Prima esperienza (deludente) gay

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Gio92
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Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » venerdì 1 aprile 2016, 0:31

Salve a tutti,
non sapevo in che sezione mettere questo mio argomento, ma lo metto qui a causa della sensazione di disagio che provo adesso dopo l’accaduto.
Già l’ho raccontato in chat e più o meno quasi tutti hanno saputo, forse in pochi giorni l’ho già raccontato troppe volte, forse ho già stancato con questa storia ma voglio raccontarla una volta per tutte anche qui nel forum, magari scendendo meglio nei dettagli, se riesco, altrimenti riassumerò essendo contemporaneamente molto chiaro e descrivendo le mie emozioni.
Da molti anni io ero titubante se iscrivermi o meno su siti di incontri. Chi più, chi meno ci sono un po’ tutti, anche gente insospettabile, non c’è nulla di male, se usati bene possono aiutare a creare una rete sociale ricca con gente di cui si hanno interessi simili.
Mi sono iscritto su un paio di siti e nella “vetrina” compare un ragazzo con un viso dolcissimo e che mi metteva “a mio agio”, non aggressivo, un ragazzo semplice e tranquillo come me ma allo stesso tempo carino, molto carino direi. In realtà lo vedevo da un po’ di tempo ma non lo contattavo, non so perché.
Ma una sera mi decido e lo contatto scrivendo “ciao, sei molto carino!” e lui “ciao, sì anche tu!”
E da lì comincia una conversazione più o meno lunga, poi ci scambiamo i numeri di cellulare per spostarci su whatsapp e continuiamo lì.
Comincio col dire che in genere non mi dispiacerebbe un’avventura sessuale, ma non so perché, con lui pensavo che non sarebbe mai stato possibile una “trombamicizia”, come si dice tanto oggi.
Il suo viso mi diceva più di un’amicizia. Allora ci mettiamo d’accordo, e decidiamo di incontrarci.
Qui arriva il bello. Lo incontro, poi con la macchina andiamo in città.
Già in macchina però comincia a sembrarmi strano. A parte che già su whatsapp comincia a rivelarmi cose molto private, come la sua storia familiare etc. In macchina sembra un tipo leggermente scontroso ma alternava questi comportamenti ad altri più dolci.
Io però non giudico e vado oltre queste “altalene” comportamentali. Andiamo in una piazza gay della nostra città e sorseggiamo una birra ad un tavolo al bar. Lui parla di lui, io di me. Tutto va abbastanza bene. Io sono leggermente timido all’inizio ma comunque ero tranquillo e la mia fobia sociale del passato resta e resterà soltanto un ricordo.
Poi ad un certo punto lui propone di andare alla sua vecchia casa dove abitava, dove c’è ancora il letto e i mobili. Io ho pensato che voleva portarmi a letto. L’atmosfera era già creata. Lui mi aveva raccontato delle sue cose e io mi ero intenerito nei suoi confronti, io non ho raccontato molto di me ma comunque parlavo della mia vita in genere ma senza scendere troppo nei dettagli come ha fatto lui.
Accetto. Accetto di andare a letto con lui perché ero anche attirato emotivamente oltre che fisicamente. Non mi era mai successa una cosa del genere! Sembrava di essere in un sogno. E lo è stato, perché si è concluso molto presto. Ora a bocce ferme dico a me stesso che ho sbagliato. Che in quel momento sarebbe stato meglio se avessi rifiutato. Ma ormai è andata.
Andiamo in questa casa, e ci mettiamo a letto. Ma non passiamo subito al sesso. Dico ciò proprio per far capire che da parte mia e da parte sua non c’era solo attrazione fisica.
Parliamo ancora un po’, poi ci infiliamo sotto le coperte e ci guardiamo negli occhi. I nostri corpi si avvicinano sempre di più, un bacio, una carezza, un altro bacio. Poi cominciamo ad abbracciarci.
Io mi sentivo come se avessi spiccato il volo da una montagna, ero felicissimo in quel momento. Lui con i suoi occhi mi guardava, sorrideva. Abbiamo un rapporto orale ma non andiamo oltre.
