la migliore..cioè comportarsi naturalmente senza forzarlo evitando chiarimenti e corteggiamenti di vario tipo,magari sperando che lui poi faccia una mossa... ma quando incontri un uomo per cui ti batte forte il cuore e senti le "farfalle nello stomaco", è dura resistere e uccidere i propri desideri....che poi mi domando "e se lui si aspettasse una mia mossa ?",domanda che è una tortura mentale che continuamente si presenta...
ti ringrazio,
un caro saluto a te e a tutti gli altri.....
Ste

Lao
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Lao » lunedì 10 agosto 2015, 12:04

Ciao Stefano.
L’altra volta, quando ti avevo risposto, avevo letto solo il tuo primo messaggio perché l’altro tuo post di risposta a Project non era ancora stato pubblicato (credo per via della procedura che riguarda i nuovi iscritti; pure io comunque mi sono iscritto da poco). Adesso hai fornito più elementi anche su di te, inoltre ho letto la tua presentazione.
Comprendo bene quello che provi. Anch’io non sono dichiarato e a differenza tua non ho mai avuto alcuna storia, però so cosa significa amare intensamente una persona, vivere divisi tra slancio e delusione e non sapere come comportarsi. Mi sembri molto preso da quest’uomo, probabilmente negli ultimi tempi è il tuo pensiero dominante. Basandomi su ciò che scrivi toglierei via l’ipotesi che si tratti di una tua fantasia, perché il suo modo di comportarsi è stato abbastanza esplicito. Però per sicurezza cerca di essere obiettivo e ripensa alle situazioni che ti hanno fatto intendere un suo interesse verso di te. So che non è facile quando si è coinvolti, ma provaci, in modo tale da scartare che si tratti di sola amicizia.
Il messaggio che ti ha inviato è abbastanza ambiguo e dovrebbe essere valutato all’interno del suo contesto. In ogni caso l’invito a non porsi dei limiti mi sembra ad un tempo audace e vago, perché non è chiaro cosa voglia dire. Di quali limiti parla? Nei messaggi è più facile nascondersi dietro le parole.
Nella tua presentazione hai scritto che sei attratto da uomini più maturi di te, quindi immagino che anche questo sia un po’ più grande e che il suo matrimonio non sia recentissimo. Potrebbe avere tendenze omosessuali ed essersi sposato lo stesso per una serie di ragioni che è inutile prendere in considerazione qui. In effetti nel momento in cui gli hai fatto intendere di essere gay potrebbe essersi spaventato per aver capito che le sue fantasie potevano diventare reali, tuttavia, per assurdo, c’è anche una - minima - possibilità che non sia gay e che si sia infastidito per la tua “rivelazione”.
Ammettiamo che sia davvero attratto da te. Se è così, ha lanciato il sasso e nascosto la mano. Non lo fa per farti consapevolmente del male, ma perché si trova in uno stato di confusione e paura. Quando agisce non pensa a te, ma a salvare se stesso, con le conseguenze che vedi. Anche se si mostra indifferente e questo ti fa male (sensazione che anch’io ho provato diverse volte), ciò non significa che dentro di sé non viva in una tempesta. È una strategia difensiva data dalla volontà di non farsi del male e di mantenere la stabilità attuale, per quanto non sia soddisfacente.
Per il momento resta valido il consiglio dell’altro giorno: non lo forzare, non chiedergli chiarimenti; comportati normalmente. Non lo cercare con insistenza, se proprio lo desideri e se vedi che c’è del terreno fertile mandagli qualche messaggio blando da amico. Non fare passi più lunghi della gamba e non volare troppo distante da terra. Paradossalmente te lo dice uno che ha sempre vissuto di fantasie.
Da esterno mi preme dirti una cosa che non ti farà piacere: io non credo che quest’uomo e questa situazione possano darti la felicità che cerchi. Se si chiarisse e dovesse succedere qualcosa tra voi, credo che potrà darti ben poco. È sposato, ha delle figlie e mi pare improbabile che lasci tutto per te, sia perché da quanto scrivi non è dichiarato, sia per il timore di perdere ciò che ha. Non metto in dubbio i suoi (eventuali) sentimenti verso di te, ma per la situazione in cui si trova non ti potrebbe offrire granché oltre a degli incontri occasionali. Ti verresti a trovare in una posizione scomoda in cui soffriresti non poco e potresti essere facilmente messo da parte qualora le circostanze lo richiedessero. Mi hai dato l’impressione di essere una persona che desidera un amore alto, e qui sinceramente non vedo queste premesse. Se fosse stato libero sarei stato il primo a incoraggiarti, ma nel tuo caso devi procedere con molta cautela, sapendo che, se proprio avvenisse qualcosa, non avresti la favola. Ci sono cose abbastanza grosse in ballo.
Capita che in situazioni come questa, quando la realtà prende una piega diversa da quella sperata, piombiamo nello sconforto o in vere e proprie crisi. È una materia in cui sono abbastanza ferrato. È difficile, ma ti consiglio di abbandonare le aspettative alte perché poi sono quelle che ti fanno più male. Cerca di vivere le cose così come avvengono nella quotidianità tentando di razionalizzarle. Sei molto coinvolto emotivamente e per il momento per te non sarà affatto facile tirartene fuori e forse neanche lo vuoi. Lo stesso soffio ad un tempo ti tiene vivo e ti lacera. Ce la faresti solo se un altro uomo ti facesse perdere la testa. Però, come dici tu, incontrare persone interessanti non è semplice, sia perché per varie ragioni ci nascondiamo, sia perché siamo una minoranza in cui l’uno non vale l’altro.
Non temere per i colleghi, probabilmente non si sono accorti di nulla. È chiaro che non vuoi che si sappia; io farei lo stesso. D’altra parte non c’è niente di cui ti debba vergognare, il tuo amore ti nobilita perché è la cosa più elevata di cui un essere umano è capace.
Agisci prestando molta attenzione all’evolversi della situazione. Non fare passi falsi e considera le cose con lucidità. Non so se lui aspetti una prima mossa da parte tua, sinceramente non credo visti i suoi ultimi comportamenti. Per ora non ti consiglio di fare nessuna mossa, è troppo azzardato. Inoltre non dimenticare che, se anche dovesse nascere qualcosa tra voi, la situazione che si creerebbe non sarebbe rosea e potrebbe andarti stretta. Sono cose che dovrai valutare tu.
Ciao.

