disagio su lavoro

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Help » lunedì 31 agosto 2015, 12:12

Non sono d'accordo con la svalutazione dell'amore, il lavoro é importante si ma mai al livello della persona che ami. Si il lavoro ti permette di sopravvivere fisicamente, la persona che ami probabilmente no, ma ciò che da l'amore é la voglia di vivere, voglia che con il solo lavoro ti viene a mancare. Cosa avresti di diverso rispetto a una macchina programmata per produrre senza nessuno con cui condividere la tua vita?

Detto questo credo che la persona con cui tu voglia viverlo sia quella sbagliata non perché non ti piaccia o perché non piaci a lui ma perché se la vostra storia si realizzasse rovineresti la sua famiglia attuale, a parte far vivere alle figlie il trauma del divorzio o dell'eventuale frequentazione clandestina con un altro uomo, le figlie dovrebbero sentire le eventuali prese in giro sull'eventuale padre gay, la moglie sentirsi dire che il marito ha preferito un uomo a lei, come ti sentiresti tu sapendo questo?

Una relazione tra due colleghi di lavoro poi presenta un ulteriore difficoltà, dovresti averlo capito da solo, metti che litigate, poi dovete lo stesso lavorare insieme e allora come fate?

Credo che se ci tieni davvero allora fartelo amico sia la migliore scelta che tu possa fare, lo frequenteresti lo stesso senza creare alcun tipo di problema, rinunciando al sesso con lui ma non a lui ;-)

fosseluce
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da fosseluce » lunedì 31 agosto 2015, 14:10

Scusate. Soprattutto scusami tu, Stefano, so che ti muovi benissimo da solo e non è per mancanza di rispetto nei tuoi confronti se mi concedo quest'esternazione, non dovrei intervenire forse, forse dovrei lasciare completamente la gestione dei messaggi indirizzati a Stefano, a Stefano stesso, ma qui mi sembra ci sia tutto un rivoltar di frittate e il cecio non riesco a tenermelo, un forum prevede anche scambi a più voci.

@mizio l'argomento di questo topic non è la disoccupazione ma "disagio sul lavoro" ora non è che chi un lavoro ce l'ha non sia legittimato ad esprimere un disagio in tema col forum solo perché la disoccupazione è una piaga sociale. Credo che siamo tutti accanto a chi si trova a far lavori sottopagati, precari, inadeguati alla preparazione raggiunta o a chi il lavoro non l'ha affatto ma non è compito di chi ha un lavoro agire per risolvere questo grave problema. Tra l'altro bisognerebbe evitare di parlare di politica. comunque io personalmente del problema mi occupo (di più non posso fare).

@redelmondo10 Chi ti dice che se si creasse la possibilità di "quagliare" Stefano non si farebbe problemi per la famiglia di "lui" (che chiamo Filippo per evitare ridondanze)?
Hai ragione, nessuno dovrebbe immischiarsi tra persone che stanno insieme, del resto, se lui fosse gay non sarebbe il primo né l'ultimo ad aver messo su un matrimonio di facciata: colpa di Stefano? L'impegno con la moglie, la promessa d'amore sono opera di Stefano?
Una donna, nel migliore dei casi, sarebbe stata definita una rovina famiglie. beh se una famiglia si rovina possibile che sia colpa dell'ultima arrivata? e gli uomini (sempre se prendiamo ad esempio una coppia eterp) cosa sono, burattini senza midollo?
Posto che scambiare messaggi non è stata un'iniziativa di Stefano, se capitasse al tuo compagno capisco tutti i rodimenti che vuoi, ci mancherebbe! Ma sarebbe anche l'occasione di verificare la serietà del tuo compagno, senza pugni sul naso. un ignoto messaggiatore non ti è nulla, al tuo compagno starebbe di scoraggiare l'invasione e l'eccessiva confidenza. Non credi?
Anche io penso che sia molto probabile che il Filippo in questione voglia stringere un'amicizia con una persona piacevole, intelligente e degna di stima quindi inutile mettersi a prefigurarsi tradimenti ed evenuali separazioni.

