Problemi di fiducia

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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davide
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da davide » domenica 27 gennaio 2013, 19:31

già,come non darti ragione

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

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Landon
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Landon » domenica 27 gennaio 2013, 20:14

Sono stato un po' combattuto se rispondere al tuo post oppure no...da un lato,non avendo mai vissuto una situazione simile,mi sento completamente inadatto a darti dei consigli ma,dall'altro lato,voglio comunque provare a dirti come la penso.
Da quello che scrivi è evidente che tu sia una persona buona e non meriti che qualcuno ti faccia soffrire. L'amore è un qualcosa di così forte,bello,una vera e propria forza della natura ma,dall'altro lato,comporta anche tante responsabilità. Come già ti hanno detto è evidente che,per poter vivere in una convivenza con le relative responsabilità dipendadalla maturità delle persone piuttosto che dall'età. Tu tieni tantissimo a questo ragazzo ed anche lui,da quello che scrivi,sembra volerti molto bene. Non voglio fare alcun tipo di moralismo sul bacio. Può capitare a tutti noi di sbagliare nella vita,perché siamo umani,ma,secondo me,tu dovresti vedere fino a che punto lui sia pronto a non farlo nuovamente. Trovo molto sensata l'idea della promessa. A questo punto spetta a lui la decisione,però. Dalle tue parole si capisce benissimo che sei intenzionato a perdonarlo ma provo a porti un'altra domanda: cosa faresti se fra un giorno,un mese,un anno lui tornasse da te ed ammettesse d'averti tradito un'altra volta? So che questa situazione sia difficile sia per te che per lui ma,forse,non sarebbe meglio provare a fare chiarezza? Che senso ha vivere con la paura che lui potrebbe cedere ad un'altra tentazione? Comunque capisco assolutamente la tua volontà di non fare nulla adesso e di provare a continuare così perché,spesso, si teme la rottura con la quotidianità,il cambiamento e l'allontanarsi dalla persona che si ama. Si accetta,in questo modo,di vivere in una situazione che,da un lato,ci fa stare bene ma,dall'altro,ci procura anche del dolore. A tutti fa paura il cambiamento perché provoca una distruzione di tutte le convinzioni che abbiamo. Le risposte a queste domande,però,potrai darle solamente tu. Posso provare ad immaginare a come avrei reagito io; forse avrei perdonato,la prima volta,perché,comunque,nessuno è immune dal commettere degli errori. Se il tutto si fosse ripetuto,invece,non so quanto sarei stato in grado di andare avanti. Condivido in pieno quello che ti ha detto Micky93: tutti noi siamo esseri dotati di ragione e,per questo,possiamo compiere una scelta o meno,ragionando sulle conseguenze delle nostre azioni.
Non so quanto possano avere senso le mie parole e spero di non averti fatto stare ulteriormente male ma,ad ogni modo,dovresti cercare di pensare anche un po' a te stesso per ritrovare un tuo equilibrio. ;)

barbara
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da barbara » domenica 27 gennaio 2013, 20:25

Beh Davide, eri convinto di farti problemi inutili. Invece , a quanto pare, sei dotato di un certo intuito. Forse sei capace di leggere negli altri più di quanto non sei disposto ad ammettere. In ogni caso affrontare i problemi è il primo passo per risolverli. Spero che tutto vada per il meglio e che superiate questo momento.

k-01

Re: Problemi di fiducia

Messaggio da k-01 » domenica 27 gennaio 2013, 21:35

Ti sei innamorato di una persona che non è innamorata di te (o non lo è più) e che non condivide la tua visione di coppia.
Il fatto che tu sia stato male quando ti ha rivelato di essere stato con altri, esclude di fatto che possiate trasformarvi in una delle cosidette "coppie aperte".
Del resto lui te l'ha detto esplicitamente che non è maturo per un rapporto monogamo serio e responsabile e che vuole sperimentare. Un termine gentile per dirti che andrà a letto anche con altri se capiterà. E puoi scommettere che succederà.
Mi rendo conto che convivendo, la separazione possa essere difficile, ma situazioni come la tua ne ho viste e sentite parecchie e son tutte finite male.

barbara
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da barbara » domenica 27 gennaio 2013, 22:21