Ma non è quello il dettaglio più bello, ovvero il rapporto orale, bensì lo stare attaccato a lui, sentire il suo profumo che poi ho ancora addosso anche quando torno a casa.
Facciamo quel che facciamo, poi lui mi riaccompagna a casa.
Dopo circa una settimana di messaggi su whatsapp, e in questa settimana io ero estasiato da quello che era successo, lui mi contatta dicendo che è rimasto a piedi e aveva perso il pullman per tornare a casa. Io mi offro per andarlo a prendere. Un gesto automatico. Volendo potevo starmene a casa mia al caldo, invece no, un qualcosa mi dice che devo e che voglio andarlo a prenderlo.
Vado a prenderlo e lui poi mi dice che prima di tornare a casa potevamo andare a mangiare qualcosa in un pub. E così è stato. Mi dice inoltre che nessuno dei suoi amici in tanti anni si era degnato di fare quel gesto, ovvero di andarlo a prenderlo e rendersi utile, io invece dopo una settimana mi sono automaticamente offerto. Io gli rispondo che sono così, mi piace rendermi utile e lo faccio senza pretendere nulla in cambio.
Dopo la serata lui mi manda un messaggio su whatsapp “mi ha fatto piacere trascorrere, anche se poco, del tempo con te” . Io ovviamente rispondo “idem per me” e da lì una serie di smile che mandano baci e simili.
Ci vediamo la sera dopo per uscire insieme, è sabato. Usciamo e andiamo di nuovo in quella piazza. Qui cominciano i veri problemi. Mentre io parlo lui col cell è sul sito di incontri dove noi stessi ci siamo incontrati e chatta. La cosa mi da enormemente fastidio. Io ero sul punto di dirglielo ma non riuscivo. Glielo dico nel corso della serata.
Per farvela breve, quando mi riaccompagna a casa mi dice che non è interessato a relazione, anche se da parte sua c’era attrazione emotiva quando siamo stati a letto. Io non potevo credere a quello che diceva e mi sentivo in parte e ripeto IN PARTE preso in giro e ora vi spiego perché: già dalla prima sera notavo che lui era un tipo strano con un paio di personalità in una, la prima era quella più spavalda e rabbiosa, quella in cui piace andare in locali gay dove mi ci voleva portare e io avrei accettato se avessimo continuato a vederci e mi sarebbe anche piaciuto, la seconda era quella dolce e tranquilla, quella che IO CREDEVO FOSSE al 100%, e quella che è venuta fuori quando eravamo al pub a mangiare, quella più “genuina”. Ma non mi sono ma fermato subito, ho aspettato un paio di volte, ho cercato di dire a me stesso “non ti fidare dell’apparenza, va a fondo”, e così ho fatto. In realtà avrei potuto continuare a farlo ma dopo la sua “dichiarazione” di non volere una relazione mi sono sentito completamente spiazzato.
Con lui non è stata soltanto una scop*ta, è stato molto di più. Mi viene da dire che forse lui ha finto di baciarmi con affetto quando siamo stati a letto insieme quella sera.
Ho vissuto una breve avventura ma intensa. Io rientro sicuramente nella miriade dei ragazzi che ha scop*to, lui invece per me è stato il primo con cui c’è stata emotività + sessualità, e con emotività non intendo sentimento, ma emotività affettiva, ma siamo lì più o meno.
Oggi ho letteralmente chiuso con lui, ci siamo insultati su whatsapp e lui mi confessa che il giorno dopo che ci siamo visti l’ultima volta, ovvero di domenica, lui era già a letto con un altro, e lo aveva contattato mentre era con me al bar.
Ho dato il mio corpo a qualcuno che ne ha ricevuti tanti, e mi sono sentito calpestato della mia dignità, e confesso che forse ho “sbagliato” anche io.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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progettogayforum
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da progettogayforum » venerdì 1 aprile 2016, 1:16