@Help eccolo quello del rovina famiglie. Le famiglie in salute non si fanno rovinare. "Far vivere alle figlie il trauma del divorzio, di un'eventuale frequentazione clandestina con un altro uomo (se fosse clandestina non so perché dovrebbero soffrirne), le figlie dovrebbero sentire le eventuali prese in giro sul padre gay, la moglie sentirsi dire che il marito ha preferito un uomo a lei! (una donna si può preferire, un uomo no?)
TUTTO DIPENDEREBBE DA STEFANO CHE NON è MARITO Né PADRE? Il padre cosa sarebbe un inaffidabile, anaffettivo, smidollato?
ma scherziamo? questa è pura fantascienza stando all'attuale situazione.

Mi sembra che, per ora, Stefano si sia limitato a fare ipotesi, fantasticare e prendere una scuffia che l'ha fatto parecchio soffrire. Inevitabile che la fantasia si sganci e vaghi all'inizio inizio quando sei consapevole solo della cotta che ti sei preso, che il tuo comportamento cambia, che lo aspetti, che controlli più spesso il telefono. Monsieur Filippo, del resto, proprio limpido e coerente non è stato. questo è quanto, poi se vogliamo parlare di tragedie, scorrettezze, intrusioni e scenari apocalittici vabbè.

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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Help » lunedì 31 agosto 2015, 15:29

da come la vedo io, una frequentazione clandestina può portare a 2 situazioni, la prima vede Stefano trascurato dal suo amore, con incontri occasionali la sera sul tardi e qualche uscita ogni tanto, dall'altra parte se non é Stefano quello a essere trascurato allora sono per forza di cose le figlie dell'uomo sposato, e dimmi crescere con un padre assente é divertente? Perché io che nella mia vita vedo mio padre 2 volte alla settimana, ogni tanto mi chiedo come sarebbero state diverse le cose se lo avessi potuto vedere più volte, e mio padre lavora soltanto nessuna frequentazione clandestina :) .

Poi una frequentazione clandestina prevede un probabile trauma delle figlie che in ogni momento possono scoprire l'orientamento sessuale del padre. Allora, visto che a quanto pare la persona amata in questo post é anche abbastanza insicura e ogni passo avanti ne fa 4 indietro e visto che Stefano ne può solo soffrire perché incoraggiare questo amore? Non funziona mica come nei film che basta volerlo, o che ci si può accontentare di un attimo, e lo dico dopo averci provato che non funziona perché poi immancabilmente ti senti un mostro durante la frequentazione ogni volta che pensi alla famiglia dell'altra persona o insoddisfatto dal poco tempo che passi insieme all'altro.

Poi ovviamente quello che ho espresso é una mia opinione ognuno può provare quel che vuole le cose possono andare in maniera differente ;-). Buona fortuna.

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Re: disagio su lavoro

Messaggio da fosseluce » lunedì 31 agosto 2015, 15:52

Che non basti volerlo mi sembra che stefano ci abbia fatto i conti.
di quale frequentazione clandestina parli?
Sei sicuro che la persona sia "amata"? Stefano parla di cotta e di mezza cotta per ora. l'amore è altro.
Chi in questo lungo scambio ha incoraggiato Stefano verso un "amore", questo amore :?:
abbiamo sempre invitato tutti alla cautela. Sbaglio?
Ti sarai sentito un mostro insoddisfatto tu che sei stato "l'altro" e posso capirlo ma di chi parliamo: te o Stefano? Perdonami ma mi sembra un po' azzardato salire in catterdra e giudicare inflessibilmente chi non ha fatto quel che hai fatto tu anche se fai benissimo a dirgli che poi si sta male. penso che difficilmente questo indiviuo potrà rendere felice Stefano e mi sembra che lui, faticosamente, ci stia arrivando, sai non funziona come nei film che basta volerlo.

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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Help » lunedì 31 agosto 2015, 17:27

Ovvio che sono rimasto "bruciato" dalla mia esperienza, non per questo mi sembra di dare consigli sbagliati, perché si va veramente a spaccare una famiglia già formata. Sbaglio? Tu mi hai chiesto cosa fa soffrire in una relazione clandestina ti ho scritto ciò che penso.

Per quanto riguarda preferire un uomo a una donna, per me che sono gay é una scelta del tutto naturale, ma la società ancora non é così tanto evoluta da vedere certi cambiamenti di buon occhio, basta pensare che se in una conversazione non si sfotte almeno una volta un gay non si é felici ( almeno dalle mie parti ).

