OLTRE LA COPPIA GAY

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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OLTRE LA COPPIA GAY

Messaggio da progettogayforum » martedì 4 settembre 2012, 11:08

Ciao Project,
Non sono giovanissimo, ho fatto 30 anni da poco. Nella mia vita di innamoramenti ce ne sono stati pochissimi, se si possono chiamare innamoramenti, o meglio penso che a rigore ce ne sia stato solo uno. Cinque anni fa mi sono innamorato per la prima volta (e forse l’unica) di un ragazzo. Lui (David) aveva 19 anni e io 25. Siamo stati insieme un anno e mezzo, è stata una cosa molto bella, poi mi ha detto che forse aveva bisogno di altro ma che non voleva che io ne soffrissi. Sembra quasi assurdo, ma pensare che potesse stare meglio con un altro a me sembrava quasi ovvio. Lui provava anche un grande trasporto sessuale verso di me, probabilmente in modo più coinvolgente di come accadeva a me, pensavo che magari avesse bisogno di sperimentare la sua sessualità e qualche volta sentivo di andare un po’ a rimorchio rispetto a lui, è anche per questo che quando mi ha detto che avrebbe avuto bisogno di altro ho cercato di facilitargli le cose. Mi ha fatto conoscere il ragazzo (Marco) di cui si era innamorato e la cosa mi ha colpito molto. Marco chiaramente sapeva di me e David ma non c’è stato nessun imbarazzo. Devo dire che il suo nuovo ragazzo a me sembrava una persona veramente come si deve e certamente gli voleva bene. Le cose con quel ragazzo sono andare avanti per due anni, all’inizio molto bene, poi con sempre maggiori difficoltà, finché non hanno rotto definitivamente, non senza grosse incertezze da entrambe le parti. In tutto il periodo in cui è stato con il nuovo ragazzo, David ha mantenuto con me una qualche forma di contatto: qualche sms non formale, qualche chattata su msn e qualche telefonata, cose non frequenti ma che avevano un significato. Poi ha conosciuto un altro ragazzo (Luigi) e me ne ha parlato molto ma questo non me lo fatto conoscere e io non gliel’ho chiesto ma, da quello che mi diceva David, Luigi non mi piaceva proprio e avevo l’impressione che David ci stesse perché non riusciva a stare solo. Verso questo ragazzo io ho covato una forma di risentimento forte e ho cominciato a pensare che il mio ex ne fosse diventato dipendente, cosa che però non è facile perché David ha un carattere molto forte, o almeno a me sembra così. Intanto noi ci sentivamo molto sporadicamente, in pratica quasi mai, io ogni giorno andavo su msn per vedere se David era online ma ormai lui, anche se mi vedeva online, non mi chiamava più. La cosa è andata avanti così per circa un anno e io piano piano mi stavo adeguando all’idea di dimenticare il mio ex, nel frattempo ho cominciato a sentire qualche volta Marco e la cosa mi faceva piacere. Marco stava ancora cercando di dimenticare David e ne parlava con tenerezza come si parla di una persona importante, anche se era determinato “per il bene di tutti e due” a non rivederlo più. Non mi sono innamorato di Marco, ma mi sono chiesto come potessero Marco e David non andare d’accordo. Poi, per vie indirette, mi è capitato di conoscere anche Luigi. All’inizio non sapevo chi fosse, un ragazzo un po’ robusto, alto e bruno, l’ho conosciuto ad una festa di amici. Premetto che fisicamente non mi piaceva per niente e che quindi non ero portato a continuare a lungo la conversazione con lui, poi però abbiamo parlato a lungo, ci siamo scambiati i numeri di cellulare e nelle settimane successive ci siamo rivisti, sempre per caso, e lui mi ha parlato un po’ di sé. Un particolare mi ha fatto capire che il Luigi che avevo conosciuto poteva essere anzi era certamente “quel Luigi”. Mi ha detto che il suo ragazzo, di cui non ha nemmeno fatto il nome, porta un anello al pollice sinistro, e lì mi sono messo con le orecchie bene aperte a cercare di capire di più. Da tanti piccoli riferimenti era evidente che il suo ragazzo era David e lui ne parlava in modo affettuoso. La cosa mi ha fatto rivalutare Luigi, ma essergli amico non mi veniva spontaneo e nemmeno dirgli che io ero il primo ex di David. Nei mesi successivi ci siamo rivisti qualche volta, mentre ormai con Davide non avevo più nessun contatto, nemmeno minimo. Alcuni mesi fa Luigi e David si sono lasciati. David mi ha chiamato al cellulare, mi ha chiesto se avevo notizie di Marco e gli ho detto quello che sapevo, cioè che ci avevo parlato e che mi sembrava abbastanza tranquillo. Dopo qualche giorno, io, Marco e David siamo andati a prendere una pizza insieme. Ormai né David né Marco pensavano a rimettersi insieme, l’atmosfera era molto bella, David giocava, scherzava, proprio come quando ci siamo conosciuti. Ci ha parlato anche di Luigi, come di cosa che non poteva andare avanti ma dicendo che avrebbe voluto mantenere un rapporto con lui, come era successo con noi, ma che Luigi non ne aveva proprio voluto sapere e lui pensava che avesse qualcun altro per la testa, ma che ormai, tutto questo non lo interessava più. Da quando ci siamo rivisti sono passati tre mesi, io penso che nessuno di noi tre abbia in mente di costruire una vita di coppia, non so perché, ma è come se questa amicizia che si è creata potesse bastarci, ho l’impressione che tutti e tre abbiamo recuperato una serenità che prima non avevamo. Non so se esistono alternative alla coppia, tra noi non c’è sesso, i rapporti sono piuttosto diluiti, ci si vede il sabato e nemmeno tutti i sabati, ma insieme si sta bene, siamo amici nel senso vero della parola ma è una cosa che ha un valore affettivo enorme. Poi magari David o Marco o tutti e due si troveranno un altro ragazzo e se ne andranno per la loro strada, ma adesso stiamo bene così. Non so come dire ma la coppia con coinvolgimento sessuale adesso non penso sia un obiettivo reale per nessuno di noi. Ma tu, Project, sei proprio convinto che la coppia sia l’unica possibilità di essere felici? Io credo che quello della coppia gay tipo mulino bianco sia uno dei tanti stereotipi imitativi che ci sono stati inculcati. Forse mi devo ancora innamorare veramente, ma io così mi sento bene con me stesso e con le persone che mi vogliono bene.
Giacco