Gio, i problemi psicologici, ok, ci sono, è ovvio, ma nel leggere questa storia ho pensato solo al rischio hiv, che con un tipo del genere è alto. Ti consiglio di fare il test e, se tutto andrà bene, di usare in futuro sempre il cervello "prima", perché il rischio di finire in guai brutti è un rischio reale.
Sotto il profilo emotivo la storia è simile a storie che sento quasi ogni giorno e non mi stupisce affatto. Il sesso è come una droga e crea dipendenze. Un ragazzo che mentre sta con uno ne contatta un altro, ormai, è oggettivamente dipendente. Ci sono frequentatori di siti di incontri che hanno anche 50 partner e oltre in un anno e questo vuol dire che il rischio hiv aumenta esponenzialmente.

Alyosha
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Alyosha » venerdì 1 aprile 2016, 10:35

Caro Gio92 complimenti davvero per il coraggio che hai nel parlarne. Non è certo semplice tirare fuori argomenti così intimi e personali e devo farti i miei complimenti innanzitutto per questo.
Certo che hai fatto dei passi in avanti da gigante. Mi ricordo ancora quando andasti quella volta al circolo arcigay e tornasti tutto scottato. E' stato un momento negativo? Secondo me no. E' stato un momento di crescita, avevi bisogno di varcare quella porta, di vedere cosa c'era dentro, più per te che per quello che ci hai trovato. Adesso finalmente ti metti in gioco e tiri fuori in tutto le tue emozioni e la cosa più importante è che intanto sei stato in grado di tirarle. Che hai vinto le tue resistenze. Anche questo è stato un momento negativo, ma vedilo come un momento di crescita. Sui siti di incontro purtroppo gira e rigira si fanno sempre gli stessi discorsi e vale a poco parlarne male, perché gira e rigira ci si finisce dentro. Io il mio ragazzo l'ho trovato lì e ci sto da tre anni ormai, l'ho baciato dopo la terza sera e ci convivo dal primo mese. A convincermi ad uscire con lui, fu tra l'altro la seconda uscita che feci in sei mesi che chattavo. A convincermi fu il fatto che voleva essere rassicurato che non avremmo fatto nulla la prima sera e che non dovevo insistere. Figurarsi a me cosa me ne fregava!
Vedi per mia fortuna facevo il provolone anche io e ho scartato ripetutamente e sistematicamente tutti quelli che mi chiedevano foto al primo giro, tutti quelli che mi chiedevano di uscire al primo giro, tutti quelli che chiedevano dettagli sul mio corpo. In pratica ho scartato tutto per mesi. Le conversazioni duravano un paio d'ore e sopratutto non li risentivo più. Con lui invece è stato diverso, ci chattai per caso e di fretta, perché nel frattempo avevp sbagliato la data del biglietto di ritorno per londra e sarei ritornato il mese dopo in pratica. Quindi mentr echattavo con lui cercavo di risolvere il problema. Fu un approccio genuino il mio non taroccato e forse fu questo il giusto inizio. La prima sera che uscimmo poi fecimo una lunghissima camminata prima, poi incontrai per caso i miei amici. Anzi di più se te lo dico roba da non credere incontrai la mia ex ragazza con la sua amica. Lei sa di me e ormai siamo proprio amici del cuore. Insomma la faccio breve il primo incontro fu una rinpratriata tra colleghi di università e lui.
Forse è stata questa ventata di normalità e quitidianità a orientare tutto per il verso giusto. I gay al contrario di quello che si dice sempre hanno e come bisogno di essere riconosicuti come coppie anche e sopratutto dagli etero, stabilizzati dagli altri nei loro ecessi. Non siamo più schizzati degli etero, sopratutto da adolescenti, ne meno desiderosi di sesso, solo non ci sono bordi attorno a noi, ganci e nulla che ci tenga, nel nostro sbandare, fluttuare e così via. Il riconoscimento delle coppie gay come riconoscimento fattivo, reale e compiuto nella società sarebbe e come un passo in avanti anche e sopratutto per i giovani.
Sono stato molto fortunato ad incontrare la persona giusta in tutti i casi, ma non ho cominciato così. Prima andavo spesso alla spiaggia dei nudisti, la maggiror parte delle volte guardavo, un paio di volte invece ebbi approcci sessuali. Tutto sesso soft. Una di queste volte fu particolarmente brutta. Ricordo sto ragazzo veramente strano e questo approccio veramente insolito che mi fece stare proprio male. Le altre invece le ricordo ancora con piacere. Ricordo che ero molto restio agli approcci fisici, proprio per delle mie resistenze. Non mi lascio andare facilmente e questo forse mi ha salvato in un certo qualmodo da chissà qanti incontri disgustosi, con gente squilibrata.
Ti racconto queste cose perché forse l'unica cosa da fare è condividere le proprie esperienze. E' inutilestare lì a tentare approcci teorici.
I siti di incontri hanno purtroppo i limiti che hanno e non sono i luoghi migliori per trovarsi un ragazzo. Bisognerebbe uscire molto da quell'incantesimo, quell'atmosfera così strana in cui ci siete solo tu e lui e il vostro incontro. Purtroppo la verità è che in questi siti le persone non si incontrano mai, sembra più una lotta per la sopravvivenza delle volte. C'è troppa gente sclerata che non sa stare al mondo da solo figuriamoci in coppia.
Mi spiace per quello che hai vissuto, ma ritornerai su queste cose e ne troverai il senso giusto. Il mio non è un invito a ripetere l'esperienza, ma neanche a crocifiggerti sopra che non serve proprio a nulla.

