Prima esperienza (deludente) gay

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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e^ip+1=0
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da e^ip+1=0 » sabato 2 aprile 2016, 2:46

La storia che racconti, Gio, purtroppo l'ho sentita in diverse varianti da molti miei amici, omosessuali e non. I siti d'incontri hanno i loro limiti, che chiunque non sia ingenuo fino al midollo conosce; vi sono alcune persone a postissimo (ne è riprova quello che racconta Alyosha) e una gran quantità di persone insicure verso la propria sfera sentimentale e sessuale. Tale insicurezza, per esperienza di persone vicine a me, porta spesso a comportamenti che feriscono chi, come te, è sensibile e, più o meno consciamente, spera in qualcosa di più di una semplice trombata. Il ragazzo di cui parli si è comportato in maniera molto prevedibile: quasi sicuramente ha una dipendenza da sesso, prova ne sia che non riesce a concentrarsi su una persona ma ha bisogno di 'consumarne' sempre di più, in una bulimia sessuale che ha molto di patologico.

Inoltre mi par di capire che sia disilluso verso certi aspetti della vita, come molte delle persone che puoi incontrare sui quei siti (non tutte): ci si iscrive perché non si crede più al vero Amore, perché ci si crede incapaci di una relazione ma non si vuole rinunciare al sesso, perché si è sfiduciati verso i rapporti reali con le persone; poi s'incontra un ragazzo come te, che è sensibile e ha un bagaglio di cortesia e altruismo (parlo di quando sei andato a prenderlo in macchina): si rimane stupiti da questi comportamenti così belli, ma poi si smette di crederci, perché la misantropia di fondo prende il sopravvento. Quando siete andati a letto insieme magari anche lui ha provato qualcosa di diverso dal solito, ma poi magari ha pensato 'non può funzionare'.

Te lo dico perché ho un amico a cui è accaduta una storia molto simile alla tua. Ha incontrato un ragazzo simile a quello che descrivi tu, sono andati a letto, questo gli ha detto: 'con te ho sentito qualcosa che non avevo mai provato', ma, dopo qualche tempo, ha aggiunto 'ho paura, non sono pronto a dei sentimenti seri'. Ecco qua il busillis: non essere pronti ad avere sentimenti un minimo profondi, essere sfiduciati verso il genere umano e se stessi ed essere preda di dipendenze. Credo che il ragazzo che hai incontrato sia una tipologia abbastanza tipica in quegli ambienti virtuali, non hai avuto particolare sfortuna secondo me.

Soprattutto non devi crocifiggerti per quello che hai fatto: a 24 anni è normalissimo che tu abbia voluto provare un'esperienza sessuale e emotiva e il fatto che sia andata male non vuol dire che tu non debba ritentare, magari con modalità diverse, in altri ambienti, ma d'altronde la prossima volta sarai più preparato, no? In fondo fa parte anche questo dell'educazione alla sessualità. Sbagliando s'impara e, dopo lo sbaglio, l'immobilismo è l'errore peggiore.

Project parla tanto di prevenzione proprio perché ci tiene a te; nessuno vuole metterti ansia ma il problema non è solo l'hiv: col sesso orale si trasmettono anche altre malattie non altrettanto gravi ma certo non piacevoli. Ecco perché o si conosce bene una persona o, con sconosciuti, è meglio usare il preservativo anche nel sesso orale (non è il massimo, ma meglio aver paura che buscarne).

Comunque succede a molti: anche per me la prima esperienza è stata un rapporto orale non protetto. Avevo una paura cane di essermi infettato poiché il ragazzo con cui ero andato, un mio vecchio amico, aveva avuto rapporti con decine di persone prima di me. Alla fine non mi sono infettato, ma ho imparato molto a usare di più la testa in quei momenti. Spero che sarà così anche per te. Non mollare, adesso che hai imparato puoi andare avanti con più sicurezza, e son certo che hai tutti gli strumenti per riuscire ad avere bellissime esperienze ! ;)

Forza e coraggio! :)

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e^ip+1=0
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da e^ip+1=0 » sabato 2 aprile 2016, 2:49

