La fine di una storia gay e un dilemma esistenziale

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Ferro
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La fine di una storia gay e un dilemma esistenziale

Messaggio da Ferro » giovedì 5 settembre 2013, 17:53

Dopo tre anni e mezzo è finita, è finita così come è cominciata, in modo silenzioso.
Avevo conosciuto il mio ex ragazzo proprio su questo sito e lentamente abbiamo cominciato una frequentazione che si è trasformata in una dolcissima storia d'amore.
Qualcosa di meraviglioso, pieno di coccole, dialogo e (in)comprensione.
10 giorni fa mi lascia, mi dice di non amarmi più e di essersi innamorato di un'altro, avrei dovuto spaccare il mondo in quattro, magari avercela con lui, disperarmi e invece.........rifletto.

Senza tediarvi di particolari alquanto noiosi della fine della nostra storia anche perchè abbastanza standard, vengo al dunque, è possibile trovare gente pronta a vivere una storia d'amore?
Il mio ragazzo l'ho conosciuto qui con i mille dubbi sulla sua sessualità che in molte persone hanno. Nessuno dei due era dichiarato nè pensava di farlo con una differenza, mentre io ero pronto ad assumermi dei rischi pur di vivere la nostra storia, lui era paranoico e ogni scusa era buona per non vedersi, non tanto perchè non lo desiderasse ma perchè lo viveva male essendo una persona ansiosa.

Questo ha fatto si che con il passare del tempo si sia infatuato di una persona che poteva frequentare di più senza dare nell'occhio, un amico di sempre, poi non so se questa sua infatuazione avrà un futuro, fatto sta che la mia convinzione è che la nostra storia sia sia logorata dalle difficoltà di viverci.

Pur non essendo ancora pronto a "rimettermi sul mercato" mi sono guardato intorno poichè d'ora in avanti voglio frequentare persone positive e pronte a vivere.
Ho 29 anni, sono giovane ma nemmeno più un ragazzino che può stare li a gingillarsi in attesa che la vita cominci, rischio di risvegliarmi vecchio.

Certi ambienti proprio non mi attirano, con ragazzi vestiti in short a sentire lady Gaga, in altri sembra che l'unico fine sia il sesso mentre in altri ancora sono presenti persone molto dolci, in gamba, ma spesso non pronte a vivere la propria omosessualità sia da un punto di vista di amicizia che amoroso.
In questo momento nemmeno io sono pronto al 100% ma ho voglia di vivere, non tanto una storia che in questo momento per ovvi motivi per me è impensabile , ma vivere il mio essere.

Però mi sembra impossibile trovare un posto per me e questo mi genera una solitudine ancora maggiore di quella che mi ha provocato l'essere lasciato.

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los
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da los » giovedì 5 settembre 2013, 18:14

...primo...vorrei spezzare una lancia a favore dei cosiddetti "ambienti"
Sono stufo di sentire sempre le stesse cose stereotipate sui giri...sugli ambienti...madonna e lady gaga e come se poi da un'altra parte esistesse tutto il meglio ed il bene di questo mondo. Siamo tutti gay allo stesso modo e nessuno può essere discriminato o messo da parte.
Sento sempre di persone che dovunque cercano persone fuori dai giri...ma poi li trovi nei parcheggi e in altri posti impensabili.
Come del resto evitare la questione del sesso, non ci fa sentire migliori o al di sopra di tutti. Credo sia un grande calderone e dovunque puoi trovare di tutto....non esistono quartieri adibiti ad una cosa o ad un'altra. Ma sapete quante persone per bene e di cuore e con un animo davvero puro si possono trovare in mezzo a quelli con gli short e via dicendo...e quante persone malvage si possono trovare in ambienti di tutto rispetto dove ci si occupa di grandi sistemi?
Seconda cosa....mi dispiace enormemente per quello che ti è successo...e guarda caso, non ti è successo con uno di un "ambiente", quindi ciò va a riprova di cosa dicevo. Mi dispiace ed in tutto confidenza posso dirti che ti capisco e so davvero che sofferenza sta subendo il tuo animo.
Ma una cosa non sopporto di questa tua discussione....il fatto di voler trovare... o forse no.... una giustificazione per poter anche tu fare come gli altri o meglio come quelli che si danno solo alla spensieratezza del sesso a tutti i costi....in seguito a delusioni.
Fare così o abbandonarsi ad essere così non farebbe altro che far cadere la validità del tuo modo di pensare avuto fino ad ora...della validità dei tuoi sentimenti e del tuo modo di amare.
Comunque....dolore a parte...hai 29 anni e sei giovanissimo...hai ancora tutta una vita davanti e non ti buoi buttare giù in questo modo e quantomeno pensare di dover cambiare atteggiamento.
Un grande in bocca al lupo...
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

Ferro
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da Ferro » giovedì 5 settembre 2013, 18:30

Per quanto ti può sembrare strano, sottoscrivo tutto quello che hai detto, il problema è la difficoltà di cercare e di trovare, no sesso, no amore, ma una comunità di persone con le quali condividere il mio mondo.

