ho paura di me stesso

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » domenica 13 gennaio 2013, 23:29

barbara ha scritto:Caro Francesco, sarebbe ben strano, secondo me, che un ragazzo non avesse ansia nella tua situazione. L'adolescenza è già un terremoto di per sè, per di più i tuoi genitori si sono separati , e hai pure scoperto che tuo padre è omosessuale , infine , come se non bastasse, non sai bene se lo sei anche tu.
La tua vita al momento è piena di incertezze . Troppe per chiunque . E' straordinario che in questa situazione tu riesca a fare le cose normali , come andare a scuola . Tu puoi anche pretendere da te stesso di andare avanti come un piccolo robot , ma la verità è che sei un ragazzo ,un essere umano.
E quando lo stress è tanto , il tuo corpo a un certo punto si ribella e dice : Mò basta!
Anche aver voglia di chiudersi credosia una reazione di difesa molto comprensibile. Comunicare con l'esterno può portare altro stress e non hai bisogno di aggiungerne altro.
C'è bisogno a volte di fermarsi e di dare tempo alla tempesta di placarsi .
Di positivo c'è la tua maturità e la tua intelligenza . E inoltre considera che questo passaggio è necessario perche ci sia maggiore serenità in famiglia per il futuro. Sarebbe stato molto peggio se i tuoi genitori fossero rimasti insieme solo per recitare una parte.
Nello stesso tempo mi sembrano dei genitori attenti . Sono stati saggi, a mio parere, a consigliarti qualche seduta dallo psicologo, offrendoti la possibilità di parlare con qualcuno dei tuoi vissuti.
Significa che sono ben consapevoli che la loro situazione non può non procurarti dei turbamenti e, responsabilmente, cercano di fare il possibile per evitare che i loro problemi di coppia si riversino su di te.
La tua ansia svanirà quando avrai ammortizzato tutte queste novità . Un bel giorno ti sveglierai e molte dubbi saranno scomparsi. Anche se ora c'è il caos nella tua vita, non ti abbattere e cerca di pensare che ben presto tutto si sistemerà. Ci sono tutte le condizioni perchè accada .Bisogna solo stringere i denti e avere un po' di pazienza. Affronta questa sfida con coraggio , accettando anche le tue fragilità,e ne uscirai rafforzato :)
non sono mai stato paziente, e i qeusta situazione lo è ancor di più... in qualche modo cerco di reagire, e quando credo di stare leggermente meglio ripiombo in qualche crisi.. e non è bello, più che altro perchè rendo la vita "difficile" anche a mia mamma, perchè si sente in colpa per qualcosa e vedermi in questo stato la fa star male... più che altro penso che le pesi di non sapere cosa mi succeda: le ho sempre raccontato tutti i miei problemi, mentre ora non sa più nulla. questo è un altro motivo per cui sto male, vederla stare male...
Leo♥ ha scritto:
f.pao*** ha scritto:sisi, so che non è la realtà.. e hai scritto più o meno la mia situazione... solo che io non riesco ad uscirne e non mi riesce pensare razionalmente e eliminare le pressioni...
Certamente è comprensibile. Comunque, se devo essere sincero, ciò che hai scritto è piuttosto chiaro ai miei occhi. Poi è vero che la mia vista è piuttosto scarsa. Come ti è stato detto, inoltre, la masturbazione è un fattore importante. Hai scritto che per un certo periodo è stata in chiave maschile. Se continua ad essere prevalentemente così o, almeno, spontaneamente le tue fantasie sono in quella direzione, la risposta alle tue domande è molto facile. Ma come ho scritto poco sopra, sono mezzo cieco.
diciamo che è prevalente tutte le volte, forche qualche rara occasione... ma potrebbe magari essere tutta una causa psicologica per la situazione in cui mi trovo no?

Leo♥
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Leo♥ » lunedì 14 gennaio 2013, 0:42

f.pao*** ha scritto:diciamo che è prevalente tutte le volte, forche qualche rara occasione... ma potrebbe magari essere tutta una causa psicologica per la situazione in cui mi trovo no?
Ma sinceramente no. Il tuo corpo ti ha già dato tutti gli indizi di cui ha bisogno per trarre le tue conclusioni.

barbara
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da barbara » lunedì 14 gennaio 2013, 8:57

