Che cosa significa amare?

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Niko
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Che cosa significa amare?

Messaggio da Niko » domenica 27 maggio 2018, 22:17

Salve a tutti,
molti di voi sicuramente si ricorderanno di me per aver pubblicato un post in "disagio gay", riguardante alcuni problemi di ansia e complessi di cui ho sofferto e che piano piano sto cercando di superare.
Come avrete notato dal titolo di questo post e dalla categoria in cui ho deciso di inserire questo post, non voglio parlare più di "disagio" questa volta, bensì vorrei fare un passo indietro, prendere una certa distanza dagli eventi, cambiare prospettiva senza mettere a fuoco le problematiche relative alla sessualità, dato che forse così facendo non faccio altro che perdere di vista un aspetto altrettanto importante: l'affettività.
Perché mi sono reso conto che certi discorsi, seppur sensati da un punto di vista psicologico (dato che purtroppo la mente a volte è capace di rendere dei piccoli problemi vero e propri limiti), non hanno fatto altro che mercificare la persona che ho davanti, rendendola di fatto un pupazzo, una statua inanimata, una misura... insomma l'incarnazione vivente di tutte le mie paure e i miei complessi, e così facendo, ahimè, ho perso di vista la persona che ho davanti.
Corbin affermava: "il corpo è una finzione, un insieme di rappresentazioni mentali, un'immagine inconscia che si elabora, si dissolve, si ricostruisce, sul filo della storia del soggetto, sotto la mediazione dei discorsi sociali e dei sistemi simbolici."
Ecco in quel momento questo ragazzo era diventato la rappresentazione umana dei miei fantasmi, spettri che purtroppo mi porto ancora dietro dal passato.
In parte ne ho parlato con lui di questa cosa, e lui mi ha detto di lasciar andare questa bolla del passato, e di non credere che il passato sia una realtà che si ripete ogni volta. Insomma mi ha fatto capire che posso/devo fidarmi di lui, e di questo mi ha dato molte dimostrazioni.
Oggi ad esempio abbiamo passato una bellissima giornata di mare. Penserete che sia stato un appuntamento come tutti gli altri, già vi aspettate che parlerò di baci, abbracci e coccole... beh, in realtà la novità è che al mare questa volta c'erano anche i miei amici, e quindi siamo stati tutti insieme.
Nessun bacio tra di noi, solo ogni tanto sulla guancia, qualche carezza seguita da dita che si intrecciavano, sguardi dolci, insomma un'intimità nostra profonda e condivisa celata dietro piccoli gesti, parole dolci, piccoli sussurri, piccoli momenti, in cui non c'è spazio per l'ostentazione, la vanità, il "mostrarsi" agli altri perché di fatto non c'era nulla da dimostrare se non la volontà di stare tutti insieme.
Non c'è emozione più grande di sfiorare con le dita la sua mano e vedere che lui le accoglie a sé e che anche da parte sua c'è la volontà di accarezzarle, stringerle, avere un contatto con te.
Lui tempo fa mi scrisse: "dato che i tuoi amici sono così importanti per te, allora li conoscerò."
E così è successo, abbiamo trascorso tutti insieme una giornata splendida tra risate, scherzi nell'acqua, battute, giochi di ogni genere ecc.
E alla fine lui ha dato un'ottima impressione ai miei amici e anche a lui loro sono piaciuti molto.
Devo dire infatti che lui si è comportato benissimo con me e con loro. Nonostante la sua riservatezza e timidezza è riuscito comunque a stare con noi, aprirsi un po', non è stato saccente né sfacciato nei miei confronti per farsi grosso con i miei amici (come in passato mi è capitato con un altro ragazzo), e i miei amici mi hanno detto che io sono stato tranquillissimo e soprattutto, naturale, me stesso insomma, e questo mi ha fatto tanto piacere perché significa che non ho finto una parte o che non sono stato "legato" o più artificiale per il fatto che anche lui era con noi.
Potrei raccontarvi dei piccoli aneddoti e altre cose, ma non vorrei dilungarmi troppo con gli eventi, ma piuttosto concentrarmi più sulle emozioni, sul lato emotivo e psicologico.
