ESSERCI O NON ESSERCI: UN CLASSICO PROBLEMA GAY

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

ESSERCI O NON ESSERCI: UN CLASSICO PROBLEMA GAY

Messaggio da progettogayforum » martedì 27 ottobre 2020, 2:46

Ciao Project,
ti ho scritto già qualche mese fa e mi hai risposto cose che ho apprezzato. Il problema è sempre lo stesso. Non so se ti ricordi, io quarantunenne e il mio ragazzo (un’espressione che in questo caso ha un significato tutto particolare) trentunenne. Io complessato dall’età e lui invece interessato a me, ma solo sotto il profilo sessuale. Una cosa che a me sembrava assolutamente incredibile. Sono passati un altro po’ di mesi e la situazione è rimasta più o meno sempre la stessa. Non ci siamo mai persi di vista, ogni tanto un po’ di sesso, ma per il resto due mondi separati, non ci si sente quasi mai e ci si vede solo per fare sesso. Ciò nonostante tra noi c’è una specie di rapporto che ha una sua serietà, anche se è molto diluito e anche un bel po’ ritualizzato. Lui non è mai soddisfatto dei ragazzi che incontra e allora viene da me, ma in pratica viene da me solo quando non ha nulla di meglio. Ci tengo a sottolineare che non lo biasimo per questo, perché molto probabilmente al suo posto farei lo stesso. Io non gli dico mai di no, ma non lo cerco mai perché ho paura di interferire coi meccanismi della sua vita vera, cioè di quella che lui vorrebbe anche se non riesce ad ottenere con i ragazzi che gli interessano veramente. Non lo sento ormai da tre settimane e non posso negare che mi manca, perché tra noi un rapporto non stupido c’è sempre stato, anche se non si può riassumere sotto nessuna etichetta. Insomma, adesso mi manca e mi manca in tutti i sensi. Mi sono chiesto mille volte che cosa fare, se chiamarlo o non chiamarlo. Non so se chiamarlo possa dargli fastidio o se magari è una cosa che gradirebbe, ma resta il fatto che ormai è parecchio tempo che non si fa sentire e questo mi fa pensare che magari ha trovato un ragazzo con cui sta bene e sarebbe una cosa ottima per lui. Io mi metterei da parte volentieri e in fondo da parte ci sono sempre stato, ma accetterei anche di sparire del tutto, dandogli proprio modo di dimenticarsi di me e di rimuovermi dal suo vissuto. Lui non mi ha mai rimproverato di nulla, quando parliamo è molto spontaneo, non racconta balle. Insomma, io non so che fare, o meglio lo so, perché penso che non farò nulla, non lo chiamerò, e se non sarà lui a chiamarmi la cosa finirà così per consunzione naturale. Una sola cosa non vorrei, non vorrei che stesse male e che non me lo dicesse perché forse pensa che io ho voluto prendere le distanze perché non sono più interessato a lui. Lui ha cambiato diversi ragazzi e non ha mai capito perché io non sono andato nelle solite app a cercare ragazzi. Lui non si rende conto che per me lui è veramente importante. Oggi avevo pensato di chiamarlo ma poi ho cominciato a pensare che forse poteva stare con un ragazzo e che gli avrei dato fastidio e allora ho lasciato perdere. Io non voglio un altro ragazzo e in fondo non voglio nemmeno lui. Vorrei soltanto che lui mi volesse bene, anche senza andare a letto con me e invece capita che a letto insieme ci si vada ma non che lui mi voglia bene o meglio che lui mi voglia bene come io vorrei, perché mi tratta con rispetto, salvo in qualche momento di nervosismo. Ho conosciuto in passato altri ragazzi e anche adesso ci sono dei ragazzi che mi hanno manifestato une certa simpatia e che penso sarebbero contenti di stare con me, ma per me c’è un ragazzo solo che conta, gli altri sono amici, ma non riuscirei ad essere me stesso con loro, mentre con lui mi sento completamente a mio agio e penso che ci si senta anche lui, anche se qualche volta, dopo il sesso, diventa un