satyr75
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » lunedì 10 agosto 2015, 13:36

ciao Lao,
vai forte a parole amico :-)
esatto, come dici tu è una persona un pò più grande di me, che ha una situazione difficile (questo non lo metto in dubbio) e son sicuro che il suo atteggiamento ambiguo non è frutto della mia immaginazione, sarei pronto a metterci la mano sul fuoco..ma rimanendo in tema di mani, come dici tu, lui ha lanciato il sasso e nascosto la mano ...questo penso sia stato il suo comportamento.
Si, confesso che penso spesso a lui e mi ha colpito come non credevo fosse possibile visto che all'inizio ero io diffidente e prendevo alla leggera la cosa dicendomi "no, non è possibile, non penso sia cosi, sicuramente mi sbaglio": invece mi son ritrovato dentro a questo abisso che mi sta corrodendo e non nascondo che mi son ritrovato spesso a piangere.
Mi piace come parla,la sua voce, come si veste, mi piace fisicamente e come MI parla, come mi guarda e le attenzioni che a volte ha avuto verso di me, mi piace il suo cercare sempre di "prendermi in giro", come una specie di complicità che si è venuta a creare e questi atteggiamenti ho notato che non li ha con tutti ....
Lo so che se succedesse qualcosa mi ritroverei in una situazione che probabilmente potrebbe andarmi stretta, ma caro mio, per uno che da anni vive nella solitudine, credimi a volte bastano anche piccole gocce d'acqua per dissetarsi e star meglio, senza per forza ricercare botti piene che non arrivano : ci ho pensato spesso e ho detto a me stesso che mi basterebbe anche questo "poco" per sentirmi un pò sereno, non dico felice. Preferirei una situazione limitata, al niente che vivo da troppo troppo tempo e che mi spaventa perchè temo di non uscirne e poi vivo alla giornata, se incontrassi una situazione molto piu appagante sicuramente ne sarei ben felice.I sentimenti sono un universo in continuo mutamento, sono inspiegabili, una forza dirompente che ti travolge, di cui non ne puoi fare a meno...anche se so che come tutte le cose hanno un inizio e una fine, cerco di viverli nel modo piu profondo possibile anche se questo provoca spesso sofferenza, specie ad una persona sensibile come me.Sono ben conscio che si vive solo una volta e forse sono un idiota inguaribile sognatore che affannosamente cerca di colorare un po la propria vita e che spera che prima o poi una carta buona arrivi, che crede ancora nella forma piu alta di amore, quello che ti travolge totalmente e piacevolmente ti stordisce, che ti fa davvero vivere le giornate con uno spirito diverso, speciale e che ti fa veramente gustare la vita....anche se ho visto che purtroppo non esiste nessuna bilancia e nessun credito da riscuotere nella vita, che si dimostra molto spesso ingiusta e questo amore potrebbe non arrivare mai.
A volte do la colpa anche all'essere gay, per il quale, forse erroneamente, penso che trovare qualcuno da voler bene sia tremendamente più complicato.
Devo quindi cercare di limitare, distruggere e soffocare i miei sentimenti e quello che provo adesso ? non credo di esserne il tipo. Ho provato anche a pensare a lui con rabbia, cercando di odiarlo come se fosse una soluzione per uscirne, per allontanarlo, ma mi son reso conto che non ci riesco, è una forzatura e una violenza verso me stesso che mi fa star pure peggio e forse non è nemmeno giusto. Forse è ingiusta la vita come dicevo prima e con amarezza questa ne è l'ennesima riprova.
