Lettere

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
Rispondi
Kris
Messaggi: 5
Iscritto il: domenica 1 luglio 2012, 9:44

Lettere

Messaggio da Kris » giovedì 6 dicembre 2012, 17:56

Mamma e Papà,
siete dei genitori fantastici. Non potrei immaginare come la mia vita sarebbe cambiata se non ci foste stati, ma so per certo che sarebbe peggiore. Deludervi è l'ultima cosa che vorrei fare, la sola idea mi terrorizza. Voi mi amate come figlio, ma vorreste di più per me. Sarei felice se potessi vedervi fieri di me anche solo una volta. Ho passato l'adolescenza chiuso in casa a respingere il mondo perché ne ero impaurito ed infastidito. Tutto quel rumore, quelle frivolezze non mi hanno mai sfiorato, ma alla fine mi sono ritrovato completamente solo. E voi lo avete capito, e soffrite per me. Se io fossi diverso, forse riuscirei a darvi le cose che vi aspettate da un figlio. La scuola non fa per me. Quando ho perso un'anno di liceo non mi avete detto praticamente niente, e lo capisco solo ora. Cos'è che vi passava per la testa allora? Vi eravate già rassegnati? Vorrei sapere cosa pensate di me ora. Quando litighiamo è disgustoso. Dite le cose peggiori, quelle che un figlio non si vorrebbe mai sentir dire. Ma poi tutto torna normale, in quello stato di calma apparente che assomiglia alla sopportazione. Io sto fermo, voi state fermi, rimandando qualsiasi decisione ed avvenimento. Penso che questo sia il motivo per il quale non abbiamo mai parlato seriamente di qualcosa. Io vi amo, e per questo vorrei allontanarmi da voi. Come farei altrimenti? Non ho il coraggio di guardarvi in volto mentre vi dò un'altra delusione. E probabilmente non lo farò. Se riuscissi ad odiarvi sarebbe tutto più semplice, seppur sgradevole. Non avrei nessun problema ad avere questo faccia a faccia con voi. Non soffrirei se le cose dovessero andare male. Ma non è così, ed ho paura di perdervi.

Ivan,
sei una persona disgustosa. Sei come la rappresentazione di tutte le cose che odio. Pensi che solo perché io sono tuo fratello debba esserci qualche sorta di alchimia tra noi? Ti sbagli di grosso. Sei un immaturo, egocentrico ed opportunista al quale non interessa niente dei tuoi familiari. Pensi che tutto ciò che esce dalla tua bocca sia vero e ti credi incorreggibile. Quante volte sono stato in silenzio mentre da quel tuo buco di fogna uscivano le peggiori cose che io abbia mai sentito? Mi credo una persona tranquilla e pacifica, ma un bel cazzotto in faccia a volte te lo tirerei. Forse tu non mi odi come io odio te, ma non mi interessa proprio. Sono sicuro che pur di non contraddirti mi daresti fuoco. Tanto dobbiamo bruciare tutti, no?

Nicola,
come faccio con te? Non ci siamo mai visti, ma durante questi due anni sei diventato quello che potrei chiamare come il mio migliore amico. Quando sono depresso e mi sento giù di morale sei sempre disposto a leggere i miei sfoghi, anche se magari hai altro da fare. Ti sei dimostrato una persona matura, anche se il mio coming out con te è stato un po' brusco. Non potevo aspettarmi di meno da te. Se solo riuscissi a capire quanto sei prezioso per me e quelli che ti stanno attorno, forse riusciresti a superare le tue paure. Ti stai costringendo a vivere un'esistenza miserabile, perennemente chiuso nella tua stanza. Pensi che non ti sia rimasto nulla, e vuoi rifiutare ciò che ancora c'è. Io voglio vivere di più, e tu di meno. Farei cose impossibili per aiutarti, ma attraverso una tastiera cosa potrei inventarmi? Sarò sempre presente se mi chiederai aiuto.

Lele,
ti amo. Ormai è passato più di un'anno, sono rimasto immobile fin troppo tempo. Da te ricevo continuamente segnali contrastanti, non ho nemmeno l'opportunità di aspettarmi cosa sentire da te. Anche se io lo so che non mi ami, non riesco a staccarmi da te. Il mio essere così appiccicoso ti ha solamente allontanato dal resto della classe, ormai lo avrai capito anche tu che tutti parlano. Eppure non mi allontani, anzi mi cerchi. Perché? Poi però scompari, ti sta bene stare da solo e non hai intenzione di cambiare la cosa. Pigrone. Io ci ho provato a dirti tutto, ti avevo detto che volevo parlarti di persona e che era molto importante, e tu hai declinato semplicemente. Come se non avessi nemmeno intenzione di sentire quello che volevo dirti. Ho pianto in mezzo a tutti, ma tu per fortuna non lo sai. Sei un po stupido e non hai capito o sei semplicemente insensibile? Non capisco.
Io non ti farei mai del male. Vorrei non dichiararmi con te, perché comprometterebbe la nostra amicizia, ti farebbe sentire a disagio, ed a scuola rimarresti praticamente da solo. Ti farebbe male. Ma stando separati forse potrei rinunciare ai miei sentimenti e quindi stare meglio. E' egoista, è sbagliato. Sei il primo ragazzo che mi ha fatto sentire così bene, che mi ha dato affetto. Forse per questo mi sono innamorato di te. Perché mi fai sentire bene. Ma non è questo l'amore? Non voglio sminuire i miei sentimenti per te. Vorrei solo esprimerli in qualche modo, ma non so se sia giusto farlo.