po’ più aggressivo (verbalmente) nei miei confronti, cioè mi rimprovera di essere decaduto fisicamente, di non fare sport, di lasciarmi andare, di mangiare troppo, e probabilmente ha ragione. È una mail stupida questa, adesso che ho provato a rileggerla me ne sono accorto. In effetti sembra una storia tutta unilaterale, ma non è così. Vorrei vederlo sorridere, giocare, essere meno serio del suo solito, ma lui con me non si scioglie mai veramente perché penso che non si sciolga nemmeno con se stesso, o forse lo farebbe o addirittura lo fa con altri ragazzi. Non ha una grande idea di sé né dal punto di vista fisico né dal punto di vista mentale e del lavoro e invece a me sembra un bellissimo ragazzo e pure molto intelligente e capace nel lavoro, ma quanto alla bellezza, almeno, il mio giudizio potrebbe essere un po’ di parte. Ci sono alcuni ragazzi che lo hanno allontanato perché lo ritenevano brutto … ecco, questa è una cosa che proprio non riuscirò mai a capire. Non solo è un bel ragazzo, ma sembra molto più giovane della sua età. Insomma io gli voglio bene e forse in qualche modo pure lui mi vuole bene, ma evidentemente questo non basta per mettersi insieme. Ci sono altre esigenze, diciamo così primarie, ma alla fine quelle esigenze primarie non riescono comunque a farlo stare bene. Una paura la condividiamo certamente ed è la paura del tempo che passa, io ormai sono over 40 e un po’ devo cominciare ad abituarmi all’idea che il periodo migliore della vita è passato e che adesso più che sognare bisogna cercare di costruire qualcosa che possa durare, io non parlo di vita di coppia o di cose simili, quello che vorrei è poter mantenere con lui un rapporto vero di amicizia, magari anche con un po’ di sesso ma, al limite, del sesso potrei anche farne a meno. Averlo come amico mi renderebbe felice e poi se lo vedessi contento, realizzato, allora la mia felicità sarebbe perfetta. Ma vorrei poter contare sulla sua amicizia con la certezza che non venisse meno nel corso degli anni. In effetti ci siamo conosciuti 12 anni fa e non ci siamo mai veramente persi di vista. Oggi però ho paura che quello che non è accaduto fino adesso si stia realizzando, per me sarebbe un problema perché perderei la persona che, per quanto fosse strana e diversissima da me, è stata comunque la persona più importante di questi anni. Mi sento malinconico non perché temo di perdere un fidanzato, ma perché temo di perdere un amico vero. Chissà perché uno si mette in testa un ragazzo e solo quello? Il fatto è che senti quel ragazzo spaventosamente affine da tanti punti di vista, che in fondo non sono quelli che servono per la vita di coppia. Un suo sorriso o una sua parola gentile contano più di qualsiasi seduzione. Gli voglio bene perché è lui e perché in fondo anche lui riconosce che ha qualcosa in comune con me. Sono molto triste, Project, perché non lo sento da molto tempo e sono tentato di chiamarlo. Potrei farlo domani, ma lui domattina certamente lavora, i suoi orari della settimana cambiano e allora potrei aspettare la prossima domenica, quando sarà passato quasi un mese dal nostro ultimo incontro. Spero che per lui non sia una cosa sgradita, già questo mi basterebbe. Ti farò sapere.
Hamlet79

Avatar utente
Help
Messaggi: 299
Iscritto il: venerdì 19 giugno 2015, 13:55

Re: ESSERCI O NON ESSERCI: UN CLASSICO PROBLEMA GAY

Messaggio da Help » martedì 27 ottobre 2020, 20:28

Se è una persona così importante, contattalo

Hai paura di infastidirlo? Esiste whatsapp, scrivigli

Queste cose che hai scritto a project dille a lui. Se non ci riesci, vai in un bar e bevi alcolici finché non ti viene il coraggio di spedire lo stesso messaggio anche a lui.

Di certo far finire tutto per consunzione non è il miglior modo

Rispondi