Facciamo a gara a chi è più confuso?

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
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Ghekose
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Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da Ghekose » domenica 6 gennaio 2013, 19:41

Allora. Partiamo dal presupposto che ho avuto qualche anno fa una storiella con un gay palesemente represso, con cui poi però ho rotto i rapporti perché non era né un bravo amico, né tantomeno un bravo “amante”. Era fidanzato, e lo è tuttora, una relazione che dura da 4 anni non si sa come. Ma era attratto, tanto, tantissimo da me, nonostante si limitasse ad essere passivo nei miei confronti. Io dovevo provarci e lui ci stava. Per due volte c'è anche mancato poco che finissimo a letto insieme, ma oggi mi ripeto che è solo stata una fortuna che non sia successo niente.
Comunque, passiamo al punto.
L'altr'anno inizio il primo anno di superiori, ancora abbattuto per quella storia, correlata alla prima grande delusione in amicizia. Inizio molto volenteroso di fare nuove amicizie, consapevole d'essere ormai rimasto, di fatto, da solo. I primi giorni non dissi una parola a nessuno, poi verso il terzo giorno iniziai ad aprirmi, piano piano, avendo paura che poi non sarei più riuscito a fare amicizia col formarsi dei gruppetti.
Verso ottobre conosco S e N. Nerd come me, di certo non brutti, simpatici.
Insomma mi ci trovavo bene, benissimo, a cui poi si aggiunse R il mese dopo. Quest'ultimo diveneterà il migliore amico mio e di N.
Con N in particolare iniziai a sviluppare un rapporto particolare. Non eravamo semplici amici. In poco tempo iniziammo ad avere particolare confidenza l'un l'altro, anche fisica. Ci parlavamo, ci cercavamo. Iniziai a capire che provavo qualcosa di più per lui.
Era una cotta probabilmente, e verso aprile, visto che iniziavo a capire che la cosa stava diventando troppo palese, mi allontanai. E lui seguì a ruota, nonostante non gliene avessi parlato.
A giugno addirittura litighiamo pesantemente per un motivo poi rivelatosi un fraintendimento e non ci parliamo fino alla fine di settembre.
E qui inizia il mio inferno. Nelle poche settimane di scuola in cui non gli parlai si mise con una nuova arrivata. Carina, ma assai infantile, sia nei modi di fare che nei modi di pensare. È la sua prima ragazza in assoluto.
Io venni costretto da lui, poche settimane dopo, a rivelargli il mio amore. Sì, era palese, ma lui voleva assolutamente che io lo dicessi esplicitamente.
Io glielo dissi, lui mi respinse, io amen, in fondo non avevo mai pensato che fosse gay, nonostante lo sperassi, anche perché l'amore, in fondo, mi suscitava paura.
Nel frattempo il nostro rapporto raggiunge un legame mai raggiunto prima. Contatto fisico quasi continuo, continui inviti ad uscire( Anche in due, da soli, anche se è sempre andata a finire che S ha sempre fatto il terzo incomodo), chat 8 ore al giorno, confidenza, dolcezza nel mostrare il proprio affetto, ammissione delle proprie colpe passate.
