Solitudine forzata

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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davi90
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Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 19:20

Salve a tutti, per caso mi sono trovato su questo forum e l'ho trovato interessante, inoltre leggendo gli argomenti di vari utenti ho capito che qui potrei trovare forse persone più affini a me, cioè persone più riflessive e lontane dal classico stereotipo gay libertino. Con tutti i "sitacci" gay che ci sono in rete questo rappresenta un bel modo per riunire tutti i gay che sono stufi di dover avere a che fare con la solita gentaglia superficiale in cerca solo di scopate o quant'altro, ma che invece vogliono conoscere gente con cui approfondire le tematiche dell'essere gay e condividere pensieri e disagi. Detto questo voglio passare a ciò che mi dà più disagio: il fatto di essere solo e di non riuscire a trovare un compagno e anche la difficoltà di avere amicizie frequenti e durature che non svaniscano col tempo. Mi sento come in una sorta di solitudine forzata, come se fossi obbligato a essere solo, a causa di vari eventi esterni. Sicuramente sarà capitato anche a voi, ma a me succede che ogni volta che contatto qualcuno in chat, questo evita di rispondermi. Sicuramente è perchè non è interessato ma almeno potrebbe dirmelo, lo trovo un gesto più educato. Infatti tutte le volte che qualcuno mi ignora gli scrivo che se non è interessato può dirmelo, non mi offendo. E fortunatamente c'è chi mi risponde dicendomi ovviamente che non è interessato. Il bello è che molti di quelli che contatto e che mi ignorano scrivono nei loro profili che cercono persone con la testa, che non cercano solo sesso e c'è chi dice che vorrebbe una relazione e addirittura chi critica gli altri gay definendosi diverso. In poche parole sembrerebbe che cerchino le stesse cose che cerco io e pensino le stesse cose che penso io ma puntualmernte se li contatto mi ignorano. Allora mi sorge il dubbio che siano solo dei falsi e degli ipocriti, alla ricerca di solo sesso o del fighetto di turno. Ma allora perchè scrivere quelle cose? Forse neanche loro sanno bene cosa vogliono? Se è così, evitino di scrivere come se si considerassero diversi e più intelligenti degli altri, perchè alla fine non lo sono per niente! Ma è possibile che tutte le volte che contatto qualcuno questo o mi ignora o mi dice che non gli interesso? Che poi in base a quale criterio mi dicono "non mi interessi"? Non sono abbastanza figo per loro? Sicuramente è la motivazione più plausibile. E se non fosse un problema di aspetto esteriore, come possono dire che non gli interesso se non provano almeno a conoscermi? A causa di questi comportamenti da idioti, non conosco nessuno di nuovo rimanendo quasi sempre solo. Quasi sempre perchè per fortuna ho conosciuto dei ragazzi interessanti che poi ho incontrato dal vivo e ci ho fatto amicizia. Sono stati sempre loro, per fortuna, a contattarmi per primi, tranne uno che ho provato io per primo a contattare e miracolosamente mi ha risposto e ci siamo incontrati più volte, ma rapprestenta una delle poche eccezioni. Sono tutti più grandi di me. Io ne ho 22 e questi hanno tipo dai 33 ai 38 anni e i più giovani che conosco hanno 28 o 29 anni. Ma a me va bene così perchè mi trovo bene con loro e mi sento più affine con i trentenni che con i miei coetanei che sono spesso degli idioti. Infatti tutti quelli che contatto e mi ignorano sono al di sotto dei 29/30. Non vorrei generalizzare dicendo che i ventenni sono tutti idioti e che se la tirano, ma a me succede di avere spesso a che fare con questo tipo di persone. Peccato che con i ragazzi che conosco riesca a vedermi poche volte, tipo 1 o 2 volte al mese, raramente di più (addirittura alcuni non sono riuscito ancora a incontrarli). O perchè non sono della mia zona o perchè sono molto impegnati col lavoro o per una questione logistica si fa fatica a vedersi più spesso e quindi sono di più le volte che sono solo che in compagnia. Tra questi c'è uno che mi piace molto e col quale mi piacerebbe crare qualcosa di più di una semplice amicizia, ma sono mesi che non lo vedo e un altro per cui provo grande attrazione ma noto che mi tratta in modo un po' freddo e distaccato. E al di fuori dell'ambiente gay ho solo 2 amiche, che sanno di me e mi accettano tranquillamente, ma anche con loro sono poche le volte che ci si vede. Meno male che tra i ragazzi sopra citati c'è uno che ultimamente vedo un po' più spesso e col quale vado al mare. Il risultato però non cambia di molto: rimango comunque spesso da solo, sia che si tratti di cercare un compagno, sia che si tratti di cercare un amico.

