Il dopo...

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Alyosha
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Re: Il dopo...

Messaggio da Alyosha » lunedì 25 luglio 2011, 16:42

ma io avevo voglia di cambiamenti e non riuscivo a continuare a tenermi tutto dentro... stavo esplodendo (ho avuto pure una mezza crisi di ansia, ero solo a casa sono entrato in iperventilazione ed ho avuto forti crampi agli arti che mi hanno impedito qualsiasi movimento per circa mezz'ora )
Non ho parole! E' veramente ingiusto che una persona debba patirne di simili, sono contento che tu adesso stia meglio e che abbia trovato una città, che per quanti difetti abbia alla fine è molto accogliente un pò per tutti.

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marc090
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Re: Il dopo...

Messaggio da marc090 » lunedì 25 luglio 2011, 17:22

boy-com ha scritto:marc090 innanzitutto ti ringrazio del voi, ma un tu basta :lol:. Vorrei defilarmi con viscosità dal tema del c.o no. :mrgreen:, non per una forma di scortesia, ma perché so già che la discussione diventerebbe troppo di principio a parte che nel forum si ripete e ripete dall'alba dei tempi l'alternativa c.o. si e c.o..Vediamo un se riesco a risponderti facendo un pò da "saponetta"...
La questione che poni del cambiamento è molto importante, io però non temerei affatto i periodi di stasi. Non è necesssario secondo me farsi prendere da una frenesia del cambiamento, perché questa a volte ci fa muovere in modo confuso e può essere in qualche caso un problema in sé. Stare fermi, rilassarsi senza fare nulla e didecare un pò di tempo a sé, viene sempre molto complicato. Quello che farei nel tuo caso è innanzittutto rinunciare ad alternative così drastiche per cui se non lo dici a tutti soffri in silenzio, che detto diversamente significa dire che se lo dici a tutti e riesci a farti accettare sei felice. Sarebbe come dire che un etero è felice perché la sua sessualità è accettata da tutti. Quello che intendo dire è che secondo me non vale la pena caricare di troppe aspettative il c.o.

Gusband: Non volevo affatto sminuire il tuo percorso. Tutto ciò che hai ottenuto t'è costato fatica e almeno adesso fare che tu ce l'abbia fatta a risalire la china. Hai avuto amici stronzi che ti hanno tradito, questo mi dispiace parecchio, hai comunque trovato gente migliore di quella che hai perso. Sse mi dovesse capitare quello che è successo a te certamente vorrei avere la forza di fare quello che hai fatto tu. Se siamo in ballo balliamo, ma finché mi è possibile preferisco vivermi la mia vita con calma, perché so per certo che l'ultimo dei miei problemi è non essere dichiarato.
Si verissimo, in effetti rischiavo anch'io che la discussione si posasse su troppe posizioni di principio :) Comunque... penso di aver capito che intendi, anche se.. diciamo che il discorso più congeniale che mi viene in mente è che la libertà (d'essere e di esprimersi) è uno strumento per la nostra felicità... quindi è inutile cercarla se la felicità la possiamo ottenere in un altro modo... Però, accettare questo ragionamento, sarebbe anche come rilegare diciamo, una parte di se, ignorarla, forse... O no?
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Alyosha
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Re: Il dopo...

Messaggio da Alyosha » lunedì 25 luglio 2011, 17:57

marc090 si sono molto d'accordo, la libertà è fondamentale. Anche a me tante volte pesa non poter essere libero di muovermi e sopratutto dover fingere una vita etero che non ho (battutine, apprezzamenti e compagnia bella). Ma la libertà la vedo più come libertà di essere non di fare. Insomma per come la sto vivendo io, non è tanto poter commentare in pubblico, ma potermi concedere la possibilità di desiderare. Potrà sembrarvi una fesseria, ma per me non è una cosa scontata visto l,a mia storia. La momento mi sento libero quando vado al mare, mi guardo un bel ragazzo e mi dico chiaramente che mi piace. Se invece lo dicessi in giro non so fino a che punto mi sentirei libero. Penso siano percorsi abbastanza individuali. Ma tu esattamente come ti senti? Confesso di non aver capito fino infondo cosa ti turba.

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Re: Il dopo...

Messaggio da marc090 » lunedì 25 luglio 2011, 21:08

boy-com ha scritto:marc090 si sono molto d'accordo, la libertà è fondamentale. Anche a me tante volte pesa non poter essere libero di muovermi e sopratutto dover fingere una vita etero che non ho (battutine, apprezzamenti e compagnia bella). Ma la libertà la vedo più come libertà di essere non di fare. Insomma per come la sto vivendo io, non è tanto poter commentare in pubblico, ma potermi concedere la possibilità di desiderare. Potrà sembrarvi una fesseria, ma per me non è una cosa scontata visto l,a mia storia. La momento mi sento libero quando vado al mare, mi guardo un bel ragazzo e mi dico chiaramente che mi piace. Se invece lo dicessi in giro non so fino a che punto mi sentirei libero. Penso siano percorsi abbastanza individuali. Ma tu esattamente come ti senti? Confesso di non aver capito fino infondo cosa ti turba.
Già :) Domanda corretta... In effetti... se non mi lasciato in molte spiegazioni è che sento un peso su tutta la mia vita, partito da quando finalmente sono riuscito a guardare in faccia il fatto che non volevo accettare tutto me stesso.. Un peso che mi tormenta perchè mi son lasciato completamente permeare dai pregiudizi della gente, perchè ho lasciato perdere tante occasioni e in linea di massima, perchè ora non sto riuscendo a dargli l'impronta che voglio dargli...