Caro f.pao, il senso di colpa non è mai facile da sopportare. Sei in un bel dilemma. Se le dici la verità temi di farla soffrire , se non gliela dici la fai soffire comunque.. Non c'è nulla di peggio che pensare di ferire la persona che più ami. Un ragazzo sensibile e generoso come te non può che esserne tormentato ed è probabile che la tua ansia derivi da questo sentirti in una situazione senza via d'uscita.
Nello stesso tempo a tua madre accade la stessa cosa .Sia tu che lei siete preoccupati l'uno per l'altra. Ciò significa che vi volete bene .
Credo che lei, come tuo padre, si senta in colpa per le conseguenze della situazione che , come coppia ,hanno creato e che interpreti il tuo segreto in modo erroneo.
Forse è per questo che la psicologa sta cercando di farvi dialogare,di avvicinarvi. E in ogni caso sarà semprela psicologa a rassicurare tua madre, visto che sa la verità, anche se non potrà dirgliela direttamente.Le farà capire che al momento vivi una difficoltà , ma che sei un ragazzo sveglio e la supererai.Ricorderà a tua madre quanto le vuoi bene e per lei sarà molto importante.

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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » mercoledì 16 gennaio 2013, 18:52

Leo♥ ha scritto:
f.pao*** ha scritto:diciamo che è prevalente tutte le volte, forche qualche rara occasione... ma potrebbe magari essere tutta una causa psicologica per la situazione in cui mi trovo no?
Ma sinceramente no. Il tuo corpo ti ha già dato tutti gli indizi di cui ha bisogno per trarre le tue conclusioni.
non lo so... forse hai ragione..
barbara ha scritto:Caro f.pao, il senso di colpa non è mai facile da sopportare. Sei in un bel dilemma. Se le dici la verità temi di farla soffrire , se non gliela dici la fai soffire comunque.. Non c'è nulla di peggio che pensare di ferire la persona che più ami. Un ragazzo sensibile e generoso come te non può che esserne tormentato ed è probabile che la tua ansia derivi da questo sentirti in una situazione senza via d'uscita.
Nello stesso tempo a tua madre accade la stessa cosa .Sia tu che lei siete preoccupati l'uno per l'altra. Ciò significa che vi volete bene .
Credo che lei, come tuo padre, si senta in colpa per le conseguenze della situazione che , come coppia ,hanno creato e che interpreti il tuo segreto in modo erroneo.
Forse è per questo che la psicologa sta cercando di farvi dialogare,di avvicinarvi. E in ogni caso sarà semprela psicologa a rassicurare tua madre, visto che sa la verità, anche se non potrà dirgliela direttamente.Le farà capire che al momento vivi una difficoltà , ma che sei un ragazzo sveglio e la supererai.Ricorderà a tua madre quanto le vuoi bene e per lei sarà molto importante.
ricordarle che le voglio bene lo faccio sempre, ma spesso passa più come una consuetudine... sinceramente non vedo vie d'uscita e forse hai proprio ragione, è questa cosa che mi rende molto ansioso.. e prima di fare qualsiasi cosa voglio riuscire a calmarmi, fare luce su me stesso e capire chi sono e cosa voglio... poi magari in futuro ne parlerò con lei, ora non credo proprio..

barbara
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da barbara » mercoledì 16 gennaio 2013, 19:41

Certo , fPao, è più che comprensibile , non sapendo come reagirà. Credo che la cosa più saggia sia proprio quella che hai deciso.

f.pao***
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » lunedì 28 gennaio 2013, 22:38

eccomi di nuovo qui a riscrivere, dopo essere stato abbastanza presente in chat, e porto una buona e una brutta notizia! partiamo con la buona: oggi diciamo che ho avuto forse la ri-conferma di quello che davvero voglio/sono e mi sto schiarendo le idee! :o (anche se ancora me ne devo fare una ragione...).. mi sento abbastanza in apce con me stesso, sto riacquistando felicità e voglia di vivere, perchè si, mi era lentamente andata via.. i miei problemi di autostima ci sono ancora, anzi forse sono anche peggiorati, ma prima o poi risolverò anche quelli.. però non lo so, oggi è un giorno diverso rispetto agli altri perchè sono in "pace con me stesso" (in parte, non del tutto eh! ma va già bene cosi)!
passiamo alla cattiva: c'è un problema (strano direte voi :D ).. la mia migliore amica è innamorata.... di me :cry: lo stavo un po' intuendo, ma ne ho avuto la riconferma leggendo per caso un messaggio dove chiedeva a un mio amico consigli su cosa fare, perchè è innamorata di me da più o meno 2 anni e ha paura di dirmelo.. ora mi domando: perchè tutto questo? :cry: che faccio :?: non voglio rovinare l'amicizia che ho con lei, ma non voglio nemmeno che lei stia male aspettando qualcosa che probabilmente non otterrà mai... sono confuso.. anche perchè lei è la mia migliore amica e le voglio un bene dell'anima.. da quando l'ho scoperto ho il timore di parlarle e di avere il mio atteggiamento normale (abbracciarla, prenderla in giro, scherzare ecc..) perchè ho paura che possa fraintendere... aiutatemi voi!

