La nostra storia..

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
Rispondi
inthemoodforlove123
Messaggi: 7
Iscritto il: mercoledì 6 luglio 2011, 3:34

La nostra storia..

Messaggio da inthemoodforlove123 » mercoledì 6 luglio 2011, 5:13

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 25 anni e di seguito vorrei raccontare brevemente la storia che sto vivendo con un ragazzo fantastico, di 28 anni, e parlarvi di alcune problematiche presenti nella nostra vita quotidiana.

Ci siamo conosciuti 3 anni fa, e da subito c'è stato feeling. Dopo 1 mese di conoscenza ci siamo dichiarati, entrambi eravamo (ovviamente) sinceri e il nostro rapporto è migliorato di giorno in giorno.
Per circa due anni (ovvero fino allo scorso anno) ognuno viveva nella propria città (due città del Nord a ca. 30/40 km di distanza l'una dall'altra), il che ci obbligava (causa impegni lavorativi da entrambe le parti) a vederci durante i fine settimana. Entrambi abbiamo sempre vissuto questa situazione con serenità, nessuno dei due ha mai sofferto la distanza, durante la settimana, anzi, ci si sentiva spesso tramite messaggi o chat, e poco volte siamo arrivati a litigi, spesso dovuti a incomprensioni o semplicemente a cattivo umore (niente di straordinario/catastrofico insomma).

Tuttavia, dall'anno scorso, sempre per motivi di lavoro, sono andato a vivere presso la città in cui lui vive, e così abbiamo deciso di affittare un appartamento insieme, in cui tuttora viviamo. La vita di coppia "vera e propria", e per giunta "sotto lo stesso tetto" ha portato tonnellate di gioia, felicità e serenità. Con lui mi trovo benissimo, non rimpiango nessuna scelta/azione passata, credo fermamente di amarlo profondamente e credo di essere altrettanto sinceramente corrisposto.
Oltre a gioia e felicità, la vita di coppia ha, naturalmente, mostrato difetti e cattive abitudini di entrambi. Si litiga, ovviamente, più frequentemente rispetto a prima, ogni tanto (entrambi l'abbiamo ammesso) si pensa dell'altro "non ti sopporto più" ecc.
In poche parole, la vita di coppia ha portato a galla i classici problemi di coppia, ovvero, incomprensioni, litigate, musi lunghi.

Il motivo per cui vi sto scrivendo è per chiedere un parere su un aspetto che mi lascia parecchio perplesso: la reazione del mio ragazzo di fronte a questi problemi. Lo trovo spesso molto egoista, durante le nostre litigate riesce in qualche modo a riversare la colpa su di me, dicendo che non lo capisco, che ancora una volta ho frainteso delle sue parole, che a causa di questo fraintendimento ho scatenato il litigio e che se in quel momento è di malumore è solo per causa mia. La mia attitudine di fronte ad un problema è questa: abbiamo un problema? = parliamone, anche litigando possiamo risolvere il problema.
Ecco, a lui questa mia abitudine lo disturba. Dice che preferisce rimanere da solo, non parlarmi e aspettare che (ad esempio qualche ora dopo) tutto si "raffreddi". Ma io gli ho sempre spiegato che con me questo metodo non funziona! Se io mi trovo di fronte ad un problema (più o meno grave) che mi rode, preferisco risolverlo/eliminarlo, parlandone tranquillamente in modo da giungere ad un accordo che renda la vita di coppia meno "tumultuosa" e che metta le basi per continui miglioramenti e soprattutto per evitare gi errori passati (e quindi i problemi avuti).
Secondo voi la mia teoria ha dei problemi? Contraddizioni?
Volete sapere la sua risposta? Lui dice che questa mia teoria è un'imposizione nei suoi confronti, che non gli lascio la libertà di decidere e che voglio sempre dare regole. In conclusione, l'egoista sono io. Voi siete d'accordo?

