Sono perplesso

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Arboricolo
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Arboricolo » sabato 3 novembre 2012, 18:27

Ieri sera abbiamo parlato, non abbiamo retto a continuare la farsa e quindi alla fine non siamo usciti.
È stato bello parlare, abbiamo chiarito molte cose, all'inizio il discorso è stato molto duro e sembrava che il tutto stesse per spezzarsi per sempre, dentro di me sentivo da un parte una liberazione e dall'altra un senso di tristezza.
Alla fine ci siamo ritrovati abbracciati a piangere... hai ragione tu Alyosha, il problema è anche e soprattutto mio, cercavo di fargli capire che era meglio avere un periodo di pausa, un periodo per vivere lontani e pensare ma lui alla fine me lo sono ritrovato a pregarmi di non lasciare che se ne vada e io, totalmente impotente, l'ho abbracciato forte, senza neanche rispondergli.
La vedo dura, la fine sarà sicuramente che vado giù con lui, lo merito in fin dei conti, se non riesco ad imporre la mia volontà, che alla fine, come dicevi sempre tu, forse non so più quale sia veramente, perché io gli voglio un sacco di bene.
Machilosa, tranquillo, hai fatto bene a sdrammatizzare, comunque non farti venire le angosce, magari fanne semplicemente tesoro, sono esperienze di altre persone ma che possono farti comodo in futuro.
Per quanto riguarda il rapporto di coppia, be' Alyosha, ti do ragione piena in un tuo post vecchio, non deve essere per forza il coronamento di un'evoluzione che ho fatto, ora che forse potevo godermi questa maggiore libertà con tutte le persone che mi vogliono bene, mi sono andato a infognare in una storia più grande di me.
Per ora vado avanti, aspetto che tornino i miei, anche semplicemente per far passare il tempo e osservare il mio ed il suo atteggiamento.
Un bacio e un abbraccio a tutti.... e grazie :)
Simo

Yin-Yang
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Yin-Yang » sabato 3 novembre 2012, 19:59

io per lui sono il “maschio”, colui che lo deve difendere ma anche colui che deve farsi gestire quasi totalmente nella vita domestica, cose che per me sono totalmente inaccettabili, non voglio nessun ruolo, voglio solo essere me stesso, con tutti i miei difetti... e la persona che voglio accanto deve accettarmi per quello che sono, crescendo sì insieme ma senza forzature da parte di nessuno, senza ruoli, senza nessun tipo di dipendenza.

Mio caro Simone

la vita di coppia non è mai semplice perchè è un continuo confronto giornaliero..resta da chiedersi fra tutto quello che dici e di cui ti lamenti quali siano le tue vere intenzioni

Entrambi non siete indipendenti cioè vivete ancora con mamma e papà tuttavia tu Simone sembri capire perfettamente che il lavoro crea indipendenza perchè porta denaro e quindi parte del potere che in una coppia si fa sentire eccome
l'ideale sarebbe che lavoraste entrambe ma così non è..

In coppia si rinuncia spontaneamente ad una parte del proprio potere per donarlo consapevolmente e con amore all'altr*
Le discussioni secondo me è bene che ci siano per piantare i famosi paletti che servono a distanziare o a avvicinare entrambi le parti
Se come ti dici ti senti costretto in un ruolo che non ti appartiene perchè non ne parli insieme a lui che sicuramente conosci più di me o di tutti quelli che ti hanno dato una risposta..
Tu non hai bene in chiaro cosa significa vita di coppia beh vuol dire famiglia tu e lui siete una famiglia e di conseguenza tutti i problemi che si affacciano o si affacceranno nella vostra vita li dovete risolvere insieme
Mi spieghi a cosa serve allontanarsi da lui per qualche mese?
Non risolvi niente anzi potresti complicare ulteriormente le cose perchè in questa maniera porti sofferenza e non dialogo volto a risolvere questioni che rimarranno sempre in sospeso fino a quando non accetterai i suoi difetti (quali essi siano) e non li amerai al pari dei suoi pregi
Avere una relazione non è mai stata una cosa semplice per nessuno ma se le basi sono fatte di solide fondamenta e di affetto sincero allora secondo me niente è impossibile perchè l'amore incollerà tutte le fratture e lo farà sempre..

Quello che ti devi chiedere adesso è se tu AMI questo ragazzo o un uomo come preferisci se lo ami abbastanza da iniziare una nuova vita insieme a lui facendo diventare la tua vita e la sua vita la VOSTRA vita

Questa è la domanda per me poi le distanza si possono colmare le difficoltà superare il lavoro si può trovare o al limite inventare creandone uno per voi con difficoltà certo niente è facile a questo mondo e niente viene regalato per tutto si deve lottare..dipende sempre però quanto ci tieni a lui e lui a te..

