UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da progettogayforum » martedì 21 ottobre 2014, 22:15

Ciao Project,
ho letto qualcuna delle mail che ti scrivono e anche delle tue risposte e penso che tu possa essere la persona giusta cui raccontare la mia storia, anche perché penso che siamo più o meno coetanei e quindi puoi capire meglio le cose. Non credo che la mia storia sia una storia così speciale, ma ha degli aspetti che non capisco e vorrei magari parlarne con te anche in chat, se vuoi.
A quasi 65 anni mi accingevo ormai a mettere la parola fine sulla mia vita affettiva. Ho vissuto la mia vita, mi sono innamorato, qualche volta anche profondamente, tra i 40 e i 50 anni ho anche convissuto per qualche anno, ma non ho mai trovato una corrispondenza come l’avrei desiderata. In pratica, in tutte le storie che ho avuto, ha finito per prevalere l’impressione che le cose non potessero reggere, per i motivi più vari, ma comunque non potessero proprio reggere: mentalità diversa, desideri diversi, storia personale diversa, ecc. ecc.. Quindi ero arrivato alla serena conclusione che avrei finito i miei anni insieme con mio fratello e con la sua famiglia, perché sono brave persone, più giovani di me di diversi anni e alla fine con loro sarei stato bene, almeno nei limiti del possibile. Poi all’improvviso mi è piovuta una grossa tegola sulla testa. Lo scorso anno ho conosciuto un ragazzo di 24 anni e, per quanto possa sembrare assurdo anche a me, questo ragazzo si è innamorato di me, e io non riesco proprio a capire perché, dato che un bel ragazzo come lui, se solo volesse, potrebbe trovare molto facilmente un compagno. Ma no, lui si è innamorato proprio di me anche perché i ragazzi giovani non lo interessano affatto. Io non so se mi sono innamorato di lui, però quando sto vicino a lui sto bene, sto bene come non sono mai stato prima in nessuna situazione, gli voglio bene, questo non lo posso negare, ma tra noi c’è un abisso di 40 anni. Che cosa posso offrire io a questo ragazzo? Io sono un vecchio e non sto nemmeno bene in salute, non vorrei in nessun modo costringerlo, nemmeno per amore, a farmi da badante, forse potrei non essere un peso per lui per uno o due anni, ma poi la vecchiaia è proprio una condizione biologica inesorabile che non dipende dalla volontà ma dal decadimento fisico che arriva comunque con gli anni. Non ho mai avuto non dico rapporti sessuali ma nemmeno generici contatti che possano avere una qualche valenza sessuale con questo ragazzo. Project, alla nostra età la sessualità è soprattutto un mito e un ricordo, potrei anche stare con lui ma penso che alla fine i dubbi sarebbero così tanti e così forti da essere insuperabili, eppure dal suo punto di vista sembra che i problemi non esistano, io ho la netta impressione che lui voglia portare il nostro rapporto anche a livello sessuale. E poi, a distanza di tempo, quando io non ci sarò più, che cosa resterà a questo ragazzo come ricordo del nostro rapporto? Io ho paura che possa giudicarlo negativamente se per caso dovesse andare veramente verso il sesso. Che cosa devo fare? Francamente non lo so. Non è un ragazzino, è un uomo adulto ed è molto determinato, ha una dignità che ho ammirato sin dal primo momento, ma io sono un vecchio e di questo lui sembra proprio non rendersi conto. Mi ha raccontato che, in pratica dall’adolescenza si è innamorato solo di uomini adulti, diciamo dai 50 in su. Non ha mai avuto rapporti sessuali con nessuno, quelli coi quasi coetanei non lo interessavano e quelli con gli uomini over 50 li avrebbe trovati molto facilmente ma certo non nell’ambito di una relazione vera, come voleva lui, cioè di un rapporto che avesse anche un coinvolgimento affettivo. Con me questo coinvolgimento sa che c’è, perché penso a lui almeno mille volte al giorno e il nostro rapporto è particolarmente intenso, perché ci vogliamo bene e mi dice che è la cosa più bella che abbia mai vissuto e penso che sia vero, ma io ho una paura terribile di sbagliare perché si può sbagliare a dire di sì, ma si può sbagliare anche a dire di no, perché si sentirebbe abbandonato, tradito, e non vorrei per nessuna ragione che questo succedesse. Mi sento molto insicuro, Project, non è un innamorarsi come ai tempi di gioventù, so solo che non vorrei che soffrisse ma mi pare quasi inevitabile qualsiasi cosa io faccia. Istintivamente lo abbraccerei, non so nemmeno se arriverei al sesso perché … chi lo sa perché, avevo pensato che tutte queste remore che provo potessero avere una motivazione di molto più bassa lega, cioè in pratica quella di non dare scandalo a nessuno (perché 40 anni di differenza sono oggettivamente un abisso) e di continuare a vivere tranquillo e può darsi che queste cose pesino molto nel tenerlo a distanza. Domenica mattina siamo stati insieme al mare. Lui era splendido, sorridente, era felice di stare con me. Io gli voglio bene ma non so se sia veramente il volergli bene di un innamorato o non piuttosto quello di un papà, perché lui è il mio figlio ideale, quello che avrei sempre voluto e non ho mai avuto. Questo è adesso il centro dei miei pensieri, cerco di capire che cosa sia meglio per lui e quindi anche per me, ma non riesco a trovare risposte convincenti. Gradirei un tuo parere.