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IsabellaCucciola
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 1 aprile 2016, 18:48

Ciao Gio,
Allora… ti premetto che non so se quello che scriverò ti potrà essere di aiuto o meno.
Evito di menarla con la solita solfa, che peraltro in parte (il 99%) condivido, sul fatto che questi siti di incontro servono per lo più come “terreno di caccia”, che piuttosto che per conoscere qualcuno.
Comunque, che questo ragazzo sia uno …. patentato è indiscutibile, soprattutto quando si è messo a guardare il sito di incontri con te vicino.
Gio92 ha scritto:Mi viene da dire che forse lui ha finto di baciarmi con affetto quando siamo stati a letto insieme quella sera.
Penso che sia una di quelle persone che vivano le esperienze con una persona, ma in modo molto veloce, nel senso che non penso che abbia finto di provare dell’affetto, ma che dopo quel momento tutto finisce, e sente di nuovo il bisogno di provare una sensazione con un’altra persona.
Gio92 ha scritto:Ho dato il mio corpo a qualcuno che ne ha ricevuti tanti, e mi sono sentito calpestato della mia dignità, e confesso che forse ho “sbagliato” anche io.
Non penso che tu abbia fatto degli sbagli, hai fatto quello che ti diceva il “cuore”. Provavi dei sentimenti, e ti sei lasciato guidare da questi, l’unico “sbaglio” lo ha fatto quel ragazzo, che non si è reso conto che i sentimenti delle persone vanno rispettati.
Non so se quello che scriverò può essere “In-Topic” o meno,
Gio92 ha scritto:Accetto di andare a letto con lui perché ero anche attirato emotivamente oltre che fisicamente. Non mi era mai successa una cosa del genere! Sembrava di essere in un sogno. E lo è stato, perché si è concluso molto presto. Ora a bocce ferme dico a me stesso che ho sbagliato. Che in quel momento sarebbe stato meglio se avessi rifiutato. Ma ormai è andata.
Vedo sempre un colpevolizzarsi per una cosa normale. Mi riesce difficile pensare alla stessa situazione in cui se ci fosse stato un ragazzo etero si sarebbe detto: “Forse non avrei dovuto farlo…” Se i ragazzi eterosessuali non si fanno problemi sul sesso, allora mi chiedo se sono loro troppo “svampiti”, o sono i gay troppi paranoici…
progettogayforum ha scritto:Sotto il profilo emotivo la storia è simile a storie che sento quasi ogni giorno e non mi stupisce affatto. Il sesso è come una droga e crea dipendenze. Un ragazzo che mentre sta con uno ne contatta un altro, ormai, è oggettivamente dipendente.
Qui ci sarebbe da chiedersi seriamente perché il sesso diventi una dipendenza. Nel senso, è dovuto al fatto che una persona non abbia potuto avere le sue occasioni di scoprire la sessualità durante l’adolescenza, come la controparte etero? È dovuto al fatto che per molti il sesso è una cosa che hanno nel DNA?
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » venerdì 1 aprile 2016, 18:51

