Sfogo

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
Rispondi
Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Sfogo

Messaggio da Geografo » mercoledì 24 febbraio 2016, 7:11

È da più di un anno che manco in questo forum... preciso che adesso vivo in America dato che sto facendo qui il quarto anno, ma voglio raccontare tutto dal principio.
Allora, era un noiosissimo giorno quando su Kik ho ricevuto un messaggio che diceva "Ciao", a cui ero abituato perché erano tutti ragazzi che mi scrivevano per passare poi a chat erotiche e roba del genere, quindi diciamo che era la solita solfa ed ero un po' depresso perché io cercavo un ragazzo con cui potermici conoscere realmente...
Però, strano a dirsi, quel "Ciao" si è poi evoluta in una conversazione diversa.
In realtà lui mi ha subito chiesto come fossi fatto, se avessi gli occhiali (che poi come domanda è strana ma va be), di che colore fossero i miei capelli ecc, e da come si era descritto lui mi pareva un ragazzo bruttarello. Lui mi aveva detto di avere 15 anni e di abitare a /// (quartiere di Roma che non dico). Poi ci scambiamo le foto e lui non era per niente brutto! Preciso che io non guardo molto l'aspetto esteriore, dico davvero, però davvero dalla foto era il genere di ragazzo che poteva piacermi, cioè con gli occhiali da Woody Allen che facevano un po' nerd ahaha ma che vanno di moda e di viso era bello.
Io gli mando una mia foto e anche a lui piaccio.
Preciso che però io quando conoscevo un ragazzo mi mantenevo sempre sul vago, dicendo che cercavo un amico e non un ragazzo però lui è stato subito molto diretto dicendo che cercava una relazione...il che mi metteva a disagio diciamo. Cioè, ogni volta io usavo la scusa "Cerco solamente un ragazzo per avere un confronto", che vuol dire tutto e niente!
Però subito mi sono trovato con lui devo dire.
E mi dice che fa come scuola lo scientifico delle scienze applicate (sarebbe lo scientifico senza latino) e poi vabbè facciamo subito amicizia e mi dice che i suoi sono separati, io gli dico "ammazza mi dispiace che i tuoi sono separati" e lui "vabbè non ti preoccupare tanto è da più di 10 anni" e mi dice che ha anche una sorella piccola.
In neanche 2 o 3 giorni subito abbiamo cominciato ad andare molto a fondo nella conversazione, cioè lui addirittura ha detto: "Beh oh magari quest'estate vieni con me al lago di garda dato che io vado in barca se tutto va bene tra noi due...". Insomma era molto esplicito e io mi sono fatto un po' trasportare dai suoi modi di fare!
Parlavamo in continuazione e alla fine tempo manco una settimana ci dovevamo incontrare realmente!
Un sabato mi sono fatto accompagnare a Roma da papà (con cui dovevo rivedermi ad una certa ora davanti alla Rinascente) e mi lascia a Porta Pia, luogo dell'incontro...
Io gli mando dei messaggi su Kik e a un certo punto mi incazzo perché non rispondeva e allora gli dico "Oh beh grazie mi hai fatto venire fino a Roma e mo manco ci vediamo!".
Poi lui mi risponde "Scusa stavo in un tunnel con papà adesso arrivo" (perché anche lui si è fatto accompagnare da suo papà dato che ci vive il weekend e sta in un quartiere di Roma lontano da Porta Pia).
Poi mi manda un messaggio: "Ti ho visto".
A quel punto davvero mi sento male... Mi fa: "Avvicinati di più proprio all'entrata".
Ero abbastanza agitato anche perché avevo come l'impressione che magari fosse un pedofilo in realtà (anche se la sera prima avevamo parlato con un programma tipo skype ma senza la videocamera), e soprattutto mi sono agitato quando ho visto che c'era un tipo che si era avvicinato verso di me ma non era lui...
Poi mi dice "sto in una macchina bianca" ed ecco che esce lui da una macchina bianca (ancora mi ricordo che si vedeva suo papà là dentro ahaha) e lui che mi saluta da lontano sorridendo ahahaha (bei ricordi).
Mi ricordo che l'inizio era stato imbarazzantissimo ahaha e soprattutto lui era effettivamente più alto di me perché io gli avevo detto che NON mi piacevano i ragazzi alti ma lui era 3 cm in più di me.
Va be per cercare di rompere l'imbarazzo iniziale (dovevamo andare a villa borghese) cerco di fargli indovinare in che paese vivo... e lui alla fine ci riesce e mi fa "ammazza io pensavo che tu fossi tipo di Ostia, non te l'ho detto ma quando ci siamo sentiti su quel programma ho controllato l'indirizzo ip e mi diceva Roma" e io "ah bene mi controlli pure l'indirizzo ip!".
Camminiamo ma lui era parecchio agitato e ci è voluta una vita per arrivare a villa borghese e ci sono stati parecchi silenzi imbarazzanti di quando non si sa cosa dire...
Poi ci sediamo su una panchina e chiacchieriamo del più e del meno, tipo mi dice che lui ha uno zio ricco che vive in California e io continuavo la conversazione parlando di altre cose del genere ma senza andare dritto al punto...
Poi a un certo punto se ne esce senza senso con un: "Senti ma tu... che video porno ti vedi?".
Però non l'ha chiesto in maniera maliziosa, dico davvero, anzi sembrava più perchè era curioso. Io rimango un po' imbarazzato ahaha cioè dai ma che cazzo di domanda è? Che c'entra con quello che parliamo?
E lui mi fa: "Io mi vedo quelli teens, te?" e io "Mh boh...romantici" e lui era incuriosito ahaha.
Poi mi fa: "Boh è che finora la conversazione è...moscia" e io "Vabbe dai ma tu mi dicevi quelle cose in chat ahahahaha"
(Cioè su Kik mi sono dimenticato di dire che all'inizio mi ha chiesto quanto ce l'avessi lungo e poi a volte era un po' eccessivo nel senso che ostentava già a una relazione pure se non ci eravamo conosciuti realmente).
Vabbè camminiamo per un po' per villa borghese finché non ci sdraiamo su un prato, e lì finalmente stavamo un po' più rilassati in quanto l'agitazione iniziale era passata. Chiacchieriamo un po', scherziamo e poi mi dice: "Senti...hai presente che su Kik tu mi avevi detto che non badi tanto all'aspetto esteriore? Ecco...io sì. Cioè...tu per me sei bello...cioè hai degli occhi bellissimi e...boh sei bello quindi ti va di darmi il tuo numero? Ahaha".
Io mi sono imbarazzato anche perché sono uno un po' freddo ahaha e gli dico "Guarda ti giuro risponderei pure ai tuoi complimenti facendoti altri complimenti però boh mi sento in imbarazzo ahaha" anche perché poi gli avevo detto che mi vergognavo a chiamare un ragazzo "amore" e che se avessi avuto un ragazzo lo avrei chiamato per nome.
Vabbè adesso non sto a raccontare tutto di quell'incontro però ne ho un ricordo stupendo e mi ricordo che mio papà era incazzato nero perchè tornai tardi e rischiava di pagare la multa per la macchina AHAHA.
Ci siamo poi rivisti il venerdì successivo, e mi ricordo che siamo stati su una panchina, sempre a villa borghese, la bellezza di TRE ORE, però vabbè alla fine... ci siamo baciati.
Mi ricordo che lui mi bacia e ci mette TRE METRI DI LINGUA, una cosa schifosissima, un altro poco mi soffocava, però poi tipo l'ho guidato io ahaha.
Solo che poi ad un certo punto mentre parlavamo sulla panchina, mi mette una mano sulla gamba e poi sale fino alla coscia e ad un certo punto pomiciamo (stavamo tipo abbracciati e lo baciavo sul collo) e lui mi masturba ma avevo sopra i pantaloni.
Però vi giuro quando poi sono tornato a casa con l'autobus (a parte che in famiglia erano rimasti interdetti chiedendosi che ci facevo a villa borghese fino alle 9 di sera, che devo stare attento che sono piccolo ecc... e idem è successo a lui) ero tutto il tempo eccitato pensando a lui che mi masturbava da sopra i pantaloni.