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serpentera
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Re: OLTRE LA COPPIA GAY

Messaggio da serpentera » martedì 4 settembre 2012, 13:56

Il mio pensiero dopo questa lettura è stata una domanda.Domanda che pongo anche agli utenti del forum:mi capita spesso di sentire ragazzi gay che dopo aver concluso una relazione continuano a manterere un rapporto di amicizia con il proprio ex,cosa che invece non avviene quasi mai tra ex-coppie etero...questa differenza a cosa è dovuta?

Alyosha
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Re: OLTRE LA COPPIA GAY

Messaggio da Alyosha » martedì 4 settembre 2012, 14:31

Non so se può essere una spiegazione, ma verso il maschile un gay concentra le sue relazioni principali, amicizie, innamoramenti e amanti. Vedi quando un ragazzo lascia una ragazza i futuri amori di quest'ultima sono suoi potenziali concorrenti. E' più complicato per due ragazzi che hanno condiviso la stessa donna provare seria stima reciproca, ovvero caprie che se la ragazza s'è innamorata di entrambi è perché questi due infondo tra loro condividono più cose di quel che credono. Voglio dire in un triangolo come quello descritto sopra, due ex e il terzo che si fidanza con uno dei due, infondo da un punto di vista teorico potrebbero stare tutti con tutti, il che in concreto vuol dire che è possibile subire la fascinazione del terzo arrivato (anzi potrebbe proprio valere la proprietà transitiva, se A è compatibile con B e B con C, anche A sarà compatibile con C). Non ssto aprlando di ammucchiate, ma di semplici simpatie o anche soslo affinità elettive. In altre parole mentre magari un etero all'idea che la propria ex stia con un altro ragazzo se li immagina a letto assieme e impazzisce, anche dopo quando in effetti la storia s'è conclusa, un gay all''idea che il proprio ex-ragazzo stia con un altro ragazzo potrebbe non provare lo stesso sentimento o provarlo in modo meno violento. Cio significa che una volta che il rapporto amoroso s'è concluso, mentre per un etero resta aperto un regime di competizione con tutti gli altri ragazzi, per un gay questa idea magari è più sfumata, vissuta in maniera meno radicale. E' in altre parole più facile accorgersi che in realtà dentro un'amicizia con il proprio ex ci si sta meglio che dentro una relazione di coppia. Questo è quello che mi sento dire ragionando un pò a come stavo pensando alle mie ex fidanzate allora e come sto adesso pensando alle cosucce che ho avuto. E' vero che sono cose non paragonabili, però insomma quello he ti ho scritto può giocare un suo ruolo secondo me.

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