Lui, avendo voluto conoscere i miei amici, mi ha dato una grandissima dimostrazione di affetto nei miei confronti: ovvero che è interessato a me, alla persona che sono, è interessato a conoscermi a fondo, a conoscere il mio stile di vita, le persone che frequento... e non solo il mio corpo e la mia intimità, e secondo me questa è una delle cose più belle che lui potesse fare, perché significa che io, Niko, per lui non sono solo un contenitore, un'altezza, una questione di centimetri, per lui non sono solo un ragazzo dai capelli corti e castani non molto robusto. Per lui io sono molto di più, sono ciò che ho dentro, sono le emozioni che gli faccio provare, sono le persone che mi vogliono bene, sono i momenti unici che gli faccio trascorrere, sono un ragazzo che ha dei limiti, che può sbagliare, che può fallire, che può avere ansia, che può non essere perfetto, ma che almeno è se stesso.
Una volta tornati a casa mi ha scritto un messaggio con scritto: "Sei stato troppo dolce oggi <3" e mi ha davvero riempito di felicità il cuore, perché significa che apprezza le piccole cose che io sono in grado di dargli.
Tempo fa lui è tornato a casa (dato che ora è nella mia città per motivi di studio), e si è fermato là per 10 giorni, che mi sono serviti per riflettere su me stesso, per mettermi in discussione, e per non mandare a rotoli tutta la nostra conoscenza, visto che ho riavuto un crollo di recente, come testimoniato dal mio precedente post, che giorno dopo giorno sto cercando di superare e andare avanti.
Alla luce dell'esperienza di oggi, voglio proprio fare un passo indietro e riscoprire lui come persona, prima che come ragazzo, perché è proprio della persona che devo innamorarmi, non del corpo, altrimenti rischierei di vederlo come un oggetto e basta, e non sarebbe giusto nei miei e nei suoi confronti.
Lui si è costruito una spessa corazza per non essere ferito, ed è molto introverso, difficilmente lascia entrare qualcuno nella sua vita... questo lo ha portato ad allontanare ad esempio molti ragazzi che cercavano solo di scoprirgli debolezze.
Ora, adesso come adesso, sono io che nel rapporto ho mostrato più debolezze, quindi sarei io quello più vulnerabile, quello più facilmente feribile, ma non con questo io ora devo sentirmi in competizione con lui, cercare di "abbassarlo" al mio livello.
Piuttosto, se davvero gli voglio bene, devo cercare di essere il suo punto di forza e di mostrargli i suoi punti di forza, piuttosto che volergli scoprire i suoi punti deboli come gli è successo in passato.
Perché anche questo significa amare, e l'amore non va assolutamente d'accordo con la competizione, con l'orgoglio e con l'invidia. Piuttosto va a braccetto con la naturalezza, la semplicità e l'umiltà.
Io voglio affezionarmi a lui come persona, voglio continuare a volergli bene in questo modo e mi piacerebbe dimostrarglielo anche fisicamente, mi piacerebbe poter provare piacere insieme a lui e dargli piacere... però rimane l'aspetto in cui sono più "inesperto", non è facile scoprire e costruire una sessualità di coppia, cioè io non riesco facilmente a lasciarmi andare dalle pulsioni, ad essere istintivo, ad essere me stesso davvero in intimità. Tanto anche là la razionalità prevale e la mia mente invece di pensare a provare piacere con una persona che davvero mi vuole bene e mi rispetta, a godermi il momento presente, non fa altro che riempirsi di pensieri stupidi e di altri rifiuti psicologici legati al fisico e ai discorsi di chi è migliore e peggiore.
Una mia amica qualche giorno fa mi fece un discorso del tipo: "noi non possiamo metterci in competizioni con altre persone perché noi non siamo esseri uguali e qua non si tratta di uno sport o di una gara olimpica..."
Lei ovviamente ha ragione, e su questa cosa ragiono ogni giorno, però volevo sentire un vostro parere riguardo a questi punti che ho toccato, volevo sentire magari da chi ha più esperienza di me dell'amore (e non del sesso) per capire davvero che cosa significa amare ed essere amati e come si può a manifestare questo sentimento.
Grazie a tutti per le risposte.
Niko