L'esperienza per me è quasi "cancellata" dalla mia mente, proprio perchè ho imparato a rialzarmi subito. E proprio il fatto che non mi abbia chiesto "a o p" dall'inizio che mi ha ingannato.

La prendo come un'esperienza in parte positiva perchè una volta dovevo pur cominciare, ma come al solito sono sempre un pò sfigatello.

Project sinceramente sono andato a contatto con lo sperma ma vorrei precisarti che prima di farlo ho chiesto se stava bene e lu mi ha risposto che ha sempre ripetuto regolarmente il test. Anzi, quando abbiamo litigato su whatsapp lui mi ha rinfacciato il fatto di avergli chiesto quella sera se avesse HIV, perchè questa domanda l'ha infastidito, come se lo avessi ritenuto un poco di buono.
Il test lo farò e l'ho già pensato alcuni giorni fa ma tutta questa paura che tu mi metti ogni volta sinceramente mi da fastidio.

L'hiv esiste e lo so, magari ho rischiato ma sinceramente sono andato a fiducia. Ovvio che un pò di paura ce l'ho anche io adesso ma se ragionassero tutti come te , allora saremmo ancora tutti casti e puri.
Sono stato imprudente però credo che il ragazzo stia bene, farò il test ma tutta questa ossessione che mi trasmetti, non fa altro che impaurirmi e poi vado lì e la signorina mi dice "non reattivo, tranquillo", come già altre volte è successo.

Già sono un tipo ansioso di mio.
Scusami per l'approccio che ho avuto in questo post, capisco che la prevenzione sia importante ma neanche fissarsi fino all'astinenza sessuale va bene, cerchiamo di trovare una via di mezzo in modo che possiamo anche goderci un pò la vita.

Inoltre, se fosse come dici tu, che "anche col sesso orale senza contatto con lo sperma si rischia" allora dovremmo essere più o meno, tutti sieropositivi. Il sesso orale credo sia anche più praticato di quello anale o vaginale (nel caso delle coppie etero), ma l'uso del profilattico va valutato più per il sesso anale o nel caso in cui non si voglia concepire.
Ultima modifica di Gio92 il venerdì 1 aprile 2016, 19:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » venerdì 1 aprile 2016, 19:01