Per me é meglio da principio classificare questa precisa persona sposata come inabile a un rapporto serio così da non rimanere bruciati. Con questo mi sono anche dilungato a scrivere la mia opinione, starà a Stefano scegliere :-) .

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Re: disagio su lavoro

Messaggio da fosseluce » lunedì 31 agosto 2015, 19:06

io non dico affatto che il tuo consiglio sia sbagliato, in questa fase però lo trovo fuori luogo. il rapporto è di amicizia, non è in ballo un tradimento della moglie da parte di filippo né di trascurare figli. l'unica cosa che contesto è di accollare a Stefano colpe e responsabilità che non gli competono. in questa situazione ti sembra che qualcuno sia sul punto di spaccare una famiglia? chi? come? su quali basi?
io ti ho chiesto cosa fa soffrire in una relazione clandestina? non mi pare di averlo fatto, me lo immagino benissimo. ma non ce la si può prendere con chi non ha preso impegni e una famiglia non l'ha.
certo che Stefano sceglierà, ci mancherebbe!

per la sofferenza che ti ha recato la tua storia, ovvio che mi dispiace, ma volevo precisare che Stefano non avrebbe, eventualmente, responsabilità di padre e marito visto che non lo è, e che lui e Filippo non si trovano neanche lontanamente sul punto di dar luogo a una relazione clandestina. ancora non si sono né dichiarati, nemmeno baciati, non si sa se Filippo sia gay e nemmeno bisex e non c'è nulla che faccia presagire, a stretto giro, l'inizio di una storia. di che parliamo?


Luce

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Re: disagio su lavoro

Messaggio da redelmondo10 » lunedì 31 agosto 2015, 21:16

A me è sembrato di capire che qui c’è un signore che si è infatuato di un signore sposato e, mi sembrava, posso sbagliare, che a qualcuno sarebbe piaciuto approfondire. Quindi è meglio mettere da parte l’ipocrisia, perché non viviamo nel mondo delle favole.

E se questo signore sposato stesse vivendo un momento di debolezza, al di là dell’amore per la moglie potrebbe commettere un passo falso, non si è tutti dei pezzi di granito, però io non me la sentirei di immischiarmi ed essere anche solo in parte responsabile della fine di un rapporto.
E se fossi quel signore sposato se proprio non amo più mia moglie e voglio andarmene con un uomo, prima mi divido e poi mi rifaccio una nuova vita. Non ce la faccio ad essere vigliacco.
E se per un momento di debolezza dovessi io tradire, veramente mi cadrebbe il mondo addosso, vi giuro che ne morirei.
Forse parlo in maniera eccessiva, ma è così che sto vivendo da 15 anni il mio amore, e mi sento di difendere la coppia (sposata o no, gaya o con la patata di mezzo e sì mettiamo dentro anche loro:2 patate)
Poi basta con sta storia del lavoro sennò diventiamo populisti.
Alla fine non si è mai contenti
Si cerca sempre qualcosa in più, è la nostra natura.
Certo bisogna guardare nella direzione giusta.
Non spariamo pifferate poi che ci vuoi essere amico, valla a raccontare al fruttivendolo delle 2 patate. In potenza penso che se il maritino gli avesse dato il LA qualcuno gli avrebbe suonato tutta la Ciaccona di Bach per intero.
Alla fine sono una bestiaccia quando scrivo così, però è solo per spronare l’interessato ad aprire gli occhi.
Non è questa persona che cerchi.
Tu cerchi qualcuno che ti dia affetto, qualsiasi altra persona che ti avesse fatto una “carezza” ti avrebbe fatto innamorare perché sei alla disperata ricerca di qualcuno da amare.
Quindi guarda da un’altra parte! Allontanati!
Ma poi fai anche quello che vuoi alla fine la vita è la tua.
E ripeto alla fine che se fossi io il cornuto in potenza ti avrei fatto vedere i sorci verdi. Sì anche per un messaggino sul cellulare!
Quindi rimettiti in carreggiata.
Ciao

fosseluce
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da fosseluce » lunedì 31 agosto 2015, 22:27

Non so chi viva nel mondo delle favole. E' pieno così di persone che si lasciano perché si è (GIA') inserita una terza persona nel rapporto senza che nessuno ne muoia.

