ho paura di me stesso

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
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f.pao***
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ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » giovedì 27 dicembre 2012, 16:55

ciao a tutti, mi sono presentato un'oretta fa e ora scrivo questo post, perchè ho bisogno di una mano e spero mi possiate aiutare. sono francesco, ho 16 anni e sono un ragazzo timido, ma appena conosco qualcuno e so di potermi fidare mi apro e divento un'altra persona: rido, scherzo, mi confido e ascolto gli altri. ho avuto una vita per ora breve ma molto concentrata: sono stato più volte minacciato di morte sia all'asilo che alle elementari, e altre brutte esperienze come la perdita di parenti a me molto cari. tutto questo ha fatto si che io mi chiudessi sempre più in me stesso e perdessi la fiducia negli altri, il mio unico punto di riferimento era la mia famiglia. sono riuscito ad uscire da questa paura verso quelli che mi stavano intorno grazie a una mia carissima amica e ad altre esperienze fatte, nonchè visite da psicologi, ma ancora ho quel pizzico di diffidenza che mi fa apparire agli occhi degli altri quel ragazzo strano e timido. ho usato la parola strano perchè è quella che mi sono sentito più volte affidare: si, non perchè sia effemminato o cose del genere, ma perchè a differenza dei miei coetanei sono un tipo serio, che non parla mai di sesso e di ragazze, quello che non sbava appena passa una bella ragazza e che non fa il figo per attirare le ragazze. sono un ragazzo sempre disponibile ad ascoltare gli altri, ad essere quella spalla su cui piangere nei momenti tristi, non ce la faccio ad essere diverso, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo spesso mi ha portato ad essere "sfruttato". ho ababstanza amici, ma pochissimi sono quelli di cui mi fido completamente. faccio tantissime attività dopo la scuola (questo non vuol dire che non studi, sono al terzo anno di liceo scientifico con voti abbastanza alti), chitarra dopocresima teatro palestra ecc, forse anche per tenermi occupato e non pensare. esatto, non voglio pensare perchè ho paura di capire qualcosa di me: essere omosessuale.
un giorno quando avevo 12/13 anni vidi per caso (cioè aprii una email in spam) su internet un sito gay: ne rimasi un po' sconvolto, ma mi piacque. nel tempo cominciai a fare fantasie con un altro uomo, a masturbarmi pensando a scene di sesso omosessuali e a vedere più in là video gay, ma senza mai innamorarmi di un mio amico. non sono attratto dalle ragazze e non mi immagino mai di far sesso con una, mentre mi capita invece di guardare per strada o in palestra dei bei ragazzi. il mio sogno però è sempre stato quello di sposarmi, di avere famiglia e di poter dare alla luce dei figli. ho avuto l'anno scorso l'unica mia storia con una ragazza: durata tre mesi, mi eccitavo solo a baciarla, e abbiamo fatto due volte anche i preliminari. e allora sono confuso: chi sono? cosa voglio veramente? cerco da un po' una risposta a queste domande, ma ne trovo ancora nuove.
in questi giorni di vacanza mi sto vedendo queer as folk usa, un telefilm parecchio bello ma che mi ha confuso ancor di più le idee: esistono coppie serie omosessuali? perchè se io fossi gay non vorrei ritrovarmi poi vecchio da solo, senza nessuno affianco, ma vorrei amare qualcuno e sapere di averlo al mio fianco fino alla fine. e poi come farei a trovare quel ragazzo giusto? nel senso è facile per me trovare una ragazza, perchè non sono bello ma colpisco quelle meno superficiali per il mio carattere, e se volessi potrei mettermi insieme a una anche domani, ma se capissi di essere gay come farei a trovare un ragazzo? e poi come farei con i miei? mio babbo so per certo che sarebbe comunque indifferente, ma mia ammma è sempre stata contraria alle coppie gay, a gay pride e roba varia perchè ultracattolica... e con i miei amici? nessuno sa di questi miei pensieri e paure ma è qualcosa di veramente pesante quello che mi porto dietro..
cosi eccomi qui, dopo tanto girare su internet alla ricerca di risposte... scusatemi per questo post abbastanza lungo e scusatemi se ci sono errori, ma non ho il tempo per rileggerlo... grazie in anticipo
Ultima modifica di f.pao*** il giovedì 27 dicembre 2012, 23:09, modificato 1 volta in totale.