Col tempo ho imparato a gestirmi in questo modo. Ho imparato a conoscere i ritmi del suo umore, quando vedo che non è dei migliori, cerco di lasciargli più spazio da solo, io mi faccio i fatti miei, lui i suoi, assumo un atteggiamento semi-freddo e ottengo i risultati sperati, niente litigate inutili (perché spesso sono INUTILI) e ci addormentiamo come sempre romanticamente abbracciati.
Ci sono delle volte però che non voglio starmene zitto, e delle volte che è lui a non voler starsene zitto, quindi litighiamo. I nostri litigi sono una continua accusa di incomprensione reciproca, di mancato amore da parte di uno o dell'altro, di spiccato egoismo e di mancanza di miglioramenti rispetto agli errori passati. A dir la verità, mi sento cambiato MOLTO rispetto a come ero 2/3 anni fa, soprattutto nell'affrontare situazioni difficili (personali, lavorative e di coppia), cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose, mi convinco che una soluzione ci deve essere e che parlandone pacificamente (quasi) tutto si può risolvere. Mi sono anche adattato al suo stile di vita, ovviamente mantenendo intatto il mio, e al suo modo di pensare, sempre mantenendo il mio. In pratica, ho cercato di adottare dei comportamenti che non lo disturbino fortemente raggiungendo uno stato di serenità personale (mio e suo), in primis, ma anche di coppia.

Secondo me, tuttavia, quello che è cambiato poco è lui. Ha sempre le stesse idee su come vivere la nostra vita di coppia, nonostante gli abbia spesso dimostrato che palesemente stava sbagliando e che doveva cambiare, lui inizialmente acconsentiva, ma col passare del tempo non metteva in pratica niente. E così mi sorgono queste domande:
1) chi è il vero egoista? Io che chiedo troppo o lui che si sente perfetto?
2) questo suo comportamento (non voler cambiare) è dovuto ad immaturità (28 anni, ma sinceramente immaturo a volte) o a mancanza di affetto/interesse nei miei confronti?
3) tutti questi dubbi sono solo frutto della fresca convivenza che stiamo vivendo (solo 1 anno) o, come spesso penso io, a lacune in fatto di conoscenza del carattere/abitudini che abbiamo l'uno dell'altro?

Spesso mi verrebbe voglia di mandarlo a quel paese, leggo storie di coetanei che hanno una vita libertina e spensierata, spesso li invidio, ma in realtà lo amo così tanto che non cambierei mai questo dono del destino con la più focosa notte di sesso in compagnia di uno sconosciuto. Tuttavia, dopo ogni litigio, penso spesso a mollare tutto, mi sento spesso stanco e nella mia mente arrivo sempre ad strade che si dividono. Io continuo sempre sulla retta via, ma il bivio si presenta spesso, e spesso mi fermo a pensare. Cosa devo fare?
Grazie a tutti per l'attenzione, accetto critiche, suggerimenti, esperienze personali.
I'm (always) in the mood for Love_Dave85

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: La nostra storia..

Messaggio da barbara » mercoledì 6 luglio 2011, 7:32

ciao, Inthemood. Benvenutissimo!!!
Qui la sezione "coppie" è un pò trascurata, per cui hai fatto stra-bene a postare.
Quello che tu descrivi è proprio la "realtà" della vita di coppia. Una realtà spesso sottovalutata e quindi inaspettata, specie per chi resta single molto a lungo prima di concretizzarla. L'ideale dell''amore romantico è per l'appunto un ideale .
Nella quotidianità della convivenza l'innamoramento si trasforma in amore e tutto , proprio tutto cambia.
L'amore vero è un viaggio straordinario, fatto di fantastiche passeggiate, ma anche salite, a volte deserti, valli di lacrime pure... Saper ricominciare , comunicare e lasciarsi cambiare è la ricetta per una stabilità di coppia. Almeno secondo me.
Anche se la mia è una coppia eterosessuale, non credo ci sia in questo una grande differenza.
Ora tu noti nel tuo compagno una rigidità di atteggiamento, come probabilmente lui noterà in te dal suo punto di vista. Ricordati una cosa: tu puoi cambiare te stesso, ma non puoi cambiare l'altro. Questa è semmai una cosa che può scegliere lui se fare o non fare . Per quanto a volte venga automatico aspettarsi che accada, questa è una trappola in cui non ti consiglio di cadere.
Intendo dire che certamente non sei obbligato ad accettare atteggiamenti che ti feriscono. Anzi, è giusto che tu protesti e faccia notare quanto a te diano fastidio. Ma dire a un compagno (o faglielo intendere) che lui dovrebbe cambiare il suo modo di vivere le cose, il suo modo di affrontare la realtà per amore tuo è una cosa molto diversa. Semmai dovrebbe farlo "per amor suo", ma non è detto che ne sia intenzionato e nemmeno che gli sia possibile farlo.
Magari un equilibrio può essere frutto di anni di fatiche; magari una persona non crede, teme di non poterci riuscire. Magari per farlo ci sarebbe bisogno di un aiuto esterno che non si ha l'energia di affrontare.
INella vita della coppia che andiamo a creare buttiamo dentro l'essenza di ciò che siamo, ci mettiamo in gioco completamente.
l nostro comportamento nella coppia ha molto a che fare con la nostra storia e col modo in cui siamo stati amati precedentemente, sia dai nostri precedenti amori, ma soprattutto dai nostri genitori e riflette anche il tipo di coppia che abbiamo interiorizzato vivendo in famiglia.Dunque ciò che agiamo ha radici molto profonde e resistenti. Per questo facciamo fatica a scollarci dalle nostre posizioni. Tu stesso parli di "giusto" e "sbagliato" . Ciò che per noi è stato ovvio per tanto tempo diventa un assioma, una verità per noi ovvia, solo che dall'altra parte capita la stessa cosa.
Poichè è un discorso lungo , che non si può esaurire in un post, mi fermo qui.
Ma credo che quello che hai portato sia un tema molto importante per tutti coloro che leggono. Spero avremo occasione di approfondire . Credo davvero che tu ce la stia mettendo tutta e questo già è un ottimo presupposto per creare delle fondamenta solide alla vostra storia.
In ogni caso, ragazzi faccio il tifo per voi!
A presto
Barbara