Ero quasi felice, nonostante un po' soffrissi. Non mi aveva abbandonato, ma anzi, il nostro rapporto era diventato ancora più forte, nonostante ci fosse lei, la sua ragazza. Ma questa situazione durò poco meno di un mese. Poi iniziai di nuovo a deprimermi. E sapete perché? Perché iniziavano tutti a dirmi insistentemente che N si comportava in maniera strana con me. Tutti. R, migliore amico di entrambi fu il primo a dirlo, evidenziando il fatto che non aveva mai parlato di peni con lui, mentre con me, addirittura, finì col dare un'idea delle sue dimensioni( Più lungo di x, grosso quanto x).
Per fuggire da questa situazione il 27 sera gli ho detto di allontanarci l'un l'altro. Niente più chat continue, quasi ossessive, dalla mattina alla sera. E gli ho detto tutto ciò. I suoi comportamenti strani, ciò che pensa la gente, il fatto che ciò mi sta far male ancora di più. Lui è rimasto ammutolito, come sempre, ma che si sia depresso ancora di più era evidente assai.
Proprio domani cambierò classe, per sfuggire da questa trappola da cui non riesco ad uscire.
Lo amo, ma rimanendo accanto a lui non farei altro che continuare a farmi del male.
Però mi chiedo, uno come fa a mettersi l'anima in pace, definitivamente?
Dice che quando mi disse “Non ti vedo come amico in vita reale” si riferisse al fatto che non aveva il coraggio di darmi confidenza. E allora perchè mi faceva continuamente il solletico e stava sempre lì a guardarmi, o a stuzzicarmi il fondoschiena?
Dice che quando mi disse “Boh... Forse sono così.... sono più libero ora che so che mi ami” si riferisse al fatto che prima doveva far finta di non sapere che lo amassi. E allora perchè faceva finta di non saperlo per farmi dire esplicitamente che ero geloso di lui?
Dice che cercava contatto fisico con me perchè sapeva che soffrivo. E allora perchè quando litigavamo andava sempre a finire che mi trattasse malissimo, anche se poi dopo si è scusato un sacco di volte con me, ammettendo le proprie colpe?
Perché dice che ha fatto quelle domande per curiosità, quando mi ha tartassato per 4 giorni di fila di domande sul mio ex, sul sesso gay e sul pene, anche di prima mattina per sapere ogni minimo particolare?
Perché dice che non avrebbe alcun problema ad ammettere d'essere gay, quando una volta, preso dall'ira, mi ha dato dello sbagliato, o perché allora ha sempre avuto tantissima paura che gli altri lo additassero come gay?
Perché dice che l'ha sempre capito che ero gay, ma nonostante ciò faceva giochetti ambigui con oggetti di svariato tipo per richiamare il sesso orale?
Perché mi faceva i grattini sul collo, o mi obbligava ad abbracciarlo per recuperare il portafogli da lui sottratto?
Perché la prima volta quando gli ho chiesto spiegazioni sulla frase “Boh... Sono più libero ora che so che mi ami” ha bypassato, mentre la seconda, mentre io ero ubriaco, si è addirittura incazzato di brutto, cosa che non fa mai?
Ho tante domande e nessuna risposta, nonostante gliele abbia fatte esplicitamente. E io non riesco a dimenticarlo. Sì, sto cercando altri ragazzi. Però io davvero, non sembra che io stia cercando un altro ragazzo, ma una sua copia. Sia dal punto di vista estetico, che caratteriale. Più uno è simile a lui, sia nei difetti che nei pregi, più me ne sento attratto.
Cambiando classe spero che le cose migliorino, però vorrei sapere cosa avreste fatto voi al posto mio, ma soprattutto, come posso smetterla di farmi le cosiddette "seghe mentali".
Ultima modifica di Ghekose il domenica 6 gennaio 2013, 23:43, modificato 2 volte in totale.