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demonslayer92
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da demonslayer92 » giovedì 27 dicembre 2012, 18:17

aspetta. A volte di fronte all'incerto ci facciamo cogliere dall'ansia di capire. Capisco che tu senti il bisogno di sapere su quale binario viaggerà il tuo treno, forse anche per il timore di perderlo, ma credimi le esperienze tante o poche che hai vissuto hanno in tutti i modi contribuito a darti delle indicazioni. Potresti essere gay, potresti non esserlo, potresi essere bisessuale, qualsiasi percorso deciderai e crederai che sia il tuo percorso lo deciderai seguendo l'unica strada che non ti farà sbagliare, cioè il cuore. Saranno secondo me i sentimenti a dirti chi sei e cosa vuoi, anche se questo cambierà con il tempo; quando ti innamorerai saprai quale scelta fare per la vita che potrebbe anche non durare, perchè potresti cambiare idea, ma in ogni caso affidati ai sentimenti e la persona (maschio o femmina) di cui ti sarai innamorato, ti dirà chi sei e cosa vuoi veramente. Adesso evita il panico se l'attrazione fisica da parte tua coinvolge entrambi i sessi; succede perchè sono gli ormoni a decidere qualcosa di indefinito che i sentimenti chiariranno.

f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » giovedì 27 dicembre 2012, 18:40

demonslayer92 ha scritto:aspetta. A volte di fronte all'incerto ci facciamo cogliere dall'ansia di capire. Capisco che tu senti il bisogno di sapere su quale binario viaggerà il tuo treno, forse anche per il timore di perderlo, ma credimi le esperienze tante o poche che hai vissuto hanno in tutti i modi contribuito a darti delle indicazioni. Potresti essere gay, potresti non esserlo, potresi essere bisessuale, qualsiasi percorso deciderai e crederai che sia il tuo percorso lo deciderai seguendo l'unica strada che non ti farà sbagliare, cioè il cuore. Saranno secondo me i sentimenti a dirti chi sei e cosa vuoi, anche se questo cambierà con il tempo; quando ti innamorerai saprai quale scelta fare per la vita che potrebbe anche non durare, perchè potresti cambiare idea, ma in ogni caso affidati ai sentimenti e la persona (maschio o femmina) di cui ti sarai innamorato, ti dirà chi sei e cosa vuoi veramente. Adesso evita il panico se l'attrazione fisica da parte tua coinvolge entrambi i sessi; succede perchè sono gli ormoni a decidere qualcosa di indefinito che i sentimenti chiariranno.
hai completamente ragione ed è quello che mi sono detto più e più volte, ma non ce la faccio.. nel senso ogni giorno che passa mi domando sempre di più chi sono... poi non lo so.. quell'esperienza che ho avuto con quella ragazza non ha molto senso perchè alla fine sono stati solo preliminari.. e non mi attira molto quello che potevamo fare dopo..

Jek70
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Jek70 » giovedì 27 dicembre 2012, 19:59

Ciao f.paoli,
è normale alla tua età avere dubbi e confusioni, ci siamo passati tutti. L'adolescenza è l'età un po' critica in tal senso perchè il corpo cambia e ci sono al suo interno in atto delle vere tempeste ormonali.

In quello che scrivi mi ci rivedo molto quando anche io avevo la tua età ma tu sei già un passo avanti perchè ti poni delle domande che io all'epoca cercavo di soffocare.

La cosa che mi sento di dirti è quella di non avere mai paura di te stesso e soprattutto non devi mai cercare di conformarti a niente e a nessuno. Devi sempre essere te stesso e di questo esserne sempre orgoglioso.

