Oltre l'amicizia..

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
Rispondi
Muzzle
Messaggi: 62
Iscritto il: martedì 28 giugno 2011, 22:59

Oltre l'amicizia..

Messaggio da Muzzle » venerdì 6 aprile 2012, 13:42

Premetto che mi spiace tanto non riuscire a essere (almeno un pochetto) partecipe sul forum, per poi farmi sentire solo per aprire un mio topic, su temi già trattati altrove qui dentro! ma ho proprio bisogno di parlare e non riesco a pensare a persone migliori :)

(Non è niente di grave o urgente, quindi mi spiace rubare il vostro tempo con una storia degna di una pessima telenovela brasiliana) ma la situazione è questa:

Negli ultimi mesi sono passato a velocità ultrasoniche da: “non aver mai conosciuto un ragazzo gay” a una serie impressionante di conoscenze e uscite varie con un gruppo numeroso di ragazzi (come ripeto sempre nella più assoluta castità e ordinaria normalità 0:) Il fatto di “sapere che loro sanno e io so”, ha piacevolmente abbattuto un bel po’ di vecchi muri, come accennavo da qualche altra parte.

Comunque, se prima il massimo che poteva capitarmi in situazioni sociali era forzare uscite con ragazze, o innamorarmi di ragazzi etero (u_u), la mia principale difficoltà adesso sta sorgendo nel momento in cui ho ricevuto proposte di portare un rapporto oltre la semplice amicizia da due ragazzi (che chiameremo Marco e Carlo). E per la prima volta sono senza la “spiegazione delle mie difficoltà" dovuta al mio orientamento sessuale.

Senza entrare nei dettagli: il fatto è che mi sembra di fare molta fatica ad accettare le attenzioni nei miei confronti da parte di qualcuno.
A volte mi sento quasi soffocato dalle loro richieste, e non nascondo un certo disagio..
Non so dire se sia per la mia cronica insicurezza, o perché non sono attenzioni pienamente reciproche, o perché ancora non mi sento pronto a vedermi potenzialmente parte di un rapporto “di coppia” con un ragazzo.. sta di fatto che non riesco a vedere questi rapporti oltre l’amicizia.
Anzi se con Carlo sono quasi sicuro di voler restare solamente amico, stare con Marco mi fa sentire davvero bene, e un rapporto esclusivo serio mi sembra sia pronto a nascere.
Tutte le volte che siamo usciti assieme solo io e lui, sono state serate davvero speciali, in cui non posso negare di aver desiderato anche una vicinanza maggiore, in quei momenti.
Eppure non capisco come io possa avere una paura folle a cercarlo per primo, o dirgli tanto spesso di “no”. Inoltre più ci penso, più mi sembra di trovare solo aspetti “negativi” in lui/in me/in noi.. E mi spiace terribilmente torturarlo con tutte queste mie insicurezze.

Se può complicare, posso dire che in realtà c’è un terzo ragazzo, Giorgio (giusto per completare la Gialappa’s) che in maniera diversa mi ha fatto perdere la “testa”. Mi scombussola fisicamente a livello tale che in sua presenza non riesco a spiaccicare più di due parole di fila D: tanto mi abbaglia come persona (e non parlo di fisico,, o non solo :>) ..ma con cui il rapporto non va oltre la più amichevole conoscenza, per ovvi motivi di incapacità di comunicazione da parte mia.
Non cerco nulla da Giorgio per ora, ma vivendo questa forte sensazione solo con lui, e neanche un briciolo con Marco, non so più che pensare.

Boh.. non so neanche quale sia la domanda che pongo, ma dato che non mi era mai e poi mai capitato di provare queste sensazioni, non so proprio come valutarle, cosa fare, cosa pensare delle mie emozioni… e volevo provare a chiedere un parere a voi :]

(Al solito scusate la lunghezza e grazie ancora)
Ha aperto la mano sinistra. Così ci ho messo dentro la mia storia.

