cambiamento, chiusura e ferite

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f.pao***
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cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da f.pao*** » venerdì 26 aprile 2013, 20:19

Ciao a tutti, scrivo dopo un po' di tempo su questo forum, abbandondando questo post e cominciandone uno nuovo. Perchè? Di preciso non lo so nemmono io, è una necessità che sento, un bisogno di voltare pagina e cominciarne una nuova, lontana dalle paure e dai sentimenti iniziali. Ora mi sento un ragazzo più libero: probabilmente è un po' prematuro dirlo, ogni tanto torno in crisi ma reagisco subito, non mi lascio abbattere come qualche mese fa, ma sento di essere nel pieno di una nuova fase, quella dell'accettazione e della ricerca. Si, ricerca, perchè ho bisogno di trovare ragazzi come me, di innamorarmi e di vivere una vita "normale", cose che ora come ora mi sento negate: in famiglia ho sempre i soliti problemucci e io sono sempre il solito ragazzo chiuso e timido, con l'autostima che raggiunge i minimi storici senza sapere come fare per tirarla su, e forse fino a che non migliorerò in questo non potrò vivere la normalità.
Ho davvero bisogno di fare conoscienze nuove: ho degli amici a tratti perfetti, ma per certe cose li vedo un po' stretti, e questo mi fa stare un po' male, perchè non ho nessuno con cui parlare, confidarmi, scherzare e commentare magari un bel ragazzo come tutti fanno per delle ragazze, insomma vorrei avere delle amicizie capaci di farmi levare questa brutta maschera che sono costretto a portare tutti i giorni. Ma come fare? Chat? siti di incontri? Locali? No, queste cose non fanno per me, non mi sembrano vere e solo finalizzate a cose ben lontane dall'amicizia. E quindi?
Molte volte però sono io stesso a crearmi barriere inutili, il mio carattere si crea una sorta di difesa inutile capace di isolarmi e evitare ogni qualsiasi contatto con chi non conosco. Ieri per esempio sono andato al mare in Liguria: c'era così tanta gente da non sapere dove mettersi sdraiati, ma sono rimasto colpito solo da un ragazzo, secondo me gay (non chiedetemi il perchè, i suoi atteggiamenti, la sua voce e il suo modo di fare mi hanno fatto credere questo). Non era nemmeno un estraneo , perchè faceva parte della compagnia di una mia amica incontrata lì per caso. Indovinate cosa? Non ho fatto nulla. Non sapevo come fare a parlarci, ad avvicinarlo, a salutarlo. Questo per farvi capire come sono, e non so come cambiare.
In questo periodo non sono mancate ferite profonde: nel pieno di questa fase sentire quasi tutti i giorni chiedere da mia zia "Ma hai qualche ragazzina? L'amore, che bella cosa!", dover rispondere no a tutti gli amici che mi fanno la stessa domanda, fingere di essere attratto da qualche ragazza dotata e cose del genere mi lacerano dentro. Reagisco, sì, ma le ferite rimangono. Tutto questo però posso dire essere addolcito solo da una piccolissima cosa: mia mamma, parlando, invece di chiedermi "ti piace qualcuna?" ha detto "Ti piace qualcuno?". Non m'importa se fosse cosciente di ciò che aveva appena detto o no, se fosse voluto o solo uno sbaglio, ma mi ha fatto sentire "accettato" per qualcosa di cui lei ancora non è a conoscenza.
Scusatemi per questo post un po' lunghetto, e mi affido alla vostra esperienza alla ricerca di un aiuto per superare anche questo periodo! Grazie :)
Ultima modifica di f.pao*** il venerdì 26 aprile 2013, 22:54, modificato 1 volta in totale.

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IsabellaCucciola
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Re: quando le parole feriscono più di una spada