IsabellaCucciola ha scritto:Ciao Gio,
Allora… ti premetto che non so se quello che scriverò ti potrà essere di aiuto o meno.
Evito di menarla con la solita solfa, che peraltro in parte (il 99%) condivido, sul fatto che questi siti di incontro servono per lo più come “terreno di caccia”, che piuttosto che per conoscere qualcuno.
Comunque, che questo ragazzo sia uno …. patentato è indiscutibile, soprattutto quando si è messo a guardare il sito di incontri con te vicino.
Gio92 ha scritto:Mi viene da dire che forse lui ha finto di baciarmi con affetto quando siamo stati a letto insieme quella sera.
Penso che sia una di quelle persone che vivano le esperienze con una persona, ma in modo molto veloce, nel senso che non penso che abbia finto di provare dell’affetto, ma che dopo quel momento tutto finisce, e sente di nuovo il bisogno di provare una sensazione con un’altra persona.
Gio92 ha scritto:Ho dato il mio corpo a qualcuno che ne ha ricevuti tanti, e mi sono sentito calpestato della mia dignità, e confesso che forse ho “sbagliato” anche io.
Non penso che tu abbia fatto degli sbagli, hai fatto quello che ti diceva il “cuore”. Provavi dei sentimenti, e ti sei lasciato guidare da questi, l’unico “sbaglio” lo ha fatto quel ragazzo, che non si è reso conto che i sentimenti delle persone vanno rispettati.
Non so se quello che scriverò può essere “In-Topic” o meno,
Gio92 ha scritto:Accetto di andare a letto con lui perché ero anche attirato emotivamente oltre che fisicamente. Non mi era mai successa una cosa del genere! Sembrava di essere in un sogno. E lo è stato, perché si è concluso molto presto. Ora a bocce ferme dico a me stesso che ho sbagliato. Che in quel momento sarebbe stato meglio se avessi rifiutato. Ma ormai è andata.
Vedo sempre un colpevolizzarsi per una cosa normale. Mi riesce difficile pensare alla stessa situazione in cui se ci fosse stato un ragazzo etero si sarebbe detto: “Forse non avrei dovuto farlo…” Se i ragazzi eterosessuali non si fanno problemi sul sesso, allora mi chiedo se sono loro troppo “svampiti”, o sono i gay troppi paranoici…
progettogayforum ha scritto:Sotto il profilo emotivo la storia è simile a storie che sento quasi ogni giorno e non mi stupisce affatto. Il sesso è come una droga e crea dipendenze. Un ragazzo che mentre sta con uno ne contatta un altro, ormai, è oggettivamente dipendente.
Qui ci sarebbe da chiedersi seriamente perché il sesso diventi una dipendenza. Nel senso, è dovuto al fatto che una persona non abbia potuto avere le sue occasioni di scoprire la sessualità durante l’adolescenza, come la controparte etero? È dovuto al fatto che per molti il sesso è una cosa che hanno nel DNA?
Nel DNA ce l'abbiamo tutti la voglia di fare "l'amore" ma non è una malattia, quindi dire nel DNA non credo sia giusta come espressione.
E' un bisogno umano/fisiologico/affettivo che tutti abbiamo, uomini, donne, adolescenti, gay e lesbo. E ce l'ho anche io.
Diciamo che non so fino a che punto vada bene vivere la sessualità in modo "spensierato". A me fa ancora un pò paura la parola "sesso" e ho 24 anni, non 14.
Sotto questo punto di vista mi sento ancora bambino. Ma mi sono messo in gioco dicendo a me stesso, senza forzarmi "proviamo e vediamo cosa succede".
Diciamo che fare sesso realmente è diverso dall'immaginazione, ci sono sensazioni diverse.
Ma da un lato credo che molti ragazzi, già dall'adolescenza cominciano a farlo, e mentre prima li giudico come "amorali", oggi li giudico come normali , perchè ho fatto pace con la mia sessualità e quindi anche con quella "altrui".

Va anche detto però che mentre una parte di me vorrebbe cimentarsi nelle avventure, come giusto che sia per tutti, dall'altra parte penso che ci sia un lato di me che vorrebbe farlo solo con una persona da amare. Io non so che parte di me accontentare, però credo che per conoscersi meglio bisogna vivere le esperienze correndo anche qualche rischio.

Non potevo sapere che dall'altra parte ci fosse un ragazzo falso e ipocrita.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 1 aprile 2016, 19:38