Le confusioni vedrai che piano piano si appianeranno. Non reprimere le tue fantasie e vivile serenamente.

Leggo nel tuo post anche la paura di un futuro di solitudine. Questa non dipende dall'orientamento sessuale ma solamente dalla capacità di farsi voler bene dagli altri ma mi pare di capire non sia un tuo problema. :)

Le coppie gay serie esistono eccome solo che al contrario di quelle etero non sono evidenziate ma ci sono al pari delle altre.

Spesso si tende sempre ad evidenziare esempi di vita gay poco edificanti mentre nella vita etero, molto ipocritamente, si tendono a nascondere. La realtà invece è che sia da una parte che dall'altra le cose sono esattamente uguali.

Esistono coppie disastrate o felici in ambe due i casi, anzi forse nel caso etero è pure peggio perchè molti sono condizionati ad un percordo di vita stereotipato dalla società dove, raggiunta una certa età, ci si deve sposare e mettere su famiglia senza magari esserne predisposti e poi i risultati sono spesso sotto gli occhi di tutti.

Comunque per tutto questo sei ancora molto giovane e ora come ora pensa solo a curare con serenità gli studi e le tue passioni e per il resto lascia che sia il tuo cuore a scegliere la persona meritevole del tuo affetto.

Gay, bisex, etero, sono solo aggettivi e nulla più, la verità è che ogni persona è unica ed irripetibile e la sola idea di racchiudere l'immensità di un essere umano in un aggettivo è pura follia.

Vivi semplicemente la tua vita nel modo che ti possa dare la massima soddisfazione e felicità.

Machilosa
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Machilosa » giovedì 27 dicembre 2012, 22:11

Ti ho già risposto nel post di presentazione, ma aggiungo qualcosa anche qui!
I gay seri esistono eccome; io frequento un ragazzo da 11 mesi e la prossima settimana andremo a convivere. Sogniamo di emigrare all'estero e di costruirci una famiglia, un giorno (con tanto di cane, gatto e bimb*)!
Come me ce ne sono tanti; conosco diverse coppie stabili e alcune storie potrai leggerle anche sul forum.
Le fantasie masturbatorie sono fortemente indicative del nostro orientamento sessuale, ma non dimenticare che omosessualità significa innanzitutto amare una persone del proprio sesso, provare del desiderio sessuale ma anche (e, soprattutto, oserei dire), dell'attrazione affettiva, emotiva.
Sei giovanissimo ed hai una vita intensa; probabilmente conosci già molte persone e ne conoscerai sempre di più, sino a che non incontrerai colui o colei che ti farà battere il cuore. A quel punto capirai senza indugi!
Ciò che conta, come ti ho già detto, è che tu ti faccia un'idea chiara su cosa significhi essere omosessuale, al di là di tutti gli stereotipi e i pregiudizi.

f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » giovedì 27 dicembre 2012, 23:17

grazie mille a tutti :) quindi secondo voi l'unico modo per capire veramente chi sono è aspettare e lasciare che il cuore faccia il resto? anche se ormai, non so se per autoconvinzione o perchè capisco senza saperlo, divento sempre più sicuro di esserlo, e mi porta a sempre nuove domande... un altro mio problema è che non riesco a socializzare molto con i ragazzi: nel senso io ho molte amiche femmine e pochi maschi... non so il perchè, forse una paura interiore o forse perchè più semplicemente tutti quelli della mia età sono bambini... non conosco ragazzi maturi come me, con i miei stessi interessi, o comunque abbastanza seri da affrontare argomenti un po' più intelligenti del solito "oh mi sono portato a letto questa...". forse come già detto sono strano io...

una cosa che mi sono dimenticato di dire perchè me ne vergogno un po'... mi masturbo qualche volta pensando a un mio grande amico...