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 26 aprile 2013, 20:45

Ciao Francesco :) !!!!!!!!
f.pao*** ha scritto:Si, ricerca, perchè ho bisogno di trovare ragazzi come me, di innamorarmi e di vivere una vita "normale", cose che ora come ora mi sento negate: in famiglia ho sempre i soliti problemucci e io sono sempre il solito ragazzo chiuso e timido, con l'autostima che raggiunge i minimi storici senza sapere come fare per tirarla su, e forse fino a che non migliorerò in questo non potrò vivere la normalità.
Ho davvero bisogno di fare conoscienze nuove: ho degli amici a tratti perfetti, ma per certe cose li vedo un po' stretti, e questo mi fa stare un po' male, perchè non ho nessuno con cui parlare, confidarmi, scherzare e commentare magari un bel ragazzo come tutti fanno per delle ragazze, insomma vorrei avere delle amicizie capaci di farmi levare questa brutta maschera che sono costretto a portare tutti i giorni. Ma come fare? Chat? siti di incontri? Locali? No, queste cose non fanno per me, non mi sembrano vere e solo finalizzate a cose ben lontane dall'amicizia. E quindi?
La risposta a questa domanda non è tanto semplice... mi sembra che tu abbia 16 anni giusto???? (se ho sbagliato abbi pazienza :oops: ...) Di solito io consiglio magari di provare ad andare ad associazioni come l'Arcigay che sembrano più serie di chat, locali e siti di incontri, però data la tua età :oops: ...
f.pao*** ha scritto:Ieri per esempio sono andato al mare in Liguria: c'era così tanta gente da non sapere dove mettersi sdraiati, ma sono rimasto colpito solo da un ragazzo, secondo me gay (non chiedetemi il perchè, i suoi atteggiamenti, la sua voce e il suo modo di fare mi hanno fatto credere questo). Non era nemmeno un estraneo , perchè faceva parte della compagnia di una mia amica incontrata lì per caso. Indovinate cosa? Non ho fatto nulla. Non sapevo come fare a parlarci, ad avvicinarlo, a salutarlo. Questo per farvi capire come sono, e non so come cambiare.
Intanto non stare a farti tutte queste paranoie... succede spesso che non sappiamo come avvicinarci a persone che non conosciamo... però se questo ragazzo fa parte della compagnia di una tua amica, perché una volta non esci con la compagnia della tua amica, e con calma provi a scambiare due chiacchere con lui?????
f.pao*** ha scritto:In questo periodo non sono mancate ferite profonde: nel pieno di questa fase sentire quasi tutti i giorni chiedere da mia zia "Ma hai qualche ragazzina? L'amore, che bella cosa!", dover rispondere no a tutti gli amici che mi fanno la stessa domanda, fingere di essere attratto da qualche ragazza dotata e cose del genere mi lacerano dentro.
Francesco ti capisco, e penso che sia una cosa che hanno dovuto affrontare anche altri ragazzi del Forum... l'ho sempre trovata una domanda talmente insulsa e “morbosa”...

Un grandissimo abbraccio :) !!!!!!!!!!!

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

barbara
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Re: quando le parole feriscono più di una spada

Messaggio da barbara » venerdì 26 aprile 2013, 20:53

ciao f.Pao, ah ieri c'eri pure tu? Ammazza ma quanti eravamo? Magari eri incolonnato davanti a me :mrgreen:
A parte ciò , leggo con piacere del tuo percorso. Avverto nelle tue parole una bella determinazione e la voglia di prendere in mano le redini della tua vita.
Ed è, credimi, molto importante questa libertà di cui parli. Ti fa capire che, anche nelle situazioni avverse, possiamo ritrovare quella forza interiore che ci serve a affrontare e vincere le nostre sfide.
A proposito di quelle frasi, hai proprio ragione a detestarle. Il disagio che provi potrebbe essere evitato se noi adulti fossimo più educati all'idea che potremmo avere davanti un eterosessuale o un omosessuale o anche un transessuale . Insomma tutto questo dar per forza per scontato che le cose debbano andare in un certo modo fa un bel danno.
Certo sono frasi dette con le migliori intenzioni e affettuosamente. Capisco però che ti ricordano quanto tu ti senta differente dalle aspettative di chi ti parla. Non so darti un consiglio perchè non mi sono mai trovata in questa situazione. Trovo comunque incoraggiante che tua madre sia meno specifica. Forse è un caso e forse no. In fondo è una madre informata molto più di altre, se ben ricordo. Questo potrebbe essere un vantaggio. ;)

f.pao***
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Re: quando le parole feriscono più di una spada