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Geografo
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Geografo » giovedì 6 novembre 2014, 20:55

Mah, sinceramente rimango parecchio basito.
Prima di tutto mi auguro che il ragazzo non cerchi un qualche appiglio economico nel signore in questione, cosa che sinceramente, coi tempi che corrono, mi sembra abbastanza frequente...
Detto questo (e mi auguro che non sia così), non vedo il motivo per cui un ragazzo di 24 anni debba immaginarsi la sua vita sentimentale con uomo con 40 anni in più di lui, ovvero con ben 65 anni.
Per carità, ho letto qualcosa riguardo i "rapporti intergenerazionali", ma certe cose proprio non riesco a concepirle: non perché non facciano parte della mia mentalità, ma per me sono vere e proprie devianze.
Posso capire se il ragazzo di 24 anni in questione avesse deciso di cominciare una relazione anche con un uomo di 35 (max 38) anni, ma qua si tratta di avere dei veri e propri problemi a livello psicologico.
Vi pare normale che un ragazzo così giovane cominci una relazione con un uomo che gli può essere NONNO? Potete fare pure mille trattati sui rapporti intergenerazionali, ma per me una cosa del genere rimane davvero assurda.
Poi, per quanto mi riguarda, l'amore "non va in base all'età": ti innamori e basta, INDIPENDENTEMENTE dall'età. Il solo fatto che fin dall'adolescenza si innamori di uomini esageratamente grandi, non è normale.
Poi, per carità, una persona può anche avere delle preferenze, ci mancherebbe! E quindi magari il ragazzo di 24 anni può anche preferire uno di 30 o 35. Ma dai, con un uomo di 65 anni... non è normale.
Parliamoci chiaro: o il ragazzo ha bisogno di essere mantenuto, oppure ha qualche problema psicologico che dovrebbe essere analizzato.
Per lo meno il signore, almeno dall'e-mail, mi sembra abbastanza in buona fede.

