SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da progettogayforum » martedì 12 aprile 2016, 10:50

Caro Project,
si dice che il primo amore non si scorda mai e, nel mio caso almeno, è vero. Non sono più di primo pelo, ho 34 anni e il mio ex ne ha 27, una differenza i età che all’inizio mi preoccupava un po’, pensavo che sarebbe stata un problema ma non è stato così. Dico il mio ex perché sono anni ormai che non stiamo più insieme. Lui, per me, a livello fisico, è sempre stato al top dei miei sogni, purtroppo non viceversa. All’inizio ha fatto di tutto per mettersi con me e mi ha un po’ sconvolto la vita (in meglio, ovviamente) perché non me lo sarei mai aspettato. Lui era giovanissimo e bellissimo io avevo già la pancetta e un aspetto un po’ decaduto e non mi sarei mai sognato che uno come lui potesse interessarsi a me, lui aveva vent’anni e io 27. Per lui è stata la prima storia a due e anche per me, in pratica è stato lui che mi ha fatto scoprire la sessualità (che per me è sempre stata un po’ un problema), con lui è stato tutto facilissimo. Ricordo quei giorni un po’ nell’atmosfera del mito, ma mentre li stavo vivendo ero preoccupato. Ogni tanto lui faceva qualcosa di un po’ sopra le righe che mi preoccupava, sembrava che vivesse solo di sesso mentre io la prendevo con molta tranquillità, avevo l’impressione che con lui non si sarebbe mai potuto fare un discorso di un altro tipo, sembrava insensibile alle affettuosità che quasi lo irritavano. In qualche momento allora, pensavo che sarebbe stato meglio se le nostra storia fosse finita, ma avrei voluto che lui non rimanesse solo, che si trovasse un ragazzo capace di volergli bene come voleva lui. Dopo due anni ha conosciuto un altro ragazzo, ne abbiamo parlato tanto e lui si è messo con questo ragazzo, uno come si deve che gli voleva bene veramente. Sono passati gli anni, anche questa nuova storia è finita e poi ce ne sono state altre. Lui ce l’ha messa tutta per adattarsi al nuovo ragazzo di turno ma poi, o perché pretendevano da lui un insieme di riti formali da innamorato, che non gli sono affatto propri, o perché volevano essere “tutto” per lui, una pretesa che lui non ha mai capito, le storie immancabilmente finivano, con alcuni dei suoi ex ha mantenuto un rapporto, quando ha trovato una disponibilità in quel senso, con altri ha interrotto ogni contatto. Io penso che il rapporto che ancora c’è tra noi, a parte l’amore che c’è stato e in qualche modo ancora c’è, abbia anche un altro collante cioè la nostra origine sociale. Né io né lui siamo di origini borghesi o abbiamo mai avuto soldi in tasca e questo in qualche modo ha pesato molto sulla nostra infanzia. Lui ha avuto una vita di emarginazione da ragazzino, molto peggio della mia, e ne ha sofferto moltissimo, ha avuto brutti momenti di depressione e di rabbia, a qualcuno di questi momenti brutti ho assistito anche io e mi ha colpito moltissimo vedere come ci stesse male. In certi periodi è stato vicino all’idea di buttare via la sua vita in un modo qualunque. Eppure credo che sia una delle persone più intelligenti e moralmente migliori che ho conosciuto e questo mi ha colpito sempre. Quando non era d’accordo con me, questo succedeva perché lui riusciva a vedere cose che io non intuivo nemmeno. Pur avendo un’intelligenza veramente mostruosa e lucidissima tendeva a distruggere tutto, a svalutare, a buttare via tutto senza pensare. Oggi lo vedo diverso, meno dominato dal sesso, che anzi certe volte diventa per lui quasi marginale, lasciando spazio a un po’ di umor nero e a qualche riflessione sul non senso della vita stranamente legata ad un maggiore impegno di studio. All’inizio era spaventato dall’università, ed è stato sul punto buttare via tutto anche lì, poi si è ripreso e ha cominciato a macinare successi a raffica. Lui dei suoi successi non parla mai, li minimizza ma ci sono e sono proprio grossi. Ogni volta che lo vedo concretizzare un passo in più nel campo della ricerca, che è il suo mondo naturale, mi sento immensamente felice, più che se una cosa simile l’avessi fatta io, è proprio una soddisfazione da rivincita morale, direi quasi sociale, e penso che il mondo non è solo una massa di imbrogli dai quali non ci si può tirare su. Col mio ex, di tanto in tanto, c’è anche qualche ritorno sessuale, accompagnato immancabilmente dalla sottolineatura che sono cose senza importanza e che io non sono il suo tipo. Ormai sono mesi che ha rotto col suo ultimo ragazzo e che ha rotto definitivamente, questa volta non si è cercato un altro ragazzo ma si è sprofondato nello studio. Ogni tanto ci sentiamo ma non ci vediamo perché se succedesse si finirebbe comunque a fare un po’ di sesso, cosa che ormai non succede da parecchio tempo. Adesso facciamo lunghe telefonate che mi emozionano molto, lo sento molto vicino, gli dico, anzi no, gli faccio capire che gli voglio bene, lui mi zittisce ma la cosa gli fa piacere e poi sa che non cercherei mai di mettergli il guinzaglio. Penso che la cosa che più gli è mancata sia stata proprio l’affetto, il sentirsi importante per qualcuno. Lui per me è fondamentale e non faccio che insistere su questo, lui sa che non è una richiesta di rimettersi insieme ma è “solo” una dichiarazione d’amore. Io lo voglio vedere felice, adesso è più tranquillo di quando era giovanissimo ma non credo che sia felice e questo mi spinge a stargli vicino il più possibile. Io, dopo di lui, non ho più avuto un ragazzo, lui ne ha avuti diversi, ma adesso siamo di nuovo soli tutti e due e penso che stiamo scoprendo un altro modo di volerci bene, non so se in tono minore, ma è proprio un modo di volersi bene. Magari una cosa del genere potrà sembrarti strana, Project, eppure la sento come la cosa più bella della vita. Ieri siamo stati a chiacchierare al telefono per un paio d’ore e io ero affascinato da lui, lui mi parlava delle sue malinconie e io gli ripetevo che per me era importantissimo… beh, è stata una delle giornate più belle della mia vita, forse per lui non è esattamente così, ma lo sentivo sereno, quando ci siamo salutati mi ha detto che era stato contento di palare con me, non è un modo di dire ed è una cosa che non fa mai!
Ovviamente, se vuoi, puoi pubblicare la mail, chissà che non la legga anche lui!
Grazie dell’ascolto!
Mat