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IsabellaCucciola
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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 6 gennaio 2013, 22:31

Ciao Ghekose, intanto benvenuto nel Forum :P !!!!
Riguardo alle domande che poni cercherò di poterti rispondere nel miglior modo possibile…
Ghekose ha scritto: Dice che quando mi disse “Non ti vedo come amico in vita reale” si riferisse al fatto che non aveva il coraggio di darmi confidenza. E allora perchè mi faceva continuamente il solletico e stava sempre lì a guardarmi, o a stuzzicarmi il fondoschiena?
Dice che quando mi disse “Boh... Forse sono così.... sono più libero ora che so che mi ami” si riferisse al fatto che prima doveva far finta di non sapere che lo amassi. E allora perchè faceva finta di non saperlo per farmi dire esplicitamente che ero geloso di lui?
Dice che cercava contatto fisico con me perchè sapeva che soffrivo. E allora perchè quando litigavamo andava sempre a finire che mi trattasse malissimo, anche se poi dopo si è scusato un sacco di volte con me, ammettendo le proprie colpe?
Perché dice che ha fatto quelle domande per curiosità, quando mi ha tartassato per 4 giorni di fila di domande sul mio ex, sul sesso gay e sul pene, anche di prima mattina per sapere ogni minimo particolare?
Perché dice che non avrebbe alcun problema ad ammettere d'essere gay, quando una volta, preso dall'ira, mi ha dato dello sbagliato, o perché allora ha sempre avuto tantissima paura che gli altri lo additassero come gay?
Perché dice che l'ha sempre capito che ero gay, ma nonostante ciò faceva giochetti ambigui con oggetti di svariato tipo per richiamare il sesso orale?
Perché mi faceva i grattini sul collo, o mi obbligava ad abbracciarlo per recuperare il portafogli da lui sottratto?
Da quello che hai scritto deduco che frequenti le scuole superiori, e quindi stai attraversando quella fase delicata che è l’adolescenza…
Riguardo a questo ragazzo di cui sei innamorato vorrei farti notare che, non conoscendolo, non so se lui sia gay o meno, però devi renderti che per molti ragazzi che si rendono conto della propria omosessualità non sempre è così semplice viverla e accettarla… a volte c’è la paura, la paura di essere gay proprio perché i gay vengono ancora visti in modo negativo dalla nostra società... Ti ripeto, non conosco questo ragazzo, però vedo in lui un po’ di confusione e paura… che però non saprei dirti se dettata da una presunta omosessualità, o dal fatto che è eterosessuale, magari conoscendo i tuoi sentimenti ha paura di perderti proprio perché non potrebbe mai contraccambiare questo sentimento…
Ghekose ha scritto: Però mi chiedo, uno come fa a mettersi l'anima in pace, definitivamente?
La risposta che ti posso dare è la più pesante ma anche la più sincera… ci vuole tempo… già il fatto che cambi classe ti aiuterà a “diluire” questo dolore… però ci vuole il tempo, e ti auguro che sia il più breve possibile…
Ghekose ha scritto: come posso smetterla di farmi le cosiddette "seghe mentali"
Cerca, per quanto puoi, di pensare ad altro… cerca di riempire il vuoto che senti con qualche attività che ti può piacere… leggere, scrivere, fare sport… qualsiasi cosa ti possa evitare di pensare troppo a questa situazione…

Un abbraccio, Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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progettogayforum
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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da progettogayforum » domenica 6 gennaio 2013, 22:42

Ciao Ghekose e benvenuto nel Forum!!
Devo dirti alcune cose prima di andare al punto.
Prima di tutto leggi il regolamento: viewtopic.php?f=5&t=2657
Poi cambia avatar, perché quello che usi non è ammesso dal regolamento.
Poi (usando il tasto edit che compare in alto a destra nel tuoi post) modifica i nomi delle persone per non mettere a rischio la tua privacy e quella di altre persone.
Tieni presente che un forum non è una mail ma è pubblico ed accessibile a chiunque, quindi modificare l’avatar e i nomi delle persone è una cosa che va solo a tuo vantaggio e serve a tutelare la tua tranquillità. Se non modificherai l’avatar e i nomi dovranno farlo gli Amministratori o i Moderatori del Forum.
Adesso vengo al punto … beh, da quello che dici penso tu sia giovanissimo (ragione in più per usare la massima prudenza), ti poni mille domande alle quali in effetti è impossibile trovare una risposta. Si vede che accanto a una forma di esplorazione della sessualità si accosta già una dimensione affettiva, che ti fa passare da momenti di umore euforico a momenti di depressione. Puoi benissimo alla tua età avere una sessualità ben definita ma non è detto che lo stesso accada ai tuoi amici. Prendere consapevolezza della propria sessualità non è sempre facile e non c’è nessun bisogno di definirsi in età così giovani. Attenzione però ad una cosa che, più o meno, è capitata a tutti i gay e cioè attenzione a non perdere la testa per dei ragazzi etero, scambiandoli per ragazzi gay. È un po’ una mania dei gay pensare che il mondo sia pieno di gay, cosa in genere poco realistica. I gay sono in media circa l’8% della popolazione ma circa un terzo di loro arriva alla consapevolezza di essere gay in età ormai adulta 21-22 anni. È facile che un ragazzo gay interpreti alcuni comportamenti disinvolti di un ragazzo etero come se fossero comportamenti gay, ma non lo sono affatto. Questo discorso vale a maggior ragione quando si tratta di ragazzi molto giovani. Come fai a metterti l’anima in pace? Eh! Quando ci si prende una cotta, se capisci che non è la persona giusta piano piano ti passa, ma non accetterai facilmente che le cose probabilmente non stanno come vorresti.
Ancora benvenuto nel forum e PRUDENZA!!!

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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da marc090 » domenica 6 gennaio 2013, 23:19

Non farsi condizionare da una situazione come questa, come tante altre nella vita, richiede prima di tutto la volontà di proseguire in questo senso.