Alyosha
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Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da Alyosha » martedì 29 maggio 2018, 18:23

Caro Niko sono molto contento di leggere questo post.
Il tuo racconto finalmente si riempie di colori e tutto acquista finalmente una dimensione umana, lontana dalle misure e più calda, sentita. Mi fa molto piacere che tu abbia avuto modo di parlare con questo ragazzo dei tuoi problemi e finalmente ricevere una risposta sensata. Per quanto noi possiamo fare la nostra parte la risposta dell'altro è importantissima.
Quello che però noto con piacere è il fatto che tu gli abbia presentato i tuoi amici. Credo che proprio questo abbia contribuito a dare una dimensione di umanità al tuo racconto. Come se tutti e due foste usciti dalla dimensione bidimensionale dello schermo per approdare alla realtà con tutte le sue dimensioni. Il contesto amicale aiuta non soltanto il gay a trovare serenità, ma anche la coppia a trovare riconoscimento e normalità. Una normalità che purtroppo spesso manca nel mondo delle chat. Ti auguro veramente che questo rapporto possa continuare e crescere su basi solide, pian piano e senza fretta.
In bocca al lupo per tutto.

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Niko
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Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da Niko » martedì 29 maggio 2018, 22:15

@Alyosha:
Grazie della tua risposta :)
Allora diciamo che non gli ho parlato esplicitamente di questo mio problema, però gli ho fatto capire che soffro di bassa autostima, e che questa è la causa della mia ansia da prestazione.
Lui ha detto che mi comprende e che nessuno è perfetto, poi ha aggiunto che lui non guarda difetti o qualità, l'unica cosa a cui tiene è sentirsi bene con qualcuno, che di fatto è una pretesa più che sensata.
Ovviamente sono paure che devo superare io, e piano piano ci sto lavorando su.
Non voglio che questa nostra conoscenza vada a rotoli per causa mia, delle mie paranoie e dei miei complessi, perché ci stiamo affezionando a vicenda e stiamo costruendo qualcosa di davvero bello che voglio vivere fino in fondo, che una cosa così difficilmente mi ricapiterà nella vita.
È difficile amare, molto, io non mi sento all'altezza, e forse nessuno lo è fino in fondo, però cerco di fare del mio meglio e di dare ciò che posso.
La natura mi ha ripagato di una forte sensibilità ed emotività che devo imparare a dosare e calibrare.
I fantasmi in tutto ciò li vedo solo io, quando sarò stanco di alimentarli con i miei pensieri spariranno da soli, senza che io faccia nulla.
Grazie ancora della risposta, buona serata!
Niko

k-01

Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da k-01 » mercoledì 30 maggio 2018, 13:48

Non so, forse interpreto male le tue parole, ma io credo che certi pensieri sia meglio tenerseli per sé.
Che senso può avere far capire al proprio patner di avere una bassa autostima? Si vuole suscitare in lui compassione, impietosirlo o invitarlo a moderare le proprie aspettative?

Mi lascia anche molto perplesso la risposta del tuo patner, che lui non guarda difetti o qualità...e quindi cosa guarda?Le scarpe che indossi? C'è qualcosa di te che a lui piace?
O sta con te solo per “sentirsi bene con qualcuno” come dire adesso ho incontrato te e sto bene così, domani, chissà, potrei stare bene con qualcun altro. :roll:

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Niko
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Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da Niko » mercoledì 30 maggio 2018, 19:10