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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 aprile 2016, 23:02

Caro Project,
grazie per avere messo nel forum la mia ultima mail (viewtopic.php?f=22&t=5451) che però nessuno ha commentato ahah! Beh, me lo aspettavo, la storia non ha il sapore di una favola, e soprattutto grazie a te per la conversazione di ieri, che mi ha fatto sentire meno strano. Oggi ti vorrei parlare del seguito della mia storia, che, dal mio punto di vista è problematica da gestire, perché qui è praticamente tutto da inventare e i criteri ordinari non si possono proprio applicare, però, onestamente non cambierei questa storia con nessun’altra, perché questa è la mia storia. Non so se alla fine resterò solo e non è nemmeno questo il punto, quello che mi chiedo ogni giorno, e mille volte al giorno, è come posso fare a farlo stare bene. Ci siamo sentiti di recente, il discorso non era quello tra due amanti ma quello tra due amici che hanno bisogno di ragionare insieme per cercare di capire le cose anche da altri punti di vista. Sono rimasto colpito dai ricordi che ha della sua vita col suo ultimo ex, è evidente che ne è stato innamorato e che per il suo equilibrio affettivo è stata una cosa importante, è evidente che gli manca, ma quando mi sono permesso di suggerirgli di tentare di ricucire con quel ragazzo, mi ha semplicemente detto: “Se la storia è finita è perché non ce la facevo più e non potevamo più andare avanti.” Io non sapevo che cosa dire e non ho fatto altre domande, ma lo sentivo malinconico, quasi depresso, avrei fatto di tutto per rimettergli addosso il suo tradizionale buon umore, ma sapevo che non sarebbe servito a nulla. Mi ha parlato del non senso della vita e del fatto che si va avanti senza capire perché. Gli ho detto che quello che conta è volersi bene, cioè avere delle persone che ti vogliono bene e alle quali tu vuoi bene, mi ha risposto che alla fine nulla è mai come te lo eri immaginato. Ho provato a cambiare discorso e a portalo a parlarmi dei suoi studi, lui ha provato a farlo, ma io non ho capito quasi niente, lo sentivo molto scettico sulle possibilità della scienza di capire qualcosa di quello che ci circonda. Era sul negativo su tutta la linea, eppure la conversazione è andata avanti lo stesso. Da quando ha lasciato il suo ragazzo ha anche interrotto la sua vita sociale, in pratica si dedica al 100% al suo lavoro di ricerca che finisce per avere un grande valore perché è sostituivo di un’affettività frustrata. Se volesse, non avrebbe nessun problema a trovarsi un ragazzo, ma resta fermo, ingessato, parla con me, con un altro suo ex, Luigi, che è un bravissimo ragazzo e che gli ha voluto bene veramente, ma lo fa per non restare solo. Ieri mattina mi ha chiamato e mi ha proposto di vederci per fare un po’ di sesso, ha detto che ne aveva proprio bisogno, io gli ho detto di sì, ma ero molto stupito perché è molto tempo che non mi fa discorsi simili, poi ha aggiunto che aveva fatto la stessa proposta a Luigi che però non ne aveva voluto sapere, questa aggiunta è tipica, lui non ammetterebbe di non dirmi una cosa simile, lo sentirebbe come un inganno nei miei confronti. Insomma, dopo quella