Avatar utente
riverdog
Messaggi: 315
Iscritto il: venerdì 9 luglio 2010, 0:27

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da riverdog » venerdì 6 aprile 2012, 15:56

Che tu abbia un po' bisogno di abituarti a queste nuove situazioni mi sembra abbastanza comprensibile.... come dici te, il cambiamento è stato abbastanza repentino.... 8-)
Detto questo, io ti consiglierei semplicemente di essere spontaneo (fai semplicemente ciò che ti va, e non sentirti forzato a determinati comportamenti), ma magari anche chiaro: se ti capita l'occasione cerca di esprimere a quelli della Gialappa's le tue difficoltà, dubbi, incertezze.... Se sono persone effettivamente interessate a te (anche semplicemente per fini amicali) vedrai che questo non distruggerà niente, sapranno comprenderti e rispettarti (e al limite aspettarti).... se invece si spazientiscono.... stai certo che non hai perso niente di inestimabile....
Domanda: ma se Giorgio si interessasse seriamente a te, pensi sinceramente che ti faresti tanti problemi (come con Marco)?
Mmmmh.... non credo....
Comunque non forzarti..... non è un gioco a premi, non sei obbligato a scegliere nessuna delle tre buste ;)

Avatar utente
Telemaco
Amministratore
Messaggi: 682
Iscritto il: sabato 26 giugno 2010, 23:05

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da Telemaco » venerdì 6 aprile 2012, 18:22

Muzzle ha scritto: Il fatto di “sapere che loro sanno e io so”, ha piacevolmente abbattuto un bel po’ di vecchi muri, come accennavo da qualche altra parte. [...]E per la prima volta sono senza la “spiegazione delle mie difficoltà" dovuta al mio orientamento sessuale.
Eh capisco perfettamente l'effetto spiazzante di tutte queste belle novità che ti hanno travolto così all'improvviso. Lo capisco perfettamente perchè sono cose cui sto pensando anche io proprio in questo periodo; c'è qualcosa che rende tutto molto "faticoso", come se la diffidenza che tradizionalmente ci ha sempre protetto e aiutato rivendicasse ancora un suo posto e ci facesse sentire l'esigenza di star ancora in guardia, o comunque di evitare di consentire ad altre persone di avvicinarsi più di tanto. Non saprei dirti il motivo preciso di tutto ciò, ma è chiaro che le abitudini di una vita non possono essere spazzate via in un istante, ci vuole tempo e ci vogliono le circostanze giuste.
il fatto è che mi sembra di fare molta fatica ad accettare le attenzioni nei miei confronti da parte di qualcuno.
A volte mi sento quasi soffocato dalle loro richieste, e non nascondo un certo disagio...
Non so dire se sia per la mia cronica insicurezza, o perché non sono attenzioni pienamente reciproche, o perché ancora non mi sento pronto a vedermi potenzialmente parte di un rapporto “di coppia” con un ragazzo.. sta di fatto che non riesco a vedere questi rapporti oltre l’amicizia.
Come dice riverdog la spontaneità ti può giudare in maniera efficace nel fare le scelte che veramente senti come più "tue", e anzi può aiutarti anche a superare l'ostacolo del "ma perchè dovrebbe succedere proprio a me, proprio adesso?". A parte questo, ci potranno essere mille fattori che puoi prendere in considerazione, ma ovviamente non puoi prevedere ogni singolo dettaglio dei rapporti che già hai e che potresti in futuro avere con questi ragazzi; non caricare le tue decisioni di eccessive aspettative, pian piano i "gradini" su cui salire ti si profileranno sostanzialmente da soli semplicemente frequentando chi ti va di frequentare, e potrai quindi orientarti meglio. L'importante è darti un po' di tempo per lasciarti fare tutte le considerazioni che ritieni più importanti, senza mai cedere ad una richiesta o proposta solo per il fatto che la senti come pressante; ognuno ha bisogno di farsi le proprie valutazioni, e se le devi fare in una situazione di disagio allora non ne vale proprio la pena. Quindi, insomma, prenditi tutto il tempo di cui senti il bisogno!
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