Alyosha
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Alyosha » sabato 3 novembre 2012, 20:42

Arboricolo non era difficile ipotizzare questo finale, i sensi di colpa servono a quello. PErò se su di te hanno presa e su qualche altro no un motivo ci sarà. Infondo anche tu sei stato scaricato sul più bello dal tuo aprtner e non è finito il mondo, questo dovresti capirlo, vale anche per lui, che che ne dica intendo. Dovresti capire cosa ti lega a questa persona e se il "prenderti cura" come senso di dovere non sia un pò la modalità principale delle tue relazioni. Insomma ci scrivi che sei tornato a casa per sostenere i tuoi economicamente o materialmente e aggungi che a breve partirai fuori dal continente, deduco che i tuoi in qualche modo se la caveranno da soli. La domanda è allora perché sei tornato a vivere con i tuoi? E perché hai bisogno di andare dall'altro lato del pianeta per lasciare casa? Non è che niente niente ti autorizzi ad andare fuori casa solo se c'è una storia in mezzo e solo se c'è un'altra persona di cui prendersi cura? L'amore e il senso del dovere non hanno granché a che spartire fra loro.
Però è importante che tu ne abbia potuto parlare e che abbia sperimentato che infondo non è finito un bel nulla. Per il resto è importante che tu capisca bene cosa ti ha portato da lui. Vedi il vantaggio di essere gay è che non si hanno figli e l'atteggiamento che stai assumendo, già avrebbe poco senso in presenza di figli, senza anche meno. Però sono sicuro che non è finita qui è chiaro che su questa cosa ci ritornerete e certo è che non c'è da aspettarsi che il rapporto si chiuda subito. Poi per carita se ti senti più sicuro a rispedirlo a casa prima di lasciarlo fa pure, alla fine non manca molto. Il resto delle cose devi evidentemente maturarle tu stesso. Qua trovi tanto materiale e molte cose le ho sempre trovate illuminanti, più che per gli omosessuali, per la vita di coppia in genere.

Arboricolo
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Arboricolo » domenica 4 novembre 2012, 18:17

Caro Yin-Yang, grazie per la risposta, non posso che darti ragione, alla fine quali sono le mie vere intenzioni?
La domanda se io lo amo me la sono posta e come, l'unica risposta certa che riesco a darmi, però, è che sicuramente gli voglio bene e vorrei vederlo sempre felice.... non è poi questo, alla fine, amore?
Il problema è forse il mio individualismo, il mio non dover mai rendere conto a nessuno, che ha caratterizzato gran parte della mia vita ed è qualcosa che mi sono conquistato con gli anni.
So che questo è totalmente egoista ma del resto come posso far finta?
Forse non sono tagliato per la vita di coppia o semplicemente non sono ancora pronto, magari devo maturare, non so.
Ho sbagliato sicuramente a farmi trasportare dagli eventi e dalle emozioni forti, cosa che ha mostrato tutta la mia immaturità nel lasciarmi anche dire cose che forse sarebbe meglio dire con maggior lucidità.
Alyosha, non sono mai andato fuori a vivere, sono state sempre e solo vacanze, forse mi sono espresso male negli altri post.
Io anche, come te, credo che la fine della storia sia una cosa con un'alta probabilità, però, come mi rendo conto ogni volta, qualcosa c'è che mi lega a lui.
Il fatto di allontanarci per un po' io penso che sia indispensabile, senza troncare, del resto non sto parlando di una persona che vive abbastanza vicino da poter dire con facilità, ok, separiamoci un po', torna alla tua vita e pensiamoci, è una cosa che sicuramente non si può fare con immediatezza, le Canarie non sono proprio dietro l'angolo e comunque per andarci ci sono dei costi che non sono trascurabili, soprattutto in questo periodo per me.
Posso sicuramente dire che non mi serve affatto un rapporto o addirittura qualcuno di cui prendermi cura per andare via di casa, tutto il contrario, se potessi, andrei a vivere da solo e sì, andrei lontano ma non per fuggire ma perché avrei proprio bisogno di cambiare stile di vita, anche se per un periodo, poi chissà, può essere anche che sarebbe per sempre :)
Grazie a tutti e un abbraccio
Simo

Yin-Yang
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Yin-Yang » lunedì 5 novembre 2012, 12:45

La domanda se io lo amo me la sono posta e come, l'unica risposta certa che riesco a darmi, però, è che sicuramente gli voglio bene e vorrei vederlo sempre felice.... non è poi questo, alla fine, amore?
Il problema è forse il mio individualismo, il mio non dover mai rendere conto a nessuno, che ha caratterizzato gran parte della mia vita ed è qualcosa che mi sono conquistato con gli anni.
So che questo è totalmente egoista ma del resto come posso far finta?
Forse non sono tagliato per la vita di coppia o semplicemente non sono ancora pronto, magari devo maturare, non so..