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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da progettogayforum » sabato 8 novembre 2014, 0:19

Ho parlato in chat con l’autore del post di apertura e mi ha dato un’ottima impressione, penso che sia veramente preoccupato e che non sappia come comportarsi. Tra l’altro il 65enne è convinto che non ci siano motivi di interesse di nessun genere, il rapporto va avanti da mesi e senza forzature, si vedono spesso, vanno a fare la spesa insieme, qualche volta il ragazzo dorme a casa del 65enne ma in una camera tutta per lui, anche se restano a parlare per ore, c’è una fiducia reciproca profonda, in patica si vogliono bene. C’è qualcosa di patologico? Francamente penso di no, perché è un modo che hanno trovato per stare bene entrambi, se se ne andassero ciascuno per proprio conto lacererebbero un tessuto affettivo che si è creato e che ha un senso. Il grande interrogativo è proprio, come dice il 65enne, se questa relazione debba o meno aveva anche un risvolto sessuale e qui la risposta non è per niente ovvia. Si fa presto a dire patologico, ma gli orientamenti sessuali a 24 anni sono quelli che sono e non cambiamo, si può solo prenderne atto, dire che sono patologici implica un giudizio di valore che non mi sentirei affatto di dare, se, come sembra, sono due persone ottime e in buona fede, l’equilibrio possono trovarlo solo tra loro. È ovvio che abbiano entrambi perplessità di fondo, anche se il 65enne pensa che il ragazzo più giovane non ne abbia, ma quando ci si vuole bene si cerca il bene dell’altro a qualunque costo. In altri tempi si diceva che l’omosessualità era patologica ma oggi non la si vede più così, oggi qualcuno pensa ancora che le coppie intergenerazionali siano patologiche ma se invece di guardare le cose dall’esterno e in teoria, ci si sforza di vederle in concreto, con gli occhi di chi ci si trova dentro veramente, ci si rende conto che possono essere veri rapporti d’amore, anche se non sono assolutamente assimilabili ai rapporti tra coetanei. È ovvio che sono situazioni decisamente poco comuni e non esportabili, hanno senso per quelle due persone e non per un generico 65enne e per un generico 24enne, ma quando un rapporto affettivo aiuta le persone a stare bene, per quanto possa essere inusuale, è certamente un modo per migliorare la vita di entrambi.

Glosoli
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Glosoli » domenica 9 novembre 2014, 15:22

Geografo ha scritto: Parliamoci chiaro: o il ragazzo ha bisogno di essere mantenuto, oppure ha qualche problema psicologico che dovrebbe essere analizzato.
Io non sono affatto d'accordo con questa opinione. E in generale non sono mai d'accordo quando si banalizzano i sentimenti e le questioni d'amore. Tanto più che oggi l'omosessualità stessa è oggetto di banalizzazioni e fraintendimenti, e dovremmo noi stessi, forse più di tutti, vigilare sul senso profondo di un sentimento così trasversale e complicato.

L'autore della lettera muove riflessioni interessanti che, purtroppo, lo toccano in prima persona. Penso che la sua preoccupazione verso il più giovane sia normale ma che debba affrontare la questione più con l'altro che con sé stesso. Mettere le carte in tavola, esplicitando i dubbi, le paure e i limiti che una tale differenza di età può generare, non solo è raccomandabile per la serenità di entrambi, ma anche per valutare meglio l'opportunità di un avanzamento nella comunicazione affettiva.

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Geografo
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Geografo » giovedì 13 novembre 2014, 17:40