Alyosha
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Alyosha » giovedì 27 dicembre 2012, 23:34

f. te la butto lì poi ci ragioni per come vuoi perché le mie parole non saranno certo risolutive sul punto. Certi stati d'ansia ti dicevo perdono spesso l'oggetto concretto e si avvitano molto, in realtà l'ansia è esattamente questo macchinare su cose vuote o con livelli di preoccupazione non accettabili. Molta ansia dipende certamente dalla quota di omofobia diffusa che lascia immaginare l'omosessualità nel peggiore dei modi possibili, dalle parole dei prelati, alle macchiette gay in tv, ai siti gay insomma si vede e si sente dire di tutto e di più sul mondo gay, ma poi nei fatti la realtà sono in pochi a conoscerla, anche tra gli stessi gay. L'altra quota d'ansia dipende molto invece dalla natura delle emozioni che si riversano nell'oggetto d'ansia e qualcosina in più ce la dici tu stesso. E' chiaro che la morte genera angoscia, che lutti vissuti in famiglia se vedo bene ad una tenera età, restano impressi nei bambini in modo particolare, visto che in genere si è poco in grado di decifrare e quindi manipolare certe emozioni particolarmente complicate da gestire. Da come ci racconti tu la tu storia, pare proprio che leghi l'omosessualità a questo senso di morte, nel senso che ce le racconti proprio in sequenza. Più che altro tieni presente che l'adolescenza è un periodo in cui pe rovvi motivi emergono le pulsioni sessuali e il primo "contatto" almeno immaginifico con l'altro, le prime emozioni e che quindi è una fase dove si entra in contatto per la prima volta come emozioni per così dire accumulate incosapevolmente altrove e che insomma quuando il tappo salta a volte il botto può essere cruento. In realtà non devi affatto temere questi stati d'animo per quanto di facciano paura, ma al contrario lasciare che questa angoscia emerga, fargli prendere un pò d'aria, più la butti fuori e meno male ti fa dentro.
A parte questo penso che la vita di un gay, la scrive in grande misura il gay stesso, per quanto i condizionamenti esterni siano voraci. Però vedi uno o è gay o non è gay e lo è a prescindere dalle scelte di vita che farà e le storie che vivrà, il primo passo è innanzitutto scegliere cioè che si è. Oggi per fortuna nostra i tempi stanno cambiando ed esistono possibilità concrete di costruire rapporti di coppia seri e duraturi nel tempo, ma non fossilizzarti su questa cosa, almeno al momento. Vedrai dopo in che misura rovare a costruire relazioni, ma un gay non è realizzato solo se vive dentro una relazione, è realizzato, come tutti gli altri essere umani, se sta bene con se stesso.
Hai un'età in cui è fondamentale concentrarsi sul proprio futuro, cerca di renderti autonomo economicamente il prima possibile, emanciparsi dalla famiglia per un gay è la vera priorità, anche e sopratutto per il proprio futuro. Ovviamente cerca anche di approfondire relazioni e conoscenze serie e valide amicizie gay, che sono il vero punto di forza di ogni equilibrio possibile. Per il resto non correre troppo in avanti con la mente, insomma hai solo 16 anni e già ti proietti nella vecchiaia, questo anticipare troppo eventi che oggettivamente al momento sono troppo al di fuori della tua portata (nessuno sa che farà tra 0 o 70 anni) genera ulteriore ansia. Interrogati su quello che puoi fare adesso, per migliorare concretamente adesso la tua situazione, a come dovrai vivere la tua vecchiaia ci penserai al momento opportuno. Personalmente vedo una persona molto attiva, impegnata e non posso che consigliarti di continuare per questa strada. Quando puoi tuttavia cerca di dedicare un pò di tempo a te stesso, il rischio di tutto questo "fare" e fuggire un pò da se stessi. PErò insomma con tempo e senza alcuna fretta!

f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » giovedì 27 dicembre 2012, 23:50