precisazione, gli ho detto che la cosa non mi sconvolgeva affatto e che penso a lui cento volte al giorno (qualche volta anche in termini sessuali). Abbiamo preso accordi per andarcene l’indomani al mare e stare un po’ più liberi, ma l’appuntamento tutto sembrava meno che l’appuntamento per l’incontro di due amanti per fare un po’ di sesso. L’indomani mattina mi ha chiamato e mi ha detto che non se la sentiva, perché non è giusto e che mi avrebbe strumentalizzato facendomi credere cose che non sono vere. Nel dirmi queste cose stava disagio e tendeva a colpevolizzarsi, ma l’ho fermato subito e gli ho detto che dato il tono delle conversazione della sera prima me lo aspettavo ma che non ero per niente deluso e che con me doveva comportarsi solo come gli veniva spontaneo, perché gli voglio bene com’è, perché a me sta bene così. Mi ha richiamato la sera, apparentemente senza motivo ma siamo andati avanti a parlare per un’ora, alla fine mi ha detto che non aveva voglia di lavorare sulle sue ricerche e che aveva bisogno di chiacchierare un po’. In effetti potrebbe essere anche così. Poi mi ha chiesto perché dopo che ci siamo lasciati (e sono passati anni) non mi sono trovato un altro ragazzo. Gli ho detto che il perché lo sa, ma che quel perché non deve essere un guinzaglio, ci mancherebbe altro! Mi ha risposto: “Queste cose me le hai dette mille volte, lo so che mi vuoi bene e anche io, ma certe volte non basta.” Questa frase non è offensiva, vuol dire che i sentimenti sono irrazionali e che certe volte non bastano superare le frustrazioni e la solitudine. Una volta mi aveva detto: “Non dirmi che mi vuoi bene, perché mi fai sentire in colpa di non corrisponderti come vorresti tu e non è una questione di sesso, perché anche il sesso si può fare senza sentimenti.” Anni fa, quando il nostro rapporto stava andando in crisi mi aveva detto: “Ti va di fare un po’ di sesso? Ma te lo devo dire: non sono innamorato di te.” Io gli dicevo di sì e allora si sentiva più libero perché pensava di non avermi illuso. Io per parecchio tempo mi sono illuso e ho pensato che sarebbe stato possibile creare con lui una storia standard ma poi mi sono arreso all’evidenza. Il sesso, una volta, per lui era importantissimo ma mi sembra che non sia più così, è come se si fosse raffreddato, come se l’avesse messo da parte. Eppure, ora, il nostro rapporto esiste, con tutti i limiti possibili e immaginabili ma esiste, se c’è una cosa di cui ho paura è di non sentirlo più, la paura che si dimentichi proprio di me, e questo mi distruggerebbe dentro, ma da quando si siamo conosciuti sono passati parecchi anni, abbiamo vissuto situazioni di tutti i tipi ma non ci siamo persi e io vorrei che il nostro rapporto ci accompagnasse tutta la vita. Ok, può cercasi un ragazzo, anzi mi auguro che ne trovi uno in grado di farlo felice e di tirarlo veramente fuori dalla depressione ma io vorrei esserci lo stesso, perché sarei felice della sua felicità, come è già successo quando stava con Luigi. Lo sento vicino perché abbiamo una storia simile e perché lo sento onesto senza riserve e poi perché mi coinvolge emotivamente come non ha mai fatto nessuno prima di lui. È amore questo? Io penso di sì.
Mat