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los
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da los » martedì 20 agosto 2013, 19:35

....è una situazione abbastanza comune....però almeno puoi ritenerti fortunato perché qualcuno hai come punto di riferimento reale....ci sono persone che purtroppo hanno a che fare anche con la completa solitudine....tocca solo non demoralizzarsi ed esaminare gli eventi...
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

davi90
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 19:47

Ti ringrazio per l'incoraggiamento. E' triste però che molti siano così soli, pure più soli di me. Nessuno di noi merita di stare solo.

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progettogayforum
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da progettogayforum » martedì 20 agosto 2013, 20:05

Benvenuto nel Forum davi90!! Penso che avrai modo di confermare rapidamente la tua impressione iniziale di Progetto. In effetti qui l’utenza si auto-seleziona e chi cerca sesso o vuole solo giocare si rende conto che non è il posto adatto e cambia aria. E così piano piano si è costituto un gruppo che condivide parecchi valori e parecchi atteggiamenti di fondo rispetto alla omosessualità e non solo.
Il problema del trovarsi il ragazzo è molto più complesso di quello di avere amici seri. Per creare coppia, cosa che non è sempre il massimo desiderio per un gay, ci vogliono affinità molto forti e soprattutto ci deve essere una reciprocità affettiva e sessuale che ha bisogno di tempo per crescere e per consolidarsi e comunque la vita di coppia non è necessariamente per tutti.
Tanti ragazzi di Progetto si conoscono, anche di persona, e si sono create delle amicizie molto belle, ma, anche qui le cose hanno richiesto tempo e pazienza. Il fatto di cui parli e cioè il fatto di poter trovare ragazzi disinteressati che non sanno come svincolarsi e non hanno il coraggio di dire la verità non è affatto cosa rara, anzi direi che succede più di qualche volta, specialmente quando i rapporti tendono a diventare impegnativi. In genere i rapporti nati all’inizio come realtà di basso profilo sono più stabili di quelli nati da grande entusiasmo e trasporto. Solo il tempo può portare a capire chi si ha realmente di fonte e se c’è una vera compatibilità.
La tua è una bella presentazione, ben calata nella realtà e penso che potrai trovare più di qualche ragazzo interessato a uno scambio serio di opinioni. Dal mio punto di visa anche i 40enni sono giovanissimi ma ti posso assicurare che ho visto dei ventenni con dei livelli di maturità che è difficile raggiungere anche a 40 anni!
BENVENUTO TRA NOI!!!

davi90
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 21:17

Ti ringrazio progettogayforum, molto gentile. E' bello poter comunicare con gente che possa comprendere ciò che provo. Non credevo che potesse esistere un sito del genere! Comunque quando parlo di ragazzi disinteressati il più delle volte sono persone che contatto per primo in chat e che poi non riesco a conoscere proprio perchè non sono per niente interessati a me. Non mi è ancora successo che i rapporti con altri diventassero più impegnativi perchè non si è andati mai oltre l'amicizia, anche se però qualche bacio (pure appassionato) l'ho ricevuto. Quando dici che i rapporti nati con basso profilo sono più stabili di quelli iniziati con entusiamso, ti do ragione, perchè è proprio quello che mi è capitato. Un ragazzo mi ha contattato dicendo che voleva essermi amico, che voleva conoscermi. Abbiamo chattato e parlato per telefono varie volte e mi riempiva di complimenti, addirittura mi ha detto che si stava innamorando di me. Ci siamo visti a giugno, lui era in vacanza dove abito io e ci siamo visti per 3 giorni di seguito. Ma dopo che è tornato a casa l'ho sentito sempre più distante fino a non rispondermi più, poi alla fine mi ha risposto e mi ha detto che non provava nulla per me. E queste nel giro di un mese e mezzo. Assurdo, prima si comporta come se mi adorasse e dopo poche settimane è svanito tutto. Spero di non incontrare più persone così.

Comunque spero di poter fare delle conoscenze interessanti qui.

davi90
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 21:22

Un'ultima cosa: sarà vero che la vita di coppia non è per tutti ma desidero tanto potermi sentire amato da qualcuno.