Mi ricordo che quel giorni mi sono sentito stranissimo quando sono tornato a casa e anche lui però lui era un sacco felice di aver dato il primo bacio con me e io anche...
Una volta siamo usciti però stavolta non eravamo andati a villa borghese ma a villa ada... preciso che questo era il nostro terzo incontro, quindi l'incontro dopo quella volta che ci eravamo baciati.
Però lui nonostante ci fossimo baciati non parlava molto! Cioè si vedeva che ancora non si era creata confidenza anche se ormai ci conoscevamo e anche abbastanza bene. Aspettiamo un atac che non arriva mai e a sto punto decidiamo di andarci a piedi (che da Porta Pia è una mezza impresa...).
Quando eravamo a Villa Ada dovevamo trovare un posto per stare apparati e lui era come se si sentisse a disagio...non so che avesse quel giorno...non riuscivamo però a trovare un posto e lui cerca sul cellulare eventuali panchine ahaha ma non trova niente. Insomma non sto qui a raccontare altrimenti non si finisce più ma alla fine troviamo un posto super isolato e io a quel punto gli mostro sul cellulare un video di youtube su come si bacia, buttandola sul ridere dato che mi aveva baciato male la volta scorsa. Solo che quando levo il cellulare c'era un silenzio imbarazzante, cioè lui non sapeva come comportarsi. Quindi a quel punto io mi butto su di lui e ci baciamo.
Vabbè abbiamo pomiciato tutto il tempo e alla fine ci siamo ufficialmente messi insieme e saremo rimasti in quel posto a pomiciare, a farci le coccole e a "toccarci" (a toccarci in maniera MOLTO spinta) roba come 5 ore. Si era pure fatta notte e ora non lo so spiegare ma era come se io sfregassi il mio pene contro il suo... e stavamo un sacco eccitati.
Ci alziamo e ci baciamo e lui mi ricordo che mi fa: "Ahaha questa è la prima volta che ci baciamo alzati".
Uscire da quel bosco però è stato un casino perché era notte fonda ma per fortuna lui ha preso il cellulare e ha cercato la via d'uscita col gps...
Poi siamo andati al Mc Donald's vicino la stazione termini (che poi lui è un sacco carino perché mi fa da cicerone in giro per Roma dato che io sarei un burino e lui è capitolino e io ogni volta mi ci arrabbio ahaha) e in pratica mi ha pagato la cena perché io ero venuto a Roma e quindi pagavo per il trasporto, pure se io avevo insistito di voler pagare.
Insomma ho un ricordo stupendo di quando sono stato insieme a lui, ci siamo incontrati tante altre volte e lui mi chiamava sempre e mi mandava in continuazione messaggi su whatsapp dicendo che mi amava ecc.
Io a scuola sono compagno di banco con una che (scusate la parola) non si fa i cazzi suoi e che spiava con chi chattavo su whatsapp e mi fa: "ma perchè ti dici ti amo con un maschio? Ahahahahaha nascondi qualcosa eh?" e io "è un mio amico...stiamo scherzando...e comunque non ti riguarda" e lei "mah...vabbè...tu nascondi qualcosa...".
Comunque una volta siamo usciti io e lui e abbiamo pomiciato come al solito, poi stavamo in centro a Roma e stavamo agli scalini della sua scuola ed era notte.
Lui a un certo punto mi fa: "Baciamoci ti prego" e io "Non penso sia una buona idea adesso" e lui "Baciamoci dai, tanto è buio e non c'è nessuno qui..." ma io avevo come un presentimento che era meglio se non lo facessimo, e fortunatamente ho insistito perché ad un certo punto... una luce ci accieca ed erano i fari di una macchina.
Lui subito si alza e va verso quella macchina ed era suo papà AHAHAHAHAHA che era venuto a prenderlo! E quindi gli dice di ripassare più tardi perché ora sta con me (comunque in pubblico io e lui fingiamo di essere amici).
Quindi torna un po' incazzato ma io lo calmo, ci facciamo un giro e mi dice che lì ci abita un tipo a cui il padre ha fatto causa per un fatto dell'azienda e a quel punto vuole che ci teniamo per un pezzo di strada (vicino la Rinascente) per mano (in quel punto non c'era nessuno) e ci basta quello che andiamo entrambi in erezione. Poi ci salutiamo baciandoci dietro un edificio.
Poi vabbé è inutile che sto a raccontare tutta la nostra storia, però una volta siamo usciti anche con dei suoi amici e siamo andati al cinema e mi ricordo che lui durante il film a un certo punto mi tiene per mano e tipo dietro c'era una signora col figlio che sarà stata filippina e poco ci mancava che si prendeva un infarto aahhahahahah (cazzo quanto ci rido a pensarci).
Solo che poi a un certo punto il nostro rapporto ha cominciato a peggiorare...per il fatto che io partivo per fare il quarto anno in America.
Lui ha cominciato a rispondermi male alle chiamate.
Poi la penultima volta che ci siamo visti è successo che ci siamo fatti dei rapporti orali a villa ada sempre in quel posto appartato (quello del terzo appuntamento) ma senza venire...e ci siamo fatti le coccole.
L'ultima volta che ci siamo visti abbiamo fatto l'amore, in realtà io trovo altamente SQUALLIDO fare certe cose in posti all'aperto ma in pratica lui era tipo stra eccitato e quindi mi sono ritrovato completamente nudo (lui era vestito) e ci siamo fatti rapporti orali a vicenda, ci siamo masturbati a vicenda e siamo venuti...
E mi ricordo che quel giorno io alla fine lo tenevo abbracciato e per la prima volta l'ho chiamato "amore" e non col suo nome...
Preciso che riguardo quel giorno mi ci sono masturbato molto, soprattutto pensando a quando lui mi stava facendo un rapporto orale.
Insomma la nostra storia è finita così perché poi lui non si è fatto più sentire, io ero depresso, non capivo che fosse successo perché era più di due mesi che non lo sentivo più e ci ho pure pianto, finché non vengo a sapere che l'hanno bocciato a scuola e quindi prendo l'autobus, vado a Roma e vado nel suo quartiere...vado sotto casa sua e ci metto un casino di tempo a trovarla (e adesso capivo comunque perché andavamo spesso ad un mc donald che stava lì vicino) e rimango sotto il sole cocente ad aspettarlo e mandandogli messaggi su whatsapp dicendo di affacciarsi alla finestra...ma niente non risponde.
Quello è stato il giorno più brutto della mia vita, me ne vado in metro dopo aver speso roba come non so quante ore sotto casa sua...
Poco prima che io partissi per gli Stati Uniti mi dice che lui ha fatto tutto questo perché io partivo e comunque anche lui partiva dato che passava l'estate dallo zio (il riccone che sta in California, questo comunque lo sapevo perché avevo deciso io che partisse per andarci nonostante lui non volesse dato che voleva passare l'estate con me ma io gli dissi che doveva imparare l'inglese) e che comunque lui quel giorno non stava a casa dalla mamma ma stava a casa del papà e che quindi "proprio non mi aveva filato".
Io a quel punto mi sono incazzato perché io ci sono SEMPRE stato per lui, e lui si permette di fare così il "fighetto" con me snobbandomi, e gli sono sempre stato vicino per la scuola, i suoi problemi e quant'altro e quando diceva che suo papà non lo seguiva perché si era messo con una dentista che abita ai Parioli e così via. Che poi non è vero che suo papà non lo segue...magari sbaglia perché gli fa millemila regali a lui e a sua sorella per conquistarsi la fiducia, infatti è un viziato di merda, ma gli vuole stra bene, di questo ne sono sicuro, perché passa SEMPRE il tempo con lui, va in barca con lui e gli vuole una marea di bene, sbaglia nel modo di approcciarsi ma assolutamente non può dire che non lo segue...
Tipo una volta sua sorella ha letto le chat di whatsapp tra me e lui e è andato dal padre a raccontargli che si scriveva "Ti amo" e cuori vari con me, e il padre subito era curiosissimo, voleva conoscermi ed era tipo stra contento ahaha.