Non è cambiare classe, non è sfuggendo da situazioni come queste, a meno che non ci siano dietro anche altri problemi.. che giungerai a risolvere, di colpo, questa situazione...

Più semplicemente, penso che sia necessario imporsi dell'autocontrollo.. Rivedere le proprie esigenze in base alla situazione e muoversi rispetto ad esse, convinti anche delle proprie mosse.

In una situazione di questo tipo non penso ci sia molto da fare, la decisione di allontarLO da te è una decisione molto valida, in quanto giocare con le ambiguità nella tua situazione (che a quanto pare conoscere bene) non è assolutamente una cosa corretta.. Ma di qui a cambiare classe...

Pensa alle tue esigenze, un nuovo ambiente, nuovi compagni.. E tutto questo solo perché il limite non lo imponi e non lo costringi sia a te che a lui. Sarebbe stata la stessa cosa semplicemente non parlandovi, litigandoci.. In tutti quei modi molto classici, di giungere ad un risultato comune.

Aldilà di questo, visto che è facile interpretare in un modo certi segnali, quando si affettivamente coinvolti, ti consiglio di valutare una soluzione per te a prescindere dai suoi modi di comportarsi e di fare..

Per il resto benvenuto nel forum :)

Ah mi raccomando, leggi nuovamente il regolamento Ghekose, per regolamento chiediamo agli utenti di non far utilizza di riferimenti che possono in qualche modo mettere a rischio la loro privacy o quella di altre persone e di non far utilizzo di foto personali, proprie o di terzi, nel proprio avatar. Ti chiederei inoltre, se sei così gentile da poter modificare questi due elementi :)

Edit: project scusami, ho creato il messaggio che tu avevi già postato il tuo, non avevo visto :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da progettogayforum » domenica 6 gennaio 2013, 23:31

Grazie per aver fatto velocemente le modifiche richieste Ghekose!! Spero che tu possa trovarti bene qui! Questo è un forum serio che cerca proprio di favorire un dialogo tra gli utenti e non c'è dubbio che il tuo post è risultato molto interessante. Una cosa mi sono chiesto: ma perché cambiare classe? Se hai problemi con i professori lo posso capire ma per una cotta con almeno una mezza doccia fredda alla fine non vale proprio la pena, perché di queste cose te ne capiteranno sicuramente altre e forse sarebbe bene imparare a controllarle tenendo un po' a freno la fantasia. Lo so bene che per un ragazzo gay l'idea di trovare un altro ragazzo gay è una cosa interessantissima ma i problemi ci sono sia se incontri ragazzi etero, perché, c'è poco da fare ma un rapporto vero alla pari non ci può essere, ma ci sono anche se incontri un ragazzo gay, perché la incomprensioni possono essere tantissime. Beato te che hai una vita davanti!!

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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da Ghekose » domenica 6 gennaio 2013, 23:37

Dunque, modificato tutti e mazzi vari.
Passando alla risposta.
Io, ripeto, non l'ho mai pensato in maniera decisa che fosse omosessuale, anche se è ovvio che ci sperassi.
Che sia disinvolto mah, lo è con le femmine, con gli altri maschi è invece molto freddo, compresi R e S, tranne che, appunto, con me. Sono stato molto prudente sul fatto dei segnali. Di certo non penso che qualcuno sia interessato a me per dei semplici sguardi, ad esempio. Fino a quando mi sono dichiarato non ho mai pensato seriamente che fosse interessato a me come ipotetico fidanzato.
Che abbia avuto paura di perdermi non credo, soprattutto perché non si è mai fatto scrupoli nel litigare con me, ma su questo punto posso sbagliarmi, nonostante sia la persona che lo conosce meglio è una persona poco "trasparente"
So bene che dei segnali, presi singolarmente, non hanno nessun valore. Ma è proprio il fatto che ci siano così tanti, troppi, segnali che non fa altro che riempirmi la testa di domande, di pormi problemi, di ammazzarmi di seghe mentali dalla mattina alla sera.
Se fossi una persona terza ai fatti facendo 2+2 direi che quasi certamente è un omosessuale latente, ma io continuo ad avere dubbi, a tartassarmi di domande, ci sperano più gli altri per me che io.
Lui stesso ha ammesso che sono comportamenti strani, ma usa giustificazioni( Vedere primo post)che reggono quanto un castello di carte.
Ho intenzione di continuare la amicizia con loro 3 e mi chiedo: e se un giorno mi disinnamorassi e lui, d'un tratto, aprisse gli occhi, proprio quando ormai non proverò nulla per lui? Cosa farei, a quel punto? Come mi dovrei comportare?
So che non dovrei pormi domande del genere, ma è un esempio per rendervi un'idea di quanti problemi io mi faccia.
Sì, probabilmente sto soltanto rassicurazioni da parte di sconosciuti, con i miei conoscenti ne ho parlato e straparlato, la conclusione è sempre quella.
Forse dovrei considerarlo etero e basta, per ora.
E comunque, ho cambiato classe perché sono arrivato al punto di provare malessere fisico.
Ho vomitato per un mese a causa della ragazza di N, vengo travolto dalla depressione se non gli parlo e ce l'ho al banco dietro e cose simili.
Ho provato a rimanere nella mia classe, non ce l'ho fatto, cambio classe e pazienza.
È probabile che, a causa del fatto che sia stato proprio lui a farmi dimenticare il mio primo trauma adolescenziale con la comitiva, io abbia sviluppato una forma di dipendenza affettiva nei suoi confronti.
Ma è probabile che il vicepreside mi concederà di tornare nella mia classe il prossimo anno. (È gay)