mizio
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da mizio » sabato 16 aprile 2016, 11:08

Leggendo un pò a sprazzi la storia mi sembra tutto troppo movimentato e mi vien da dire che la natura delle persone non si cambia si ama.

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Help
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da Help » sabato 16 aprile 2016, 20:43

Sai, noto un interessante punto in comune con questo ragazzo, l'abbattimento dopo il fallimento. Tempo fa perdevo anche io ore e ore della mia giornata a cercare di capire il senso della vita, il punto è che quando sei triste non riesci a ripensare ad altro che ai tuoi fallimenti, ripensi alla vita come a un insieme di errori e arrivi alla totale svalutazione della stessa.

Mezzi che ti sembravano all'inizio capaci di raggiungere verità profonda perdono anch'essi la loro forza, così come il tuo amico ha perso la fiducia nella scienza e nella vita in generale. Ma posso dirti quasi sicuramente che questa fase è una fase temporanea e passerà con il prossimo successo.

Rispondo alla tua domanda, probabilmente per te è amore, probabilmente per lui non lo è, o forse si. Questo può saperlo solo lui. Nelle coppie dove i due partner hanno una grande differenza di età ( 7 anni sono una differenza consistente ), sia il partner grande che il partner giovane hanno delle remore, il partner grande si sente come un untore che macchia un giovane innocente, d'altra parte il giovane sa che sarà lui che sopravviverà al partner e vivrà la sua anzianità da solo, e vivere sapendo questo e un peso consistente da portare.

Magari ti dice che non ti ama perché ha paura, o forse, come dicevo prima, proprio perché non ti ama, o sente di non meritarti. Ma questi argomenti più che farli pubblicare in un forum e fare domande a persone che non ti conoscono dovresti porle alla persona che tu ami, parlarne con lei a carte scoperte.