Sarà, ma i conti non mi tornano. Se un ragazzo non avesse intenzioni serie perchè andare a convivere?
La realtà difficilmente è così: bianca o nera. Dentro di noi , in ognuno di noi ci sono istanze che vanno in una direzione e contemporaneamente in un'altra.
Non sei un ragazzo così sprovveduto da non aver colto una sincerità di partenza in quel ragazzo. Poi certo le intenzioni non bastano e bisogna vedere se si è tagliati per una vita o per un'altra.
Ciò che poi penso è che la convivenza accelera ( e di molto) la conoscenza dell'altro,e anche di se stessi , ed esalta i punti di contatto così come le divergenze.
Credo che una convivenza alla tua età, Davide, sia un'esperienza forte e molto "adulta", nel senso che ti obbliga a metterti in gioco completamente e a dare fondo a tutte le tue energie per venirne a capo.
Sia come sia è un'esperienza che ti farà crescere. A volte ci si fa bloccare dalla paura e da tanti "se" e tanti "ma", per poi arrivare a una certa età e dire: "Ma perchè certe cose non le ho mai fatte?"
Pretendere che ci siano le condizioni ottimali per fare delle scelte non può essere a volte anche un modo per evitare di farle? ;)

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davide
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da davide » domenica 27 gennaio 2013, 23:20

Il punto è proprio questo,non posso davvero credere che qualcuno che mi ha proposto pochi mesi fa di convivere insieme e che ogni giorno cerca di farmi stare,tralasciamo quello che è successo per un attimo,non mi abbia mai amato o non mi ama più.Non si smette di amare una persona da un giorno all'altro.
Certo la convivenza ha come portato avanti il rapporto di un bel po ma non lo so,come qualcuno ha già detto prima,se non l'avesse voluta non ci sarebbe.Si può arrivare ad essere cosi superficiali da prendere una scelta cosi velocemente per poi pentirsene?Inoltre cosi stiamo perdendo di vista il perché ho scritto questo post perché il tutto non ruotava sulla scelta di vivere insieme.Io continuo a parlarci e a chiedere per capire fino in fondo il tutto e ogni risposta che ricevo mi sembra sincera.Il dialogo non manca e neppure la sincerità,nonostante tutto ho ancora una capacità di giudizio.Come ho detto voglio vedere come finirà e potrei farmi altro male ancora lo so se succedesse di peggio ma se non si è disposti a rischiare a che pro allora scegliere di condividere qualcosa con il prossimo?
Scrivendo queste cose posso sembravi calmo,tranquillo,quasi sottomesso ma mi è costato molto riflettere su queste cose e arrivare per ora a questa conclusione.Ora non sono disposto a chiudere tutto non avendo il quadro completo e magari è tutto sbagliato dall'inizio,ma posso davvero essere cosi superficiale?
Questo è uno step per poter riequilibrarmi o quantomeno a cui riferirmi ora..

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Landon
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Landon » domenica 27 gennaio 2013, 23:33

davide ha scritto:Come ho detto voglio vedere come finirà e potrei farmi altro male ancora lo so se succedesse di peggio ma se non si è disposti a rischiare a che pro allora scegliere di condividere qualcosa con il prossimo?
Non so ma io penso che sia giusto condividere la propria vita con una persona ma a patto che ci sia reciprocità. Il fatto è che questo ragazzo ti ha dimostrato,in un primo momento,di tenere alla vostra relazione andando a convivere ma,dopo poco,ha trovato un occasione per baciare un altro. E' una situazione un po' delicata e mi dispiace veramente ma anche quando eravate nell'altra città convivevate? Ti ha mai tradito prima del trasferimento? Comunque sia,se tu ritieni più giusto rimanere e riflettere,continuando la convivenza,fallo perché nessuno meglio di te può capire la situazione. Spero solamente che tu sappia evitare il punto di non ritorno....dopo il quale ci si può fare veramente male :( Ad ogni modo,in bocca al lupo per tutto :)

barbara
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da barbara » lunedì 28 gennaio 2013, 10:24

