AMARSI E POI LASCIARSI COME ESTRANEI

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5970
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

AMARSI E POI LASCIARSI COME ESTRANEI

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 14 ottobre 2015, 12:43

Caro Project,
in questi giorni sono molto giù di corda. Avevo un ragazzo, siamo stati insieme quasi un anno, poi abbiamo finito per allontanarci, lui ha avuto le sue storie e io no, ma non è questo il punto, di storie non ne ho nemmeno cercate e realmente non ne sento il bisogno, perché mi sto lasciando molto andare, mi sento staccato da queste cose e molto alla deriva, ma, ripeto, non è questo il punto. Ho fatto di tutto perché il distacco dal mio ex non fosse traumatico, anche perché speravo che potesse rimanerci qualcosa. Il nostro rapporto è finito perché c’erano effettivamente delle incompatibilità, non penso sia stata colpa di nessuno dei due, solo che ad un certo punto ti rendi conto che si sta su binari paralleli che non si incontrano mai, che si sognano cose diverse e che, alla fine, per tutti e due, è meglio che ciascuno vada per la sua strada. Per un po’ ci siamo sentiti anche dopo, anche se piuttosto formalmente, poi piano piano ci siamo praticamente persi di vista. Qualche volta ho provato a chiamarlo ma mi rispondeva in modo molto freddo e quasi infastidito, anche se non gli mandavo più di un sms ogni 15 giorni. Insomma adesso non ci si sente più e ci sto piuttosto male. Non voglio nulla da lui, ci mancherebbe, però, ha senso ignorarsi? Tutto quello che c’è stato non conta più nulla o ha addirittura cambiato di segno? La vita va avanti, è vero, lo sapevamo entrambi fin dall’inizio, ma perché rimuovere tutto. Io di lui ho conservato un ricordo bellissimo, non so lui di me, forse l’ho congelato, l’ho spento, gli ho tolto l’entusiasmo. Mi piacerebbe chiamarlo, anche solo per un ciao, ma temo di sentirmi rispondere in modo quasi infastidito, come è successo l’ultima volta. Mi dispiace pensare che non lo sentirò più. Ma perché l’epilogo deve essere questo? Non si potrebbe restare buoni amici lo stesso? Non è più il mio ragazzo, ok, ma io gli voglio bene lo stesso, anche se mi sento messo al margine. Tra noi, specialmente all’inizio, c’era un ottimo rapporto, anche una bella armonia sessuale, però si parlava poco, tante volte avrei voluto parlare con lui e invece si finiva subito a letto. Non ho mai capito che senso ha avuto la mia presenza nella sua vita ma non sono mai riuscito a prendere sul serio questo argomento con lui. Io penso che mi abbia anche voluto bene, magari a suo modo, ma perché deve finite tutto così, non come se non ci fossimo mai conosciuti, ma come se fossimo peggio di due estranei?
Max

Pasolini
Messaggi: 14
Iscritto il: lunedì 16 novembre 2015, 5:02

Re: AMARSI E POI LASCIARSI COME ESTRANEI

Messaggio da Pasolini » martedì 17 novembre 2015, 4:51

Ciao Max,
mi permetto di scriverti perché mi è capitato di vedere qualche rapporto finire così. A volte penso che il fatto di non sentirsi più sia un modo per evitare di affrontare il dopo, ossia la capacità di cambiare volutamente un rapporto in un altro. Questo è più facile nei rapporti che non implicano sentimenti, mentre quelli che li implicano, implicano anche delle ferite, e trattarle è difficile perché possono sanguinare.
Dal canto mio, col tempo, quelle ferite trasformate in cicatrici le custodisco dentro me quasi con affetto, come un segno del passaggio di qualcuno che in fondo, nel bene o nel male, mi ha lasciato qualcosa. E se non sono stato più gradito, non posso che accettare il fatto di laciare andare chi non vuole restare, certo che se amore è stato, spero comunque nel suo bene, ma anche che col tempo la sua capacità di comprendere i sentimenti migliori.

Un saluto
A.
Non sono meglio di nessuno, bevo alla mia fonte e do il minor disturbo.. Ognuno ha una sua realtà, una sua dignità.

Rispondi