Ok, adesso so che ho scritto un poema però in questo momento sono depresso... a lui non va più di sentirmi, ora sono circa 7 mesi che vivo in America e tra 3 mesi e mezzo torno...
Durante il mio soggiorno qui l'ho sognato tantissime volte (più di 8), la mia vita non ha un senso senza di lui cazzo, lo amo solo che... boh, a volte mi chiedo, ma ha senso essere innamorati di un ragazzo così coglione?
Perché poi ogni tanto mi capita di vedere su Facebook e Instagram un ragazzo di cui sono stato da sempre innamorato (che secondo me è gay ma non lo dice) e a volte non so se vorrei lui o il mio ex ragazzo.
E preciso che non ho mai visto il mio ex ragazzo come un sostituto, ANZI.
Solo che....boh. In questo momento mi sento infelice, cioè è come se non riuscissi ad avere un ragazzo... anche perché ho bisogno di avere un ragazzo vicino, a cui fare le coccole e roba del genere. E io poi con un ragazzo mi ci trovo stra bene, per me un ragazzo non è solo un ragazzo ma anche e soprattutto un migliore amico (non potrei mai mettermi con una ragazza, a parte che non mi piacciono ma poi io i ragazzi etero non li capisco, dove la trovi la complicità con una ragazza? Booh).
Però cazzo è ovvio che mi manca è il ragazzo con cui avuto le mie prime esperienze, il primo bacio ecc solo che poi penso spesso anche a quell'altro ragazzo...che però non so se è gay ma secondo me lo è e non lo dico perché voglio autoconvincermi ma perché ho questa impressione.
È più uno sfogo molto confuso che altro comunque.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Sfogo