Sono il primo che è contro i termini "normale" o "anormale". Dato che sono gay e tra l'altro ci troviamo in un forum a tematica gay se è per questo, penso che siamo tutti a conoscenza di quanto queste due parole siano all'ordine del giorno e categorizzino a tutti i costi le persone in maniera sbagliata (perché, secondo la concezione di ancora molti, "gay=anormale").
Penso che per la prima volta in vita mia voglio usare questi due termini, che penso che a nessuno piacciano (me compreso), ma per una volta con il senso corretto che devono avere e quindi, fatemelo dire, l'attrazione che questo ragazzo di 24 anni prova per un vecchietto di 65 è anormale.
Qui non si tratta di non essere aperti di mente (perché, in parole povere, questo mi state dicendo), qui si tratta di essere oggettivi.
Significa che quando questo ragazzo avrà 30 anni, il signore di cui è innamorato ne avrà 70.
Mi dispiace se risulto "poco aperto di mente", ma se vedessi un 24enne e un 65enne che si baciano, lo troverei a dir poco disgustoso.
Capisco che a 24 anni l'orientamento sessuale sia ormai consolidato, ma per me sì, ha qualcosa di patologico.
Qui non parliamo di un 24enne un 40enne, che sinceramente non ci vedo assolutamente niente di male, nonostante si tratti di un'elevata differenza di età e soprattutto siano due periodi diversi della vita. Ma ripeto, non ci vedo niente di male.
Qui parliamo di un ragazzo giovanissimo e un anziano. Oh, parliamo di 40 anni di differenza gente! (Scusate l'esclamazione, ma ci voleva!).
Mi dispiace, ma per me questo non sta né in cielo né in terra.
Poi, per carità, il ragazzo ha 24 anni, è maggiorenne e vaccinato quindi può assolutamente decidere lui come condurre la sua vita sotto ogni aspetto, anche quello sentimentale, ci mancherebbe!
Ma qui è stata chiesta un'opinione, e ripeto, io una relazione del genere la trovo a dir poco vomitevole.
Posso capire benissimo l'amicizia con un 65enne con il quale magari trova piacevole passare il tempo e quindi il fatto che gli piaccia passare dei momenti con lui, ma per quanto riguarda una relazione in cui lui è un ragazzo di 24 anni e lui 65 be, è meglio se non mi esprimo, mi limito solo alle parole "disgustoso" e "vomitevole".
Non vorrei usare un parolone perché non sono uno psicologo anzi, sono solo un ragazzino, ma qui mi verrebbe da usare il termine "gerontofilia".
Mi dispiace se offendo qualcuno (ma comunque sono stato educatissimo), ma ho espresso la mia opinione, per quanto magari molti saranno in disaccordo con me.

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progettogayforum
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da progettogayforum » giovedì 13 novembre 2014, 23:20

Ciao Geografo, ok gerontofilia, ma devi tenere presente che un ragazzo eterosessuale considera un gay più o meno con le stesse categorie con le quali tu consideri il 24enne del post. Attenzione però ad un fatto: usare la categoria di normale e anormale porterebbe, almeno a livello statistico, a dire che l’omosessualità è anormale. Tieni presente che definire in termini patologici le parafilie solo perché non normali, cioè diverse dal comportamento che avviene di norma, significa avvalorare l’idea che ciò che non è comune è patologico. Oggi la valutazione delle parafilie è molto più cauta e prudente e si concentra in primo luogo sul consenso, in questo senso è una parafilia l’idea ricorrente del sesso come violenza sul non consenziente, è una parafilia la pedofilia perché la seduzione del minore è di fatto la seduzione di una persona incapace di valutare il significato di quello che sta facendo, sono parafilie le pratiche sessali che coinvolgono il dolore o la sessualità sotto l’effetto dell’alcol o degli stupefacenti. La gerontofilia esiste, e non è nemmeno una cosa rarissima, non è normale perché non è la norma del comportamento, infatti è un comportamento poco comune ma non ha di per sé niente di patologico. Ho conosciuto persone che hanno vissuto rapporti di questo genere dall’una e dall’atra parte ed erano persone normalissime che in questi rapporti trovavano veramente la loro realizzazione. In questi rapporti i problemi ci sono, non sono quelli tipici delle coppie di coetanei, ma ci sono eccome, prima di tutto il fatto che un rapporto intergenerazionale serio finisce con una vedovanza che lascia il ragazzo più giovane in una situazione difficile perché per un ragazzo, come dici tu gerontofilo, è difficilissimo trovarsi un compagno e poi oltre una certa età un anziano ha una sessualità che non ha proprio niente in comune con quella di un giovane ma nonostante questo ho visto coppie intergenerazionali felici!

