L'amore nella vita reale

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Specchinfranti
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Re: L'amore nella vita reale

Messaggio da Specchinfranti » mercoledì 12 marzo 2014, 15:49

k-01 ha scritto:Amore all’80%? Cerchiamo di non dare i numeri! :mrgreen: O si ama o non si ama, non è che ci sono soluzioni intermedie.
La penso anche io così!

Machilosa
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Re: L'amore nella vita reale

Messaggio da Machilosa » giovedì 13 marzo 2014, 18:16

Grazie a tutti, mi avete dato molti spunti per riflettere!
Anche il post indicatomi da Project è molto interessante.
Per quanto riguarda la mia situazione, direi che Barbara ha centrato in pieno il punto! Anzi, non sono ancora arrivato a fare la tabella (benché io faccia schemi, tabelle e riassunti per qualsiasi cosa), ma credo di essere nel pieno di quella "crisi dei 25 anni", se si può dire che ne esiste una; "crisi" per modo di dire, non mi sta facendo perdere il sonno, per intenderci. Però inizio a percepire la fine di un'era e l'inizio di una nuova (anche per via di tutta un'altra serie di motivi, come l'emigrazione) e a vedere il futuro, che mi sembrava tanto lontano, sempre più vicino.
Non credo che cercherò di "riciclare" il mio ragazzo. In generale sono una persona che ragiona molto (troppo) sulle cose e che cerca di razionalizzare il più possibile. Un po' per questo, un po' perché non sono completamente insensibile al fascino di altre persone, un po' perché il sentimento che fa "strappare i capelli" non c'è più (ma per fortuna resta quello che fa strappare i vestiti), sono arrivato a rimuginare su queste cose. Ma devo dire che, parlandone con altri amici e amiche etero impegnati in relazioni lunghe la solfa non cambia. Direi che è un'argomento che va oltre all'orientamento sessuale. Penso che si torni un po' al discorso sulla nostra natura di scimmie promiscue vincolate a rapporti monogami per cultura e tradizione. Se i nostri geni ci spingessero alla monogamia non ci faremmo venire tutte ste' paranoie.
In ogni caso, sono piuttosto sereno e a meno di non incontrare (senza andarli a cercare, sia chiaro) altri amori che strappano i capelli, oltre ai vestiti, penso proprio di lasciare le cose felicemente come stanno.
Non è certo il fatto di stare in coppia, che mi tormenta, anzi. Ci sto troppo bene per pensare di tornare single. Anche l'omofobia interiorizzata non credo che centri col mio caso, ma nell'ambito di un discorso più generale gioca sicuramente un ruolo nello spingere certe persone a cambiare mille partner senza fermarsi mai.
Grazie a tutti!

Specchinfranti
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Re: L'amore nella vita reale

Messaggio da Specchinfranti » venerdì 14 marzo 2014, 22:03

Non sono d’accordo con il tuo tentatvo di ridurre l’incapacità di essere monogami a una questione genetica, noi essere umani abbiamo seguito un percorso evolutivo che ci ha portato a sganciarci da meccanismi sessuali puramente meccanici e istintivi, noi giochiamo con il sesso, siamo selettivi riguardo ai partner con cui intrattenerci eroticamente e possiamo soggiogare quei residui di istinto procreativo scegliendo se e quando abbandonarci all’atto sessuale. Non convengo neanche con la tua concezione di monogamia intesa come dogma imposto dal tessuto socio-culturale; non voglio di certo negare la presenza di un’errata ma, purtroppo condizionante, prospettiva socialmente condivisa che considera la costruzione di un rapporto di coppia come la scelta più auspicabile per l’individuo e come un approdo necessario e ineludibile per coronare un progetto di vita che, altrimenti, sarebbe indegno di tale nome, ma non condivido che la monogamia sia un costrutto arbitrario e convenzionale. E’ innegabile che viviamo in un contesto sociale che quasi criminalizza chi sceglie un percorso che differisca dalla “vita di coppia” ma non si può neanche smentire il fatto che oggigiorno queste pressioni sociali siano meno intense rispetto a qualche tempo fa, a giudicare anche dall’alto numero di divorzi e separazioni; credo che al giorno d’oggi chi persevera in relazioni masochisticamente distruttive e infelici, non lo faccia per la necessità di conformarsi a determinati dettami ma lo faccia a causa di problematiche psicologiche del tutto personali. Io credo che la monogamia, oltre che un bisogno molto antico, sia un desiderio che si accende dal momento in cui si incomincia a provare un forte slancio erotico e romantico verso un altro individuo, spinta questa che ci induce non solo a desiderare di essere monogami, ma a desiderare che il/la nostro/a partner catalizzi la sua attenzione sentimentale esculsivamente verso di noi.
Non voglio dilungarmi troppo sulla mia visione dell’amore, in quanto credo di averne già parlato diffusamente in un altro thread, ma vorrei ricordarne i punti fondamentali; io penso che l’amore (romanticamente inteso) abbia manifestazioni ben precise, che sono tali da sempre e sono rimaste inalterate attraverso il tempo e non contempli assolutamente il “pluri-erotismo”o l’istinto a tradire.
Moltissime sono le ragioni che possono essere alla base di un tradimento, si può tradire per via di dinamiche psicologiche disfunzionali relative al singolo individuo o estese alla coppia, si può tradire perché ci si ostina a trascinare un rapporto ormai logorato o del tutto spento, per inerzia, routine o paura della solitudine e per altre motivazioni ma di certo non perché motivati da un impulso naturale!
Penso che, come tutte le cose, anche l’amore possa finire ma ciò comunque non contraddice l’esistenza di un amore che possa invece durare tutta una vita, capace di alimentarsi e ravvivarsi quotidianamente e che dia senso all’espressione “per sempre”; non è detto che l’amore “eterno” si trovi al primo colpo e non è neanche detto che lo si trovi affatto ma sono convinto che esista.

redelmondo10
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Re: L'amore nella vita reale

Messaggio da redelmondo10 » venerdì 18 aprile 2014, 19:37

Stare con una persona non è mai semplice. Per me l’Amore resta nonostante noi. A volte siamo distruttivi, più di quanto meritiamo nelle nostre manchevolezze. Desideriamo quello che non abbiamo e troppe volte diamo per scontato ciò che ci è donato, brutta pecca degli esseri umani. Io intendo la mia storia alla stregua di un matrimonio davanti a Dio, ci siamo donati uno all’altro, cerchiamo di crescere nella coppia e qualche volta se ci riusciamo cerchiamo di fare del bene al prossimo. Non posso immaginare di buttare tutto alle ortiche per una pulsione o un capriccio, chi non ce l’ha? Bisogna essere forti perché nulla è semplice a questo mondo.
Ho 37 o 38 anni, comincio a non contarli più, e sto insieme al mio amore dal 2000, in 14 anni tutto è cambiato, tutto è maturato e tutto è migliorato, è stata una scommessa. Abbiamo vinto numerose battaglie, non la guerra!

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