clark68
Messaggi: 167
Iscritto il: venerdì 7 agosto 2009, 19:08

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da clark68 » venerdì 6 aprile 2012, 18:44

ciao,
situazione davvero strana, come si dice "o tanto o niente" il problema credo che sia anche la scelta e sempre difficile scegliere quando subbentrano emozioni,, ci facciamo prendere dalle paure, insicurezze,dalla timidezza tutto cio e del tutto comprensibile, credo un problema risolvibile.
Vivere una storia di coppia gay, etero non è cosi semplice anche a me succede di trovarmi in situazioni tali ci vuole coraggio, complicità e altro e non lo so comunque quando mi succede io mi fermo, un bel respiro e cerco di capire se anche a l'altro succede la stessa cosa e di costruire una complicità.
Concordo con Riverdog essere spontaneo e non forzato.
Prima di tutto fondamentale l'amicizia, affetto e rispetto poi il resto si risolve serenamente e tranquillo
auguri e serenità :)

Machilosa
Messaggi: 385
Iscritto il: giovedì 7 luglio 2011, 22:56

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da Machilosa » sabato 7 aprile 2012, 22:05

Oh, caro Muzzle! Che bello rileggere di te!
Ma sai che proprio l'altroieri, mentre, al solito, scrivevo in preda al furor pro-Arcigay, mi chiedevo che fine avessi fatto?!?
Beh, un'ottima "fine", direi! ;)
Capisco bene questa girandola di emozioni, da cui è difficile districarsi! Cosa ho fatto io, quando mi ci trovavo? Mi sono lasciato guidare un po' dagli eventi.
Lo ammetto, per un certo -breve- periodo ho avuto la brutta sensazione che il mio attuale ragazzo fosse un ripiego; prima che le cose si evolvessero, ma quando i giochi si stavano palesando e già avevo ricevuto picche da un fanciullo che m'aveva sedotto ed illuso, non c'era paragone: con Giorgio (quello che è diventato il mio ragazzo), mi trovavo benissimo, ma di fianco ad A. (il ragazzo che mi ha dato picche, dopo avermi chiesto più volte d'uscire ed essersi comportato in maniera molto ambigua) spariva, sia per l'aspetto fisico, sia per il modo di porsi.
Però, dato che Giorgio non mi dispiaceva affatto, ho ceduto volentieri alle sue lusinghe (l'ormone parlava forte e chiaro); ora ne sono strafelice, perchè più lo conosco e più mi piace; che A. esca con un altro (bruttarello, pure: che insulto alla mia autostima! Ahaha ;P) non mi importa più nulla; anzi, ci sentiamo sempre e sono sinceramente contento di sapere che le cose vadano bene anche per lui! Così siamo felici in 4, invece che in 2.
Se ti senti innamorato del tuo Giorgio è un conto, ma se è solo infatuazione e Marco non ti dispiace, non mi tirerei indietro. Ma sarà il tuo cuore (e soprattutto il tuo corpo) a parlare chiaro. Credo che un po' di sperimentazione innocente possa fare bene; anche perchè penso che aspettare l'amore della vita, prima di lanciarsi in una relazione, rischi di farci arrivare impreparati alla relazione stessa.
Goditi il momento! Io ho vissuto questi inciuci con la gioia infantile dell'adolescenza mai vissuta, come se improvvisamente avessi recuperato tutto il tempo e le sensazioni perse!

