DUBBI DI UN RAGAZZO GAY

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
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progettogayforum
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DUBBI DI UN RAGAZZO GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 1 novembre 2009, 10:42

Ricevo e pubblico - cambiano i nomi e i luoghi per motivi di privacy - la seguente mail.
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Ciao Project,

Mi chiamo Marco, ho 16 anni e abito a Milano. Ho scoperto il tuo forum verso Maggio scorso, ma non avevo mai avuto il coraggio di scriverti per la mia timidezza/chiusura/paura e anche perché non pensavo di avere qualcosa di interessante da dirti; neanche adesso so se ce l'ho, ma ti scrivo lo stesso.
Innanzitutto tanti tanti complimenti, nei tuoi post (molto lunghi ma mai pesanti) mi capita spesso di riconoscermi, per questo motivo mi piacciono, mi danno una mano a mettere "su carta" delle sensazioni e dei pensieri che da solo non riesco a esprimere in modo chiaro e corretto per far capire bene i fatti all'ascoltatore.
Volevo cortesemente chiederti alcuni consigli/opinioni, poiché mi pare di capire che sei una persona con tanta esperienza, quindi magari potevi darmi un parere o una mano se ti va.
Ma prima, ti racconto un po' la "breve" (warning! sono molto logorroico!) storia della mia vita, dato che ho solo 16 anni quindi non ho moltissimo da raccontare. Sono stato un bimbo felice: avevo una mamma e un papà che mi volevano bene, si prendevano cura di me, e tanti amici, che mantengo ancora adesso. I 3 anni delle medie non sono stati bellissimi però: ero capitato in una classe di 20 femmine e 2 maschi me compreso. Si dice tanto dei ragazzi, ma anche le ragazze possono essere "cattive" a quell'età, sono pettegole, lunatiche, e dato che "maturano prima" (insomma..) vedono il maschio come un soggetto mentalmente inferiore, a meno che non si cimenti in esperienze di sesso – fumo – alcol – discoteca - vestiti di marca (PS quello che sto scrivendo NON è una generalizzazione, ma relativo alle mie esperienze). Poiché io e l'altro sfortunato compare non eravamo quel genere di tipi, non ci attiravamo molte simpatie, anzi, arrivavano a dire (cosa che mi faceva imbestialire) che di maschi nella classe non ce n'era nessuno! Perché ti sto raccontando proprio questo non lo so, comunque continuiamo. Di solito con la pubertà gli ormoni iniziano a girare, e tra quelle poche amicizie maschili che mi rimanevano si cominciava a parlare di "f**a, tette, c**o, tette, f**a" (chiedo scusa per la volgarità). Vedevo i miei coetanei esaltati da quest'argomento, che commentavano le ragazze in giro, mentre a me era proprio indifferente: Parallelamente, certi ragazzi attiravano la mia attenzione, non potevo fare a meno di guardarli, sognavo di essere il loro miglior amico, li pensavo per giorni, mesi.. dicevo nella mente cose del tipo: "quanto mi piacerebbe andarci in giro, al cinema, al mc donald, anche solo giocarci alla playstation". Il tutto condito da una strana ansia che mi prende da sempre quando entro in uno spogliatoio maschile, quella voglia di guardarsi intorno bloccata da un grillo parlante che sconsiglia di farlo, ed una totale incapacità di fare una doccia con altri ragazzi causa inspiegabili problemi di erezione. Però non mi facevo tante domande, andava così e basta. SI arriva alle superiori, nuova scuola, nuovi amici, nuova gente e una vita decisamente migliore, faticosa ma divertente e soddisfacente. Intanto i discorsi sulle ragazze come quelli che dicevo prima continuavano a non interessarmi, ma pensavo: "dai, quando arriverà quella giusta ci perderai la testa come fanno tutti", e non riuscivo a levare gli occhi di dosso alla pubblicità dei rugbisti in mutande di Dolce&Gabbana messa alle fermate degli autobus. Per lo scorso Natale, ho ricevuto il regalo tanto desiderato: una connessione ADSL! Finalmente potevo sentire tutta la musica che volevo! E andare su un sito che mi piaceva molto, Yahoo Answer. Per una strana casualità, ho scoperto l'esistenza della sezione LGBT, e mi incuriosiva parecchio, scrivevano ragazzi gay della mia età (cosa che non credevo possibile), uomini con relazioni ventennali, e ragazzi alle prese con problemi di accettazione, indecisione e prime