Alyosha ha scritto:f. te la butto lì poi ci ragioni per come vuoi perché le mie parole non saranno certo risolutive sul punto. Certi stati d'ansia ti dicevo perdono spesso l'oggetto concretto e si avvitano molto, in realtà l'ansia è esattamente questo macchinare su cose vuote o con livelli di preoccupazione non accettabili. Molta ansia dipende certamente dalla quota di omofobia diffusa che lascia immaginare l'omosessualità nel peggiore dei modi possibili, dalle parole dei prelati, alle macchiette gay in tv, ai siti gay insomma si vede e si sente dire di tutto e di più sul mondo gay, ma poi nei fatti la realtà sono in pochi a conoscerla, anche tra gli stessi gay. L'altra quota d'ansia dipende molto invece dalla natura delle emozioni che si riversano nell'oggetto d'ansia e qualcosina in più ce la dici tu stesso. E' chiaro che la morte genera angoscia, che lutti vissuti in famiglia se vedo bene ad una tenera età, restano impressi nei bambini in modo particolare, visto che in genere si è poco in grado di decifrare e quindi manipolare certe emozioni particolarmente complicate da gestire. Da come ci racconti tu la tu storia, pare proprio che leghi l'omosessualità a questo senso di morte, nel senso che ce le racconti proprio in sequenza. Più che altro tieni presente che l'adolescenza è un periodo in cui pe rovvi motivi emergono le pulsioni sessuali e il primo "contatto" almeno immaginifico con l'altro, le prime emozioni e che quindi è una fase dove si entra in contatto per la prima volta come emozioni per così dire accumulate incosapevolmente altrove e che insomma quuando il tappo salta a volte il botto può essere cruento. In realtà non devi affatto temere questi stati d'animo per quanto di facciano paura, ma al contrario lasciare che questa angoscia emerga, fargli prendere un pò d'aria, più la butti fuori e meno male ti fa dentro.
A parte questo penso che la vita di un gay, la scrive in grande misura il gay stesso, per quanto i condizionamenti esterni siano voraci. Però vedi uno o è gay o non è gay e lo è a prescindere dalle scelte di vita che farà e le storie che vivrà, il primo passo è innanzitutto scegliere cioè che si è. Oggi per fortuna nostra i tempi stanno cambiando ed esistono possibilità concrete di costruire rapporti di coppia seri e duraturi nel tempo, ma non fossilizzarti su questa cosa, almeno al momento. Vedrai dopo in che misura rovare a costruire relazioni, ma un gay non è realizzato solo se vive dentro una relazione, è realizzato, come tutti gli altri essere umani, se sta bene con se stesso.
Hai un'età in cui è fondamentale concentrarsi sul proprio futuro, cerca di renderti autonomo economicamente il prima possibile, emanciparsi dalla famiglia per un gay è la vera priorità, anche e sopratutto per il proprio futuro. Ovviamente cerca anche di approfondire relazioni e conoscenze serie e valide amicizie gay, che sono il vero punto di forza di ogni equilibrio possibile. Per il resto non correre troppo in avanti con la mente, insomma hai solo 16 anni e già ti proietti nella vecchiaia, questo anticipare troppo eventi che oggettivamente al momento sono troppo al di fuori della tua portata (nessuno sa che farà tra 0 o 70 anni) genera ulteriore ansia. Interrogati su quello che puoi fare adesso, per migliorare concretamente adesso la tua situazione, a come dovrai vivere la tua vecchiaia ci penserai al momento opportuno. Personalmente vedo una persona molto attiva, impegnata
grazie mille per questa bella risposta :) avrei una domanda: non ho ben capito il primo pezzo.. nel senso secondo te questi miei pensieri sull'omosessualità sono dovuti alla paura della morte? comunque hai perfettamente ragione, uno dei miei tantissimi difetti è quello di vivere proiettato nel futuro, senza che riesca a godermi il presente... come ho scritto prima però io ho molte amicizie femminili e pochissime maschili... amicizie gay della mia età penso possano essere comunque d'aiuto, il problema è che non ne ho...