Non è una ricerca facile e come tu dici bisogna andare in fondo e capire che c'è un mondo di persone e umanità, il problema che a volte, tendiamo troppo a conformarci in determinati modelli che riesce difficile essere riconoscibili.
Ma probabilmente, non lo nego, forse sono anche io che devo superare un certo pregiudizio.

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los
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da los » giovedì 5 settembre 2013, 18:37

...bene...hai questa grande capacità di essere cosi obbiettivo e critico nei tuoi riguardi e vuoi buttare tutto all'aria solo perché il tuo amore aveva un valore e quello dell'altro no....continua ad essere te stesso...
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

Diabolik85
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da Diabolik85 » giovedì 5 settembre 2013, 19:08

Ciao Ferro,
ho riletto ben due volte quanto hai scritto e ti capisco in pieno.
Seppur ormai sono passati tre anni da quando è finita la mia storia mi sento comunque vicino a te.

Forse io ero più in alto mare di te ( ero anche più piccolo, avendo ora 28 anni ) e non riuscivo ad accettare la fine di un qualcosa di speciale, così, di punto in bianco. ( ci tengo a precisare che a differenza della tua storia, la mia però non è finita per via di un altro, almeno credo ).

Ma veniamo alla tua domanda: "Senza tediarvi di particolari alquanto noiosi della fine della nostra storia anche perchè abbastanza standard, vengo al dunque, è possibile trovare gente pronta a vivere una storia d'amore?"

Bel domandone eh. Io penso di sì, ne sono io la prova, per esempio. Però ho lo stesso tuo problema, non riesco a trovare un "posto" per me, seppur impegnandomi. Sarà che pretendo troppo? Non lo so.

In ogni caso se hai bisogno di sfogarti, io ci sono, seppur non ti conosca, ma in questi momenti si ha sempre bisogno di qualcuno con cui parlare, almeno a me era servito tanto.

Ferro
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da Ferro » giovedì 5 settembre 2013, 19:33

Sarebbe a tuo rischio e pericolo niente di peggio degli sfigati lasciati che rimpiangono :lol:
Per il resto tutti cerchiamo l'amore ma quanti sono veramente pronti a trovarlo.
Ma soprattutto quanto sono veramente pronti a vivere la propria vera identità?
Alla fine ho scoperto che l'amore lo puoi anche trovare "nascosto" ma non riuscirai mai a vievere una storia vera una vita piena.
Quindi vorrei per lo meno, se non trovo l'amore, trovare persone con le quali essere me stesso e che mi aiutino a vivere.

Diabolik85
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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da Diabolik85 » giovedì 5 settembre 2013, 20:05

Ma va, ma quale rischio e pericolo, ci sono passato pure io eh... e ogni tanto rimpiango ancora quei bei momenti.

Non so in quanti siano pronti a trovarlo, non so in quanti siano veramente innamorati, molto stanno insieme per abitudine secondo me, ma va bhè, sono cavoli loro, non di certo miei.

Eh, la mia storia è stata veramente bella e intensa, ma il fatto di dover nascondere tutto ai miei non me l'ha fatta vivere a pieno, su quello ti do ragione. Io però, a differenza tua, conosco persone con le quali sono me stesso, completamente a 360° ed è una sensazione bellissima.

Auguro anche a te di poter trovare delle persone con le quali tu possa essere te stesso, te lo meriti. :)

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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da barbara » giovedì 5 settembre 2013, 22:11