aleksandro
Messaggi: 117
Iscritto il: lunedì 14 dicembre 2009, 20:56

Re: La nostra storia..

Messaggio da aleksandro » mercoledì 6 luglio 2011, 13:23

io sn fidanzato da sei mesi,ma nn convivo..quindi nn posso entrare nel merito della convivenza.tuttavia,voglio esprimere una mia impressione nata da ciò che hai scritto:in te c'è del malcontento relativo alla relazione,a prescindere dalla convivenza.mi spiego meglio:sicuramente-anche se nn lo so x esperienza-la convivenza è impegnativa,difficile,richiede flessibilità e tolleranza.però,qst nn dovrebbe far scattare invidia verso la libertà e la spensieratezza altrui.io sn certo che i tuoi sentimenti verso il tuo ragazzo sn sinceri e forti,ma sai..L'AMORE NON BASTA.
l'amore basta a stare bene insieme quando ce n'è voglia,basta a trascorrere bei momenti,basta ad essere presente quando l'altro ha bisogno,ma la relazione intesa come vita di coppia e possibilmente convivenza è un'altra cosa.l'amore è lo slancio inziale,ma poi nella vita di coppia bisogna saperci stare.bisogna volerla.una persona che soffre nel scendere a compromessi con l'altro,pur amandolo,nn avrà una vita di coppia soddisfacente.
io sn una persona molto critica,permalosa e con l'assoluta convinzione di avere sempre ragione.qst ha fatto di me un indipendente spirito libero sin da bambino.tuttavia,l'amore mi ha spinto a volere una relazione con tutte le mie forze.tante volte io e il mio fidanzato discutiamo e io mi meraviglio della mia capacità di passare sopra le cose e di chiedere scusa su tutto.nn lo faccio forzandomi,ma mi parte proprio spontaneo..è come se con lui nn potessi litigare sul serio..ho scoperto che è tanto forte in me la voglia di stare in sua compagnia,di formare con lui una coppia da aver superato il mio limite caratteriale.e lui fa la stessa cosa,meravigliandosi anche lui di se stesso e delle proprie reazioni.
se qst tra te e il tuo ragazzo non scatta,allora rivalutate le vostre scelte x salvaguardare il vostro benessere e i sentimenti che vi legano.
in bocca al lupo!
ti stringo le mani,rimani qui..cadrà la neve a breve..(niccolò fabi)

Avatar utente
konigdernacht
Moderatore Globale
Messaggi: 939
Iscritto il: giovedì 25 giugno 2009, 0:27

Re: La nostra storia..

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 6 luglio 2011, 14:21

Non ho avuto esperienze di convivenza quindi posso parlare per brevi periodi rimasto assieme ad una persona che amo e voglio bene.
Secondo me, uno dei problemi principali delle persone cui vogliamo veramente bene e siamo ricambiati è che le crediamo dei prolungamenti di noi stessi e per questo "pretendiamo" (egoisticamente) da loro che ci capiscano se non anche precedano nei pensieri o nei fatti.
Questo è ovviamente un errore poiché sicuramente sono parte di noi ma non sono proprio noi :mrgreen: il tutto sta nell'essere umili e pazienti, e non surriscaldarsi troppo e parlare come giustamente dici, itmol123 :P
Auguroni per avere tutta la felicità che desiderate ;)
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
wir alle gestürzt in ewige Nacht

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: La nostra storia..