Quello su cui mi premeva porre l'accento è che se c'è un biasimevole nella fine di un rapporto o in un tradimento, è chi si è preso l'impegno di un rapporto che duri indefinitamente e la responsabilità di fare dei figli! Mettiamola da parte l'ipocrisia, redelmondo10, mi trovi d'accordo e non rivoltiamo frittate!

"E se questo signore sposato stesse vivendo un momento di debolezza, al di là dell’amore per la moglie potrebbe commettere un passo falso, non si è tutti dei pezzi di granito, però io non me la sentirei di immischiarmi ed essere anche solo in parte responsabile della fine di un rapporto." ah siamo al punto che il Signor Filippo ha deciso di lasciare la moglie? m'era del tutto sfuggito. Le fantasie son fantasie, redelmondo10 e non s'imbrigliano.

"Tu cerchi qualcuno che ti dia affetto, qualsiasi altra persona che ti avesse fatto una “carezza” ti avrebbe fatto innamorare perché sei alla disperata ricerca di qualcuno da amare."

Quindi ne convieni anche tu, siamo, come Stefano stesso prende in considerazione dal primo post, su un piano di fantasia, di fatto non c'è stato nemmeno un bacio, un discorso chiaro e parliamo della fine di un rapporto? In cui peraltro l'altro signore potrebbe avere un momento di debolezza perché non si è tutti pezzi di granito e Stefano invece con uno schiocco di dita dovrebbe far dissolvere ogni interesse e allontanarsi. Questa sì che (per ora) è una favola ipocrita oltre che eccessivamente lungimirante eppure mi sembra che Stefano stia tenacemente e faticosamente sforzandosi di andare in questa direzione anche perché l'altro signore, finora non ci ha pensato proprio a sbilanciarsi in modo chiaro e inequivocabile e questo non gli consente di orientarsi.
Tu sarai granitico, forte, netto, coerente, determinato, veloce a cambiar direzione laddove ti accorga che sia sbagliata, hai cercato l'amore dov'era ragionevole farlo. chapeau! noi umani siamo un po' più lenti, sofferenti, tentennanti, incoerenti, complicati, deboli, goffi, pasticcioni e, nonostante questo, alcune parti della nostra vita, ci si augura le più consistenti possibili, sono felici lo stesso. ci arriviamo con una sgommata di qua e una capocciata di là, ferite e incidenti. per la maggior parte, nonostante tutto, vale la pena.


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satyr75
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da satyr75 » martedì 1 settembre 2015, 20:10