Muzzle
Messaggi: 62
Iscritto il: martedì 28 giugno 2011, 22:59

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da Muzzle » lunedì 9 aprile 2012, 21:30

riverdog ha scritto: io ti consiglierei semplicemente di essere spontaneo (fai semplicemente ciò che ti va, e non sentirti forzato a determinati comportamenti),
Telemaco ha scritto: non caricare le tue decisioni di eccessive aspettative, pian piano i "gradini" su cui salire ti si profileranno sostanzialmente da soli semplicemente frequentando chi ti va di frequentare, e potrai quindi orientarti meglio. L'importante è darti un po' di tempo per lasciarti fare tutte le considerazioni che ritieni più importanti, senza mai cedere ad una richiesta o proposta solo per il fatto che la senti come pressante;
Grazie: capisco, perfettamente, e mi fa piacere leggere quello che dite sulla spontaneità, i piccoli passi e la riflessione.
La questione, infatti, è che faccio proprio fatica a capire cosa significa “essere spontaneo” in questa fase e non so bene a cosa dar voce.
Del tipo: non pensavo avrei mai potuto varcare la soglia dell’arcigay perché “spontaneamente” sarei scappato a nascondermi da qualche parte..! eppure continuando il mio percorso di accettazione, ho sentito che avrei voluto/dovuto fare questo passo. E non è stato semplice farlo, bilanciando la paura di aprirmi e essere vulnerabile, al desiderio di portare avanti un discorso nuovo. Ma capisco che non è stata certo una “forzatura” in quel momento e quindi penso di aver intuito la strada emotiva (se mi permettete il neologismo:) da seguire anche ora
(perché di certo è stata la scelta più felice che avessi fatto da anni)
(e ogni ringraziamento a persone presenti in questa discussione è puramente voluto!)

riverdog ha scritto: Domanda: ma se Giorgio si interessasse seriamente a te, pensi sinceramente che ti faresti tanti problemi (come con Marco)?
..non ne ho idea, perché la cosa mi sembra tanto improbabile. Ma non so se gli “salterei subito addosso” perché avrei ugualmente timore di aprirmi e perdere il suo interesse nei miei confronti -ipotizzo- e forse sarei altrettanto cauto in effetti..

Telemaco ha scritto: c'è qualcosa che rende tutto molto "faticoso", come se la diffidenza che tradizionalmente ci ha sempre protetto e aiutato rivendicasse ancora un suo posto e ci facesse sentire l'esigenza di star ancora in guardia, o comunque di evitare di consentire ad altre persone di avvicinarsi più di tanto. Non saprei dirti il motivo preciso di tutto ciò, ma è chiaro che le abitudini di una vita non possono essere spazzate via in un istante, ci vuole tempo e ci vogliono le circostanze giuste.
Esattamente questa sensazione. E non è retorica, ma auguro di trovare le circostanze giuste anche a te :)
clark68 ha scritto:Vivere una storia di coppia gay, etero non è cosi semplice anche a me succede di trovarmi in situazioni tali ci vuole coraggio, complicità e altro e non lo so comunque quando mi succede io mi fermo, un bel respiro e cerco di capire se anche a l'altro succede la stessa cosa e di costruire una complicità.
Ciao Clark. Già a volte mi è sempre utile ricordare che etero o gay, son sempre rapporti delicati. Vado con di respiri. :°
Machilosa ha scritto:Lo ammetto, per un certo -breve- periodo ho avuto la brutta sensazione che il mio attuale ragazzo fosse un ripiego; prima che le cose si evolvessero, ma quando i giochi si stavano palesando e già avevo ricevuto picche da un fanciullo che m'aveva sedotto ed illuso, non c'era paragone: con Giorgio (quello che è diventato il mio ragazzo), mi trovavo benissimo, ma di fianco ad A. (il ragazzo che mi ha dato picche, dopo avermi chiesto più volte d'uscire ed essersi comportato in maniera molto ambigua) spariva, sia per l'aspetto fisico, sia per il modo di porsi.
Però, dato che Giorgio non mi dispiaceva affatto, ho ceduto volentieri alle sue lusinghe (l'ormone parlava forte e chiaro); ora ne sono strafelice, perchè più lo conosco e più mi piace;
Ciao! (cambiamenti vari non mi portano ad avere sempre accesso al pc, se non per letture fugaci in contesti improponibili..!) ma ti posso confermare ancora una volta che anche per la mia situazione, il “dopo” continua a essere e divenire infinitamente e incommensurabilmente molto meglio del “prima arcigay” (e prima project-forum:)