Alyosha
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Alyosha » lunedì 28 gennaio 2013, 23:06

Ok f.pao*** tu sei nuovo e forse questa mia frase non la conosci ancora "il caso non esiste" :). Diciamo che se la tua migliore amica si sfoga con un tuo amico alla fine è solo una questione di tempo è ovvio che tu lo verrai a sapere. Quindi il primo problema che vedo è questa sorta di triangolazione tra amici, l'ultimo colpetto che manca è che in realtà a questo tuo amico piace lei è poi il triangolo è perfetto. Veramente per farla ancora più completa a te dovrebbe piacere lui così il guazzabuio sarebbe completo. A parte questa mia evidente ironia che spero non ti turbi è ovvio che un pò questa triangolazione va smontata, come? O affronti l'argomento direttamente con lei, le dici che hai saputo, am che non sei interessato, oppure fai finta di non sapere nulla. Vedi infondo se lei è "innamorata" di te da due anni e non si è ancora mossa non è improbabile che in questa situazione ci stia bene, tante volte ragazze represse e gay repressi fanno "coppia" perfetta nel senso che si incastrano benissimo. So che stai pensando di dirgli che sei gay, per salvare capra e cavoli, avere un'amica con cui parlare delle tue cose e nel frattempo "bloccarla", però mi pare un pò prestino visto che nei fatti sei ancora agli esordi. E' già una gran cosa che tu non stia pensando di "provare" con lei fidati. In sintesi che farei al tuo posto? Nulla personalmente fingerei di non aver mai letto il messaggio e pregherei l'amico di non parlarmene, quando e se se la sentirà affronterà l'argomento direttamente lei con te, possibilmente evitando scorciatoie e per allora cosa rispondere lo vedrai nei fatti, digli quello che ti senti di dire, andrà comunque bene.

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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » lunedì 28 gennaio 2013, 23:13

Alyosha ha scritto:Ok f.pao*** tu sei nuovo e forse questa mia frase non la conosci ancora "il caso non esiste" :). Diciamo che se la tua migliore amica si sfoga con un tuo amico alla fine è solo una questione di tempo è ovvio che tu lo verrai a sapere. Quindi il primo problema che vedo è questa sorta di triangolazione tra amici, l'ultimo colpetto che manca è che in realtà a questo tuo amico piace lei è poi il triangolo è perfetto. Veramente per farla ancora più completa a te dovrebbe piacere lui così il guazzabuio sarebbe completo.
ahahah si sarebbe perfetto, ma non mi piacciono molto i triangoli, preferisco le coppie :D

Alyosha ha scritto:A parte questa mia evidente ironia che spero non ti turbi è ovvio che un pò questa triangolazione va smontata, come? O affronti l'argomento direttamente con lei, le dici che hai saputo, am che non sei interessato, oppure fai finta di non sapere nulla. Vedi infondo se lei è "innamorata" di te da due anni e non si è ancora mossa non è improbabile che in questa situazione ci stia bene, tante volte ragazze represse e gay repressi fanno "coppia" perfetta nel senso che si incastrano benissimo. So che stai pensando di dirgli che sei gay, per salvare capra e cavoli, avere un'amica con cui parlare delle tue cose e nel frattempo "bloccarla", però mi pare un pò prestino visto che nei fatti sei ancora agli esordi. E' già una gran cosa che tu non stia pensando di "provare" con lei fidati. In sintesi che farei al tuo posto? Nulla personalmente fingerei di non aver mai letto il messaggio e pregherei l'amico di non parlarmene, quando e se se la sentirà affronterà l'argomento direttamente lei con te, possibilmente evitando scorciatoie e per allora cosa rispondere lo vedrai nei fatti, digli quello che ti senti di dire, andrà comunque bene.
sinceramente fino a un giorno fa ci stavo pensando di provarci, ma non so il perchè ma oggi ho capito (o forse l'ho accettato) chi sono (è normale non riuscire ancora a scrivere gay/omosessuale senza imbarazzo?) e che sarebbe solo sbagliato sia per me che per lei.. cosi ho pensato: ok escludo questa ipotesi, che faccio ora? non parlarne mi sembra da carogne, nel senso se sta male mi sento in colpa.. ma non saprei cosa dirle.. e in più ho paura che parlandole comprometterei (più di quanto questa scoperta non abbia fatto) la nostra amicizia.. certo io una vita facile no eh...