Cercherò di non cercarlo, forse un messaggio ogni tanto proverò a mandarlo, un messaggio neutro come sempre, perchè caro Lao ci tengo a precisare che non ho mai mandato messaggi espliciti, diretti... ma questo non mi farà sicuramente star meglio e temo continuerò a sperare in un suo messaggio, un suo passo in avanti ...come due domeniche fa, che di pomeriggio mi vidi arrivare un suo messaggio su Viber .....quindi mi viene da pensare che senso ha mandarmi un messaggio se non vuole avermi tra i piedi ?!?!? e mi ritrovo a cercare di decifrare quel gesto, con una miriade di domande che continuano a girarmi in testa.
Sono in ferie da venerdi sera......per due settimane sicuramente non lo vedrò ...quindi forse la cosa migliore sarebbe di non cercarlo nemmeno per un saluto via messaggio ? suppongo dirai di si, anche se formule esatte in queste cose non esistono. Dicono che "in amore vince chi fugge" ,mi domando chi ha tirato fuori questa cavolata e se fosse davvero così facile, sono sicuro lo farei.
Vorrei davvero scappare si ma da tutto....

fosseluce
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da fosseluce » lunedì 10 agosto 2015, 15:32

Ciao Stefano, ho letto bene lo scambio, mi permetto di dirti una cosa stupida, che assomiglia a "in amor vince chi fugge" ma non è esattamente questo.
Lui ha fatto il primo passo (o i primi passi) per avvicinarsi a te e tu hai risposto, a quanto dici, con estrema chiarezza anche senza essere proprio esplicito (che forse non serviva). ora lui, senza darti una motivazione, perché forse non ritiene di dovertela, per vigliaccheria e/o per buttare le cose un po' in caciara pare batta la ritirata. Benissimo! (lo so che ci stai male ma è un modo di dire e una presa d'atto)
Tu non stai facendo altro che chiederti se hai travisato tutto, se lui si è spaventato e fai mille ipotesi con elementi che hai solo tu che quast'amicizia l'hai vissuta e questo ti tormenta, ti agita, ti fa sentire inadeguato, in colpa, sbagliato e tutto quel che pensa una persona innamorata in questi casi. stai male ma, senza un chiarimento da parte sua, mi pare che resti in stallo.
Io, per non saper né leggere né scrivere, batterei la ritirata tanto quanto lui a questo punto. la palla sta a lui non a te. è stato incoerente e incostante. succede nelle amicizie che nascono sul lavoro perché si svolgono in un teatro particolare cui ci sono da aggiungere altre situazioni personali che ci si possono portare dentro, attualmente ignote.
Anche nelle amicizie però, mi pare, se c'è un cambio di ritmo nella frequentazione dovuto alle più disparate ragioni, se c'è tempo e modo, ci si spiega. tempo e modo sembra siano a vostra disposizione.
Io smetterei di aspettare, sospenderei, nei limiti in cui il cervello te lo permette, gradualmente, ogni pensiero, ogni fantasia, ogni rimuginio e ricomincerei tutto da prima che cominciasse questa storia. costi quel che costi. non vedo alternative.
se lui ritiene prima o poi si spiegherà ma io staccherei. non sei tu a dover chiedere spiegazioni per tutti i motivi di cui hai scritto. deciso questo, cerca solo di stare meglio e poi bene tu.