Giustamente cerchiamo di tornare al punto: la fiducia.
Su cosa si basa la fiducia? Cosa la alimenta e cosa invece la indebolisce?
La mia opinione è che ci sia un intreccio di fattori che la determinano .
Uno di essi è la storia della persona , storia recente e passata. Tutte le esperienze affettive che abbiamo avuto prima (quelle con i nostri precedenti partner , ma anche e soprattutto quelle coi nostri genitori) ci predispongono ad avere fiducia o piuttosto diffidenza nei confronti di coloro che amiamo. Se ad alcuni di noi le vicende dela vita hanno insegnato che la fiducia paga, ad altri hanno insegnato l'esatto contrario.E poichè per istinto di sopravvivenza cerchiamo di evitare le esperienze dolorose, è ovvio che mettiamo in atto ciò che finora ha funzionato per noi.
Ciò spiega perchè ,se chiedi un parere, non troverai mai una risposta unanime.
Sottolineo che la fiducia e la diffidenza sono entrambe utili ; dobbiamo piuttosto capire quando è più utile usare l'una o l'altra , perchè se diffidiamo di coloro che ci sono amici e ci fidiamo di coloro che possono danneggiarci è ovvio che questo modo di reagire alle situazioni ci limiterà molto e ci farà soffrire.
Qualcuno ha già detto che anche la sfiducia in se stessi provoca sfiducia negli altri.E su questo sono completamente d'accordo. Possiamo non avere fiducia nella nostra capacità di risollevarci nel caso avvenga una separazione; e ciò può condizionare la nostra serenità di coppia. Possiamo dubitare di essere all'altezza dell'altra persona e via dicendo. Credo anzi che questo punto e il precedente siano molto collegati fra loro.
Ma se è vero che le esperienze della vita contribiscono a renderci più o meno fiduciosi, ciò vale anche per quelle future. Motivo per cui mettersi in gioco e anche correre il rischio a volte, senza essere avventati , ci dà la possibilità di crescere anche da questo punto di vista, aumentando la nostra capacità di affidarci quando ne vale la pena. Inoltre chiuderci agli altri certo non è la soluzione migliore per aumentare la fiducia in noi stessi.
L'altra componente della fiducia riguarda il comportamento altrui. La nostra fiducia ha un valore , E' anzi un valore . Concedere fiducia incondizionata vorrebbe dire : fai di me quello che vuoi , metto nelle tue mani la mia vita.
Perchè dovremmo farlo? Nessuno meglio di noi sa cosa sia bene per noi e abbiamo il diritto , anzi il dovere nei confronti di noi stessi, di vigilare su tutto ciò che possa danneggiarci.
Non ascoltare i campanelli d'allarme non è saggio, perchè autorizza implicitamente l'altra persona a fare ciò che vuole.
E infine credo ci siano anche delle condizioni come dire ambientali .Si può essere rassicurati dal fatto di avere contratto un matrimonio oppure dal fatto di avere dei figli oppure dal fatto di avere tanti amici , un lavoro , una vita soddisfacente , dal fatto chel'altra persona è ritenuta poco attraente dagli altri , solo per fare un esempio. Forse se foste a Roma , in un contesto che ti dà sicurezza saresti meno tormentato , per tornare alla tua situazione.
Trovare l'equilibrio giusto fra fiducia e diffidenza non è semplice, anche perchè poi è un equilibrio in continuo movimento. E' una cosa che si impara, con l'esperienza e conoscere l'altro aiuta molto.
La convivenza serve proprio a questo,perchè ci svela completamente.
Non si può recitare attimo per attimo. Se questo ragazzo, faccio un'ipotesi, ha visto in te l'occasione di fare un salto di qualità nelle sue relazioni e di chiudere con relazioni superficiali e vuote, è una cosa buona , non solo per te,ma anche per lui. Di ragazzi carini ne può trovare quanti ne vuole, ma l'amore è un'altra cosa. Tu hai qualcosa da dargli che non troverà facilmente in giro. Solo che a volte non ci credi . ;)
Insomma puoi fare molto su diversi fronti per aumentare la tua fiducia, e in parte lo stai già facendo. Forse incontrare qualche ragazzo del forum che abita da quelle parti potrebbe essere un'ulteriore idea.
Aggiungo un'ultima cosa e poi basta perchè sto facendo un papiro... Secondo te il tuo ragazzo ha piena fiducia in te? secondo te non ha o non può avere paura che instaurando una relazione seria possa esporsi al rischio di essere lasciato e di soffrire ? Pensi che un ragazzo attraente non possa avere sfiducia in se stesso? magari temere che gli altri lo vogliano solo per il suo aspetto esteriore per poi buttarlo via come un giocattolo?

