Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

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Stampy
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Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Stampy » giovedì 30 giugno 2016, 9:15

Ciao a tutti;
con questo post vorrei chiedervi che tipo di rapporto avete con il vostro migliore Amico (etero), soprattutto sul fatto di cosa sa lui di voi, quanto nel profondo sa i fatti vostri, e se si interessa di ogni aspetto della vostra vita, o se lo tenete all'oscuro di qualcosa (perchè non volete, o perchè non interessa a lui magari...).

Vi chiedo questo perchè il mio amico non mi ha mai fatto domande chiamiamole "molto personali", sulla mia omosessualità. Mi ha continuato a volere un gran bene, forse più di prima, ma su questi argomenti non abbiamo mai parlato.
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio.
my dream

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agis
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da agis » giovedì 30 giugno 2016, 11:01

Vabbè Stampy questa è storia antica ma con il mio miglior amico di infanzia/gioventù è andata che eravamo entrambi gay ^_^. Solo che non lo sapevamo :oops: . La cosa buffa è stata che quando, molto più tardi, lo venimmo ovviamente a sapere entrambi, una domanda sorse spontanea: ma... ma... ma... M., tu stavi mica con me perché... oooh no C. e tu? Io neppure.
Insomma, a fartela breve, ci volevamo molto bene ma lui non era il tipo mio ed io non ero il suo. Il che, a ben vedere e se ce ne fosse ancora bisogno, la dice lunga sulle etichette. ;)

Hospes91
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Hospes91 » giovedì 30 giugno 2016, 16:02

Purtroppo non so risponderti, stampy.
Anni fa lo avevo un migliore amico (assolutamente etero), e puoi immaginare come sia finita: io ad un certo punto (non saprei nemmeno identificare bene quale) mi ritrovo molto legato a lui, non ero affatto infastidito che lui avesse un ragazza (anzi, lo invidiavo, e tra noi sussisteva una certa competizione scolastica che per forza di cose si veniva a creare,comunque di quella positiva), io non volevo affatto una relazione omosessuale: a me andava benissimo così, anzi continuavo ad interessarmi alle ragazze ed a provarci con loro, non analizzando i miei dubbi.

L'idea di dirgli di questi non mi passava neanche dall'anticamera del cervello: perché avrei dovuto rinunciare a lui e agli altri del gruppo? I rapporti sarebbero cambiati per forza, per quanto mi avrebbe accettato: niente più abbracci di esultanza quando una squadra fa goal senza che lui potesse sospettare (tanto per farti un esempio) che sotto sotto io lo stessi abbracciando anche per altro. Io ero innocente, non avevo doppi fini! E di avere amicizie con persone che non sarebbero state mai più sciolte come prima, o che si sforzavano di esserlo per non ferirmi ma che in realtà si sentivano a disagio non avevo alcuna voglia.
Il problema non me lo ponevo proprio, perché tanto ero me stesso quando si parlava di scuola, di politica, di sport, di vita! Io, non un altro!

Quando gli spiegai dei dubbi che mi attanagliavano a proposito di me stesso, per lui fu una doccia fredda: tutto il pomeriggio in cui parlai mantenne un' espressione triste, addirittura. Non arrabbiata, non schifata: TRISTE! Probabilmente perché si rendeva conto di avere sentito per la prima volta un qualcosa di "grave" che riguardava un suo amico, così uguale e così diverso dal (nome mio) che aveva sempre conosciuto,e con cui aveva condiviso vari bei momenti; si sarà reso conto di quanta sofferenza stessi trovando nel non capirmi e non capirci niente.

Quella sera mi salutò bonariamente per tirarmi su d'animo, ma io non risposi. Per un paio di mesi rimanemmo in una specie di limbo: seppur nei messaggi fosse molto pacato, comprensivo con me ed amichevole, si stava imponendo di esserlo, mentre io non volevo ispirare senso del dovere a nessuno, non volevo elemosinare la presenza di nessuno, pertanto lasciai cadere la cosa completamente. Non so se abbia riprovato a contattarmi, perché io cambiai apposta numero di cellulare, ma volendo avrebbe avuto ogni altro mezzo per farlo.