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Landon
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da Landon » martedì 20 agosto 2013, 22:44

Ciao Davi90, benvenuto nel forum :)
Davi90 ha scritto:Detto questo voglio passare a ciò che mi dà più disagio: il fatto di essere solo e di non riuscire a trovare un compagno e anche la difficoltà di avere amicizie frequenti e durature che non svaniscano col tempo.
Il problema che tu sollevi, ovvero la solitudine, è assolutamente comune sia fra gli omosessuali si fra gli eterosessuali. Anche io, quando cominciai ad accettarmi come omosessuale, mi sentivo come un alieno in questo mondo. Pensavo: "ma solamente io sono così oppure lo sono anche altri?". Non riuscivo a vedere nessun'altra persona come me eppure presto capii che ciò fosse solamente un'impressione perché la maggioranza dei gay si nascondono per timore dei pregiudizi. Per quanto riguarda l'amicizia non basta avere in comune l’orientamento sessuale per poter essere amici poiché esserlo significa condividere delle passioni, dei valori di fondo e delle esperienze di vita. Avere degli amici che ci sostengono nei momenti di difficoltà è un qualcosa di fondamentale per la stabilità ed equilibrio personale. Per quanto riguarda l’amore, invece, il discorso si fa più complesso. Trovare la persona giusta con la quale condividere una parte della propria vita è indubbiamente difficile sia nel mondo etero sia in quello gay. A mio avviso un autentico rapporto affettivo con un altro ragazzo può nascere solamente a partire dall’amicizia perché essa è alla base della conoscenza approfondita dell’altro. In un secondo momento, invece, inizia l’innamoramento vero e proprio poiché si inizia ad amare sia i pregi sia i difetti dell’altro. Adesso vorrei porti una domanda: perché senti l’esigenza d’avere un ragazzo? Non devi rispondere a me ma a te stesso, cercando di comprendere le reali motivazioni alla base di questa tua esigenza.

Un altro punto cardine del tuo post è costituito dalle chat. Non posso parlare per esperienza personale anche se proverò ad esporti la mia opinione al riguardo. Io, specialmente i primi tempi, ero in costante ricerca di un ragazzo con il quale fidanzarmi. Era diventata una vera e propria ossessione(anche adesso ne sento un po’ la mancanza ma meno rispetto al passato). Cominciai a riflettere sul perché io volessi tanto trovare un ragazzo ed il luogo nel quale condurre la mia ricerca. Apro una piccola parentesi: l’amore si cerca oppure arriva da solo? Per me questo è un altro punto focale. Io ritengo che sia una combinazione dei due fattori la risposta adeguata. Risulta essere del tutto fuorviante l’idea secondo la quale “l’amore prima o poi arriverà” anche senza una reale spinta da parte di noi stessi. Se rimaniamo tutto il giorno in casa è difficile che un ragazzo ci suoni e ci dica: eccomi, sono arrivato. Dall’altro lato ritengo sbagliato anche il cercare costantemente perché ciò rientra nella volontà di pianificare tutto da parte nostra. Io sono una persona estremamente razionale e schematica ma ammetto che le migliori esperienze io le abbia vissute un po’ per caso. Quindi la mia risposta è una sintesi fra questi due poli opposti: è giusto aprirsi a nuove possibili amicizie e conoscenze senza preclusioni di sorta ma, al tempo stesso, inutile l’ansia di arrivare subito al dunque(non in ambito sessuale ma in ambito di costruzione di una storia d’amore). Non so forse questo mio ragionamento risulta essere anche per me un po’ contraddittorio ma è ciò che io ho elaborato in base alla mia esperienza. Ma torniamo alla ricerca del ragazzo. Dopo qualche iniziale alibi che ognuno di noi costruisce per negare la realtà anche a se stessi sono arrivato alla conclusione che cercavo qualcuno per “scaricare” su di lui i miei problemi e conflitti interiori. Venivo da un periodo molto stressante e rischiavo di idealizzare l’altro nel tentativo di scappare da me stesso. Questo fu sicuramente un errore che capii molto più tardi. Ammetto, però, che non sempre si cerca un’altra persona per scaricare le proprie frustrazioni. Può anche capitare il caso in cui un individuo sia riuscito a trovare un’armonia nella propria vita e, spesso, è proprio in quel momento che ci si predispone affinché possa avvenire qualche incontro positivo. Non ho mai condiviso il proverbio “l’amore arriva quando meno te lo aspetti” ma ultimamente ho riflettuto a lungo su questa frase e sono arrivato alla conclusione di ritenerla in parte veritiera. Con ciò non si intende il trovare qualcuno per grazia divina o per caso ma, bensì, accettare anche la possibilità che l’amore possa sia arrivare sia non arrivare. Forse è proprio quando ci si comincia a rasserenare che vengono alla luce i lati migliori di noi stessi. A quel punto le nostre possibilità di trovare qualcuno aumentano esponenzialmente. Ti è mai capitato di sentirti attratto dalla persone solari che emanano positività e serenità? Se rimaniamo a lamentarci senza fare qualcosa nulla muterà mai. Noi stessi siamo la soluzione. Purtroppo il mio discorso che, in linea teorica sembra buono, presenta dei punti deboli. Tu potresti ribattere: e se io già sono tranquillo con me stesso? A questo punto ti chiedo: hai mai provato a conoscere qualcuno dal vivo piuttosto che nelle chat? Non intendo dire che l’utilizzare le chat sia in sé un male perché anche io, in un periodo, ero fortemente combattuto fra la volontà di sperimentare questa realtà e l’opposizione a ciò. Alla fine trovai un compromesso poiché decisi di utilizzare il forum per un confronto e la chat del forum stesso per confrontarmi con gli altri utenti. Scartai i siti di incontro proprio perché temevo di trovare persone interessate più ad un rapporto occasionale piuttosto che all’instaurazione di un dialogo profondo. Con questo non intendo condannare chi cerca solo sesso perché ognuno è libero di vivere la propria vita come meglio ritiene. Ti starai chiedendo: e come sei uscito dalla solitudine nella quale vivevi? Beh, ho trovato una risposta del tutto personale che può essere condivisa da alcuni come rifiutata da altri. Ho preso la decisione di incontrare altre persone facendo attività in ambiti neutri, ovvero non omosessuali, ma nei quali sapevo di incontrare persone con le quali condividere interessi ed obiettivi in comune. Da poco faccio volontariato ed è un buon modo di rapportarsi con gli altri. Mi sono sempre sentito inadeguato quando entravo in relazione con le persone come, ad esempio, in alcune feste molto affollate. In passato decisi di chiudermi in me stesso ma ciò non fece altro che aumentare il mio senso di solitudine. Ultimamente, però, ho preso la decisione d’affrontare le mie paure. Infatti la situazione è un po’ migliorata. Oltre al volontariato mi dedico anche ad un hobby al quale tengo particolarmente ma nemmeno in questo contesto ho trovato qualche “ipotetico ragazzo”. Ho incontrato, però, moltissime persone con le quali instaurare un rapporto d’amicizia. Ovviamente molto dipende dal luogo nel quale vivi: in città risulta essere molto più semplice incontrare persone poiché ci sono maggiori possibilità rispetto a qualche paesino.

