Matrimoni gay

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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normalgay
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Matrimoni gay

Messaggio da normalgay » martedì 12 novembre 2013, 22:04

Oggi mi sono svegliato combattivo. Stavo andando al lavoro ed alla radio l’argomento del buongiorno era il matrimonio omosessuale. Ho ascoltato i radioascoltatori che intervenivano in diretta e sono diventato livido per la rabbia. Vabbè esistono certi elementi che sono portatori sani di ignoranza e, quindi, non perdo neppure tempo a raccontarvi ciò che dicevano. Diciamo che però avrei volentieri preso a sberle un tizio che diceva di essere un docente universitario (spero mentisse…) e sosteneva che i gay hanno già tutti i diritti che vogliono: “possono andare in giro per strada, limonare a casa loro…non vanno mica in carcere per questo! Che diritti vogliono in più? Che c’entra il matrimonio? Persino sul vocabolario c’è scritto che è un’unione tra uomo e donna!!!”.
Beh, se il problema è il nome, che lo si chiamasse come vogliono! Può decidere il docente, per quanto mi riguarda. Che ne so, gaymonio, unione civile, unione incivile….quello che gli pare! L’importante è che non si dica che non sia necessario un ampiamento dei diritti. Una coppia omosessuale non ha diritti. Punto e basta. Due gay conviventi da 30 anni sono conviventi e basta. Uno/a non ha alcun diritto sull’altro/a. Ed in tutto ciò vorrei far notare al professore che i gay pagano le tasse come tutti! Ogni uomo deve avere gli stessi diritti (come singolo o coppia) in modo assolutamente indipendente dalla propria inclinazione sessuale. Allora facciamo cosi: quelli coi capelli biondi hanno il diritto alla reversibilità della pensione, quelli con gli occhi castani invece possono andare a trovare il coniuge ricoverato in ospedale. Se uno è biondo con gli occhi castani….non lo so….aspetta che facciamo un decreto che risolva il problema…menomale che sono abbastanza rari! Gli uomini sono tutti uguali. Ed, attenzione, nessuno ha il diritto di decidere chi può avere quali diritti. In Italia siamo davvero all’assurdo. Basta questo...
Menomale che non ho mai avuto questo professore…non mi sarei mai laureato!

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IceEnigma
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Re: Matrimoni gay

Messaggio da IceEnigma » mercoledì 13 novembre 2013, 0:03

Beh "professore" non è proprio sinonimo di qualità, non vuol dire...e purtroppo ci dobbiamo fare il callo a queste cose, anche se è grave...

barbara
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Re: Matrimoni gay

Messaggio da barbara » mercoledì 13 novembre 2013, 8:13

La cultura a volte non è sinonimo di istruzione e viceversa. Ci sono ragazzi che hanno frequentano psicologia e che si sono sentiti dire cose raccapriccianti da docenti psichiatri o psicoterapeuti. Renditi conto che sono persone che dovrebbero curare gli altri e aiutare le persone in difficoltà.
Una recente ricerca ha rivelato la disinformazione degli psicologi del lazio . Parecchi di loro ancora pensano che l'omosessualità sia dovuta a disturbi psichici e si possa aiutare il paziente a cambiare orientamento sessuale...
Purtroppo c'è ancora molto da fare e bisogna farlo in fretta!

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progettogayforum
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Re: Matrimoni gay

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 13 novembre 2013, 10:33

Ciao normalgay!
Sottoscrivo al 200% quello che hai detto! Quanto ai professori e alla cultura sussiste una proporzione:
l’università sta alla cultura come le scatole di cioccolatini stanno ai cioccolatini, intendo dire che stare in una scatola di cioccolatini non significa affatto essere buoni cioccolatini. Non basta un cappello per fare un cervello. Ricorderò sempre la storia di un ragazzo, figlio di un personaggio piuttosto noto della cultura italiana: scrive al padre una meravigliosa lettera dicendo di essere gay e in pratica cercando un po’ di affetto, il padre (lo ripeto, uno dei pretesi guru della cultura) gli risponde cose come: “da te mi sarei aspettato altro, ma comunque…” e gli fa addirittura osservare che un periodo ipotetico della sua lettera non è costruito in modo perfetto e conclude così: “Adesso sono molto impegnato, ma quando avrò un po’ di tempo mi vieni a trovare e vediamo che cosa si può fare”. Io credo che solo un deficiente possa rispondere in questo modo, un deficiente che ha avuto successo editoriale… un cioccolatino guasto con un bell’incarto dorato… io lo dico da fuori, ma pensa a trovarselo non come insegnate ma come padre! Come risultato della storia ho cercato i due libri di questo signore che avevo in casa e li ho buttati via.

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IsabellaCucciola
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Re: Matrimoni gay

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 13 novembre 2013, 10:48

Ciao normalgay, comprendo molto la tua rabbia, dato che anche io quando sento frasi così senza senso, sento salirmi la rabbia a livelli veramente alti… poi riguardo al “professore” , già uno che dice:
normalgay ha scritto:“possono andare in giro per strada, limonare a casa loro…non vanno mica in carcere per questo! Che diritti vogliono in più? Che c’entra il matrimonio? Persino sul vocabolario c’è scritto che è un’unione tra uomo e donna!!!”.
dimostra la sua stupidità… anche perché non riesce a portare delle argomentazioni serie per quello che dice…
normalgay ha scritto:Ed in tutto ciò vorrei far notare al professore che i gay pagano le tasse come tutti!
In italia i gay hanno solo doveri e non diritti...
progettogayforum ha scritto:Ricorderò sempre la storia di un ragazzo, figlio di un personaggio piuttosto noto della cultura italiana: scrive al padre una meravigliosa lettera dicendo di essere gay e in pratica cercando un po’ di affetto, il padre (lo ripeto, uno dei pretesi guru della cultura) gli risponde cose come: “da te mi sarei aspettato altro, ma comunque…” e gli fa addirittura osservare che un periodo ipotetico della sua lettera non è costruito in modo perfetto e conclude così: “Adesso sono molto impegnato, ma quando avrò un po’ di tempo mi vieni a trovare e vediamo che cosa si può fare”.
Forse sarebbe anche ora di rendersi conto che essere una persona colta non implica essere una persona che ragiona con la prorpia testa...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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