Come sempre mi fa piacere leggere cosa hai fatto Machilosa, perché mi sembra di ritrovarmi assai in quello che racconti, quindi grazie delle risposte.
(e ammetto che, memore di quello che avevi scritto una volta in qualche topic, mi sono anche accertato preventivamente che quelle del mio Marco non sono un suo modo di fare abituale che tiene con tutti!!;)



Grazie ancora a tutti delle risposte. Scrivere, leggere e rispondere, aiuta sempre a chiarirsi un po’ le idee. Ricevere dei consigli ancora di più! :]

(e con i soliti tempi biblici, spero di potervi aggiornare ancora.)
Ha aperto la mano sinistra. Così ci ho messo dentro la mia storia.

Avatar utente
riverdog
Messaggi: 315
Iscritto il: venerdì 9 luglio 2010, 0:27

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da riverdog » martedì 10 aprile 2012, 11:10

Muzzle ha scritto:Del tipo: non pensavo avrei mai potuto varcare la soglia dell’arcigay perché “spontaneamente” sarei scappato a nascondermi da qualche parte..! eppure continuando il mio percorso di accettazione, ho sentito che avrei voluto/dovuto fare questo passo.
Permettimi di dissentire.... ;)
Tu 'spontaneamente' (compiere/decidere qualcosa liberamente, senza costrizioni esterne) la soglia l'avresti varcata eccome!!
Anzi!! è stato necessaria una volontà, una spinta potente, proprio per superare le 'costrizioni' che remavano contro!
Tu 'istintivamente' magari saresti scappato via!!

Scusami, era solo per capirci!! :D

Mi piacciono questi contributi, anche perché io dell'arci non so nulla.... anche perché al momento non intravedo minimamente questa possibilità, e sto bene così.... Nelle poche cose attinenti lette qui sul Forum mi sembra però di notare: innanzitutto esperienze mooolto diverse.... è questo è ovvio, perché sicuramente ogni 'filiale' fa nazione a sè.... noto però che situazioni positive si sono verificate al nord.... altre meno simpatiche al sud.... beh.... spero di veder sfatare presto questo tabù....
(vabbè che io sto al centro, quindi.... 8-) )

Al prossimo aggiornamento allora!

geogio
Messaggi: 74
Iscritto il: sabato 18 febbraio 2012, 21:53

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da geogio » venerdì 20 aprile 2012, 21:36

Io la prenderei con più leggerezza e con tutta la spontaneità di cui sei capace.
Vero è che il passaggio da “niente” a “tanti” sicuramente scombussolerebbe chiunque, ma sei stato molto coraggioso e dovresti vivere queste frequentazioni anche come ricompensa della tua iniziativa (non comune) che ti ha portato a fare queste conoscenze.
Quanti di noi – io per primo – vorrebbero poter contare su una rete di amicizie gay come la tua?
Sei fortunato, meritoriamente fortunato, puoi andarne fiero.
Non c’è nessun obbligo di aprirsi a storie particolari forzando le cose, fai ciò che ti senti, compreso dire quei no a Marco e prendila con tanta serenità. Il resto verrà da sé.
Se hai paura di cercarlo per primo vuol dire che non è il momento, semplice. Lascia che continui lui, se ti fa piacere, d’altra parte fa parte del gioco. Quando vorrai ricambiare sarà il momento giusto.
Io per esempio mi sento molto il Marco della situazione, in una storia tutta da sviluppare e che qui tutti conoscete, con l’enorme differenza di non sapere neanche l’orientamento di lui, oltre ad essere alle prime armi.
Se invece è Giorgio che ti lascia senza fiato, puoi tentare di approfondire con lui, ma attenzione, perché rischi di perdere Marco…
Ascolta il cuore, non sbaglierai.