ciao a tutti,
vedo che la discussione si è animata e ha toccato molti temi anche in maniera accesa (ma non vi arrabbiate tra di voi, vi prego...). Vi ringrazio tutti per gli interventi, di cui cercherò di farne tesoro.
Cercherò di esprimere un paio di cose, anche se non sono proprio dell'umore adatto per esporle al meglio, ma vabbeh vediamo cosa ne viene fuori...Per prima cosa non faccio quello che si nasconde: la persona mi piace (ahimè!) come detto già più volte ma sono BEN CONSCIO della SUA situazione che non vorrei mai mettere a repentaglio... anche se, come giustamente avete scritto, sono un essere umano come tutti e se lui avesse spinto un pò sull'acceleratore, non penso mi sarei tirato indietro, con tutto quello che ne consegue e forse dopo ci sarei rimasto male, assalito da sensi di colpa, realizzando che la situazione non sarebbe stata pienamente appagante ma bensì molto complicata. Ma ad oggi, (s)fortunatamente, complicata lo è solo dentro di me, visto che come dice giustamente Luce a conti fatti non c'è mica stato niente e penso a questo punto non ci sarà mai ...io devo solo sforzarmi di non starci male e condurla nei binari dell'amicizia (sarà possiile?) o della semplice condivisione del luogo di lavoro: lui ha manifestato un interesse iniziale, non esplicitamente diretto, con messaggi e con atteggiamenti volti al "ricercarmi" che mi hanno subito incuriosito e poi alla fine quasi convinto che ci fosse (ci sia?) una simpatia. La cosa mi faceva molto piacere, mi faceva bene anche solo avere quelle attenzioni...Poi sicuramente la situazione non lascia spazio a molto... il problema quindi rimane per me (dentro questo Filippo non credo esistano turbamenti degni di nota), che mi ritrovo ogni giorno a dover stringere i denti, "amputando" il desiderio di cercarlo, cercando di non starci troppo male, ma purtroppo non sono cosi forte da decidere che allo scoccare dell'ora X si volta pagina e tutto finisce....
Devo sentirmi in colpa di qualcosa ?!?! mi devo sentire un' idiota a provare affetto/simpatia e interesse per una persona che vedi tutti i giorni e che a sua volta lo ha dimostrato nei tuoi confronti ? non credo di essere un alieno per questo e non sono nemmeno così bravo a razionalizzare il tutto e cancellare tutto dalla mia mente in un battito d'ali di colibrì..sono cosciente che ci vorrà un pò di tempo, c'è chi riesce a metabolizzare e voltar pagina in fretta, chi no... poi mi chiedo fino a che punto tutto questo non sia anche frutto di un periodo in cui non mi sento molto tranquillo , sai quando alla fine cerchi qualcosa a cui aggrapparti per risollevarti un pò !? qualcosa che ti faccia uscire da un'apatia e una sfiducia che hanno raggiunto livelli che a volte sembrano pesanti da digerire ??! lo stato d'animo di agitazione che ti toglie l'appetito, non ti fa dormire bene la notte, mentre assurdamente mi viene da dormire quando non dovrei, come i pomeriggi del sabato e della domenica.... non esco moltissimo e questo non fa bene, me l'hanno già detto che in questo caso sbaglio... i miei hobby li trascuro e non mi entusiasmano più come una volta : a volte mi spavento e mi chiedo, "cosa c'è dietro? mi serve uno psicologo?", figura in cui diciamocelo non ho mai creduto poi molto. Vi accorgerete da quanto scrivo che sono un tipo problematico e complicato, che si ritrova negli anta a chiedersi quanto percorso ha fatto (e mi sembra molto poco) e quanto ancora ne dovrà fare, quante paure ancora da vincere per arrivare a non sentirsi sbagliato mentre guarda negli occhi la gente, sempre con il timore che usino il tuo orientamento sessuale contro di te : finirà mai tutto questo ? le cose non risolte, si auto-rigenerano e tornano sempre più prepotentemente a galla ....ci sono molti aspetti che ti fanno soffrire e alla fine almeno quella benedetta "carezza" la vorresti, non risolverebbe tutto ma aiuterebbe e alleggerirebbe la stanchezza che senti dentro...al punto che assurdamente la ricerchi dove non dovresti, ingannato dalle attenzioni di qualcuno che chissa cosa voleva/ricercava/pensava in quei momenti....
Ho scritto un po di cose non so nemmeno io se son riuscito a seguire un filo logico, sono andato di getto...
con affetto
S.

Lao
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Re: disagio su lavoro

Messaggio da Lao » martedì 1 settembre 2015, 21:05

Ciao Stefano.
Nel tuo ultimo post ti sei espresso benissimo nonostante tu abbia scritto di getto. Le domande che ti fai, le paure che hai e le questioni non risolte che al momento ti riguardano non ti rendono problematico. Sei semplicemente un essere umano che affronta giorno per giorno la vita. Non ti devi sentire sbagliato per ciò che sei; la grettezza spesso è in chi guarda e storce la bocca. Vedo che stai andando avanti nel tuo percorso di comprensione della situazione in cui ti trovi, per quanto tu sia ancora preso dal tuo collega. È normale. Sarà banale dirlo ma al cuore non si comanda, quindi non sentirti in colpa per esserti invaghito/innamorato di un uomo sposato. I rilievi che ti hanno fatto gli altri hanno i loro perché, tuttavia adesso come adesso non devi rimproverarti nulla. Hai bisogno di amare e di essere amato come ciascuno di noi, di accarezzare e di essere accarezzato e, quando l'hai intravisto in lui, questo bisogno ha preso il sopravvento. Con l'amore funziona così. Poi sono stato il primo a metterti in guardia sui problemi che deriverebbero da una relazione con un uomo sposato, ma sono certissimo che ne sei consapevole. Per il momento non mi pare che questi problemi siano dietro l'angolo. Il lavoro di amputazione e di ridimensionamento dei tuoi sentimenti che stai portando avanti è doloroso, ma credo sia necessario.
Buona fortuna.
Ti auguro tanta serenità.
Ciao.

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