Buona fortuna

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progettogayforum
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da progettogayforum » domenica 17 aprile 2016, 18:01

Grazie della chiacchierata di ieri, Project, mi è servita a fare il punto su tante cose, soprattutto ho le idee un po’ più chiare su che cosa è la depressione e su come posso cercare di fare qualcosa per il mio ex senza invadere troppo. Io, francamente, la facevo molto più facile, a parte i miei castelli in aria personali, la facevo facile sul poter aprire con lui un dialogo vero e soprattutto proficuo per lui, però le cose che mi hai detto sulla depressone le ritrovo nei suoi atteggiamenti. In effetti gli è crollato un mondo e questo io non lo avevo capito, lui aveva creduto in quel ragazzo, per stare con quel ragazzo aveva accettato anche una disciplina, chiamiamola così, che gli stava stretta, ma non perché è uno che va a caccia di avventure, ma perché la libertà per lui è necessaria come l’aria. Ieri non si è fatto sentire e nemmeno oggi e mi manca, mi manca maledettamente, e penso che lui abbia capito che in un certo senso dipendo affettivamente da lui e probabilmente i suoi tentativi di mettermi in guardia miravano proprio ad evitarmi delusioni. Cioè tra noi ci può essere una bella amicizia, questo sì, forse solo episodica ma forse non solo, ma il tempo in cui eravamo una coppia è passato definitivamente. Ma diciamo che io questo fatto lo avevo metabolizzato già da tempo, un sogno mi era rimasto in fondo all’anima, ma la cosa più importante per me era potergli essere utile in qualche modo, in qualsiasi modo. Chissà che poi questo non sia solo un modo di sublimare l’idea di rimettersi insieme. Fatto sta che, insieme o meno, io gli voglio bene e vederlo depresso mi fa proprio male. Comincio a rendermi conto che è difficile stare accanto ad una persona depressa, mi manca sempre il senso della misura: parlare o stare zitto, dire poco o dire tutto, fare domande o solo ascoltare? Sono quasi due giorni che non lo sento e sto in ansia, non è gelosia, se sapessi che sta con un ragazzo e che è felice non sarei preoccupato. Quando stava col suo ultimo ragazzo io ero abbastanza tranquillo perché lo vedevo sereno, o almeno mi sembrava che fosse sereno, ma adesso so che è solo e d’altra parte ho anche paura di essere invadente, di non lasciargli i suoi tempi per affrontare i suoi veri problemi, quelli che può risolvere soltanto da solo. Per fortuna ha i suoi studi che lo occupano molto ma lo stressano pure, ma ho paura che possa finire per mettere da parte pure quelli, se l’umore nero dovesse continuare per parecchio tempo, allora la depressione prenderebbe una brutta piega, perché non avrebbe più una valvola di sfogo. Quando sento il segnale di un sms mi viene un momento di entusiasmo, ma poi mi rendo conto che il messaggio non è suo e allora la delusione si fa sentire. Aspetto che si faccia vivo, ma non lo aspetto come facevo quando eravamo innamorati, a questo ci ho rinunciato da tempo, lo aspetto perché sono in ansia per lui, sono preoccupato per lui e non so che cosa fare. Mi preparo mentalmente i discorsi che gli farò quando lo sentirò di nuovo, ma tutto questo non fa che aumentare l’ansia. Lo vedo svuotato e mi rendo conto di non avere veramente le chiavi del suo cuore, posso stargli vicino, e non è poco, ma non posso tirarlo fuori della buca di depressione in cui sta scivolando e questo è frustrante, mi devo rendere conto che ci sono cose sulle quelli non ho nessun potere, anche se la sensazione di impotenza è difficile da accettare. La volontà va da una parte ma la realtà va dall’altra. Mi chiedo spesso perché queste sensazioni di depressione capitano a lui. Quando ci siamo lasciati, anni fa, io non sono finito in depressione, probabilmente perché il rapporto con lui in qualche modo non si è interrotto del tutto, forse avrebbe voluto fare la stessa cosa anche col suo ex, cioè forse avrebbe voluto mantenere un rapporto magari solo di amicizia, ma il suo ex ha un’altra mentalità, diciamo molto più tradizionalista, e ha tagliato di netto tutti i rapporti. Anche in questo sento molto vicino il mio ex, tra noi qualcosa è rimasto e non ho mai sentito come un affronto personale il fatto che lui abbia fatto scelte diverse, anche perché di queste cose mi ha sempre parlato apertamente, con la massima spontaneità. Non era un tradimento ma solo il prendere atto che aveva bisogno di altro, di un’affettività diversa, di una sessualità diversa, di una persona diversa. Magari io sto dicendo tutte queste cose e lui adesso non è affatto depresso e si è trovato un altro ragazzo… ma non dico “magari” come espressione di autocommiserazione, perché vorrei tanto che fosse così!
Ovviamente, se vuoi, puoi mettere anche questa nel forum!
Mat

