LEZIONI SULL'OMOSESSUALITA' ALLA STATALE DI MILANO

[Alyosha]

Ho letto un po l'andazzo dei post... Volevo ascoltarvi un pò prima di dire la mia. In tutta sincerità l'iniziativa non mi entusiasma granché. Molto dipende dal taglio che hanno dato gli incontrii, ma non avendone preso parte non posso giudicare. Non so non la vedo bene, non è un tema facile da porgere nel giusto modo (benché ovviamente l'iniziativa abbia tuute le buone intenzioni di questo mondo e per quelle il mio plauso). Io, l'ho già espresso in questo forum, penso chei diritti si tengano tutti assieme e l'unica via è la partecipazione attiva delle associazioni gay a cause che non sono le loro. Bisogna uscire dalla propria solitudine (ma questo vale per tutte le forme di disagio sociale) e legarsi assieme. I gay purtroppo non sono gli unici discriminati. Facciamo un primo passo noi contro tutte le forme di ingiustizia sociale e disagio indotto. Per esperienza le persone quando sono indifficoltà o sofferenti sono molto più solidali con le difficoltà e la sofferenza degli altri e un tantino più aperti. Non sono molto originale in questo. L'associazione articolo 3 viaggia, per esempio, esattamente in questa direzione (tant'è che stio ragionamento in realtà lo mutuo da loro) e non potrei trovarmi più daccordo:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

[barbara]

Anche un altro ragazzo nella sezione Di tutto un pò osservava che c'è il rischio di far passare il messaggio che gli omosessuali siano "un caso da studiare". E' un pò come la questione delle quote rosa in politica.
C'è chi dice che bisogna ammettere che c'è una discriminazione e trovare delle misure per correggerla e chi teme che queste stesse misure finiscano pe confermare la discriminazione stessa . Da etero ritengo che ci sia molta ignoranza . certamente bisogna, come dici tu, far attenzione affrontare le cose nel modo giusto, ma l'omofobia non credo sia una malattia che passa da sola.

[Alyosha]

SU questo certamente è vero, l'omofobia non passa da sola. Tutto dipende dal modo con cui è posta la questione. Se si lasciano parlare persone con le loro esperienze e qualche riflessione (anche di un certo livello a mo di cornice) o se si fanno discussioni sul sesso degli angeli (sapete che nel medioevo si discuteva davvero di questo? Oltre che di tante altre cose di una meraviglia increibile ovviamente). L'effetto "cavia da laboratorio" in un contesto accademico un pò lo temo e non so quanto mi farebbe paicere che si parlasse di me in quel modo sinceramente. Ma questo non saprei proprio dirlo visto che avrei dovuto assistere al seminario. La vedo genuinamente come un arma a doppio taglio: "C''è chi dice che bisogna ammettere che c'è una discriminazione e trovare delle misure per correggerla e chi teme che queste stesse misure finiscano pe confermare la discriminazione stessa". Secondo me c'è del vero in entrambe le posizioni è sempre molto complicato pilotare i rinnovamenti culturali.

[fragile]

allora un corso all'università sull'omosessualità che dia dei crediti mi fa accapponare la pelle!!!! l'incipit sara "parliamo dell'estinzione del homo homosessualis". cioe ci sta che ci siano campagne di sensibilizazione anche in uni ma integrarlo in un percorso formativo dando dei crediti no!!! anche perche tutti sanno che alla fine queste cose lasciano il tempo che trovano!!! gli studenti andranno solo per i tre crediti (perche effettivamente tre credtiti sono tantissimi) e ascolteranno a malapena quello che si dice!!!!

[Alyosha]

Cercavo di ammorbidire la cosa, ma il pericolo che vedo è esattamente quelo di cui parli tu fragile. E' un rischio concreto secondo me, dico solo che bisogna fare queste cose, sapendo quello che si fà e nel modo corretto. Ripeto un seminario in cui si lasci emergere l'esperienza dal basso ha comunque una sua efficacia (le testimonianze toccano dal vivo). MA dovrebbe essere un seminario in cui si parla con gli omosessuali (si porgono domande e perché no si lasciano emergere anche perplessità e quel pizzico di omofobia che tutti abbiamo). Terribile è invece se si parla sugli omosessuali, magari senza di loro.

[barbara]

Ecco, il corso è appena iniziato e già arrivano le prime reazioni. Divertiamoci (per così dire ) ad osservarle.
Ricordiamo che il corso è stato promosso da un comitato di studenti a seguito di un'aggressione omofoba subita da uno studente.
Nei giorni successivi alla prima lezione compaiono due articoli sul quotidiano "Libero" . Il primo consiste in un reportage sul sesso gay nei bagni dell'università statale ; nella stessa pagina si annuncia la prima lezione e apprendiamo che l'iniziativa da corso "sull'omosessualità" si sarebbe trasformata in corso "di" omosessualità. Il girono seguente un'altra giornalista invece critica il corso come inutile (forse gli studenti , come spesso capita , sono intelligenti ma non si applicano abbastanza per "diventare" gay??? )
Questo è un commento della vicenda che ho trovato

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... osessuali/

una replica del giornalista Francesco Specchia
http://www.notiziegay.com/?p=66534

[Pugsley]

Ciao ragazzi,
ormai il laboratorio è quasi concluso.
Devo dire che sono molto soddisfatto.
Le prossime ultime due lezioni sono le più interessanti in vista delle prospettive future.
Vi posto il link dei podcast che potete anche scaricarvi se vi interessano.
http://podstudy.spolitiche.unimi.it/gro ... tomo/blog/
Ho conosciuto anche un sacco di gente!!!
Un saluto.
Pugsley

[barbara]

Mi sembra davvero che sia stato un corso molto interessante , serio e ben curato .
Ho aperto il link, ma le lezioni non sono disponibili vero? cliccando sulle bande audio non succede nulla. Peccato!! Forse bisogna entrare nel sito?
Comunque grazie Pugsley. Ciò che hai scritto conferma il buon esito dell'impegno del comitato di studenti dell'università che ha voluto questo corso.
Sono stati molto tenaci e coraggiosi e ne è valsa la pena, a quanto pare.
Ora l'articolo di quel giornalista che lo ha criticato ci appare ancora più assurdo di quanto non sembrasse all'inizio.
Sicuramente nessuno meglio di uno studente gay può giudicare la qualità dell'esperienza, che è stata positiva sotto diversi punti di vista, a quanto racconti.