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Caro Simone

il sentimento che provi per lui ti onora e si..si chiama amore almeno un certo tipo di amore che raggiunge i piani alti se capisci cosa voglio intendere..diciamo che è più un amore poco passionale e molto di cuore..
Da quello che scrivi e che penso o spero di aver capito è che tu per lui provi più tenerezza che quell'amore che caratterizza una storia passionale da portare avanti insieme e volta al futuro
Tra le righe di ciò che dici mi sembra di scorgere una sorta di pentimento e di malinconia nel renderti conto in qualche modo che non sei tu la persona giusta nel voler portare avanti questa storia..
Certo lo ami lo amerari sempre..quella sottile bolla di sapone in cui vivi non ti abbandonerà mai così come ti mancherà sempre qualcosa che non riuscirai mai a decifrare pienamente..
Questo modo di vedere le cose è dato a persone che già dall'adolescenza da sempre hanno dovuto per forza di cose affrontare il loro cammino da soli e risolvere o cercare di risolvere i propri problemi senza poter contare sull'aiuto di nessuno
Queste persone di solito non si lamentano mai dei loro guai con altri e solo attraverso la solitudine cercano le soluzioni più idonee a loro
A volte è proprio la solitudine a risolvere il chiasso dei loro pensieri e non la compagnia più o meno amorosa di altri
Diciamo che nella solitudine ti ricarichi diciamo anche che la vita di coppia adesso che l hai provata non è più al centro dei tuoi interessi immediati diciamo infine che quello che stai cercando è la serenità interiore perchè da questa esperienza ne stai uscendo molto disilluso..
Ne stai uscendo Simone è quello che pensi ma non hai il coraggio di ammetterlo neanche a te stesso
Mi sembra di vederti che immagini già te stesso da solo mentre lui è ritornato a casa e non sei sconvolto come dici di essere..
Questi momenti sono bivi che ognuno di noi può e che alcuni vorrebbero trovare nella propria strada si chiamano consapevolezza e chiarezza nel voler dirigere la propria vita in una direzione già pensata e ora sul punto di attuarsi..
Non ce colpa in questo
La vita di coppia è una scelta che si fa consapevolmente incontrandosi entrambi a metà strada con pari opportunità pari diritti e pari doveri è un tentativo una promessa che non sempre trova ragione di esistere per molte cose che nel frattempo uno trova nel suo cammino..cose che lo fanno maturare cose che lo fanno cambiare a volte cose che lo fanno ricredere..
L'ideale sarebbe che mentre il tuo lui rientra a casa tu partissi per un'altra destinazione non rimanendo a casa per capire davvero cosa vuoi e nel caso tu decidessi di lasciarlo andare mi piacerebbe pensare che lo farai di persona e mai attraverso un sms o addirittura senza lasciare tracce di te..

In bocca al lupo a entrambi..

YY

Arboricolo
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Arboricolo » lunedì 5 novembre 2012, 13:35