Gio92 ha scritto:Nel DNA ce l'abbiamo tutti la voglia di fare "l'amore" ma non è una malattia, quindi dire nel DNA non credo sia giusta come espressione.
È un bisogno umano/fisiologico/affettivo che tutti abbiamo, uomini, donne, adolescenti, gay e lesbo. E ce l'ho anche io.
Diciamo che non so fino a che punto vada bene vivere la sessualità in modo "spensierato".
Mi sa che qui vado veramente off-Topic e rischio di scrivere cose stupide (vabbè che tanto con la “reputazione” che ho nel Forum non ci smeno nulla :lol: …), però un conto è avere una voglia normale di sesso, e uno il fatto di praticarlo continuamente come se non ci fosse un domani.
Gio92 ha scritto:A me fa ancora un pò paura la parola "sesso" e ho 24 anni, non 14.
Sotto questo punto di vista mi sento ancora bambino. Ma mi sono messo in gioco dicendo a me stesso, senza forzarmi "proviamo e vediamo cosa succede".
Ci sentiamo sempre dei “bambini” quando facciamo un qualcosa che non abbiamo mai fatto. Non avendo esperienze non sappiamo come comportarci. Purtroppo la normalità dell’esperienza sessuale che hanno avuto i ragazzi etero, i ragazzi gay fanno fatica a viverla durante l’adolescenza, e quindi quando incominciano a vivere veramente sono spaesati e gli stronzi si fanno fatica a riconoscere.
“Vivi la vita, ragazzo mio,”
Vivila tutta e vivila intera…”
Gio92 ha scritto:Ma da un lato credo che molti ragazzi, già dall'adolescenza cominciano a farlo, e mentre prima li giudico come "amorali", oggi li giudico come normali, perché ho fatto pace con la mia sessualità e quindi anche con quella "altrui".
Questa è una di quelle cose che farei scolpire nella pietra, e che dovrebbe fare riflettere (me per prima). Penso che il fatto di vivere la propria sessualità senza patemi d’animo sia veramente una manna per se stessi.
Gio92 ha scritto:Va anche detto però che mentre una parte di me vorrebbe cimentarsi nelle avventure, come giusto che sia per tutti, dall'altra parte penso che ci sia un lato di me che vorrebbe farlo solo con una persona da amare. Io non so che parte di me accontentare, però credo che per conoscersi meglio bisogna vivere le esperienze correndo anche qualche rischio.

Non potevo sapere che dall'altra parte ci fosse un ragazzo falso e ipocrita.
Una parte di me vorrebbe quasi dirti che cimentarsi nelle avventure è una cosa normale per un ragazzo che sta incominciando a vivere la propria sessualità, che hai 24 anni, e che alla fine il reprimersi non fa bene, e che alla fine il tempo passa, e un giorno potresti guardarti indietro e renderti conto di tutto il tempo che hai perso… però ho paura di darti consigli simili, forse perché anche io vedo sempre il vivere la propria sessualità come una cosa sbagliata, che bisogna fare l’amore solo con la persona con cui condivideremo per sempre la nostra vita.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Geografo
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Geografo » venerdì 1 aprile 2016, 19:47