IsabellaCucciola ha scritto: Mi sa che qui vado veramente off-Topic e rischio di scrivere cose stupide (vabbè che tanto con la “reputazione” che ho nel Forum non ci smeno nulla :lol: …)
La tua "reputazione" è ben alta e questo credo secondo tutti, te lo assicuro Isabella. :)

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IsabellaCucciola
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 2 aprile 2016, 20:49

e^ip+1=0 ha scritto:La tua "reputazione" è ben alta e questo credo secondo tutti, te lo assicuro Isabella.
Grazie mille e^ip+1=0 :) !!!
progettogayforum ha scritto:Sarò brevissimo. Ho sempre insistito sulla prevenzione, non sono un moralista e nemmeno uno stupido. Ho conosciuto un ragazzo siciliano di Catania, all’epoca 23 enne, che andò a fare il test e il test uscì positivo. Non aggiungo altro, io credo che chi minimizza sia purtroppo ancora nel mondo del bla bla psicologico e non si renda minimamente conto che la vita può cambiare radicalmente per un’imprudenza come è successo a quel ragazzo. A costo di passare per stupido sento il DOVERE di insistere. Io gli effetti della positività li ho solo visti in altre persone ma sono effettivamente devastanti. È vero che poi si arriva a convivere anche con l’HIV perché oggi la sopravvivenza è lunga, anche se piena di problemi che può capire solo chi ci si trova in mezzo, ma chi sta facendo questa esperienza rimpiange amaramente il non averci pensato quando era possibile evitare i rischi.
Project, iniziamo a chiarire un concetto. Penso che nessuno dica che tu vivi con la testa dentro un sacco.
L’argomento HIV, come penso tutti gli argomenti relativi alle malattie sessualmente trasmissibili, è un argomento che “infastidisce” perché fa paura. È un qualcosa di così brutto che cerchi di non pensarci, che ti dici: “Ma perché dovrebbe capitare a me?”. Anche io all’inizio ho pensato che forse avresti potuto sorvolare sull’HIV, ma poi ragionando con più calma, ho pensato che alla fine hai fatto la cosa giusta, forse è proprio la mancanza di informazione quella che manca. Parliamoci chiaramente, il problema è anche che in certi momenti, penso soprattutto quando sei giovane, ci sono situazioni che ti annebbiano il cervello, e non si riesce a essere lucidi. Vorrei scrivere di più, ma mi sembra un argomento troppo grande per me… comunque ti ringrazio per cercare sempre di ricordarci che fare l’amore è una cosa bellissima, ma facciamolo protetto ;) !!!
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Azaelh
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Azaelh » sabato 2 aprile 2016, 22:00

Caro Gio,
io ho "solo" 5 anni più di te ma da quel che leggo siamo praticamente identici. Abbiamo la stesso visione sul sesso e la stessa sensibilità, se così vogliamo dire ...
Anch'io ho avuto un'esperienza simile e anche per me è stata abbastanza deludente, ma come ho già scritto altrove sono proprio queste cose che più ci aiutano a crescere e a scroprire lati nascosti di noi stessi, sia della personalità che della sessualità...

Ergo, non vederla come un qualcosa di negativo, o se proprio vuoi vederla come tale, ricorda che sono proprio le cose negative che ci insegnano di più ..