Alyosha
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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da Alyosha » martedì 29 gennaio 2013, 2:50

Si il sospetto che ci stessi ragionando pure tu m'era venuto in mente ti avevo già detto che gay repressi e donne represse s'attaccano che è una meraviglia ;). Mi preme dirti due cose, la prima è che non hai bisogno di definirti gay per dire a te stesso che questa cosa non la vuoi, e non perché tu non sia gay, ma perché se una cosa non la vuoi non la vuoi e basta, la vedo più come una capacità di affermare se stessi a volte che come una questione di orientamento sessuale in quanto tale. L'altro punto è che in effetti saresti una carogna a ignorarla se te ne avesse parlato lei, ma così non è stato, a meno che non ci sia stata una sua precisa volonta di farti leggere il messaggio, ma anche in questo caso sarebbe bene togliere di mezzo il terzo incomodo e parlare a tu per tu, cioè sarebbe bene che lei ne parlasse direttamente con te, visto che la comunicazione da farti è la sua e non la tua. Quello che mi convince poco è questo triangolo, non nel senso ironico cui alludevo, ma nel senso di comunicazioni indirette, immagino che per lei parlare al tuo amico della sua cotta per te dopo tre anni, anche loro fra di loro siano molto amici. Se non è stata direttamente lei a parlare aspetta che sia lei a muoversi ha più senso, andarle a parlare per dirle che non ti piace senza che lei in realtà t'abbia detto nulla non la vedo carina come cosa, come anche parlare dei tuoi dubbi sul tuo orientamento se sei fresco di pelo. Non è carina come comunicazione "sai grazie a te ho capito definitavamente di essere gay!" :). Cioè fino al giorno prima eri tentato di starci e adesso? Secondo me dovresti intanto sedimentare questa tua acquisizione che riguarda te e non avere fretta di fare qualcosa o di sistemare immediatamente tutto, se hai le idee chiare i tuoi comportamenti nei suoi confronti diventeranno meno ambigui e probabilmente capirà che non è il caso di dirti nulla da sola, ma questo insomma lo vedrai piano piano. Tu in effetti cosa avevi in mente?

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Re: ho paura di me stesso

Messaggio da f.pao*** » martedì 29 gennaio 2013, 16:13

Alyosha ha scritto:Si il sospetto che ci stessi ragionando pure tu m'era venuto in mente ti avevo già detto che gay repressi e donne represse s'attaccano che è una meraviglia ;). Mi preme dirti due cose, la prima è che non hai bisogno di definirti gay per dire a te stesso che questa cosa non la vuoi, e non perché tu non sia gay, ma perché se una cosa non la vuoi non la vuoi e basta, la vedo più come una capacità di affermare se stessi a volte che come una questione di orientamento sessuale in quanto tale. L'altro punto è che in effetti saresti una carogna a ignorarla se te ne avesse parlato lei, ma così non è stato, a meno che non ci sia stata una sua precisa volonta di farti leggere il messaggio, ma anche in questo caso sarebbe bene togliere di mezzo il terzo incomodo e parlare a tu per tu, cioè sarebbe bene che lei ne parlasse direttamente con te, visto che la comunicazione da farti è la sua e non la tua. Quello che mi convince poco è questo triangolo, non nel senso ironico cui alludevo, ma nel senso di comunicazioni indirette, immagino che per lei parlare al tuo amico della sua cotta per te dopo tre anni, anche loro fra di loro siano molto amici. Se non è stata direttamente lei a parlare aspetta che sia lei a muoversi ha più senso, andarle a parlare per dirle che non ti piace senza che lei in realtà t'abbia detto nulla non la vedo carina come cosa, come anche parlare dei tuoi dubbi sul tuo orientamento se sei fresco di pelo. Non è carina come comunicazione "sai grazie a te ho capito definitavamente di essere gay!" :). Cioè fino al giorno prima eri tentato di starci e adesso? Secondo me dovresti intanto sedimentare questa tua acquisizione che riguarda te e non avere fretta di fare qualcosa o di sistemare immediatamente tutto, se hai le idee chiare i tuoi comportamenti nei suoi confronti diventeranno meno ambigui e probabilmente capirà che non è il caso di dirti nulla da sola, ma questo insomma lo vedrai piano piano. Tu in effetti cosa avevi in mente?
nono, forse mi sono espresso male ma non ho mai avuto la benchè minima idea di parlarle riguardo alla mia sessualità, ma volevo in qualche modo farle capire di lasciar perdere e di continuare la nostra amicizia nel migliore dei modi! so però che se mai ne parleremo il nostro rapporto sarà un po' compromesso e questo mi da non poco fastidio...

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