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Landon
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Landon » giovedì 27 dicembre 2012, 23:53

Per prima cosa,ti do il benvenuto nel forum :)
Sai,nel leggere le tue parole rivivo un po' la condizione in cui versavo poco più di un anno fa. Scoprirsi omosessuali in una società prettamente eterosessuale quale la nostra non è semplice ma,nonostante tutto,bisogna mantenere la calma. Anche io,soprattutto all'inizio del mio percorso d'accettazione,ero del tutto terrorizzato alla sola ipotesi d'essere gay. Sentii come se il mondo fosse caduto su di me,improvvisamente. Tutto quello in cui avevo sempre creduto era andato semplicemente in frantumi. Ovviamente era solamente una impressione. Essere omosessuali non è il "problema" più grave che si possa avere nella vita. Spesso penso proprio al fatto che essere omosessuali dia alla persona stessa una visione molto più ampia di tutta la vita. Se tutti noi fossimo stati eterosessuali,avremmo vissuto una vita uguale a quella di molte altre persone,senza poter decidere realmente sulla propria vita. Potevamo dire: "Mi sposo,perché lo fanno tutti gli altri".
f.paoli ha scritto:è facile per me trovare una ragazza, perchè non sono bello ma colpisco quelle meno superficiali per il mio carattere, e se volessi potrei mettermi insieme a una anche domani, ma se capissi di essere gay come farei a trovare un ragazzo?
Non condivido assolutamente,invece,questo punto. Tu affermi che,nell'ipotesi d'essere eterosessuale,sia più semplice trovare una ragazza con cui stare. Da un lato questo ragionamento può risultare corretto perché vivere alla luce del sole una storia etero è molto più semplice d'una storia gay. Saresti stato felice,realmente,con una ragazza qualunque,tanto per non rimanere da solo? Saresti disposto a sacrificare la tua persona pur d'evitare la solitudine? Io penso che sia molto meglio rimanere in equilibrio con se stessi piuttosto che gettarsi in relazioni prive di reale interesse,tanto per stare con qualcuna. La conclusione a cui sono arrivato è quella che nessuno di noi potrà sapere il proprio futuro. Quindi non possiamo sapere se ci sia,per noi,una persona d'amare. Bisognerebbe imparare a ridimensionare la spasmodica ricerca "dell'amore vero"perché nessuno di noi può sapere quello che accadrà. Ci sono tantissimi eterosessuali da soli,anche in vecchiaia. So che sia difficile ma il consiglio che mi sento di darti è quello di cercare di mantenere la calma e di non aver fretta d'etichettarti. Tu sei tu,basta. Non c'è un immediato bisogno d'appicciarsi addosso un'etichetta. Per quanto riguarda il fatto di dirlo ai tuoi genitori,sappi che il coming out non è una tappa obbligata da seguire. Se tu pensi che la tua famiglia non accetterebbe l'idea di una tua omosessualità,evita per il momento di parlarne. Rimanda il tutto a quando sarai in grado di sopportare tutta la situazione. ;) Non so se io sia stato in grado d'aiutarti ma ti dico di stare tranquillo e di vivere la propria vita nel migliore dei modi,indipendentemente dall'omosessualità oppure eterosessualità :)

f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » venerdì 28 dicembre 2012, 0:02

hai ragione, ma è difficile stare in questa situazione.. nel senso non sapere cosa voglio... anche poco fa a cena mia mamma ha detto "è fra poco anche te (riferendosi a un film) ti sposi e te ne vai di casa, ma almeno fammi due bei nipotini come te e tuo fratello"... io non sapevo cosa dire e ho continuato a mangiare in silenzio.. e poi trovare un ragazzo gay è difficile se non impossibile perchè so che ce ne sono nella mia stessa situazione, ma non sarà mai possibile capire chi è per me.. non dico per avere una storia o fare esperienze, anche solo per parlare con un coetaneo, per confrontarci...

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