Messaggio da Alyosha » giovedì 7 luglio 2011, 8:05

Io non ho storie di convivenza, prendere a modello le storie che ho avuto per darti consigli proprio non me la sento. Vedi un pò che consigli che verrebbero fuori, tremende :lol:. Mi sono piaciute molto le considerazioni di Barbara. E' vero nessuno può cambiare gli altri. Mi è capitato spesso nelle mie storie e nei relazioni in generale di puntare il dito contro l'altro. Ovviamente l'altro ha due scelte o se lo fa puntare di sopra oppure controbatte. Sono veramente stresssanti le relazioni in cui cominciano questi "combattimenti". Io non sono un esperto però nel tuo caso, se ho capito bene, si tratta di essere passati da una storia a distanza ad una convivenza. Questo cambiamento drastico semplice di suo non è secondo me. Convivere con una persona richiede un livello di pazienza che in verità non sò se avrò mai :). Resta il fatto che comunque secondo me siete stati bravi è già da un pò che convivete e i problemi di cui mi parli infondo mi paiono i classici problemi di convivenza di qualsiasi coppia. Ti vedo molto convinto della tua scelta e questo è molto bello secondo me.
Per il problema che poni (chi è il vero egoista) ninvece rinuncerei proprio a stabilire chi è il vero egoista ovvero capire chi ha ragione. E' chiaro che si sta parlando di due punti di vista diversi ed è giusto che lo siano, è giusto che questa differenza venga salvaguardata senza appiattimenti forzati. E' importante imparare a vedere il punto di vista dell'altro comunque come leggittimo, capire che è valido quanto il proprio perché è fatto della stessa pasta (le proprie intime convinzioni). Secondo me già riconoscere questo potrebbe aiutare a guadagnare il giusto spirito.

inthemoodforlove123
Messaggi: 7
Iscritto il: mercoledì 6 luglio 2011, 3:34

Re: La nostra storia..

Messaggio da inthemoodforlove123 » giovedì 7 luglio 2011, 11:23

Grazie a tutti per aver letto la mia storia, e grazie mille per i preziosissimi consigli.

Ci tenevo ad aggiungere, che non ho mai imposto dei cambiamenti al mio ragazzo, solo che certe cose davvero non le tollero e, sempre dal mio punto di vista, sarebbe così facile cambiare, anche solo leggermente, smussare quanto meno qualche aspetto.
barbara ha scritto:ciao, Inthemood. Benvenutissimo!!!
Ma dire a un compagno (o faglielo intendere) che lui dovrebbe cambiare il suo modo di vivere le cose, il suo modo di affrontare la realtà per amore tuo è una cosa molto diversa. Semmai dovrebbe farlo "per amor suo", ma non è detto che ne sia intenzionato e nemmeno che gli sia possibile farlo.
Grazie a Barbara per quello che hai scritto, ho riletto e riletto soprattutto queste frasi.. capisco il tuo ragionamento, ma ora voglio porti una domanda, anzi, la pongo a tutti.

Io sono una persona abbastanza razionale, i sentimenti sono molto importanti per me, e spesso ragiono col cuore, ma ho imparato che quando si è innamorati bisogna ragionare con entrambe le parti, soprattutto la mente.
Ora, la mia mente razionale mi porta a questo ragionamento.
Io sbaglio -> il mio compagno mi fa notare l'errore, che lo ferisce e va a nuocere l'armonia della coppia -> capisco il mio errore e il mio ragazzo dice che un mio cambiamento sarebbe auspicabile per il bene MIO e della COPPIA -> io decido di cambiare perché convinto che ciò faccia bene a me e alla coppia.
Chiaro? Ora, mettiamo il caso che, come dice Barbara, io non sia tenuto a cambiare per amore della coppia, e che il mio fidanzato mi dicesse "cambia quanto meno per amor tuo". Domanda: se io decidessi di non cambiare nemmeno per amor mio, voi considerate questa una scelta egoistica o.. che cosa??
I'm (always) in the mood for Love_Dave85

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: La nostra storia..

Messaggio da barbara » giovedì 7 luglio 2011, 19:32

E' molto difficile dare una risposta non conoscendo praticamente nulla di te o del tuo ragazzo. Il tuo punto di vista è che lui ti chiede di cambiare ma lui non lo fa . Ovvio che se tu la vivi così , troverai egoista da parte sua non sforzarsi di cambiare. Ma anche se tutto il forum ti dicesse che il suo comportamento è egoista, pensi che lui si convincerebbe a cambiare?
Forse sarebbe piu utile capire "perchè" lui non cambia ...

Rispondi