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 24 febbraio 2016, 23:49

Ciao Geografo!! Beh... ho visto più volte. anche tra ragazzi molto più gradi di te, il problema di trovare un equilibrio tra affettività da una parte e studio e lavoro dall'altra. Un rapporto con un ragazzo non deve essere un vincolo che finisce per interferire con gli studi e con le possibilità di lavoro, che sono comunque n elemento fondamentale della vita; credo che sia sbagliato pensare che avere un ragazzo sia tutto, così come è sbagliato pensare che il lavoro o le gratificazioni sociali sono tutto. Ci vuole equilibrio e buon senso da tutte e due le parti e la soluzione va cercata insieme con una certa generosità reciproca.
Il tuo post è molto bello e vorrei chiederti il permesso di inserirlo nel manuale "Essere Gay", perché se è vero che è una storia molto personale, è pure vero che è molto simile a quella di tanti ragazzi gay. In un certo senso racconta una storia che è molto più universale di quanto non sembri; fammi sapere!
Comunque grazie del post, che è veramente bello e deve averti richiesto parecchio lavoro!

Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Re: Sfogo

Messaggio da Geografo » venerdì 26 febbraio 2016, 6:04

Ci devo un attimo pensare e poi ti dico!
Comunque poi vorrei contattarti via email

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Sfogo

Messaggio da progettogayforum » venerdì 26 febbraio 2016, 13:03

Certo! Stai sicuro che senza autorizzazione non faccio nulla! E' una questione di rispetto. La mia mail la trovi sulla home del forum a "contatta project".

Avatar utente
Niko
Messaggi: 88
Iscritto il: mercoledì 15 luglio 2015, 20:26

Re: Sfogo

Messaggio da Niko » domenica 6 marzo 2016, 23:05

Magari io avessi avuto la tua stessa fortuna di trascorrere dei momenti così belli con un ragazzo...

Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Re: Sfogo

Messaggio da Geografo » lunedì 4 aprile 2016, 4:14

/
Ultima modifica di Geografo il giovedì 7 aprile 2016, 9:31, modificato 1 volta in totale.

k-01

Re: Sfogo

Messaggio da k-01 » lunedì 4 aprile 2016, 18:58

Il racconto che fai della società americana, seppur dal tuo piccolo punto di vista, è impressionante per la negatività che trasmette. Se non hai la possibilità di anticipare il rientro o farti trasferire di nuovo, non ti rimangono molte alternative. Devi trovare il modo di passare questi due ultimi mesi, nel miglior modo possibile.

Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Re: Sfogo

Messaggio da Geografo » giovedì 7 aprile 2016, 9:30

Ho eliminato il messaggio di prima perché temevo che qualcuno potesse capire chi sono leggendolo (non si sa mai nella vita...).
Oggi, per la prima volta dopo un anno, sto piangendo.
Non sto piangendo con lacrime copiose, sia chiaro, ma ho gli occhi bagnati, il che per me è raro, considerando che non piango mai.
Ma sto davvero male.
Ripenso all'esperienza, e noto che in primis si è rivelata fallimentare. Purtroppo sono stato molto sfortunato.
Ma dico che si è rivelata fallimentare perché, se fossi piaciuto molto a qualcuno e ci fossi diventato amico, allora mi avrebbe invitato ad andare a vivere a casa sua.
Il fatto è che in *quello Stato* (non voglio nominarlo, ma chi sa ha capito) di amici non me ne sono fatti. E sapete perché?
Perché non piaccio a nessuno. È questa la verità.
Quando stavo lì, tra gli studenti stranieri c'era l'unica persona italiana oltre a me, una ragazza di Milano (questa antipaticissima comunque, una di quelle ragazzette stupide che pensa solo alla popolarità e cazzate del genere).
Però disse una cosa: "Non ti sei fatto amici perché stai sempre solo alla mensa".
Per me fu una batosta.
Ma è vero, questo lo devo riconoscere. Ho un carattere schivo, freddo. Ho tutto ripreso da mio papà, sono la fotocopia sia esteticamente che caratterialmente. Identico in tutto e per tutto, e questo mi è stato sempre detto in famiglia.
Mio papà è sempre stato un tipo solitario, poco (anzi, per niente) propenso all'amicizia e ai rapporti umani. Infatti di amici non ne ha. Una bravissima persona (io stesso e tutti riconoscono che mio papà è un ottima persona, che si è sempre impegnata nel sociale), ma di fatti strano. Per carità, se con mio papà ci parli è un sacco simpatico, fa anche ridere la gente. Ma si ferma lì, non si impegna nei rapporti umani. E così è per me.
Mio fratello è stato più fortunato, perché lui invece ha ripreso proprio il carattere di mamma. Non so se avete presente quei ragazzi super espansivi, caciaroni, simpaticoni... ecco. Lui è sempre stato quello cercato dalla gente, quello pieno di amici, quello che è sempre piaciuto agli altri.
Per certi versi l'ho sempre invidiato.
Perché purtroppo io alla gente non sono mai piaciuto, e questo non lo dico per avere compassione e sentirmi dire: "Ma no, non è così!". È così. Io alla gente non sono mai piaciuto, perché se così fosse, di amici ne avrei, e in quel posto mi sarei fatto un amico che mi avrebbe voluto a casa loro.
Quando stavo in quel posto, io sarei voluto tanto andare a casa di un mio "amico" americano, che aveva ospitato un ragazzo italiano di Siena l'anno scorso. Ero pure andato a casa sua per una festicciola con altri studenti stranieri che lui aveva organizzato.
Mi ricordo che ci andai, ma io avevo un modo di fare effettivamente freddo, scostante. Lui e i suoi amici invece erano molto espansivi, mi volevano buttare a tutti i costi nella piscina (e alla fine ci sono riusciti). A volte invidio la gente che è così.
Io non parlavo molto. Dopo un po' andammo tutti nella sala. Mettono della musica per ballare. Io all'inizio mi sentivo imbarazzato, come se non avessi idea di come muovermi o comportarmi.
Vedevo i ragazzi e le ragazze così disinvolti e divertiti e io che sembravo tipo un robot. Poi alla fine mi sono lasciato andare, ma ci è voluto un po'. E devo dire che mi stavo divertendo. E a ripensarci, quello è stato uno dei momenti della mia vita in cui, a ripensarci, ero davvero disinvolto, mi sentivo quasi "leggero" e privo dell'armatura di "freddezza" che porto con me.
Bene, dicevo che io sarei voluto andare a vivere da lui, in quanto ci avevo fatto amicizia e mi trovavo intrappolato nel caravan. Beh, la mamma non mi voleva a casa.
A parte che nella scuola avevo sputtanato la prima famiglia (quella dei due disoccupati) dicendo a tutti di quanto mi trovassi male e che vivevo in un buco, quindi in partenza non avevo una buona reputazione perché la gente del paese poteva temere che io poi parlassi male di loro (che non sono proprio il tipo, e se avevo fatto così era perché ero spaventato, immaginate se venite buttati in un paese straniero a 17 anni).
Ma il fatto è che la mamma non mi voleva a casa perché (parole della coordinatrice) io ero "unfriendly". Voglio dire, il significato si capisce a colpo d'occhio, ma ho dovuto cercarla su Google per averne un significato plenario.
Ecco che mi dice:
-contrario
-freddo
-ostile
-poco amichevole
-scortese
-scostante
-distaccato
La maggior parte, è vero, mi appartengono. Altri no assolutamente, tipo "ostile", "contrario" o "scortese". Ma distaccato e freddo sì, per esempio.
È questo che mi turba.
Non sono mai piaciuto agli altri, e non piaccio nemmeno a me stesso.
Non sono mai piaciuto in Italia, e non sono piaciuto nemmeno dall'altra parte del mondo, in America.
Mio fratello mi ha sempre fatto: "Ma fatteli degli amici", ma io ho sempre pensato: "Con gli amici non ci faccio niente, sto bene da solo". E invece no. Brutto da dire, ma gli amici servono. Non me lo sono voluto ammettere per un bel po' di tempo, ma ora che per la prima volta sto crollando, devo dire che gli amici servono. Servono delle persone che in un modo o nell'altro ti facciano sentire meno solo al mondo e ti dimostrino che ti vogliono bene. Tanto per rendere un po' meno amara la vita che già di suo è troppo amara. Ecco, gli amici la addolciscono un po'. Perché un amico nel momento in cui ti è amico significa che gli piaci.
E il fatto è che io non sono nemmeno amico di me stesso.
Mi hanno sempre detto di essere bravo a calcio, perché come difensore sono bravo. Eppure non ho mai voluto cimentarmi troppo. E mi piace. Ma è come se provassi un disinteresse nei confronti di tutto. Negli hobby. Nei rapporti umani. Tutto.