Caro Ferro, per abituarsi all'idea che una storia è finita ci vuole tempo. Ancora di più se la decisione l'abbiamo subita .La fine di un amore è un lutto vero e proprio che in qualche modo dobbiamo elaborare. Non di rado ci colpevolizziamo o quanto meno ci poniamo domande su noi stessi. Altre volte iniziamo a rimettere in discussione l'affetto dell'altra persona, come se la fine di tutto gettasse un'ombra anche su quello che c'è stato prima.
C'è chi ha un atteggiamento razionale e tende a organizzarsi per non cadere nello sconforto e magari si butta sul lavoro o su altri impegni, chi invece sente il bisogno di esternare il proprio disagio e chi invece si chiude a riccio. Quello che mi colpisce nel tuo post è la tranquillità almeno apparente con cui racconti questo epilogo. Si coglie solo un po' di tristezza in questa tua ansia di voler trovare qualcuno per non "risvegliarti vecchio ".
Da che mi ricordo , ho sempre apprezzato il tuo equilibrio. C'è una sorta di saggezza in te che traspare , nonostante la giovane età (permettimi di dirti che sei ancora giovane ;) . Sentirsi a proprio agio come single non è una cosa immediata. Non avere fretta e prenditi il tempo di ritrovare in primo luogo te stesso. Credo che non avrai bisogno di cercare in lungo e in largo qualcuno che si accorga che sei un ragazzo interessante. :)

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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da briga » giovedì 5 settembre 2013, 23:27

Che dirti Ferro....mi spiace tanto,perchè lo so che è una ferita che si rimargina molto lentamente.....fa male e brucia....leggendo il tuo racconto mi è venuta una riflessione....E' brutta quando si subisce la fine di un amore...io credo di essermi innamorato una volta sola nella mia vita epurtroppo la fine della storia l'ho dovuta subire.....per me lui era "quella persona",evidentemente per lui nn lo ero....ma quante volte qualcuno ha dovuto subire una delusione per me??quante volte anche io ho giocato con i sentimenti delle persone??si ecco Ferro,il messaggio che ti volevo far passare è quello di dire:ora che sappiamo cosa significa rimanere feriti.(e in special modo tu che prima o poi avrai delle altre storie),ricordiamoci di cosa vuol dire rimanere feriti e cerchiamo far tesoro della sofferenza che abbiamo passato,cercando di nn giocare mai con i sentimenti altrui!!magari tu mi potrai dire che nn hai mai giocato con i sentimenti...io lo ho fatto invece!di sicuro inconsapevolmente ma lo ho fatto!

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Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE

Messaggio da los » venerdì 6 settembre 2013, 16:18

Ferro ha scritto:...Però mi sembra impossibile trovare un posto per me e questo mi genera una solitudine ancora maggiore di quella che mi ha provocato l'essere lasciato.
...più di tutta la storia che comunque è condivisibile, questa affermazione è la cosa più sconcertante di tutto.
Non credo che il posto che tanto si cerca sia quello in cui si possa vivere dichiarato in mezzo agli etero ed essere tranquilli.
L'essere gay è un fattore intimo ed a meno che non si viva in mezzo a degli impiccioni e guardoni (cosa che chiunque sano di mente eviterebbe), si può stare tranquilli e sereni e vivere una vita normale.
Siamo nel 2013 e credo che nessuno si debba porre il problema di spiegare a parenti o amici o vicini di casa,perchè non ci si fidanza con una donna...perchè non si sposa etc etc
Ma forse il posto che si cerca è quello dove si possa riuscire a trovare delle persone che come te siano "anche gay" e che ti possano capire, ti possano stare vicino e condividere le proprie vicissitudini viste da un'angolazione diversa rispetto agli altri.
Ma è proprio così?
I gay vedono la vita in un modo diverso?
I concetti di amicizia...amore...dignità...rispetto del prossimo sono comuni a tutti e quindi a mio modo di vedere il poterli o non poterli esprimere, non dipende dalla difficoltà di cosa si sta vivendo, ma dalla capacità di recepire di chi ci sta vicino.
E se una persona che ci sta vicino, si sa che non possa essere capace o volontariamente o involontariamente di capirci....che senso ha tenerla accanto?
Ed in più siamo coscienti del fatto che sia facile nel nostro "ambiente", trovare qualcuno facilmente con cui condividere qualcosa?
Senza dover passare per stereotipi...accorpamenti...distinzioni per etichette...interessi di qualsivoglia motivo?
Mi piacerebbe proprio conoscere un pò da tutti quali sono le difficoltà oggettive e non i soliti luoghi comuni, che si hanno quando si cerca un posto tranquillo tra le persone che vivono le tue stesse vicissitudini.
Per quanto mi riguarda...io ci ho proprio rinunciato...alla fine credo basti avere la normale vita che tutti hanno nel mondo comune....si pensa solo ad essere civili e coscenziosi ed ognuno si fa i fatti suoi...e quantomeno non ci si preoccupa di sapere quelli degli altri e l'oltrepassare un limite segna la fine di un rapporto e si va avanti in cerca di altri...
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

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