Messaggio da f.pao*** » venerdì 26 aprile 2013, 23:02

IsabellaCucciola ha scritto:Ciao Francesco :) !!!!!!!!
f.pao*** ha scritto:Si, ricerca, perchè ho bisogno di trovare ragazzi come me, di innamorarmi e di vivere una vita "normale", cose che ora come ora mi sento negate: in famiglia ho sempre i soliti problemucci e io sono sempre il solito ragazzo chiuso e timido, con l'autostima che raggiunge i minimi storici senza sapere come fare per tirarla su, e forse fino a che non migliorerò in questo non potrò vivere la normalità.
Ho davvero bisogno di fare conoscienze nuove: ho degli amici a tratti perfetti, ma per certe cose li vedo un po' stretti, e questo mi fa stare un po' male, perchè non ho nessuno con cui parlare, confidarmi, scherzare e commentare magari un bel ragazzo come tutti fanno per delle ragazze, insomma vorrei avere delle amicizie capaci di farmi levare questa brutta maschera che sono costretto a portare tutti i giorni. Ma come fare? Chat? siti di incontri? Locali? No, queste cose non fanno per me, non mi sembrano vere e solo finalizzate a cose ben lontane dall'amicizia. E quindi?
La risposta a questa domanda non è tanto semplice... mi sembra che tu abbia 16 anni giusto???? (se ho sbagliato abbi pazienza :oops: ...) Di solito io consiglio magari di provare ad andare ad associazioni come l'Arcigay che sembrano più serie di chat, locali e siti di incontri, però data la tua età :oops: ...
f.pao*** ha scritto:Ieri per esempio sono andato al mare in Liguria: c'era così tanta gente da non sapere dove mettersi sdraiati, ma sono rimasto colpito solo da un ragazzo, secondo me gay (non chiedetemi il perchè, i suoi atteggiamenti, la sua voce e il suo modo di fare mi hanno fatto credere questo). Non era nemmeno un estraneo , perchè faceva parte della compagnia di una mia amica incontrata lì per caso. Indovinate cosa? Non ho fatto nulla. Non sapevo come fare a parlarci, ad avvicinarlo, a salutarlo. Questo per farvi capire come sono, e non so come cambiare.
Intanto non stare a farti tutte queste paranoie... succede spesso che non sappiamo come avvicinarci a persone che non conosciamo... però se questo ragazzo fa parte della compagnia di una tua amica, perché una volta non esci con la compagnia della tua amica, e con calma provi a scambiare due chiacchere con lui?????
f.pao*** ha scritto:In questo periodo non sono mancate ferite profonde: nel pieno di questa fase sentire quasi tutti i giorni chiedere da mia zia "Ma hai qualche ragazzina? L'amore, che bella cosa!", dover rispondere no a tutti gli amici che mi fanno la stessa domanda, fingere di essere attratto da qualche ragazza dotata e cose del genere mi lacerano dentro.
Francesco ti capisco, e penso che sia una cosa che hanno dovuto affrontare anche altri ragazzi del Forum... l'ho sempre trovata una domanda talmente insulsa e “morbosa”...

Un grandissimo abbraccio :) !!!!!!!!!!!

Isabella
credo sia un po' prematuro andare alla mia età (nono ricordi benissimo! :D )in posti del genere.. più che altro dovrei frequentare posti normali e imparare ad aprirmi e a capire chi potrebbe essere come me!
uscire con quella compagnia? parecchio difficile, ci sono dei contrasti all'interno e molte volte i due gruppi non vanno daccordo. però potrei provarci :)
quella domanda mi sono accorto come possa assumere significati totalmente diversi prima e dopo essersi capiti e accettati!

f.pao***
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Re: quando le parole feriscono più di una spada

Messaggio da f.pao*** » venerdì 26 aprile 2013, 23:04

barbara ha scritto:ciao f.Pao, ah ieri c'eri pure tu? Ammazza ma quanti eravamo? Magari eri incolonnato davanti a me :mrgreen:
A parte ciò , leggo con piacere del tuo percorso. Avverto nelle tue parole una bella determinazione e la voglia di prendere in mano le redini della tua vita.
Ed è, credimi, molto importante questa libertà di cui parli. Ti fa capire che, anche nelle situazioni avverse, possiamo ritrovare quella forza interiore che ci serve a affrontare e vincere le nostre sfide.
A proposito di quelle frasi, hai proprio ragione a detestarle. Il disagio che provi potrebbe essere evitato se noi adulti fossimo più educati all'idea che potremmo avere davanti un eterosessuale o un omosessuale o anche un transessuale . Insomma tutto questo dar per forza per scontato che le cose debbano andare in un certo modo fa un bel danno.
Certo sono frasi dette con le migliori intenzioni e affettuosamente. Capisco però che ti ricordano quanto tu ti senta differente dalle aspettative di chi ti parla. Non so darti un consiglio perchè non mi sono mai trovata in questa situazione. Trovo comunque incoraggiante che tua madre sia meno specifica. Forse è un caso e forse no. In fondo è una madre informata molto più di altre, se ben ricordo. Questo potrebbe essere un vantaggio. ;)
magari ci siamo anche visti :D hai perfettamente ragione! e anche te ricordi benissimo, è ben informata in questo argomento ma non so se le cose possano veramente essere un vantaggio.. lo spero per un mio futuro! ora però devo pensare al presente, e in questo momento devo trovare il modo di alzare la mia autostima e abbattere qualche barriera inutile della timidezza...

barbara
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Re: cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da barbara » sabato 27 aprile 2013, 8:22