Se gli avessi raccontato dei miei dubbi quando eravamo più piccoli mi avrebbe di certo trattato bene fin da subito,magari con un comprensibile imbarazzo, ma dubito che mi avrebbe chiesto dettagli della mia visione del sesso e simili, perché è molto discreto, anche se probabilmente avrebbe ascoltato con interesse se avessi cominciato a parlare in merito, perché secondo me gli eterosessuali, quando si ritrovano in buoni rapporti con un ragazzo omosessuale o bisessuale che non lo sembra affatto e che esprime serenità e propositività in tema (cosa che io comunque non sarei riuscito né ad esprimere, né ad avere :lol: ) diventano estremamente curiosi di capire questa realtà, visto che per loro gli omo sono solo gli eccentrici effeminati e dunque non capiscono.

Suppongo che il tuo amico non ti chieda niente perché non voglia metterti in imbarazzo, oppure perché il sesso tra maschi lo turba, ci sta anche questo, oppure ancora per evitare di darti modo di pensare che sotto sotto sarebbe curioso di provare.
Per concludere sei stato fortunato, e mi fa veramente molto piacere per te. :)
Ultima modifica di Hospes91 il martedì 22 novembre 2016, 22:15, modificato 3 volte in totale.

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Illuminist
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Illuminist » venerdì 1 luglio 2016, 16:04

Domanda interessante... beh, io personalmente non posso esprimermi perché non sono un gay dichiarato, ma probabilmente, come dice Hospes, il tuo amico non ti chiede determinate cose magari soltanto per una questione di pudore. Non c'è assolutamente nulla di male a parlare di sesso, anzi, però per farti capire io ne discuto poco di mia iniziativa anche con i miei amici eterosessuali. Ci sono persone più aperte e altre un po' più riservate, forse il tuo amico è una di quelle.
Se la vostra amicizia è rimasta salda anche dopo il tuo coming out io non sarei preoccupato a riguardo. Certo, è anche vero che in qualità di amici dovreste sentirvi liberi di parlare di tutto, e se è un legame autentico lui lo saprebbe. Forse in questo caso dovresti essere tu a partire per primo, fargli capire che con te è possibile aprirsi anche su questa sfera molto intima. Prova a fare tu il primo passo, tentar non nuoce. Potresti aiutare molto anche lui. :)

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agis
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da agis » venerdì 1 luglio 2016, 16:44

Illuminist ha scritto:Domanda interessante... beh, io personalmente non posso esprimermi perché non sono un gay dichiarato, ma probabilmente, come dice Hospes, il tuo amico non ti chiede determinate cose magari soltanto per una questione di pudore. Non c'è assolutamente nulla di male a parlare di sesso, anzi, però per farti capire io ne discuto poco di mia iniziativa anche con i miei amici eterosessuali. Ci sono persone più aperte e altre un po' più riservate, forse il tuo amico è una di quelle.
Se la vostra amicizia è rimasta salda anche dopo il tuo coming out io non sarei preoccupato a riguardo. Certo, è anche vero che in qualità di amici dovreste sentirvi liberi di parlare di tutto, e se è un legame autentico lui lo saprebbe. Forse in questo caso dovresti essere tu a partire per primo, fargli capire che con te è possibile aprirsi anche su questa sfera molto intima. Prova a fare tu il primo passo, tentar non nuoce. Potresti aiutare molto anche lui. :)
Eh ho capito caro ma un illuminista che cosa potrebbe provare a fare oggi? :)
Ti sei scelto un nick impegnativo direi.
Nulla di cui preoccuaparsi tuttavia... se sei mio amico? ^_^

Hospes91
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Hospes91 » venerdì 1 luglio 2016, 19:34

Uhm...Stai attento se vuoi iniziare tu. Dovrebbe essere proprio un accenno e nulla di più, possibilmente buttandola sul ridere, sulla goliardia, in modo da spezzare un poco l'imbarazzo ed indirizzare a quel tipo di dialogo il tuo amico.
Se cominceranno a far vedere nei film o in tv ragazzi adolescenti che si confidano con i propri amici, che poi magari cambiano idea, ma che se hanno un dubbio del genere lo esternano chiedendo un consiglio, probabilmente diventerebbe una cosa figa,e nel reale se ne discuterebbe con più tranquillità.
Ultima modifica di Hospes91 il sabato 19 novembre 2016, 20:29, modificato 2 volte in totale.

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Illuminist
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Illuminist » sabato 9 luglio 2016, 23:21

agis ha scritto: Eh ho capito caro ma un illuminista che cosa potrebbe provare a fare oggi? :)
Ti sei scelto un nick impegnativo direi.
Nulla di cui preoccuaparsi tuttavia... se sei mio amico? ^_^
Faccio quel che posso da seguace di questa scuola :) piacere di conoscerti!

