Per dirtene una, quando avevo sedici anni (siamo circa coetanei, di anni ne ho fatti 26) dicevo tra me e me : «Eh, se fossi effeminato – se non altro – non avrei bisogno di fare coming out, tutto il mondo saprebbe» – come se poi ci fosse una relazione tra l'effeminatezza e l'omosessualità. Gli stereotipi ce li trasciniamo dentro. Ma quel mio pensiero, rimasto giustamente tale, non aveva alcun tipo di riscontro nella mia vita, non era qualcosa di «mio». Era il modo esteriore per affrontare un 'problema' interiore.
Purtroppo l'immagine che ci costruiamo di noi stessi, in certa misura ci proviene dall'immagine che gli altri ci restituiscono di noi. Per questo ti dico semplicemente di essere te stesso e lavorare per capire se non sia, piuttosto, come mi pare di cogliere dalle tue parole, il contesto in cui vivi ad incidere così pesantemente sul tuo disagio.
Qualche anno fa – non ricordo nei dettagli la storia – avevo letto un articolo su una bambina che aveva subito atti di bullismo a scuola perché aveva il naso particolarmente pronunciato. La soluzione 'geniale' era stata quella di praticarle chirurgia estetica per 'salvarla' dalla morsa del bullismo. La soluzione al malessere è di tipo estetico: rimuovere ciò che è additato come sbagliato. Mi chiedo quale peso si porterà questa ragazza una volta cresciuta: quale insegnamento – lei sì, vittima – le si è dato se non che c'era qualcosa di sbagliato in lei? Ora i problemi che tu sollevi sono sicuramente diversi, però rilevo quel medesimo malessere e quel medesimo tentativo di ricorrere ad una 'soluzione' che – a mio modestissimo e personalissimo avviso – soluzione non è, ed è pure deleteria.
Inoltre, non sei nella mente di tutti i ragazzi gay; quindi non sai quello che effettivamente gli attragga. Certi avranno inclinazioni per i ragazzi più mascolini, altri per quelli effeminati, chi a cui questo genere di discorsi non interessa proprio. Generalizzare partendo dalle chat purtroppo non aiuta.
Aldilà di tutto, piacere di fare la tua conoscenza ccarr
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