L'autostima va costruita , concordo con te. E' anche alla base della sicurezza con gli altri.
Scrivemmo un post a riguardo. C'era pure un test sull'autostima-
Ogni tanto lo rispolvero... Perchè non provi a farlo pure tu il test? :mrgreen:

viewtopic.php?f=31&t=850

f.pao***
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Re: cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da f.pao*** » sabato 27 aprile 2013, 13:09

barbara ha scritto:L'autostima va costruita , concordo con te. E' anche alla base della sicurezza con gli altri.
Scrivemmo un post a riguardo. C'era pure un test sull'autostima-
Ogni tanto lo rispolvero... Perchè non provi a farlo pure tu il test? :mrgreen:

viewtopic.php?f=31&t=850
complimenti per il test, anche se credo sia solo un modo per cercare di alzare l'autostima delle persone in un modo per così dire subdolo ahaha :D
comunque ci proverò, tentar non nuoce: basta frasi del tipo "non ce la posso fare", evitare di scappare dagli specchi (ecco, forse questa è una mission impossible) e non minimalizzare tutte le cose che faccio. ce la posso fare!

ora mi manca solo da capire come fare per fare nuove conoscenze, per battere questa stupida timidezza e farmi avanti quando vedo qualcuno che potrebbe interessarmi.. anche se credo di cercare forse un ragazzo troppo "perfetto": intelligente, bello, simpatico, sensibile, serio, non uno di quelli tutta bellezza e poco cervello.. ma arriverà, spero.

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IsabellaCucciola
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Re: cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 27 aprile 2013, 16:27

Ciao Francesco...
f.pao*** ha scritto:credo sia un po' prematuro andare alla mia età (nono ricordi benissimo! :D )in posti del genere.. più che altro dovrei frequentare posti normali e imparare ad aprirmi e a capire chi potrebbe essere come me!
intanto ti devo chiedere scusa per quello che ti ho scritto :oops: ... ho citato un'associazione come l'Arcigay per il semplice motivo che se volevi trovare ragazzi gay come te, e in maniera più sicura di un locale o di siti di incotri, quello sembra il posto più adatto...
f.pao*** ha scritto:ora mi manca solo da capire come fare per fare nuove conoscenze, per battere questa stupida timidezza e farmi avanti quando vedo qualcuno che potrebbe interessarmi.. anche se credo di cercare forse un ragazzo troppo "perfetto": intelligente, bello, simpatico, sensibile, serio, non uno di quelli tutta bellezza e poco cervello.. ma arriverà, spero.
riguardo al ragazzo perfetto, penso che la qualità migliore che si possa sperare di trovare è che sia una persona seria e ci voglia bene per quello che siamo...

Un grandissimo abbraccio!!!!!!!!!

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

ronny88
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Re: cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da ronny88 » domenica 28 aprile 2013, 23:11

Ciao :)

Secondo me quello che manca ai gay ed in particolare ai ragazzi (ma anche a quelli un po' più in la con gli anni) è qualcuno con cui parlare liberamente..
Per gli etero è facile confrontarsi con gli amici e supportarsi a vicenda (per le ragazze è ancora più diffuso)... il gay non può farlo nè con la famiglia, nè tanto meno con gli amici che non sanno di lui per tanto si ritrova in una situazione difficile e rischia di proiettare tutto nella ricerca dell'amore (e ricercando nell'amore anche quello che manca nell'amicizia).. e spesso si finisce delusi..
In più in luoghi come chat e locali è già difficile trovare l'amore, sicuramente è difficilissimo trovare l'amicizia..

Quello che penso io è che per essere pronti a ricevere e a dare in un rapporto di amore è necessario prima accettarsi e con accettarsi non intendo accettarsi come gay nella sfera sessuale ma accettarsi come gay nella sfera sociale quindi soprattutto nelle relazioni di amicizia..

Il problema è proprio quello di come fare ad instaurare relazioni di questo tipo..
Il forum è utilissimo però, almeno dal mio punto di vista, non può e non deve sostituire le relazioni reali...

Rimane l'ultimo dubbio.. come fare ad instaurare queste relazioni? :)

f.pao***
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Re: cambiamento, chiusura e ferite

Messaggio da f.pao*** » domenica 19 maggio 2013, 21:13

Scusatemi se non mi faccio sentire da un po'! Questa domanda mi tormenta ancora tanto.. perché intorno a me vedo ragazzi a passeggio con la propria ragazza e io invece sono solo? Come faccio a conoscere qualcuno come me? Mi sento solo e non so come fare.. sento parlare di coppie gay, ho visto proprio oggi due coppie che si tenevano per mano (con mio stupore, mai avrei pensato potesse accadere..). Perche io non posso essere come loro? Ho bisogno di qualcuno.. se la fase di accettazione lentamente la sto superando la paura di rimanere solo rimane e si fa sempre piu sentire..

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