Il fatto stesso che non abbia mai incontrato grosse difficoltà nella vita, ma che per una cosa come questa, che dovrebbe essere scontata, ci stia così male, mi provoca rabbia... Rabbia perchè non riesco a contrabattere tutto questo, anche questi atteggiamenti un pò assurdi.

Io ho identificato una soluzione in un piccolo cambiamento, una piccola svolta che mi aiuti a guardare le cose da un'altra ottica... però... diciamo che rimane comunque difficile convivere con una contraddizione come quella che mi son costruito, ossia una persona abbastanza integra e per la sua strada, che ha passato tutta la vita a non accettarsi... uno che si è sempre vantato (non rinfacciandolo alla gente menomale :) ) di riuscire a risolvere i problemi laddove molti tornavano indietro, che rimane completamente paralizzato da così "poco"... Il tutto, permeato con un lieve senso di colpa, per tutte quelle cose fatte in nome dell'orgoglio e della cosa giusta... che pian piano ritornano indietro... Non so, spero solo di non aver scritto troppe assurdità e che si capisca l'idea che volevo rendere :)

Comunque.. la libertà di cui dici non è poco... solo che credo che libertà vera e propria sia la possibilità di chiamare libertà (ossia riconoscere di avere la possibilità di fare sia quello che la cosa contraria) un atteggiamento del genere
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Il dopo...

Messaggio da gusband » lunedì 25 luglio 2011, 21:17

"[...] incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà [...]"
http://youtu.be/p1Y4xjh0rC0 :)
Ti ho trovato lungo il fiume che suonavi una foglia di fiore, che cantavi parole leggere, parole d'amore...
Ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso, ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso... [Faber]

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Re: Il dopo...

Messaggio da Alyosha » lunedì 25 luglio 2011, 21:27

Gusband giuro che tio stavo linkando proprio Gaber!!!! Lui è il migliore!
Comunque forse conviene che apri un topic tutto tuo (o magari ne apro uno io appena riordino le diee moh vediamo), povero stiamo intasando quello di marc090.
Marc perdonami sono viscolo ogni tanto :oops:
Ultima modifica di Alyosha il lunedì 25 luglio 2011, 21:32, modificato 1 volta in totale.

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Re: Il dopo...

Messaggio da marc090 » lunedì 25 luglio 2011, 21:30

No... mi fa piacere... nulla in contrario... L'unico problema è che spero che non diventi una sessione di chat ma non credo sia la stessa cosa comunque :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Il dopo...

Messaggio da marc090 » martedì 26 luglio 2011, 16:57

Hum... comunque, in effetti, è vero che se ne può parlare ma sto giungendo alla considerazione che si tratta di un problema mio prima di tutto e se non giungerò ad una soluzione, qualunque essa sia, sarò io e soltanto io a raccoglierne i frutti un pò arcigni :)

E tutto questo, per dire che chiudo qui dai, ho trovato l'ispirazione e credo di aver capito come andare avanti in modo concreto senza soffrirne; comunque per chiunque ne voglia ancora parlare o simili... Io sono qua! :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Il dopo...

Messaggio da clark68 » martedì 26 luglio 2011, 22:41

:) Salve a tutti :)
Marc090
la tua situazione è comune a tanti credo che sia una problematica vissuta da tanti un pò nella tua esperienza mi ci ritrovo.
Ognuno di noi ha sicuramente un vissuto, un passato che ci rende ciò che siamo oggi con le sue conseguenze belle e brutte e questa è una realtà :shock:
Avvolte non ci sentiamo liberi perchè sentiamo il peso di un fatto successo
o non vediamo un nostro sogno realizzarsi. Il problema forse sta proprio li dare una svolta ora nel presnte cercare di vedere le cose in modo diverso non dobbiamo più usare il passato come l'incudine sul quale percuotere il presente e il futuro.
Si sente che sei un ragazzo in gamba forse ci vuole un po piu di fidcucia in se stesso cosi da trovare ogni momento la vita molto più allietante e capire che il passato è un luogo dove serbare ricordi e non rimpianti e che il futuro reca promesse e sogni realizzabili e che il presente è ciò di cui abbiamo realmente bisogno. ;)
Auguri per tutto a presto
affettuosamente Clark

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Re: Il dopo...

Messaggio da marc090 » mercoledì 27 luglio 2011, 2:13

clark68 ha scritto::) Salve a tutti :)
Marc090
la tua situazione è comune a tanti credo che sia una problematica vissuta da tanti un pò nella tua esperienza mi ci ritrovo.
Ognuno di noi ha sicuramente un vissuto, un passato che ci rende ciò che siamo oggi con le sue conseguenze belle e brutte e questa è una realtà :shock:
Avvolte non ci sentiamo liberi perchè sentiamo il peso di un fatto successo
o non vediamo un nostro sogno realizzarsi. Il problema forse sta proprio li dare una svolta ora nel presnte cercare di vedere le cose in modo diverso non dobbiamo più usare il passato come l'incudine sul quale percuotere il presente e il futuro.
Si sente che sei un ragazzo in gamba forse ci vuole un po piu di fidcucia in se stesso cosi da trovare ogni momento la vita molto più allietante e capire che il passato è un luogo dove serbare ricordi e non rimpianti e che il futuro reca promesse e sogni realizzabili e che il presente è ciò di cui abbiamo realmente bisogno. ;)
Auguri per tutto a presto
affettuosamente Clark
Ciao clark68, grazie per la riposta... comunque.. c'è una cosa che non ho capito... mi parli di passato... eppure ciò che temo credo che sia il futuro non quello che è stato.. O ti riferivi ad un parallelo con la tua esperienza? :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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