
si tira avanti e si cerca di stare bene...
eh l'amore per un ragazzo è una cosa dura da accettare specialmente per me, poi quando ti rendi conto che è davvero qualcosa di forte e che vorresti far scorrere cioè provarlo completamente scopri la cruda realtà cioè che non puoi!Aquilotto ha scritto:Chiedo scusa, nei giorni scorsi stavo studiando per un esame e non ho avuto neanche il tempo di fermarmi e riflettere, cosa che mi dispiace molto.
Comunque, sto "benino". Non è una cosa che mi abbia lasciato tranquillo e felice, un po' mi ha segnato e continua a farlo. Ho dei pensieri ricorrenti, diciamo che non riguardano proprio lui ma più che altro me, legati alla mia poca autostima, a volte credo di non interessare a nessuno, un po' perché per una parte di me il suo atteggiamento mi ha ferito, ma in realtà sono io stesso a dare questa interpretazione, non è certo lui a comportarsi così di proposito. Si tratta di credere in molte cose, nel piccolo, nel quotidiano, lasciando perdere tutta questa storia e in attesa che si presenti l'occasione giusta per star bene davvero. Però nota bene che quando sei riuscito a dare il "giusto peso" alle cose, a ridimensionarle un po', tutto il resto di ciò che succede nella tua vita, ciò che fai, le cose e le persone che incroci nel tuo cammino acquistano tutto un altro ruolo e un altro peso. Alcune possono essere grandi occasioni che magari con il cervello occupato da un sentimento senza sbocco non vedresti, non le sapresti cogliere. Chissà, magari anche tu nella tua vita hai qualche altra strada che è lì e che chiede solo di essere percorsa.
Poi ripeto io parlo per me, per quella che è la mia esperienza. Di norma se le cose mi vanno male sono uno che tende a deprimersi molto, questa volta ho cercato di reagire altrimenti e di passare oltre tenendo per buoni tutti gli insegnamenti che mi potevano essere utili, mi accorgo che ci sto riuscendo e la cosa mi rende un po' più sicuro di me. Spero possa essere così anche per te. Ciao!
A me è successo che "il mio lui" non mi contattasse per almeno tre settimane di fila, come se si fosse dimenticato di me, e io per questo sono stato malissimo.theknack ha scritto:E se il distacco forzato non fosse la via giusta da intraprendere? ho dei seri dubbi sulla questione. Forse lo dico perchè ho ceduto al limite impostomi, ma credo che mantenere il distacco non faccia altro che aumentare il desiderio di rivederlo. Ritengo tuttavia che un distacco sia funzionale nella misura in cui sia affiancato da nuovi stimoli significativi, come conoscere un'altra persona oppure intraprendere un'attività coinvolgente, altrimenti si rivela un fallimento controproducente, paralizzante (soprattutto se l'altra persona non collabora nel distacco, e non ti consente di contattarlo, ma anzi è lui stesso a contattare)... voi che ne pensate?