Per quanto riguarda quel ragazzo, due cose ...
1) capisco che puoi sentirti ferito e anche un po' "violentato" nel tuo orgoglio per aver creduto a lui e aver ceduto il tuo corpo a una persona così insensibile, ma per quanto mi riguarda dei due chi ne esce vincitore sono sempre le persone come me e te, anche se ora come ora difficilmente ti sembra così ...
Seguire i propri sentimenti, essere gentili e sensibili non è una debolezza, ma una forza. Forse l'unica cosa che servirebbe è un pizzico di "furbizia" (da leggere in senso positivo) per evitare sofferenze inutili, ma questo si acquisisce proprio facendole queste esperienze.
2) purtroppo le persone come lui non fingono, è questo il problema. In quel momento contingente era autenticamente convinto di quel che faceva e pensava, il punto è che le persone come lui sono, come dire, "bulimiche" di emozioni, e vivono in maniera (ai nostri occhi) incoerente e sconclusionata. E' difficile spiegarlo a parole ma ti posso dire che ho avuto a che fare con persone simili parecchie volte, purtroppo. Non sono uno psichiatra e non mi spingo a fare diagnosi, mi limito solo a dire che a livelli più estremi (forse, almeno di quelli che intuisco leggendo il tuo racconto) si parla di disturbo narcisista della personalità, e chi ne soffre non solo fa del male agli altri, perché non riesce a "sintonizzarsi" con le emozioni degli altri, ma anche a sé stesso perché mediante le sue azioni soddisfa un ego "finto" e costruito che non corrisponde a sé stesso ...
Per questo mi riallaccio al punto 1) e dico che il perdente, anche se ripeto non ti sembrerà, è proprio lui :P

Il resto l'hanno già detto gli altri
Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto
al mio deserto
una desolazione
inaudita...

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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » domenica 3 aprile 2016, 18:14

Ringrazio davvero TUTTI per le risposte! Siete stati gentilissimi e sono contento di avere voi come punto di riferimento da tanti anni e ne vale davvero la pena.
Tra l'altro mi sono emozionato nel leggere tutte queste risposte, ed è la prova concreta che il forum non è morto e mi sembra di essere tornato un pò ai vecchi tempi... che bello!

:) :)

Rispondo un pò a tutti genericamente:
ieri sono stato dal mio psicologo, lui già conosceva la situazione perchè gliel'ho descritta su whatsapp e mi ha detto più o meno le cose che voi mi avete scritto.

Mi ha detto che in conseguenza a tutto ciò viene da chiedersi "come sopravviverò e con chi condividerò la mia vita se la maggior parte dei ragazzi (anche eterosessuali, non è solo un fatto omosessuale) è fatta in questo modo?"

Diciamo che questa domanda me la sono già posta parecchie volte e mi è sempre più chiaro col passare degli anni che la causa del mio isolamento sociale sia stata in parte questa, ovvero la poca sintonia con coetanei e di conseguenza la mancanza di integrazione in un gruppo con coetanei con uguale sensibilità che in adolescenza è IMPORTANTISSIMO.
Se manca questa tappa in età adulta diventa molto più difficile stringere legami ma fatto sta che la solitudine è una cosa molto più comune di quanto si possa pensare e poi ho un carattere molto particolare, per come sono io sono abbastanza selettivo e in più con episodi di bullismo in passato ho dovuto superare una serie di paure sia interne che esterne.

Tutto ciò ovviamente viene convertito in chiave gay, ovvero riconoscendomi omosessuale la paura del giudizio si amplificava e tutto diventava all'ennesima potenza. Anche la mia identità ne ha risentito e mi ci è voluto molto più tempo per mettere a posto i pezzi.

Ovviamente ritornando al discorso del ragazzo che ho incontrato io ci sto vedendo del positivo e questo ragazzo mi ha subliminalmente e involontariamente insegnato qualcosa, ovvero a buttarmi di più nelle esperienze, come se in qualche modo lo avessi trovato "coraggioso" sotto questo punto di vista. E spero che io invece gli abbia insegnato cos'è il rispetto per le persone e cosa significa voler bene anche attraverso piccoli gesti come ad esempio rendersi utili in situazioni "d'emergenza" (vedere episodio pullman).

Per quando riguarda l'Hiv, ne ho parlato col mio psicologo anche di questo ieri, e mi ha detto una cosa che io in realtà ho già chiarito nei post precedenti: siamo sempre esposti a dei rischi ogni giorno quindi l'hiv è uno dei rischi ma lui mi ha detto che se io fossi stato una ragazza e non un ragazzo probabilmente non mi sarei fatto più di tanto il problema e concordo con lui, perchè siamo abituati a vedere l'Hiv come un fatto esclusivamente omosessuale e quindi mentalmente siamo impauriti di contrarre qualcosa.