Una volta mi decisi che me la dovevo finire con questa apatia, e quindi andai a fare una lezione di basket. Bene, feci 'sta lezione e non ci tornai più, anche se mi era piaciuto.
Qui in America mi sarebbe piaciuto tantissimo fare calcio. Ma non l'ho fatto. Non ho fatto nessuno sport. Cioè, vi pare normale andare a fare l'anno in America e non fare sport? Anche se a pensarci, è stato complice il fatto delle famiglie pessime in cui l'organizzazione mi ha posizionato, e quello davvero mi ha depresso.
Quando ho conosciuto M. (il mio ex ragazzo), la cosa che mi colpì è che appunto gli piacevo moltissimo.
E la cosa mi faceva strano.
Essendoci conosciuti poco, chiaramente all'inizio gli piacevo da un punto di vista puramente estetico, e quello non è che a me importasse molto, perché a farsi piacere da un punto di vista estetico siamo buoni tutti (nel senso che l'aspetto esteriore non ha la stessa valenza del carattere). Poi insomma, io sinceramente non mi vedo per niente brutto. Non è che pecco di modestia, sia chiaro, però non mi si può dire che sono brutto, in quanto sono piaciuto a diverse ragazze.
Quello che mi ha colpito è che quando dovevo partire, lui mi disse su whatsapp che aveva pianto tutta la notte per il fatto che io partissi.
A questa cosa quasi non gli diedi importanza, semplicemente perché mi sembravano parole dette così.
Adesso, a ripensarci, mi dispiace davvero. Mi dispiace che è stato male. Ma io faticavo a pensare che io potessi piacere a qualcuno sotto ogni punto di vista, come la mia freddezza.
Anche se, sinceramente, penso che lui non sappia niente alla fine di me, ovvero del mio carattere.
A volte non so se la nostra sia stata più una relazione o più una relazione incentrata molto sulla sessualità, ovvero in cui quello che portasse avanti la relazione fosse appunto la sessualità e basta.
Anch'io vedevo che lui era triste, ma quando provavo a parlarne con lui, lui preferiva non parlarne. Poi piano piano l'ha fatto, ma non molto. Mi piaceva mettergli un braccio intorno al collo e spronarlo a farlo.
E il fatto è che, a ripensarci, io e lui siamo molto diversi (per altri molto simili).
Durante l'ultimo periodo che ci siamo visti litigavamo spesso. Mi ricordo una discussione su whatsapp, in cui lui mi descrisse un suo stato d'animo (riguardo l'omosessualità) e io affermavo che in passato mi ero sentito "solo" in quanto ragazzo omosessuale, ovvero provavo una forte solitudine in quanto mi sentivo come l'unico ragazzo omosessuale su questa terra, e quindi sotto certi aspetti lo capivo.
Lui mi disse: "Ma non è questo lo stato d'animo che intendo io, quello che dici tu non l'ho mai provato".
E io gli dissi: "Più o meno è la stessa cosa alla fine".
E lui (mi rispose parecchio male) "Ah ok, bene... Se per te è così e vogliamo modellare questo stato d'animo, allora ok...".
Poi sarà che io e lui veniamo da due realtà completamente diverse, capirai, lui è di Roma. Secondo me certe cose manco le capisce, manco ha idea di cosa significhino.
Comunque, tornando al discorso.
Lui mi faceva sempre un sacco di complimenti, soprattutto quando ci siamo conosciuti il primo giorno. A me davano fastidio, erano invadenti. Mi ricordo che mi disse su whatsapp, dopo il primo incontro: "Tu per me sei il ragazzo perfetto. Sei bello. Castano, occhi azzurri... cioè non puoi capire".
Ecco, è questo quello che a me dispiaceva. Il suo essere attaccato all'aspetto esteriore e la sua invadenza. Ma adesso, sostanzialmente, io non so quanto lui ci tenga davvero a me. Anche perché, alla fine, ma che sa lui di me?
Non sa un cazzo della mia vita.
Eppure, l'ho sognato 8 volte durante il mio soggiorno negli Stati Uniti.
E il fatto è che non so se io penso così tanto a lui io lo amo, o è perché mi colpisce che io sia piaciuto a qualcuno per la prima volta nella vita, e se fosse la seconda opzione, intendo il mio carattere e il mio modo di essere.
Poco fa ho parlato su whatsapp col ragazzo di Siena (quello che ha fatto l'anno in America nello stesso posto in cui ero stato io e che aveva vissuto a casa del mio amico). Mi disse: "Vedi, quando hanno visto lì un italiano per la prima volta, ovvero me, avevano visto un tipo festaiolo. E sono piaciuto a tutti. Così anche per Marta (la ragazza di Milano). Tu invece...beh, tu non eri così".
È proprio vero.
Io non sono mai piaciuto a nessuno e basta. Magari mi devo anche beccare dell' "unfriendly".
Tiè, piaccio alla mia famiglia, ma a quello siamo buoni tutti.
Ma io dico, ma come cazzo fanno certe persone a piacere così tanto?
Perché poi io sono così apatico?
Perché sono un adolescente strano e depresso?
L'unico motivo che mi spinge a tornare in Italia (anche perché tra un mese e 15 giorni torno per forza) è appunto M.
Mi manca. Mi manca di tenerlo tra le mie braccia.
Il fatto è che non so se mi manchi perché lo amo o perché lui mi dà come la sicurezza che io piaccia a qualcuno per quello che sono.
È questo che mi frega, e non riesco a decidermi, ma quello che mi spaventa è che sia più probabile la seconda opzione. Perché, voglio dire, se qui in America di amici me ne fossi fatto, se fossi stato impegnato nello sport, di sicuro non stavo a farmi 'ste pippe mentali e non passavo le giornate a pensare a lui.
Ma poi... perché sono fatto così? Così pensieroso? Così tetro?
Il fatto è che alla gente non piace la negatività, e stando con me, la negatività si percepisce.
È per questo che io non consiglierei mai a un ragazzo di mettersi con uno come me. Si farebbe solo del male e basta. Ci sono millemila ragazzi più sereni e radiosi lì fuori.
Probabilmente se qui l'esperienza si è rivelata in questo modo, è perché la mia personalità ha fatto sì che dovesse andare così.
Sto tanto male e basta...