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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 7 gennaio 2013, 0:02

Ciao Ghekose, allora...
Ghekose ha scritto:Io, ripeto, non l'ho mai pensato in maniera decisa che fosse omosessuale, anche se è ovvio che ci sperassi.
tu non hai mai pensato che lui fosse gay in maniera decisa, però mi sembra che lui non si faccia un mazzo tanto per dimostrare il contrario... anche perché come fai notare tu
Ghekose ha scritto:Lui stesso ha ammesso che sono comportamenti strani, ma usa giustificazioni( Vedere primo post)che reggono quanto un castello di carte.
quindi è ovvio che alla fine tu un po' ci speri...
Ghekose ha scritto:e se un giorno mi disinnamorassi e lui, d'un tratto, aprisse gli occhi, proprio quando ormai non proverò nulla per lui? Cosa farei, a quel punto? Come mi dovrei comportare?
questa domanda è bella tosta... secondo me dovresti comportati normalmente, e spiegargli che non provi più nulla per lui...
Ghekose ha scritto:E comunque, ho cambiato classe perché sono arrivato al punto di provare malessere fisico.
Purtroppo ho passato anche io un periodo così per un ragazzo... mi verrebbe da dirti che il continuare a frequentarlo alla fine non faccia altro che riaprire una ferita... però penso che molte cose dipendando da persona a persona...

Un abbraccio, Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da marc090 » lunedì 7 gennaio 2013, 11:35

[...]So bene che dei segnali, presi singolarmente, non hanno nessun valore. Ma è proprio il fatto che ci siano così tanti, troppi, segnali che non fa altro che riempirmi la testa di domande, di pormi problemi, di ammazzarmi di seghe mentali dalla mattina alla sera[..]
Il problema è questo Gheroke.. Hai un dubbio che può essere lecito o meno no? Non c'è alcuna certezza della risposta, in quanto, se gli avrai interpretati come tali, è particolarmente probabile che i suoi atteggiamenti fossero effettivamente molto ambigui..

Per cui, se non trovi una risposta a prescindere, una risposta che si basi su di te e che si estranei dal contesto... il rischio è appunto quello di vivere tutta questa situazione come un problema continuo... Staresti male te, com'è successo, quando invece dovrebbe essere questo ragazzo a farsi avanti, se davvero prova interesse per te..

E questo ragionamento è lo stesso che applicherei alla domanda che ti poni:
[..]Ho intenzione di continuare la amicizia con loro 3 e mi chiedo: e se un giorno mi disinnamorassi e lui, d'un tratto, aprisse gli occhi, proprio quando ormai non proverò nulla per lui? Cosa farei, a quel punto? Come mi dovrei comportare?[..]
Hai cambiato classe per colpa di questo ragazzo, sei stato male.. e per cosa? E se poi ti disinnamori? E' per questo che è importante non lasciarsi trascinare dalla situazioni e focalizzarsi sulle proprio esigenze, è assolutamente fondamentale.... :/

Ti consiglierei questo ad ogni modo :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Alyosha
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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da Alyosha » lunedì 7 gennaio 2013, 22:11