Micky93
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da Micky93 » lunedì 28 gennaio 2013, 15:35

Totalmente d'accordo con quanto detto da Barbara. Ci è molto difficile comprendere quali siano le paure che regnano nella mente degli altri, il massimo che possiamo aspirare a fare è usare quella poca empatia di cui il nostro cervello dispone per comprendere l'altro; proprio come non hai potuto capire che la sua visione della coppia era libertina, non puoi comprendere appieno i terrori che animano le sue azioni. Il linguaggio non è sempre sufficiente, perchè rimane comunque la trasformazione di qualcosa si intangibile (un pensiero) senza rappresentarlo del tutto.

La superficialità. In questo caso mi trovi tremendamente realista, Davide. Dopo essermi fatto una certa cultura sul concetto stesso di Male, in qualsiasi sua forma, ho potuto concludere niente meno che esso è la forma più estrema di assenza di pensiero. Arendt definì ciò col nome che tutti conoscono: Banalità del Male. Se il Male è assenza di qualcosa che normalmente ci dovrebbe essere (il pensiero), e non presenza di qualcos'altro che è normalmente assente (qualcosa di metafisico), allora chiunque può essere capace di perpetuarlo in ogni sua forma.
Pertanto: non importa chi sia, mio padre, mia madre o qualsiasi altro parente, il Male è una possibilità, e come tale nessuno è esente dal perpetuarlo. Nemmeno io, tu o il tuo ragazzo.

Il motivo per cui insisto tanto sulla questione della promessa, è proprio perchè essa è in grado di cristallizzare gli eventi portati avanti dal tempo, poichè chi promette mette in gioco sè stesso, e sa bene che dal momento in cui la promessa è fatta la sua condotta morale avrà un ''nuovo inizio'', una rinascita.
Spesso abbiamo malcompreso cosa significhi ''promettere''. La promessa è diventata una sorta di palla di ferro legata alle caviglie, qualcosa da fare in risposta a una poca fiducia nell'altro, che dev'essere incatenato usando un giuramento. Ma non è così; la promessa è qualcosa che ci rende più umani, fa si che il pensiero abbia la meglio, ci lega indissolubilmente all'animo di un'altra persona.
Stessa cosa dicasi del perdono, unico strumento in grado di togliere dalle spalle il fardello del passato e delle azioni di un pentito.
Cerca magari di fargli capire (ma se è intelligente come penso non serviranno spiegazioni) che la promessa non è derivante da una questione di sfiducia, ma è proprio la base dalla quale far partire una fiducia incondizionata verso di lui. E non si identifichi questa promessa con quella inutile lagna da matrimonio ''giuro di amarti per sempre in salute e malattia ecc...'' perchè sono cose totalmente differenti: quella del matrimonio già è più verosimile ad un ''incatenare''.
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.

Hannah Arendt.

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davide
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Re: Problemi di fiducia

Messaggio da davide » lunedì 28 gennaio 2013, 15:49

Non si può recitare attimo per attimo. Se questo ragazzo, faccio un'ipotesi, ha visto in te l'occasione di fare un salto di qualità nelle sue relazioni e di chiudere con relazioni superficiali e vuote, è una cosa buona , non solo per te,ma anche per lui. Di ragazzi carini ne può trovare quanti ne vuole, ma l'amore è un'altra cosa. Tu hai qualcosa da dargli che non troverà facilmente in giro. Solo che a volte non ci credi
E' proprio quello che mi ha detto ieri tornando a casa mentre ne parlavamo.In me ha trovato la persona giusta con cui stare e che ci possono essere altre persone che potrebbero farlo stare bene ma che non sarebbero cosi gentili,disponibili,amorevoli come me.Per farla corta ha detto che se mai dovesse lasciarsi scappare me sarebbe un'idiota.
Si è scocciato del fatto che parlo di queste cose con altri perchè sa bene che ciò che lui ha espresso non va per niente a genio con il pensiero comune ma sopratutto perchè c'è chi indirettamente mi dice di lasciarlo o che non mi ha mai amato.Ho scoperto che quelle paure dell'abbandono e del dolore per essere stati lasciati se le porta dietro anche lui.
Beh Mickey93 ho fatto come tu mi hai suggerito,un ottimo consiglio e nonostante le parole e le promesse possano essere infrante,non si è rifiutato di accettarla.Non voglio vivere di false speranze o di illusioni questo è chiaro ma avere fiducia mi sembra il minimo che posso fare ora.
Forse incontrare qualche ragazzo del forum che abita da quelle parti potrebbe essere un'ulteriore idea
ah beh se ci fosse questa possibilità non è che mi farebbe schifo B :p

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