Problemi di fiducia

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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william27
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da william27 » sabato 2 febbraio 2013, 12:44

Che dire? Sulla storia non mi esprimo visto che non ho seguito l'intera discussione :) , però volevo commentare quanto ha scritto barbara: mi ci sono ritrovato in pieno, almeno in linea teorica (sulla pratica sono molto carente :D ), in quanto si tratta di pensieri belli e profondi, ma non astratti, anzi, sono molto realistici secondo me!! ;)
Forse, e in questo pensiero rivedo anche quello di un mio amico sul quale ho riflettuto, dovremmo vedere ogni storia come una specie di gioco, di scommessa: se non si prova non si sa mai se quella persona possa essere giusta per noi! Mentre invece, aspettando "il principe azzurro" (che poi, esisterà? :shock: ) si rischia solo di costringersi ad un'eterna solitudine..
Con questo non voglio dire di buttarsi sempre e comunque, ma se la persona un minimo ci attrae, fisicamente o mentalmente, vale la pena darsi una possibilità e seguire anche come evolve la cosa! 8-)
Detto ciò, spero di non essere risultato superficiale (anche perchè questi rimangono solo pensieri, metterli in pratica non sempre è facile :) ) e soprattutto di non essere andato OT!! ^^

Alyosha
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Alyosha » sabato 2 febbraio 2013, 13:29

Cara Barbara non mi pare di avere scritto cose nella sostanza diverse. Mi premeva solo sottolineare che la vita di coppia non è una valore in sé e che tante volte per inseguire questa chimera, si rischia di non guardare alle situazioni concrete. Una coppia non è meno coppia se non convive e se ci si accorge che la convivenza crea conflitti si può anche decidere di rinunciare alla convivenza e non alla coppia. Non ci deve essere nessuna fretta nell'andare a convivere, ne va vista necessariamente come la meta naturale della relazione. Non si sta meglio per il semplice fatto che si convive, sopratutto se manca la maturità per farlo. Che poi cosa significa convivere? Coabitare? Due persone possono vivere sotto lo stesso tetto tutta la vita e non essersi mai conosciuti veramente altro che aver vissuto assieme! Penso che rispetto alla coabitazione ci sia una profonda differenza tra una coppia etero che deve comunque crescere dei figli ed una gay che in questo senso non ha nessun vincolo. Una coppia che decide di non coabitare è meno coppia di un'altra solo per questa ragione? Perché due persone che si amano devono per forza vivere sotto lo stesso tetto? Amare e coabitare sono sinonimi? Chi lo ha deciso? Se una persona per il suo carattere preferisce continuare a conservare spazi propri qual'è il problema? E se questa cosa la si decide assieme è meno bella di una coppia che coabita, ma nella quale l'altro si fa in pratica la doppia vita? Tante volte i matrimoni etero continuano più per autocombustione, che per una volontà di stare assieme, semplicemente perché è scelta più comoda non la migliore e si trincera la propria mancanza di coraggio dentro il valore quasi sacrale della coppia, ma questo è un'altro discorso.

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davide
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da davide » sabato 2 febbraio 2013, 13:58

Scusatemi se rispondo ora ma sono stato impegnato con l'università e trovo solo ora il tempo di rispondere.
Qualcuno mi vedrà probabilmente come un illuso,altri come un sognatore,altri come chi di fronte al "peccato" fa finta di niente e si gira dall'altra parte come se nulla fosse successo.
No,non sono cosi e mai lo sarò.Non sono capace di vivere una vita di menzogne o di finte,una vita impacchettata e tutta perfetta esternamente e poi andando a scavare si scopre il marcio.
Non passo sopra le cose per masochismo o per una tendenza di sottomissione verso l'altro,solo Dio sa quante persone ho allontanato dalla mia vita perchè mi hanno ferito o hanno tentato di prendermi in giro.
Mi sono interrogato e mi sto interrogando ancora,riguardo il quadro completo.Il punto è che per come la vedo io non ho vicino qualcuno che si sta prendendo gioco di me,qualcuno che temporeggia sui fatti in vista di uno sblocco o che stempera le sue ansie altrove.Ho sempre voluto sincerità e ora ce l'ho.
Le parole rimarranno anche tali ma allora a cosa si dovrebbe dare valore?Ai gesti?Non sono anche quelli facilmente simulabili?
Probabilmente la mia relazione deve maturare un bel pò,ci sono tante cose su cui lavorare e da mettere a posto.Alcuni mi dicono che è tempo sprecato,che finirà in un certo modo.Potreste avere ragione non lo metto in dubbio,mi rifiuto di non considerare questa ipotesi ma prima di arrivare a questo devo capire se ha senso mettere in gioco le mie energie.

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

barbara
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da barbara » sabato 2 febbraio 2013, 14:17

Caro Alessio, mi riferivo ad alcuni concetti che ho letto nel corso del tempo e che sento circolare più che a commenti specifici di questo post.
D'altronde sono d'accordo con te quando suggerisci di prendere le cose con calma senza affrettare i tempi.La coabitazione ha i suoi vantaggi , ma è anche faticosa . Molte coppie stanno meglio insieme quando non convivono.
A volte però si affrettano anche i tempi di una separazione , come se si volesse anticipare un possibile abbandono dell'altra persona. E altre volte non affrettare i tempi sembra coincidere con un immobilismo che porta a chiudersi in se stessi. Avverto in molti ragazzi, anche giovani, una diffidenza di base, una disillusione sull'amore, una sorta di rinuncia o una resa di fronte alle prime incomprensioni. Da un lato è logico che le esperienze negative del passato possano influire e renderci sospettosi, ma se si eccede, non si rischia di far pagare a chi abbiamo davanti ciò che abbiamo subito da altri?
la sfiducia non è facile da sopportare ; e se fosse la nostra stessa sfiducia a volte ad allontanare le persone?
Ciò che dici , Davide, ha molto senso per me.
Cos'abbiamo in fondo da perdere a provare realmente con tutte le nostre energie a restare insieme a qualcuno che amiamo?
Temiamo di soffrire maggiormente e di non essere capaci di sopportarlo?
Anche se fosse, non è meglio piuttosto concedere a noi stessi di arrivare fino in fondo e attraversare , se capitasse, questo dolore per dimostrare a noi stessi che possiamo uscirne , piuttosto che rimanerne ostaggio tutta la vita?

Alyosha
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Alyosha » sabato 2 febbraio 2013, 14:23

Cos'abbiamo in fondo da perdere a provare realmente con tutte le nostre energie a restare insieme a qualcuno che amiamo?
Proprio nulla tant'è che non consigliavo affatto di non provarci. Poi le cose vanno viste sempre sul concreto, Davide mi pare essersi tranquillizzato una volta appresa la notizia più che preoccupato, buon per lui aggiungerei. Se questo chiarimento è servito a rinsaldare la fiducia e a togliersi certi tarli di dosso meglio così. Mi viene solo da pensare "il diavolo non è poi così brutto come lo dipinge", uno sta lì a fantasticare di possibili tradimenti e poi quando è dentro le cose si rende conto di averle sovradimensionate.

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Pugsley
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Pugsley » sabato 2 febbraio 2013, 23:23

Davide penso che tu abbia bisogno accanto di una persona che abbia caratteristiche che non ti mettano in ansia. Detto in soldoni dovresti trovare uno che ti piace, ma che non piace agli altri ragazzi.
Lo so sembra una cosa stupida, ma per quanto tu lo ami, io al tuo posto soffrirei come un cane.
Ciao
Pugsley - Pompeo

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