Io sono stato consapevole di ciò che ho fatto e sinceramente non ho tutta questa paura, la prossima volta sarò più prudente ma tra 3 mesi andrò a fare il test che sicuramente uscirà negativo. Forse project mi ritiene un ragazzo poco intelligente e non consapevole di ciò che fa.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

k-01

Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da k-01 » domenica 3 aprile 2016, 19:19

Gio92 ha scritto:Forse project mi ritiene un ragazzo poco intelligente e non consapevole di ciò che fa.
Non è questione di intelligenza o scarsa consapevolezza. Quando si è presi da un ragazzo che piace, si è portati istintivamente a fidarsi (è inevitabile). La passione può, quindi, far vacillare la ragione spingendo a fare cose che a mente “fredda”, non si farebbero.
Ma non credo che sia il tuo caso, quindi non mi preoccuperei. Penso che Project, esagerando i rischi, non abbia perso (ancora una volta) l'occasione per dimostrare mancanza di sensibilità e rispetto per chi è diventato HIV (si capisce che per lui è una colpa e una cosa che non può capitare alle persone “perbene”).

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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » domenica 3 aprile 2016, 19:42

Sì ma poi, se fosse come dice lui allora tre quarti di mondo sarebbe malato.
Non dico che il profilattico non si debba usarlo, anzi è importantissimo non solo per le malattie ma anche per le gravidanze indesiderate, per quanto riguarda gli etero.

Almeno questo problema quì ce lo scansiamo :lol: :lol: :lol:

Limitarsi alla "masturbazione reciproca" come lui dice è una cavolata perchè il rapporto orale è una pratica a basso rischio.
Calcolando che io sono andato a contatto col suo liquido ma comunque ho buttato fuori, e calcolando che è difficile avere ferite in bocca e calcolando ancora che lui mi ha detto che è stato sempre prudente e che non vuole passare guai con nessuno, io mi sono fidato.

Se poi ho beccato l'Hiv pazienza, mi curo con i farmaci. Ma sono più che certo che non sono stato così a rischio di infezione.

Che poi ho raccontato tutta la storia in modo emotivamente enfatizzato (forse troppo?) e lui dice che l'unica cosa di cui è preoccupato è questa.

Sinceramente non so cosa pensare a questo punto.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Geografo
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Geografo » domenica 3 aprile 2016, 20:31

Quella che tu racconti, ovvero la solitudine che ti ha particolarmente segnato nell'adolescenza, la vivono tutti gli adolescenti omosessuali in realtà. Chi più chi meno. Magari di più chi vive in un paese di provincia (anzi, io direi molto di più), e (parecchio) di meno chi vive in una grande città, dove le possibilità di confronto sono maggiori e il fatto di vivere in una realtà cosmopolita rende le cose enormemente più semplici anche per un fatto di accettazione personale e così via. Me ne rendo conto anche facendo un confronto con il mio ex ragazzo, essendo io di una cittadina abbandonata dal mondo e lui di una grande città. Poi, tutto sommato, si è un po' tutti sulla stessa barca, basta dare un'occhiata ai topic nel forum.
Voglio dire, inutile stare lì a crogiolarsi su un passato segnato in questo modo, ormai mi sembra evidente che la tua omosessualità l'hai accettata serenamente e non rappresenti più un "problema". È vero, dispiace pensare a un'adolescenza triste, e te lo dico perché sono il primo che non ha affatto un bel ricordo degli anni passati, ma ci siamo passati tutti.
Per quanto riguarda il discorso hiv, chiaramente si può contrarre in qualsiasi tipo di rapporto (omosessuale o eterosessuale che sia). Scusate, ma a volte rimango sconvolto da certa gente che pensa che in ambito eterosessuale l'hiv sia poco frequente.
Il fatto è che non si dovrebbe usare il discorso hiv come un pretesto per spaventare i giovani a non avere esperienze sessuali che non coinvolgano l'affettività, perché è questo quello che fa Project, e il risultato che si ottiene è proprio l'effetto contrario, perché una persona in questo modo percepisce la cosa come semplice terrorismo psicologico e non capisce qual è la questione reale.
Piuttosto, bisognerebbe informare dell'hiv come virus, su cosa sia realmente, come si previene, e i danni che comporta. È proprio vero che, quando non lo si ha, proprio non si ha idea di cosa significhi averlo.
Gio, permettimi di dire che però tu hai detto una cazzata bella grossa:
"Se poi ho beccato l'Hiv pazienza, mi curo con i farmaci."
Bisognerebbe essere coscienti adesso di cosa sia l'hiv, perché da quello che dici ne hai una visione molto... leggera.
Poi, per carità, da quello che racconti, ripeto, non mi pare che ci siano comportamenti che abbiano facilitato l'hiv.
Ma non puoi nemmeno dire che Project dice di limitarsi alla masturbazione reciproca e non al sesso orale (questo non l'ho mai letto), quello che io dico è che lui demonizza qualsiasi, e dico qualsiasi rapporto sessuale "non affettivo" senza valutarne il contesto, perché c'è differenza tra la tua esperienza e magari quella di un quindicenne che va a caccia di ragazzi su siti di incontri. Non so se rendo.