Ghekose cerco di farla breve perché ormai mi capita davvero spesso di sentire situazioni del genere. Vorrei solo soffermarmi su un concetto in genere la parte "lesa" si lamenta sempre dell'ambiguità del potenziale partner, indifferentemente che questa dipenda dal fatto sia gay etero e comunque non interssato. Il punto per me è che senza dubbio questo ragazzo per come la racconti presenta comportmenti estremamenti ambigui, però volevo farti ragionare sul fatto che l'ambiguità è nella relazione non nei singoli e i due la condividono. E' ovvio che lui ti fa i grattini sulla schiena, ma è altrettanto ovvio che potresti semplicemente dirgli di smetterla perché è poco rispettoso nei tuoi confronti tra l'altro sapendo che sei gay e cotto e stracotto di lui. Servono comunicazioni chiare anhe da parte tua in questo momento, comunicazioni che purtroppo insieme all'ambiguità rischiano di risolvere il rapporto dacché a quello che racconti èinteramente fondato su fraintesi(usiamo questo eufemismo). Ovviamente la scelta che hai maturato di allontanarlo mi pare la migliore e mi chiedevi come, beh evitando le ambiguità. Sembra che lui tragga giovamento dal tenerti legato a sé a quel modo, basta non ermettermi più certe forme di intimità, che data la situazione come tu steesso concludevi ti fanno solo stare male. Tu intanto sciogli la tua di ambiguità e impara a vederlo come una persona cui non gli imp0orta di te in quel senso, vedrai che il resto delle cose si muoveranno abbastanza da sole.

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Re: Facciamo a gara a chi è più confuso?

Messaggio da Ghekose » lunedì 7 gennaio 2013, 23:36

Allora. Partiamo rispondendo a marc.
Scusa se faccio la parte del deficiente ma non capisco dove tu voglia arrivare. Cioè, non capisco proprio cosa tu intenda, è un po' contorta la cosa. Ripeto, scusa se faccio la parte del deficiente, è una mancanza mia, non tua X°

Rispondendo ad Alyosha.
Tu mi parli di fraintendimenti. Ma io proprio per questo ho chiesto spiegazioni a lui. Non mi ha mai voluto spiegare cosa intendesse, né cosa provasse. Diceva solo che era strano, che non lo sapeva nemmeno lui come mi vedeva.
Poi. Forse avete tralasciato il fatto che comunque a non ci siamo parlati per 3 mesi. Beh, in 3 mesi da parte mia era cambiato tutto. Io non l'ho mai toccato, né sfiorato, per almeno 1 -2 mesi dalla nostra riappacificazione, perché essendo stato respinto mi autocontrollavo. Ma poi niente. Lui ha iniziato ad avere questi comportamenti ambigui che mai aveva avuto prima. O meglio, prima si trattava di iniziativa mia->reazione sua, che poteva ovviamente essere interpretata “amichevolmente”. E in quel caso sì, ti do ragione, a quei tempi era la relazione ad essere ambigua. Ma ora no, almeno non da parte mia. Anche perché spesso quando mi punzecchia io non ci sto, gli dico “Ma che fai?” o mi scanso subito, non sto lì ad affondare la penna o il dito o quel che è tra le guance o quel che è, non so se rendo il concetto. Ora ok, magari qualche volta gli punzecchio la guancia, ma è cosa rara davvero, facciamo un rapporto 10:1 se comparato alle sue punzecchiature.



Ah, giusto oggi, dopo 3 giorni da quella sera in cui si è arrabbiato per avergli chiesto spiegazioni sulla famosa frase “Boh... Forse sono così... Sono più libero ora che so che mi ami (???????)”, ha cercato di attaccare bottone in maniera ironica sul gruppo della classe per chiacchierare. Lui fa finta di nulla, io accenno al fatto dell'incazzatura, lui fa il vago, insomma bypassa un'altra volta.
E ah, non posso cambiare classe, o meglio, potrei andare al chimico-biologico o all'elettronico, perchè il liceo è già over-limit in numero di alunni, ma a sto punto preferisco rimanere nella mia classe ma imporre una rivoluzione dei posti. Quindi... il destino vi ha dato ragione. Probabilmente però è la cosa migliore, sì.
Scusate per le risposte lunghe, ma ci tengo a specificare bene ed esaltare tratti che magari ad una lettura non attenta possono sembrare irrilevanti.

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