mizio
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da mizio » lunedì 18 aprile 2016, 20:08

Mi spiegate una cosa perfavore?
Ma è così necessario fare sesso senza sentimento??
Io non ne sento sinceramente tutto sto bisogno...

Hospes91
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da Hospes91 » mercoledì 6 luglio 2016, 14:46

Mizio, non ci si deve mai forzare. Se tu davvero non ne senti il bisogno fai bene a non farlo, se altri questa esigenza la hanno agiscano di conseguenza (proteggendosi e proteggendo gli altri! :evil: ), senza farsi tante paranoie.
Chi ha voglia di contenersi non sia ingiuriato con insulti tipo "frigido represso di clausura" , e neppure chi ha voglia di sfogarsi sessualmente con "busone in calore" e simili. Rispettiamo e rispettiamoci. la sessualità è fortemente soggettiva.

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agis
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da agis » mercoledì 6 luglio 2016, 17:05

Manco mal Hospes ^_^. Spingendo le cose ancora un po' più in là questa sessualità ci si potrebbe azzardar pure a definirla categoriale. Tempo fa mi ero imbattuto in una breve intervista in lingua tedesca sul tubo che purtroppo non mi riesce più di ritrovare ma che, fortunatamente, aveva i sottotitoli in inglese. Praticamente era una intervista multipartisan fatta cioè a persone di varie età/genere/tendenze in cui si chiedeva di definire criteri oggettivi che permettessero di stabilire precisi confini entro i quali predicare di un atto l'aggettivo "sessuale". Non è che ne emergessero da alcuna parte idee molto chiare. E' dunque probabile che sia dubbio il criterio di
formulazione perché se io qui vedo sia te che mizio in termini di oggettivazione fisica come scripts in un forum e, nella cosiddetta real life, potrei vedervi fisicizzati come creature di ciccia alla finestra o passeggiando per strada, tu hai mai visto questo "sesso" presentarsi in un forum o camminar per strada se non con la sua semplice determinazione linguistica

"sesso" ?

In altre parole, che differenza c'è tra agis, hospes, mizio ecc. e concetti ugualmente verbalizzati come amore, sentimento, sesso ecc. ? ^_^

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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da Hospes91 » mercoledì 6 luglio 2016, 17:48

agis, te lo riscrivo ancora una volta: se vuoi pormi delle domande devi rinunciare a questo stile così ampolloso e criptico, perché letteralmente devo fare sforzi sovrumani per capire dove tu voglia andare a parare, e non sono neanche sicuro di avere capito bene.

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agis
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Re: SONO ANCORA INNAMORATO DEL MIO EX

Messaggio da agis » mercoledì 6 luglio 2016, 18:35

Non ti devi preoccupare :). Le mie domande non hanno mai carattere forzante e non mi offendo se non rispondi. Prendile come spunti di possibili discussioni che si lasciano un po' come messages in a bottle e sono dedicati a chiunque li voglia eventualmente raccogliere. Certo la mia comunicazione qui può essere apparsa ambigua perché quando uso il termine "categoriale" può non risultarne chiaro il contesto costruttivo. Uso questo termine sostanzialmente in omaggio alle categorie di Kant che aveva parlato di "concetti puri" anche se poi non aveva trovato in sé la possibilità o il coraggio di svincolarsi totalmente dal dualismo come qualcuno, anche della sua stessa epoca, riuscì invece a fare. ^_^

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