Glosoli
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Glosoli » venerdì 14 novembre 2014, 20:23

Project ha sempre le parole giuste :)

livino
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da livino » sabato 15 novembre 2014, 20:40

ciao a tutti
ho letto
francamente non vedo lo stupore per un amore con differenze anagrafiche...
allibisco davvero.
Chi scrive mi sembra più preoccupato di sentirsi a disagio che ad amare...qualcosa forse mi sfugge.
Non parla di coinvolgimento fisico....mah allora che amore è?
Dice anche lo scrivente che a 65anni il sesso è un ricordo...francamente è davvero incredibile...leggerlo.
Certo uno può sentirsi cosi ovvio è libero di aver fermato il suo erotismo a 45 anni a50...boh.
Nessun problema davvero se si ama....se esiste un senso profondo....e davvero nessuna meraviglia.

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Tom
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Tom » domenica 16 novembre 2014, 19:34

In molti, seppure per motivi differenti, proviamo sensazioni e pensieri irrazionali di disgusto verso ciò che è lontano dal nostro vissuto e dal nostro sentire oppure verso ciò che esula dalla norma. Credo però sia di fondamentale importanza riconoscerne l'irrazionalità ed evitare di fermarsi corrivamente a quelle impressioni opinabilissime e potenzialmente mendaci prima di averle accuratamente analizzate o, ancora peggio, di elevarle a metro di giudizio universale imponendole con tono ingiuntivo. Questo è il classico modus operandi di gran parte della Chiesa Cattolica: significa precludersi la possibilità di capire e mantenere un ingessante monolitismo ignorando le ripercussioni pesanti che questo atteggiamento retrogrado può avere su chi sta venendo acriticamente additato. Capisco che non sempre sia facile riconoscere questo meccanismo perché tutti in una certa misura siamo condizionati dalle nostre impressioni e per questo è inevitabile dover analizzare, riadattare e modulare continuamente il proprio modo di pensare. E' importantissimo cercare di discernere ciò che ha un fondamento razionale da ciò che è una sensazione di repulsione innata, per il semplicissimo fatto che potremmo essere noi dall'altra parte. Se dalla eventuale sensazione di disgusto "vomitevole" verso i rapporti intergenerazionali indulgiamo ad inferire erroneamente un giudizio stigmatizzante allora non possiamo lamentarci, per esempio, se i politici continuano a calpestare diritti e dignità degli omosessuali soltanto in virtù dei loro personalissimi dogmi religiosi.
"La vita giusta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza"
(B.Russell)

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Geografo
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Re: UNA COPPIA GAY CON 40 ANNI DI DIFFERENZA DI ETA'