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Sfogo

Messaggio da progettogayforum » giovedì 7 aprile 2016, 10:23

Mh... un po' di depressione, si sente... Da quando sei arrivato in questo forum, il forum è molto cambiato, è diventato più serio, le discussioni hanno preso spessore e tutti, senza eccezione, si sono messi a leggere con molto interesse quello che scrivi. Tu sul forum cerchi un colloquio vero, serio, non fai uno scambio di battute e questo si sente eccome. Anche questo tuo ultimo post è una ricerca di contatti e di amicizie. Asociale, misantropo... ? No! I conti non tornano, un po' depresso certo, anche questo si sente, come si sente il bisogno che hai di amicizie serie. Non si ha affatto l'impressione che con tuo ex il tutto fosse basato solo sull'attrazione sessuale, da quello che scrivi è evidente. La amicizie? Certo! Sono tra le cose più importanti per chiunque. Ogni tanto ci si vede con i ragazzi di Progetto, si va a fare un giro della città, si chiacchiera si pranza insieme, ed è proprio così che si creano amicizie che sono destinate a durare. Adesso sei all'esasperazione, l'esperienza americana ti ha deluso, ma scusa, se tu vai a una festa dove ragazzi e ragazze vanno per ballare e per divertirsi, e di fatto non conosci nessuno, è ovvio che resti ai margini, quello non è il tuo mondo, ma il tuo mondo non è certo peggiore di quello, il tuo è molto meno semplificato, molto meno ovvio e quindi molto meno banale. Se uno cerca un amico serio per parlare seriamente, beh, in te lo può trovare, nei ragazzi festaioli che non sono abituati a pensare certamente può trovarlo molto meno. Potrai ricostruire un rapporto col tuo ex? Questo è difficile dirlo, anche perché quella non era un'amicizia, ma certamente rapporti di amicizia potrai costruirne eccome. Io penso che tanti ragazzi del forum restino molto colpiti da quello che scrivi, cioè dalla tua personalità, che è assolutamente originale ed è un valore e non un difetto. Quanto al "prendere" dai genitori, be' sono discorsi molto relativi. Certo hai una tua eredità genetica, ma da qui a capire come quella genetica possa esprimersi ci passa un abisso. In ogni caso sono molto contento che tu sia qui, perché dai spessore a questo forum e lo rendi più utile e di questo non possono che ringraziarti! Dai che tra 45 giorni sei in Italia!!

Avatar utente
Azaelh
Messaggi: 13
Iscritto il: martedì 29 dicembre 2015, 21:08

Re: Sfogo

Messaggio da Azaelh » giovedì 7 aprile 2016, 18:45

Wow geografo, il tuo post è quasi un pugno nello stomaco, non solo per il malessere che traspira ma perché moltissime cose che pensi, di te e degli altri, potrebbero tranquillamente uscire dalla mia bocca, almeno fino a diversi anni fa (alcune tutt'ora)...