Yin-Yang, ti ringrazio veramente tantissimo per le tue parole.
Sì, è sicuramente come dici, è un tipo di amore affettuoso, basato sul voler bene profondamente e non su quelle che, generalmente, dovrebbero essere le basi per costituire una coppia..... ma alla fine una coppia è una famiglia, quindi forse questi sentimenti sarebbero ancora più stabili nel futuro e, anzi, potrebbero anche crescere.
Il nostro stare insieme è stato da sempre così, certo con più passione, con più desiderio ma anche lui ha ammesso che con me ha trovato un altro modo di amare, un modo dove il sesso passa realmente in secondo piano e con questo non voglio dire che per me non abbia importanza.
Sono combattuto proprio perché per lui provo dei sentimenti molto forti ma sono anche cosciente che questa situazione di certo non gli fa bene, sto lavorando su me stesso per capire cosa voglio fare realmente, e una delle cose che mi viene in mente è quella di provare questa esperienza, andare via con lui a gennaio ma renderlo sempre partecipe dei miei pensieri, fargli sempre capire che io sto conoscendomi e che non c'entrano i problemi o le discussioni, è un qualcosa che è in me e che se non risolvo non mi farà star bene in nessun luogo e con nessuna persona.
Dici bene, sono pieno di amici, amici veri, simpatici, anche un po' pazzi e adoro passare il mio tempo con loro, così come nel posto di lavoro, ho persone con cui ho un rapporto delizioso e che, proprio per questo, spesso me le fa frequentare anche fuori dall'orario di lavoro, tuttavia, però, ho anche bisogno di quella fonte di acqua fresca che è la mia amatissima compagna di sempre, la solitudine.
Nella mia vita, nel mio quotidiano, ho capito ancora di più adesso di necessitare di quella certezza che, quando voglio stare solo, anche intere giornate, lo possa fare.
Questo fa parte della mia natura ma è anche vero che la vita è una ruota di cambiamenti e allora, visto che ho una paura immensa di ferirlo, perché non provare in un altro modo?
Se solo accettasse l'idea di una profonda amicizia, un qualcosa che può anche sfociare nella convivenza, nella complicità vera e sincera di due persone che si amano ma che non si controllano a vicenda, non dipendono direttamente l'una dall'altra.
Mah, forse è utopia o forse è utopia con il suo carattere e con il fatto che lui è nettamente coinvolto ma io vedo il suo coinvolgimento, che dovrebbe farmi piacere ma che secondo me è molto incentrato sul suo modo di vedere, sul suo volermi sentire suo, sul suo non voler neanche ammettere che le cose non vanno come dice lui, che è un qualcosa che lo fa andare avanti per inerzia, l'importante è che io sia il suo ragazzo e qui torno a un discorso che fece Alyosha, alcune persone, in certe situazioni, mettono la propria dignità sotto i piedi e io vorrei veramente aiutarlo in questo.
Non posso però negare che, all'inizio della storia e non solo, trasportato dalle emozioni e in un periodo in cui avevo bisogno di conferme, un'epoca di debolezza in cui volevo provare un rapporto serio di coppia per la prima volta nella vita, mi sono lasciato andare a progetti ed ero felice nel farli, mi rendevano vivo e ancora adesso devo dire che mi emozionano.
Lui sa che gli voglio bene ma quello che vorrei capisse è che anche lui deve volersene.
Se finisse questa storia, comunque, di rapporti di coppia, almeno per adesso, non vorrei saperne, lo dico con il sorriso ma senza scherzare troppo :)
Un abbraccio forte
Simo

Arboricolo
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Arboricolo » lunedì 5 novembre 2012, 13:46

Una cosa aggiungo, mio caro YY: mai lascerei una persona e soprattutto una persona a cui voglio così bene, con un sms o, addirittura, sparendo.
Soprattutto quest'ultima è qualcosa che ho sempre odiato e me lo sono anche ritrovato come "trattamento", ad esempio nell'altra storia che stava nascendo e che adesso, sinceramente, anche grazie alle esperienze maturate, vedo con una luce totalmente diversa.
Lavorerò su di me per trovare quella serenità che è alla base per affrontare tutte le sfide della vita, una serenità che voglio trasmettere anche e soprattutto al mio amato Fredy, al mio cucciolo di 43 anni...... io ne ho 33 :)
Baci, grazie e a presto
Simo

Arboricolo
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Arboricolo » venerdì 28 dicembre 2012, 0:29

Ciao a tutti, vi scrivo un po' per aggiornarvi e anche per augurare a tutti Buone Feste e un Felice Anno Nuovo.
Il 16 gennaio se ne va, abbiamo prenotato il volo.
Andiamo avanti con alti e bassi e spesso si litiga per sciocchezze.
Non sopporto più quel suo atteggiamento doppio: dolcissimo, amorevole, sorridente, un momento prima e accusatorio, schivo, imbronciato, un momento dopo.
Dentro di me sento una certa tristezza e a volte, quando penso a delle cose brutte su di lui, poi sento anche pena e tenerezza, cavolo, gli voglio bene ma l'unica cosa da fare adesso è separarci e lo dobbiamo fare entrambi con la consapevolezza che le cose non vanno.
Non voglio chiudere nessuna porta e tanto meno vuole farlo lui, però questa distanza sarà l'unica maniera per capire veramente cosa sento, adesso sono troppo stanco e anche un po' arrabbiato per capirlo.
Un abbraccio a tutti
simo

Alyosha
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Re: Sono perplesso

Messaggio da Alyosha » venerdì 28 dicembre 2012, 4:36

Dai è andata molto mebblio di quel che credevi, niente suicidi o complessi d'abbandono ;). Vedrai che le cose si appianeranno da sole e la distanza suggerirà il da farsi. Buon Natale anche a te!

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