Io credo che in qualsiasi tipo di rapporto sia sempre bene essere sinceri, e non mi pento di avergli fatto questo tipo di discorso perché comunque era inevitabile, dato che tanto prima o poi è normale "spogliarsi" davanti a qualcuno, anche delle proprie sicurezze andando incontro alle proprie paure e limiti.
Non so te k-01, ma sai, siamo tutti diversi, e se io mi sento così questo periodo non posso farci niente, piuttosto posso lavorare su me stesso e fare in modo che anche il mio partner rispetti questa cosa e mi capisca.
Ciò non significa far provare compassione o fare in modo che mi faccia complimenti per farmi stare meglio.
Non posso fingere di essere una persona che non sono, io ho questo problema al momento ed è qualcosa che deve rispettare se vuole stare con me.
In quanto alla sua risposta: è facile scendere a giudizi frettolosi e farsi un'idea sbagliata di qualcuno, io lo conosco più di voi tutti, e so che le sue intenzioni sono buone e non me la sento di interpretare male le sue parole, è sempre meglio essere ottimisti e fiduciosi, che ad essere pessimisti fa solo male.
Magari k-o1 un ragazzo come me non ti sarebbe piaciuto, per le sue insicurezze e debolezze, magari te cerchi altro in qualcuno, ed è giusto così; lui però va oltre queste cose e va per sensazioni e come biasimarlo? Io non mi candido come ragazzo di qualcuno mostrando il mio cv, le mie qualità, i miei centimetri nelle mutande, i miei muscoli e così via, piuttosto cerco di essere il più naturale possibile, e naturalezza significa anche ammettere a se stesso e agli altri i propri limiti.
Questa almeno è la mia opinione a riguardo, spero piuttosto di ricevere da voi spunti su cui riflettere piuttosto che pareri personali su ciò che scrivo, dato che di fatto ciò che scrivo è di per sé qualcosa di artificiale e mediato dalle mie percezioni dirette.
Grazie comunque

k-01

Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da k-01 » mercoledì 30 maggio 2018, 20:36

Guarda le persone con cui ho avuto delle storie erano tutte piuttosto timide ed insicure e pur andando in palestra da almeno vent'anni e svolgere altre attività fisiche, non ho mai avuto fissazioni su aspetti estetici, muscoli od altro, né ho mai guardato i centimetri nelle mutande.
Anzi ti dirò che non amo particolarmente le persone esageratamente dotate. Quindi non è affatto come credi riguardo ai miei gusti.
Quello che quindi volevo dire è che non c'è alcun bisogno di sminuirsi agli occhi dell'altro, perché se l'altro non è completamente idiota, come sei fatto lo capisce. Non ti sembra uno spunto interessante? Pazienza, ignoralo e passa oltre.

marmar77
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Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da marmar77 » giovedì 31 maggio 2018, 11:58

Ciao a tutti...Niko con questo thread esprimi la tua dolcezza e il tuo romanticismo: ci vuole coraggio ad aprirsi in maniera così intima, complimenti!

Quanto scrivi rappresenta quasi totalmente la parte dell'infatuazione, ossia approccio soprattutto mentale che è bello e importante perchè ti stimola ad andare avanti nella conoscenza con qualcuno. Personalmente ritengo che se parli di amore, si tratta di quello vissuto, che si costruisce un po' alla volta e che è costituito da semplici azioni o momenti condivisi col proprio partner che ti uniscono sempre più nel tempo.

Probabilmente il fatto che non hai avuto molte esperienze di "spessore", ti porta a farti domande, il che non è una cosa sbagliata se non ti allontanano dalla realtà. Dico questo perchè una volta che hai appurato che questo ragazzo ci tiene a te nello stesso modo in cui tu tieni a lui, ti devi lasciar andare e permettere che viviate con naturalezza la vostra relazione. Come scrive k-01, se volete star bene, non è necessario anteporre tra te e lui i tuoi problemi, almeno in questo momento. Per ora goditi quello che stai vivendo, e quando sentirai il momento di condividere la vostra intimità sii libero. Dare troppe attenzioni alle proprie insicurezze, le rende importanti e lì si crea il problema.
Ti auguro avrai tutto il tempo in futuro per confidare i tuoi blocchi al tuo ragazzo...per ora lasciati sedurre! ;)

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Niko
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Re: Che cosa significa amare?

Messaggio da Niko » giovedì 31 maggio 2018, 12:58

Grazie marmar77 :)
Questo mese lui non ci sarà che torna a casa nella sua città, sfrutterò questo tempo per dedicarmi a me, cercare di essere più rilassato e vedere il positivo che c'è nella mia vita.
Forse andrò da uno psicologo per farmi aiutare e per aiutarmi a vivere più serenamente.
Nel frattempo mi godo la relazione come posso e cerco di allontanare i pensieri negativi.
Grazie a tutti delle risposte!

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