Cerco di risponderti punto per punto ...
Geografo ha scritto:Non sto piangendo con lacrime copiose, sia chiaro
Ti offendi se ti dico che questo pezzo mi ha fatto un po' sorridere ?
Ti chiedo, se anche fossero state lacrime copiose, che problema c'è ? Cosa ci sarebbe di male ? :P
Geografo ha scritto:non piaccio a nessuno. È questa la verità....Ho un carattere schivo, freddo...
Non so se avete presente quei ragazzi super espansivi, caciaroni, simpaticoni...A volte invidio la gente che è così...
Anch'io sono come te. E anch'io come te fino a qualche anno fa stavo molto male, soffrivo d'invidia. Buffo, secondo la teologia l'invidia è il secondo peccato capitale, il che significa che è quasi impossibile da superare :P
Ovviamente non sono così superbo da dire che ora non ne soffro più, però ho imparato a gestirla razionalmente ed emotivamente, razionalmente perché alla fine sai bene che non tutto è come sembra e che persone che sembrano avere tutto in realtà possono avere gravi lacune, e viceversa ...
Anche se nello stato d'animo in cui sei ora ci fai poco, ti cito un aforisma che all'inizio mi ha aiutato molto, di metastasio mi pare ...

"Se ciascun l'interno affanno, recasse in fronte scritto, quanti, che invidia fanno, farebberò pietà !" non mi va di cercarla sto andando a braccio, ma dovrebbe essere più o meno così...

Sei molto intelligente, sono sicuro che questa cosa razionalmente la sai già.
Ma la razionalità non basta, e come dicevo prima serve anche capirlo emotivamente. Come si fa ? C'è poco da fare, la vita. Le persone che incontri. Io posso dire di essere migliorato grazie alle amicizie che ho fatto. Ho incontrato persone che, nonostante il mio carattere assolutamente spigoloso, sono state in grado di vedere oltre e di volermi bene. Questo è fondamentale.
Ovviamente ciò ha aiutato a "volermi bene" e a smussare diversi lati di me, ma non può cambiare la mia natura, che a quanto scrivi è anche la tua, che è sostanzialmente una natura introversa, riflessiva, forse nel mio caso anche oscura.
Hai presente il sole e la luna ? Le persone che tanto invidi sono come il sole. Io invece mi sono sempre definito come la luna, che vive di luce "riflessa". Certo, senza il sole non si vive, ma anche senza la luna non si scherza eh, e poi vuoi mettere, la luna è molto più bella :P
Sto un po' giocando per smorzare i toni del tuo post, spero me lo concederai ...
Geografo ha scritto:Non sono mai piaciuto in Italia, e non sono piaciuto nemmeno dall'altra parte del mondo, in America.
Purtroppo ti sei fatto delle aspettative che inevitabilmente poi ti hanno portato a schiantarti il muso. Credevi che gli americani fossero una razza superiore, degli eletti ? :P
Per certe cose, purtroppo, come si suol dire, tutto il mondo è paese, e siamo tutti esseri umani. La cosa ironica è che ciò che ti ha portato allo schianto è la stessa identica cosa che ha portato loro a "rifiutarti": l'idealizzazione. Tu hai idealizzato loro, e ne sei stato deluso, e loro hanno idealizzato te, credendoti il tipico italiano (estroverso e socievole), e non trovando riscontro nella loro, scusami, ottusa visione, ne son rimasti delusi.
Geografo ha scritto:Ma io dico, ma come cazzo fanno certe persone a piacere così tanto?
Questo è un tema che se ricordi pure io citai nel mio primo post. Anch'io come te sento come se avessi una maledizione, come se qualcuno mi avesse appioppato un'aura malvagia e negativa che mi circonda e che fa sì che tutti mi ignorino o mi evitino, mentre sembra che altri non si sa bene come o perché siano stati dotati di un'aura luminosa che tutti attira senza che facciano il minimo sforzo. Destino, genetica o psicologia, sono sempre più convinto che non ci si possa fare nulla.
Geografo ha scritto:Con gli amici non ci faccio niente, sto bene da solo". E invece no. Brutto da dire, ma gli amici servono. Non me lo sono voluto ammettere per un bel po' di tempo, ma ora che per la prima volta sto crollando, devo dire che gli amici servono


E' molto maturo da parte tua riconoscerlo. Alla tua età ero un misantropo, odiavo tutto e tutti, e mi ritenevo contemporaneamente superiore a tutti, ma guardandomi con gli occhi di oggi posso dire che non ero altro che un moccioso che in realtà soffriva per l'essere escluso, un po' come la volpe e l'uva, se hai presente.
E' tutta questione di equilibrio, e ritorno a quel che ho detto prima, quel che conta è trovare qualcuno, anche UNA persona, che ti vuol bene e ti apprezza, e ti garantisco che cambia tutto. Capisci che se vuoi, puoi, e raggiungi un equilibrio.
Geografo ha scritto:perché sono fatto così? Così pensieroso? Così tetro?
Il fatto è che alla gente non piace la negatività, e stando con me, la negatività si percepisce.
È per questo che io non consiglierei mai a un ragazzo di mettersi con uno come me. Si farebbe solo del male e basta. Ci sono millemila ragazzi più sereni e radiosi lì fuori.
Senti, alla gente non piace la negatività, ma la PROFONDITA'. Nella profondità si può cadere, e farsi male. Tu non sei negativo, sei PROFONDO, e c'è una differenza sostanziale, che ora come ora ovviamente ti importa poco perché l'effetto alla fine è lo stesso, ma lo dico perché come dicevo prima se vedi te stesso da una simile angolazione non ti piacerai mai.

Spero di averti se non aiutato almeno sollevato il morale, anche a migliaia di chilometri di distanza ti mando un abbraccio !
Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto
al mio deserto
una desolazione
inaudita...

Rispondi