Avatar utente
tothelighthouse
Messaggi: 95
Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 3:07

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da tothelighthouse » venerdì 20 aprile 2012, 22:47

Ciao Muzzle!
Che bello leggere di cambiamenti così repentini: magari in un primo momento possono scolvolgere, ma a lungo termine, almeno nella mia (non così lunga) esperienza, sono le cose che si ricordano con più piacere. E, in certi casi, con un briciolo di tenerezza.

Dopo questo preambolo mieloso, ti chiedo una cosa (una vera domanda, niente provocazioni). Ma sei sicuro di essere effettivamente alla ricerca di un relazione con qualcuno di questi ragazzi? O comunque di un'esperienza di qualche tipo?
Te lo chiedo perchè, a volte, quel senso di "disagio", tra le innumerevoli possibili cause scatenanti, ha anche quella mancanza di spontaneità di cui si sta parlando proprio qui. Non c'è scritto da nessuna parte che dobbiamo fare esperienze, se non ne avvertiamo la necessità, che dobbiamo iniziare qualcosa con qualcuno, se non lo sentiamo. No?
Con questo lungi da me invitare a cercare solo "Il rapporto della vita", semplicemente credo che la cosa più semplice sia vivere le cose in modo sincero, un po' seguendo l'istinto, un po' facendo ciò che pensiamo possa essere meglio per noi...

Aggiornaci! (-;

Muzzle
Messaggi: 62
Iscritto il: martedì 28 giugno 2011, 22:59

Re: Oltre l'amicizia..

Messaggio da Muzzle » giovedì 26 aprile 2012, 19:21

Grazie a tutti di nuovo. Non avete idea di quanto mi siano servite le vostre parole.

Ieri ho approfittato del 25 aprile per fare un po' di chiarezza con Marco.
....
beh tra le cento cose che sono venute fuori, mi ha detto che è un lettore di questo forum, e che mi aveva beccato sin da quel giorno in cui ho varcato La soglia (certo che potevi anche dirmelo prima ;) ) e quindi non mi sembra giusto nei suoi confronti continuare a raccontarvi oltre.
(anche se mi sarebbe servito oggi)
geogio ha scritto: Io per esempio mi sento molto il Marco della situazione...
per questo apprezzo ancora di più le tue parole. Grazie. E se posso aggiungere ancora un "continua ad andarci piano" con il tuo lui, perché (anche senza l'incognita etero/gay), capisco benissimo le sue (per te snervanti!) esitazioni nel lanciarsi in un eventuale cambiamento così radicale con te.
tothelighthouse ha scritto: ti chiedo una cosa (una vera domanda, niente provocazioni). Ma sei sicuro di essere effettivamente alla ricerca di un relazione con qualcuno di questi ragazzi?
Hai ragione tothelighthouse.. E con Carlo e Giorgio (che spero non stiano leggendo pure loro! :) ) le situazioni seppur in maniera complicata, stanno prendendo vie per me inaspettate; per cui non precludo niente, neanche il fatto che non sia alla ricerca di una relazione magari.. ma l'unico modo che ho per capirlo è andare avanti. (credo..?)
riverdog ha scritto:Permettimi di dissentire....
Tu 'spontaneamente' (compiere/decidere qualcosa liberamente, senza costrizioni esterne) la soglia l'avresti varcata eccome!!
Anzi!! è stato necessaria una volontà, una spinta potente, proprio per superare le 'costrizioni' che remavano contro! Tu 'istintivamente' magari saresti scappato via!!
Scusami, era solo per capirci!!
Ok, esatto, se la metti così, sono d'accordo :D
diciamo che restano ancora un sacco di costrizioni che mi (e ci) remano contro, ma non crediate che sia sato un atto così coraggioso. Si chiamava solo "aver toccato il fondo, con tanta voglia di riprendere in mano il timone" ;)
Ha aperto la mano sinistra. Così ci ho messo dentro la mia storia.

Rispondi