delusioni d'amore. Lentamente ho cominciato a pormi delle domande, a rispondermi anche (ma tutto molto tranquillamente), fino a che arrivo a Marzo al mio sedicesimo compleanno, i mitici 16 anni. In quei giorni guardandomi allo specchio mi sono detto: "allora, lo vuoi ammettere? E' così evidente visto da dentro! Vuoi almeno autorizzarti ad avere delle esperienze, non è detto che le avrai, devi solo darti il permesso, anche di far andare i pensieri a ruota libera, senza strane censure derivate da un non so cosa". Ho iniziato a rispondere alle domande come gay. Avevo una voglia matta di parlare con qualcuno, di confessare le mie ansie, paure, desideri, di sfogarmi, perciò ho cominciato a fare coming-out con gli amici più fidati, i quali si sono dimostrati delle grandissime persone. Avevo paura di essere visto come una mezza donna, che non capissero che ero rimasto lo stesso di prima, appassionato di calcio, rock, motori, che mi vedessero meno "dignitoso" poiché aspiravo (aspiro, ovviamente) ad un certo tipo di pratiche sessuali con il ragazzo che amo. Invece no, tutto bene, anche dal mio amico particolarmente religioso. Proprio lui diventerà la mia prima "cotta gay ufficiale", 3 mesi passati dietro a lui (che si era fidanzato, ma allo stesso tempo mi dava una marea di motivi di sospettare) che intanto mi chiedeva:"Giulio ti vedo triste, che hai?" Risposta. "No, tranquillo tutto bene (seeeeeee! Magari!)", perché gli amici veri vedono sempre quando c'è qualcosa che non va, nonostante uno tenti di nasconderlo il più possibile. E' passata lentamente l'estate, e per la prima volta ho sentito il bisogno di, il bisogno di.. amare. La voglia di provare quelle fortissime emozioni, quelle sensazioni fisiche ma soprattutto mentali che dà l'amore ricambiato, di fare tutte quelle cose che fanno i fidanzati, di avere una persona con cui posso essere "debole" e non vergognarmi di nulla, perché lo so che non mi giudica. Insomma, godermi i 16 anni anche da questo punto di vista, perché paradossalmente (si, perché sono giovane, lo so di avere tutta la vita davanti) c'era e c'è in me una forte paura di non trovare la persona giusta e quindi di non provare quello che ho scritto prima, di "buttare" questi anni, addirittura di.. rimanere da solo. Nel frattempo (primi di Agosto) ho conosciuto via Yahoo Answer un ragazzo in una città in provincia di Mantova, Lorenzo, ed ho iniziato a chattare con lui, senza rivelare età e città di residenza all'inizio. E' gentile, educato, simpatico.. mi faceva piacere chattarci, mi sono aperto molto con lui e lui con me. Arrivati verso i primi di Ottobre, passavo ogni giorno aspettando la sera, il momento in cui avrei potuto parlarci di nuovo. Purtroppo ci sono i genitori in giro per casa che fanno di continuo: "con chi chatti? fammi vedere che scrivi!" e io ovviamente mi rifiuto perché sono argomenti "compromettenti", e in questo periodo ho avuto due brutte litigate coi miei su questo, due coming-out sfiorati perché lui non sapeva nulla, poveretto, continuava a scrivere e io a chiudere la finestra, litigate che si sono concentrate anche sul fatto che lui avesse un volto poco raccomandabile e fosse molto più grande di me (24 anni). Dopo che racconto a Lorenzo questi episodi, riferendogli la domanda fatta da mio padre (cosa cerchi in uno così grande e lui cosa cerca in te?), lui dice che mio padre ha ragione e dobbiamo smettere di chattare eliminandoci i contatti, perché non si può fare, la differenza d'età è troppa. E lì comincia una conversazione dove escono fuori tante cose, tante belle parole, mi dice che mi pensava anche lui durante il giorno, che gli sto.. simpatico, e anche io gli confesso che lui mi sta.. simpatico. Quando ho finito quella conversazione, ho pianto. E anche a lui dispiaceva, si vedeva. Ho pensato tantissimo a lui questi giorni, ho ragionato sulla cosa, e sono arrivato alla conclusione che qualsiasi cosa provi non posso mandare tutto all'aria. Già è difficile trovare una persona che abbia un carattere che in qualche modo ti piaccia, come amico o relazione non lo so, sarebbe idiota perderlo così, avrei rimpianti. Ci tengo a lui, mi basta sapere che ho un contatto, un numero, e che se ho bisogno.. posso chiamarlo. Sono molto confuso, perciò le prime cose che volevo chiederti erano:

Secondo te, ci si può affezionare ad una persona avendola "soltanto" conosciuta via chat? E altra cosa, che mi consigli di fare? Mandargli una mail sperando che non abbia cambiato contatto, la legga e mi risponda oppure attuare il folle piano da me congegnato, cioè di andare nel suo paese per incontrarlo senza che lui lo sappia? Sono completamente nel pallone, non ci capisco più nulla.
Infine: un modo per conoscere comunque altri adolescenti gay? Poiché abito a Milano, 2 milioni di abitanti, e non a [… omissis …] (con tutto il rispetto per gli abitanti di quel paese), poche decine, come posso fare a conoscere (per amicizia ovviamente) altri ragazzi? Dei locali ho paura perché sono piccolo e cerco solo amicizia per ora, non relazioni o sesso, sono terrorizzato dal sesso e dall'idea di mostrare il mio corpo a qualcuno, deve essere davvero speciale e deve far cadere tanti di quegli impedimenti..

Spero di non averti ammorbato le scatole con questa chilometrica mail, ti lascio il mio contatto msn ( … omissis … ) nel caso ti andasse di aggiungermi, ma anche se non ti va ti capisco perché te lo chiedono tutti, oramai avrai 518 contatti msn.)
Spero di avere l'opportunità di scambiare direttamente due parole con te riguardo a queste cose, e ti ringrazio, con questo progetto fai un lavoro enorme che, come a me, sarà servito a tanti tanti altri giovani per capire meglio se stessi e confrontarsi sugli eventi legati alla sfera sentimentale che ci accadono.
Se ti va di pubblicare questa mail, solo se ritieni che possa essere utile per qualcun'altro, ti do il permesso.

Grazie ancora, saluti.
Ciao!
Marco

Jek70
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Messaggi: 519
Iscritto il: venerdì 15 maggio 2009, 19:41

Re: DUBBI DI UN RAGAZZO GAY

Messaggio da Jek70 » domenica 1 novembre 2009, 14:01

Ciao Marco,
la tua mail è interessantissima, le emozioni che hai descritto le ho vissute anche io alla tua età esattamente come le hai descritte tu e chissà quanti altri al pari. Tu sei comunque fortunato, vivi in un epoca dove esiste la possibilità di comunicare e confrontarsi. Quando sono stato ragazzo io non c'era internet e neppure il cellulare e trovarsi era davvero difficile. Infatti la mia adolescenza e gioventù se n'è andata in fumo.
Per te però non è e non sarà così e questo ti deve far vedere le cose con un futuro.
L'esperienza che hai avuto con questo ragazzo più grande di te, comunque vada, è una cosa assai preziosa. Difficile darti consigli in questa situazione, tu solo sai fino a quanto sia profondo il sentimento che provi per lui ma se ritieni ne valga la pena e se hai la certezza che lui sia un ragazzo per bene allora incontrarlo potrebbe essere una cosa sensata. Dal vivo si capiscono tante più cose che da una semplice chat. Cinque minuti dal vivo con una persona fanno capire quello che neppure in un mese di chat riusciresti a capire.

Valuta bene con prudenza il tutto comunque. In ogni caso, comunque vada, non disperare mai e per te stai certo che la solitudine affettiva non ci sarà mai.

Sei giovanissimo e hai appena iniziato a vivere la tua vita, non avere fretta e assaporala lentamente e con serenità come si deve fare con tutte le cose belle e buone.

Ti faccio il mio migliore augurio che tu possa trovare presto un ragazzo con il quale vivere le emozioni in modo sano e bello che la vita alla tua età può e deve offrirti.

Benvenuto in questo forum.
Un forte abbraccio.

guy21
Utenti Storici
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Iscritto il: martedì 19 maggio 2009, 19:33

Re: DUBBI DI UN RAGAZZO GAY

Messaggio da guy21 » domenica 1 novembre 2009, 22:15

ciao marco, non sei solo, anche io sono della lombardia, se vuoi parlare , io sono qua.

Alberto
Messaggi: 44
Iscritto il: lunedì 26 ottobre 2009, 0:26

Re: DUBBI DI UN RAGAZZO GAY

Messaggio da Alberto » domenica 1 novembre 2009, 23:58

quella voglia di guardarsi intorno bloccata da un grillo parlante che sconsiglia di farlo = :roll: Diciamo che io provo le STESSE tue sensazioni. Mi farebbe molto piacere parlarti, perchè come dici te e , avendo anche io 16 anni, forse ci possiamo aiutare.

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