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IsabellaCucciola
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 3 aprile 2016, 21:09

Gio92 ha scritto:Se poi ho beccato l'Hiv pazienza, mi curo con i farmaci.
Gio… allora, quando ho letto questa cosa ho pensato: “Ma non diciamo puttanate…” :o :shock: :? , però mi rendo conto che a volte capita di dire frasi un po’ leggere. Comunque vorrei lasciarti/vi questo link, che racconta la vita di un ragazzo con l’HIV, http://www.gay.it/news/Diario-di-un-pos ... -con-l-HIV.
k-01 ha scritto:Penso che Project, esagerando i rischi, non abbia perso (ancora una volta) l'occasione per dimostrare mancanza di sensibilità e rispetto per chi è diventato HIV (si capisce che per lui è una colpa e una cosa che non può capitare alle persone “perbene”).
Geografo ha scritto:Per quanto riguarda il discorso hiv, chiaramente si può contrarre in qualsiasi tipo di rapporto (omosessuale o eterosessuale che sia). Scusate, ma a volte rimango sconvolto da certa gente che pensa che in ambito eterosessuale l'hiv sia poco frequente.
Mi permetto di dire due piccole cose. La prima è che dobbiamo vedere il contesto in cui Project è “cresciuto”, contesto nel senso che lui ha vissuto gli anni in cui avere l’HIV era una cosa di cui vergognarsi, e che colpiva per lo più le persone omosessuali. Sembra incredibile che ancora adesso si associ questa malattia ai gay, ma vi lascio solo una parola: “Chiesa.”
Mi permetto di lasciarvi anche questo link: viewtopic.php?f=73&t=4727
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » domenica 3 aprile 2016, 21:45

Non ho detto nulla di male, perchè so che l'Hiv è una cosa seria e so che sono stato imprudente ma non si può tornare indietro.
E detto sinceramente non sono molto preoccupato, sono leggermente preoccupato tra 3 mesi andrò a fare il test, ma comunque credo di non aver rischiato molto.

Se dovessi incontrarmi con un ragazzo per fare la masturbazione reciproca allora sto a casa mia e lo faccio da solo.

Sinceramente tutta questa drammaticità non la vedo. Ho rischiato un pò ma rischiamo tutti i giorni e ho ammesso ma comunque si va anche a fiducia in certi momenti. Credo sia dovere del sieropositivo avvertire l'altro in caso lui lo sia.

Non ho una visione leggera, ho una visione di un ragazzo con una mente flessibile ma allo stesso tempo cosciente. Non sono stato con 30 ragazzi in 7 giorni, voglio dire. Il ragazzo mi diceva che lo fa sempre col preservativo e che ci tiene.
Che dovevo fare, dovevo dire "fammi vedere i tuoi test che hai fatto e il tuo esito?" mi avrebbe preso per un deficiente e mi avrebbe mollato.
Suvvia.
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