Ciao Gio,
come hai detto te, ne avevi parlato in chat, ma la cosa era poco dettagliata e quindi risponderti era difficile.
Purtroppo di gente così ce n'è parecchia. O meglio, partiamo dal presupposto che che ci sono parecchie persone che del fare solo ed esclusivamente sesso disinteressato ne fanno uno stile di vita, fatto sta che non andrebbero giudicati perché ognuno a casa sua fa come gli pare. Ergo, se qualcuno è maggiorenne e vaccinato e si ritiene soddisfatto in questo modo, non va criticato.
È diverso se questa persona agisce in malafede, come nel caso di questo ragazzo, perché nel momento in cui ci si conosce in chat, in pratica ognuno dice "quel che cerca" e quindi ognuno esplicita se cerca sesso o una relazione.
Certo è che tu sapevi benissimo cosa ti stava proponendo quando ti ha chiesto di andare alla sua vecchia casa, ma capisco che la tentazione è stata forte e quindi se la cosa ti è piaciuta, meglio così. Non pentirtene assolutamente, anzi.
Non puoi dire però che quel ragazzo ti attirasse emotivamente, perché comunque si tratta di uno sconosciuto che esteticamente ti piaceva e basta. Poi tutto l'insieme magari ti ha fatto provare anche delle emozioni e dei sentimenti, ci mancherebbe, però da parte tua secondo me c'era anche e soprattutto curiosità sessuale. Se così non fosse non avresti accettato l'invito ad andare in quella casa.
Sicuramente sei rimasto scottato dall'esperienza, perché secondo me spesso e volentieri tendiamo a traslare il nostro modo di pensare anche negli altri, ergo se tu cercavi una relazione, sicuramente anche lui cercava una relazione, e quando la realtà si è mostrata sei caduto dalle nuvole.
Io la prenderei così: come un'esperienza. Tu stesso dici che ti è piaciuta. D'altronde siamo fatti di carne, e i nostri bisogni ce li abbiamo. È vero, sarebbe potuta finire diversamente, e su questo ti dico che mi dispiace, ma purtroppo la storia non si fa né coi "se" né coi "ma", e questa storia ti fa capire come effettivamente funziona il mondo e non tutti sono onesti.
Per quanto riguarda il fatto dell'hiv, concordo con te. A volte rimango perplesso da certi comportamenti del founder, che di tutta la storia l'unico argomento che ha tirato fuori è l'hiv. Non metto in dubbio che rimane un tema importantissimo, fatto sta che dal racconto non mi pare che siano emersi durante il rapporto sessuale dei comportamenti che possano causare il rischio. Secondo lui dovremmo davvero rimanere tutti casti e puri a questo punto.
Comunque Gio, solo per raccontarti la mia esperienza, io sono uscito con un ragazzo che il secondo giorno mi ha addirittura masturbato da sopra i pantaloni (e io, capirai, quando ha cominciato a farlo non ho saputo dire di no).
Ci siamo messi insieme e ne è uscita una storia, però era una storia molto incentrata sulla sessualità. Però, per dirti, non me ne pento assolutamente.

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » venerdì 1 aprile 2016, 20:05

Ciao Geografo,
in effetti è come dici tu, io avevo in qualche modo riprodotto le mie intenzioni anche nella sua mente. E' un'esperienza come un altra.
Tra l'altro, le cose succedono e basta. E spesso sono dolorose. Ma il più delle volte le esperienze dolorose (forse queste ancora di più di quelle positive) vengono prolungate mentalmente anche per anni, stando in una continua rimuginazione ossessiva senza uscirne mai, se non capendo che in realtà stiamo rafforzando uno schema con lo schema stesso.
Non so se sono stato più o meno chiaro, è un concetto piuttosto difficile da spiegare, ma in parole semplici: ho imparato a dire "ok, punto e a capo."
E per stare in pace con se stessi bisogna accettare ciò che si ritiene "inaccettabile" cercando di impegnarsi e far si che la situazione non si ripeta più, anche se non dipende al 100% da noi.

Ero incuriosito sessualmente ok, ma era tutta la situazione che mi attirava.
Quando eravamo nel letto insieme non pretendevo di arrivare all'orgasmo perchè mi piaceva stare in quella situazione di standby nel letto con lui. Cos'è questo allora?
Non dico che era "amore puro", ma nemmeno una scop*ta e basta. Era una via di mezzo in tutto.

P.S. mi incuriosisce questa storia della masturbazione da vestiti :lol:
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da progettogayforum » venerdì 1 aprile 2016, 22:06

Sarò brevissimo. Ho sempre insistito sulla prevenzione, non sono un moralista e nemmeno uno stupido. Ho conosciuto un ragazzo siciliano di Catania, all’epoca 23 enne, che andò a fare il test e il test uscì positivo. Non aggiungo altro, io credo che chi minimizza sia purtroppo ancora nel mondo del bla bla psicologico e non si renda minimamente conto che la vita può cambiare radicalmente per un’imprudenza come è successo a quel ragazzo. A costo di passare per stupido sento il DOVERE di insistere. Io gli effetti della positività li ho solo visti in altre persone ma sono effettivamente devastanti. È vero che poi si arriva a convivere anche con l’hiv perché oggi la sopravvivenza è lunga, anche se piena di problemi che può capire solo chi ci si trova in mezzo, ma chi sta facendo questa esperienza rimpiange amaramente il non averci pensato quando era possibile evitare i rischi.

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