davi90
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 23:35

Landon ha scritto:Ciao Davi90, benvenuto nel forum :)
Per quanto riguarda l'amicizia non basta avere in comune l’orientamento sessuale per poter essere amici poiché esserlo significa condividere delle passioni, dei valori di fondo e delle esperienze di vita.
Sì lo so che non basta l'orientamento sessuale per poter essere amici ma preferisco evitare di fare amicizia con etero in particolare con ragazzi. Lo so è un pensiero stupido il mio, ma se faccio amicizia con un etero non credo giusto tenere nascosto che sono gay,soprattutto se con quella persona mi trovo bene. Però c'è il rischio che se lo dico, quella persona possa cambiare opinione nei miei confronti e prendermi in giro con i soliti stereotipi. Solo per questo preferisco evitare le amicizie con etero, in particolare con i ragazzi che forse sono meno tolleranti delle ragazze (ma non è detto).

davi90
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Re: Solitudine forzata

Messaggio da davi90 » martedì 20 agosto 2013, 23:45

Landon ha scritto: Adesso vorrei porti una domanda: perché senti l’esigenza d’avere un ragazzo? Non devi rispondere a me ma a te stesso, cercando di comprendere le reali motivazioni alla base di questa tua esigenza.
Ti posso anche rispondere, perchè il motivo lo so. Voglio sentirmi amato dalla persona che amo, come tutti penso vogliano. Ma forse è anche perchè vedo certe coppie etero che stanno bene insieme e mi chiedo: "Perchè loro sì e io no?"
Landon ha scritto: Tu potresti ribattere: e se io già sono tranquillo con me stesso? A questo punto ti chiedo: hai mai provato a conoscere qualcuno dal vivo piuttosto che nelle chat?
No, in realtà non sono poi così tranquillo con me stesso. Le conoscenze dal vivo le ho fatte dopo che ci siamo conosciuti in chat e alcune sono andate bene, con qualcuno mi sento ancora.

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Re: Solitudine forzata

Messaggio da gianca13 » mercoledì 6 luglio 2016, 20:37

ciao a tutti;) io credo che davi90 sia leggermente ipocrita per quello che scrive

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