facci sapere. un abbraccio

luce

satyr75
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » lunedì 10 agosto 2015, 16:26

grazie mille per la risposta Luce: innanzitutto ricambio l'abbraccio....
sto trovando più conforto in questo forum che in qualsiasi altra chat e
questa stupenda particolarità lo rende "unico". Ringrazio project e tutti voi
per questo, per darmi occasione di parlare di cose che altrimenti terrei per me e di cui non parlo con nessuno (lungi da me dal farlo in famiglia per esempio).
Sicuramente non cercarlo più e mettermi sul suo stesso piano potrebbe
essere una valida strada da seguire....e in cuor mio, credetemi, è quello che sto provando a fare. Provando appunto, perchè ieri pomeriggio ero in montagna e anche memore del messaggio che mi mandò lui due domeniche fa, gli ho mandato un messaggio di saluto su Viber con foto del posto dove ero...ovviamente nessuna risposta ,solo il simbolo che lui ha visto il messaggio. Ieri sera ed oggi sono un pò sconfortato,
perchè mi dico che alla fine non era che un innocente saluto e se lui non avesse la coda di paglia, non vedo perchè non ricambiare come si fa (e come probabilmente lui stesso farà ) con tanti altri amici o colleghi (che poi manco gli mandassi decine di messaggi...alla fine, si parla di un messaggio ogni tanto molto diluiti nel tempo..)....
sono disorientato e oggi ho avuto tentazione di collegarmi su skype e
salutarlo (lui è connesso), di chiedergli se gli ha dato fastidio il saluto, ma mi sono mangiato le mani, realizzando che avrei peggiorato la situazione...Quindi cerco veramente di resistere... anche se il non cercarlo mi spaventa, perchè temo che lui non vedendo più segnali decida definitivamente di mollare la cosa e anche gli ultimi barlumi di speranza così cadrebbero.
Sono destinato comunque a starci male...
Alla fine, io temo davvero di essermi preso una "cotta" pesante come non succedeva da tempo e hp paura, conoscendo la mia fragilità nel gestire
queste situazioni (purtroppo sempre rare..), non avendo il carattere forte di quello che si sente sicuro e assume posizioni decise, rischio di uscirne sempre con difficoltà e ancora una volta con le ossa rotte :
odio la mancanza di opportunità di farmi conoscere meglio, con i miei pregi
e difetti, farmi magari apprezzare per il mio modo di pensare e giocarmi delle carte che in questo modo mi sento impossibilitato a calare. Mi sento come un leone in gabbia, solo che con le sbarre è il mio cuore...i miei sentimenti ancora una volta imprigionati e senza sbocchi...e ogni volta è sempre peggio.
Hai colto inoltre un altro punto : non avere spiegazioni da parte sua, mi fa sentire sbagliato e inadeguato, mi fa sentire come se avessi detto qualcosa di errato o fosse colpa mia. Vorrei che anche lui fosse capace di gestire in maniera matura questa situazione magari parlandomi apertamente invece di giocare a nascondino.
Sapete mi viene in mente una frase di un film che apprezzo molto, "Mine vaganti" che dice : "non bisogna aver paura di lasciare perché tutto quello che conta, alla fine, non ci lascia mai" : mi aggrappo fortemente a questa frase,
sperando che il mio silenzio a braccetto con il tempo, siano validi alleati e che con sorpresa portino alla luce qualcosa di sorprendente, che veramente conta...
dicono che spesso la vita riserva sorprese...beh mi piacerebbe fosse questo un caso... più si va avanti nella vita e più è alto il numero delle cose che si sono perse o che si perdono, rispetto a quelle che si trovano..
l'amarezza quindi è più grande quando incontri qualcosa di bello che da tempo non provavi e chissà quando si riprensenterà....
grazie a tutti..un abbraccio