Messaggio da Geografo » lunedì 17 novembre 2014, 16:56

Non sono d'accordo né con Project né con Tom.
Prima di tutto, nessuno vieta a questo ragazzo di 24 anni di avere una relazione con un uomo anziano di 65 anni: per quel che mi riguarda, se un giorno esistessero i matrimoni omosessuali, per me si potrebbero pure sposare.
Non sono nessuno per giudicare le relazioni di coppia che una persona deve o non deve avere, perché si tratta di questioni altamente personali e che, soprattutto, non mi riguardano.
Detto questo, ripeto che il ragazzo ha 24 anni e che quindi è assolutamente libero di avere una relazione anche con un vecchietto di 80 anni (se questi ha ancora le "capacità cognitive", ovviamente). Si tratta di un ragazzo che ha più di 20 anni, quindi ha tutto il diritto di non dar conto a nessuno di chi o non chi frequenti.
Qui però è stato chiesto un parere, e la mia opinione è che un ragazzo di soli 24 anni che voglia avere relazioni solo con persone anziane (e non parlo nemmeno di "uomini esageratamente più grandi", ma proprio di anziani), non è normale.
Voi dite che secondo questo ragionamento anche l'omosessualità è anormale, ma sinceramente mi sembra una considerazione molto "all'acqua di rose" ed è un paragone che ovviamente non si può fare.
E ripeto ancora una volta, che questo ragazzo di 24 anni è assolutamente libero di cominciare una relazione con chi gli pare.
Detto questo, sinceramente, se un giorno mio figlio di 24 anni (mettiamo caso che le adozioni per gli omosessuali fossero possibili, e per puro caso anche mio figlio fosse omosessuale) mi dicesse di aver intenzione di cominciare una relazione con vecchietto di 65 anni, per almeno un mese cercherei di fargli capire la situazione, ma se proprio non ci fosse verso, gli direi: "Bene, hai più di 20 anni quindi sei completamente libero di poter gestire autonomamente la tua vita. Ma con me hai completamente chiuso i rapporti, quindi non cercarmi mai più e non ti aspettare da me più una lira".
Occorre anche essere realisti, e valutare le cose come se accadessero a noi, perché sinceramente penso che la reazione che avreste con un figlio di 24 anni che vi dicesse di stare insieme ad un 65enne, non sia tanto diversa dalla mia...
E qui non parliamo di semplice "divario di età", perché un 24enne che sta insieme con un 45enne (in cui ci sono ben 20 anni di differenza!) ci potrebbe anche stare.
Qui parliamo di 40 anni, e a parte il divario di età a dir poco abissale, ci troviamo in due periodi della vita completamente diversi dato che uno è un ragazzo giovanissimo, l'altro invece se non sta su una sedia a rotelle tra 7/8 anni è grasso che cola.
Le vite di un 24enne e di un 65enne io me le vedo ogni giorno se è per questo, dato che mio fratello ha 23 anni e mio padre 64.
E si tratta di due stili di vita completamente diversi, agli antipodi proprio. Trovo assurdo anche solo paragonarli.
Mio fratello è un ragazzo ancora ingenuo alla fine, che sta preparando la sua tesi universitaria, che ama giocare a calcio con gli amici e al computer, e che ancora pensa ad avere storielle poco serie con ragazze (poi per carità, ci sta anche chi pensa a storie più serie alla sua età, è ovvio che la vita di mio fratello è un esempio).
Mio padre ormai è anziano, prima tendeva ad urlare molto e a stare praticamente sempre arrabbiato, ormai con l'età ciò non gli è più concesso quindi sì, rimane comunque scorbutico di carattere, ma non ha nemmeno più la forza di stare nervoso. È in pensione, sta sempre a casa e passa il tempo tra computer, televisione e ogni tanto esce con me, mio fratello o nostra madre (non ha mai avuto amici, bisogna dire).
Ergo, le vite di questo 24enne e di questo 65enne, se proprio bisogna paragonarle (che ripeto, per me già fare una cosa del genere è assurdo), sono proprio inconciliabili.
Ce lo voglio proprio vedere il 24enne tra 5 anni a spingere la carrozzina del suo "ragazzo"...
Piuttosto che paragonare questa gerontofilia all'omosessualità come avete fatto voi, io la paragonerei ai rapporti BDSM.
Mi spiego meglio: ci sono persone che hanno questo tipo di rapporti in cui c'è un "dominatore" e un "dominato". Non c'è assolutamente niente di male se entrambi i partecipanti sono consenzienti, ma se permettete, non consiglierei a nessuno di avere una vita fatta solo di rapporti sessuali BDSM, dato che, almeno per me, un rapporto sessuale non dovrebbe avere questo tipo di sfumature violente.
Ma avere rapporti BDSM mica è illegale, e lungi da me giudicare le persone che praticano questa sessualità.
Idem per questo ragazzo "gerontofilo": ti piace avere relazioni con vecchietti? Benissimo, nessuno te lo vieta.
Ma qui è stato chiesto un parere, e sentir gente che dice: "Giudicare anormale una cosa del genere significa giudicare anche anormale l'omosessualità", mi sembra un ragionamento molto superficiale tra l'altro parecchio ipocrita. Davvero, sarei curioso di sapere la vostra reazione se un giorno vostro figlio di 24 anni vi dicesse di avere una relazione con un 65enne.
Ultima modifica di Geografo il lunedì 17 novembre 2014, 20:21, modificato 1 volta in totale.

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