Scusatemi questo sfogo. Vorrei solamente condividere con voi ciò che provo per le persone a me care, magari qualcuno si ritrova, non lo so. Forse buttando giù ciò che mi passa per la mente e sentendo cosa dite potrei stare meglio per qualche ora, non so nemmeno questo.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: Lettere

Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 6 dicembre 2012, 18:50

Ciao Kris, ti ringrazio per aver voluto condividere con noi alcuni “frammenti” della tua vita :)
Quello che provi verso i tuoi genitori, la paura di volerli deludere, penso sia una cosa comune di ogni ragazzo che scopre la propria omosessualità… purtroppo per molti genitori è molto difficile accettare determinate cose…
Kris ha scritto: Lele,
ti amo. Ormai è passato più di un'anno, sono rimasto immobile fin troppo tempo. Da te ricevo continuamente segnali contrastanti, non ho nemmeno l'opportunità di aspettarmi cosa sentire da te. Anche se io lo so che non mi ami, non riesco a staccarmi da te. Il mio essere così appiccicoso ti ha solamente allontanato dal resto della classe, ormai lo avrai capito anche tu che tutti parlano. Eppure non mi allontani, anzi mi cerchi. Perché? Poi però scompari, ti sta bene stare da solo e non hai intenzione di cambiare la cosa. Pigrone. Io ci ho provato a dirti tutto, ti avevo detto che volevo parlarti di persona e che era molto importante, e tu hai declinato semplicemente. Come se non avessi nemmeno intenzione di sentire quello che volevo dirti. Ho pianto in mezzo a tutti, ma tu per fortuna non lo sai. Sei un po stupido e non hai capito o sei semplicemente insensibile? Non capisco.
Io non ti farei mai del male. Vorrei non dichiararmi con te, perché comprometterebbe la nostra amicizia, ti farebbe sentire a disagio, ed a scuola rimarresti praticamente da solo. Ti farebbe male. Ma stando separati forse potrei rinunciare ai miei sentimenti e quindi stare meglio. E' egoista, è sbagliato. Sei il primo ragazzo che mi ha fatto sentire così bene, che mi ha dato affetto. Forse per questo mi sono innamorato di te. Perché mi fai sentire bene. Ma non è questo l'amore? Non voglio sminuire i miei sentimenti per te. Vorrei solo esprimerli in qualche modo, ma non so se sia giusto farlo.
La lettera che più mi ha colpito è stata quella per il ragazzo che porti nel tuo cuore, mi fa tornare alla mente quando si incontra quella persona che riesce a farti battere il cuore in una maniera “diversa dal solito”… quella persona che vorresti avere vicino mentre l’alba irrompe nel cielo… quella persona che vorresti avere vicino mentre cammini su una spiaggia, mano nella mano…

Un abbraccio, Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Lettere

Messaggio da barbara » giovedì 6 dicembre 2012, 19:13

Caro Kris, hai scelto un modo particolare di trasmettere ciò che provi: la lettera. Quando scriviamo una lettera usiamo il pronome "tu" ,accanto al pronome "io". E improvvisamente noi che leggiamo ci troviamo fra due persone ,proprio nel mezzo delle loro incomprensioni, dei loro dialoghi, soprattutto dei loro silenzi. Specie perchè questa è una lettera immaginaria. Una lettera che si vorrebbe, ma non si può, spedire. E' una lettera di desideri, di parole mai dette, di speranze. Una lettera a te stesso, in fondo, ma anche una lettera a noi tutti. Siamo noi a raccogliere questo caos apparente della tua vita di ragazzo. Essere adolescenti sarebbe già abbastanza complicato, anche se tu non fossi gay . Ma la tua è una fatica doppia , almeno finchè le cose intorno a noi non cambieranno.
Trovare se stessi , conquistare la serenità: una strada in salita che ti mette alla prova , ogni giorno. In ciò che scrivi c'è la grinta di chi non si arrende e la sensibilità di chi guarda oltre la superficie delle cose.
Come scrisse qualcuno: "Bisogna avere il caos dentro di sè per generare una stella danzante", perchè è dentro le sfide della vita che possiamo esprimere appieno ciò che siamo.
Complimenti per le tue lettere, alla tua età scrivere così non è da tutti.

Machilosa
Messaggi: 385
Iscritto il: giovedì 7 luglio 2011, 22:56

Re: Lettere

Messaggio da Machilosa » venerdì 7 dicembre 2012, 23:06

Caro Kris,
sfogarsi fa sempre bene! Scrivere è tremendamente liberatorio, ma soprattutto è buffo rileggersi a distanza di tempo. A volte ne basta anche poco, per avvertire un abisso tra ciò che si è scritto in passato e ciò che si prova adesso; molto di ciò che ti pesa oggi ti farà sorridere domani, perciò non ti incupire troppo!
Ho sempre molta stima di chi sa scrivere bene e mi sembra che tu sia partito col piede giusto, perciò consentimi di farti i miei complimenti.
Benvenuto!

Rispondi