Lao
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Lao » lunedì 10 agosto 2015, 22:02

Di nuovo ciao, Stefano.
Ho letto i tuoi ultimi post e, come avevo notato in precedenza e come tu stesso hai confessato, sei una persona molto sensibile, capace di sentimenti puri e sinceri. La fragilità è carne viva, ne so qualcosa, ma comunque ti rende umano e ti mette in una posizione di non indifferenza rispetto a ciò che ti accade intorno. Hai ragione quando affermi che la vita va vissuta perché i venti favorevoli potrebbero non ripresentarsi. Spesso non ci viene offerta alcuna contropartita ad anni di solitudine e di dolore trattenuto. Non bisogna però dimenticare di tenere gli occhi aperti.
Continuo a pensare che il comportamento incoerente di quest’uomo sia riconducibile al suo stato di paura e confusione, di conseguenza in un giorno “sì” ti invia un messaggio e in un giorno “no” non ti guarda neanche in faccia. Hai la maturità necessaria per decidere se, come e quando contattarlo; al massimo io ti posso offrire la mia opinione ma poi devi decidere tu. Considerando che ultimamente ti snobba, io non gli starei troppo addosso, tuttavia mi rendo conto che questa situazione di mare piatto, non offrendoti indicazioni su come agire, ti priva della bussola. Capisco bene che sei alla ricerca di spiegazioni e che forse le pretendi pure. Ti consiglio però di non essere impulsivo, ché in questi casi, col senno di poi, delle decisioni affrettate ci si può pentire. Secondo me hai fatto bene a non chiedergli se lo avesse infastidito il tuo messaggio con la foto del posto di montagna, perché il fatto che (maleducatamente) non abbia risposto di per sé è già eloquente. Tu lo interpreti come un rifiuto e ne soffri, però tieni presente che la sua situazione è complessa e potrebbe essere frenato da ragioni diverse dal fatto che si sia stancato di te.
A mio avviso non si tratta di soffocare i tuoi sentimenti né di cercare di odiarlo. Sono due strade destinate allo scacco. I tuoi sentimenti sono talmente intensi che dovranno fare il loro corso; illudersi di sbarazzarsene è come trovarsi in alto mare e tentare di guadagnare la riva con un paio di bracciate. Allo stesso modo non puoi importi di odiarlo, non funzionerebbe. L’unica cosa che puoi fare è cercare di gestire con consapevolezza la situazione in cui ti trovi; pensare di uscirne con uno schiocco di dita è da ingenui. Ma forse tu non vuoi proprio uscirne perché, nonostante i turbamenti che questa vicenda ti provoca, è la cosa più bella che ti sia capitata ultimamente e ti ci aggrappi in modo caparbio.
Inoltre scrivi che, piuttosto che non avere nulla, preferiresti avere una storia a cui mancasse ben più che la ciliegina. È vero, attendendo la perfezione si può passare la vita a braccia conserte. Dopo questo treno chissà quale altro treno passerà, chissà quando e di che tipo. Meglio vivere il presente con le sue imperfezioni - dici - che aspettare un futuro la cui promessa potrebbe essere falsa. Anch’io conosco la solitudine; so di cosa parli. Eppure torno di nuovo ad avvertirti che avventurarti in una relazione presumibilmente clandestina ti potrebbe arrecare dolore. Dovresti amarlo di nascosto, vivere nel compromesso e accontentarti dei suoi ritagli di tempo. All’inizio potrebbe essere appagante ma a lungo andare potresti volere di più e, a queste condizioni, sarebbe parecchio frustrante. La gioia si intreccerebbe all’insoddisfazione e allo sconforto. Scegli pure liberamente, ma, prima d’imbarcarti in una simile impresa, sii consapevole della rotta che percorrerai.
Intanto stai sereno.
Ciao.

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