Hospes, sarebbe davvero bello, però anche la televisione LGBTQ negli ultimi anni ha fatto tanti progressi. Rimango molto colpito nel vedere che, se in una serie o in un film c'è un personaggio omosessuale, non si tratta praticamente più del gay stereotipato o della lesbica mascolina e camionista. Grazie al cielo stiamo aprendo gli occhi.

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agis
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da agis » domenica 10 luglio 2016, 9:03

Illuminist ha scritto:
agis ha scritto:
Faccio quel che posso da seguace di questa scuola :) piacere di conoscerti!
Il piacere è mio :). Ritengo il compito estremamente impegnativo perché, se i concetti del "sapere aude" ed il dubbio non nichilista/distruttivo/stirneriano ma critico in senso kantiano da applicarsi ad ogni autorità vera o presunta rimangono idee fondative, come applicarle tre secoli dopo potrebbe essere oggetto di riflessione tanto in termini generali quanto nello specifico dell'omo/eterosessualità.
Tu ritieni sia possibile definire in questo senso un'evoluzione dei concetti e dei metodi rispetto alle origini? :)

Hospes91
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Hospes91 » domenica 10 luglio 2016, 14:07

Sì Illuminist, quanto dici è tendenzialmente vero, ma di strada ce n'è ancora parecchia.
La mia serie preferita in assoluto è italiana e si chiama "Tutti pazzi per amore", il titolo mi faceva salire il diabete, ma mi è rimasta nel cuore perché è stato un continuo ridere, ridere, ridere; alla fine della puntata ero a mille dopo tutte quelle bizzarrie che poi invece sono comunissime, ed il bello era questo: il rivedersi nei personaggi. Tante volte mi sono (e mi hanno) associato al secchione della serie, che però è eterosessuale. Il bello è stato vederlo sgomento quando apprendeva l'omosessualità del padre (che era in buonissimi rapporti con la ex moglie, ed appunto non effeminato) rimanendone scioccato, telefonando ad un numero anti-omofobia per chiedere se essendo suo figlio l'omosessualità gli si potesse trasmettere :mrgreen: (per essere poi mandato a ca..re dal gentilissimo operatore ahahah :lol: ) ed infine mandando in ospedale a suon di pugni il compagno americano del padre! :mrgreen: Troppo divertente! Nella terza stagione hanno portato in scena due lesbiche, anche queste femminili. Non nascondo che mi abbia fatto uno strano effetto, perché io vedo armoniosamente solo le unioni etero o in una certa misura tra uomini, mentre quelle tra donne le capisco molto poco, ma evidentemente è un mio limite.

Comunque! :D Per ora dobbiamo accontentarci delle produzioni straniere se vogliamo apprezzare dialoghi in tema di omosessualità non stereotipata tra giovani e giovanissimi, prima o poi ci saranno anche da noi.

Ops stampy scusa mi sono molto dilungato! però l'intervento mi pare bello e penso possa far piacere sia a te che ad altri leggerlo, per questo lo lascio; magari potrà ispirare buoni propositi! ;)
Ultima modifica di Hospes91 il sabato 19 novembre 2016, 20:32, modificato 1 volta in totale.

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Illuminist
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Re: Migliore Amico e sua conoscenza del mio essere gay

Messaggio da Illuminist » domenica 10 luglio 2016, 14:55

Oh, sì! Ricordo quella serie :) non la seguivo però avrò visto un paio di episodi quando la davano in televisione e ricordo che venne affrontato anche il tema dell'uomo gay sposato con figli. Ero molto più piccolo ai tempi però rimasi davvero piacevolmente sorpreso! Sicuramente si tratta di un bel passo avanti anche per noi. Poi mi piacciono molto le serie oppure i film dove si ironizza anche su questa tematica, insomma dove il "problema" non venga ingigantito ma piuttosto ci si rida anche su! Io penso che se queste produzioni, che comunque sono rivolte a un pubblico di massa, venissero incentivate sempre più come poi nella fattispecie sta succedendo anche il coming out sarebbe fattibile in modo più sereno...
comunque ho seguito un po' di serie a tematica LGBTQ, ma ora come ora la mia nuova fissa è Orange is the New Black, che è a tematica (parzialmente) lesbica e che consiglio di guardare, lancia dei messaggi molto ispiratori. Mi piace proprio vedere come anche qui la tematica venga affrontata con goliardia, con serena normalità (e, in cuor mio, prego che ne venga realizzata una versione al maschile prima o poi :oops: :lol: )

Perdonate l'off-topic, ma magari sì come dice Hospes può essere utile spaziare un po' di più! :)

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