Non so come terminare la mia attuale relazione

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Arboricolo
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Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Arboricolo » giovedì 12 maggio 2016, 18:43

Salve a tutti,

rieccomi di nuovo qui, dopo anni ormai, in una nuova relazione ma sempre, più o meno, con lo stesso problema di quella vecchia: vorrei TANTO tornare single ma non ho il coraggio di lasciarlo !
Intanto mi "ripresento", mi chiamo Simone, ho 37 anni e il mio compagno ne ha 32.
C'è subito da fare una premessa, nel giugno 2013 ho chiuso una relazione con un uomo di 10 anni più grande di me, provando tantissimi sensi di colpa, poiché, volendogli troppo bene, mi lacerava l'idea di avergli provocato sofferenza e lui, attraverso conoscenze in comune, non faceva che farmi sentire ancora più una schifezza, facendomi anche credere di avere un grave problema ma che in realtà era solo una cisti benigna di cui sapeva l'esistenza già da prima di conoscermi.
Per tutti questi motivi, In quel periodo stavo molto giù e, anche se avrei voluto (e dovuto) stare da solo, almeno per un po', la mia fragilità mi ha fatto cedere alle avances che il mio attuale compagno mi ha fatto per tutta quell'estate (2013).
L'ho conosciuto per caso, dopo una cena con miei vecchi amici, passeggiavo da solo per la città e ho incontrato un mio vecchio partner e amico che non vedevo da tempo, lui stava insieme ad altre persone, tra cui il mio fidanzato, che da subito a dimostrato un interesse particolare nei miei confronti, tanto che poi siamo usciti per fare qualche passeggiata anche solo io e lui.
vedevo questo ragazzo più giovane, vitale, allegro, dolce e tremendamente interessato a me e mi ripetevo dentro, "perché non riprovarci di nuovo?".
A settembre 2013 gli ho detto il "sì" alla relazione e, senza quasi rendermene conto, nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato in una cosa più grande di me.
La sua socievolezza, simpatia, spigliatezza, unite al suo bel gruppo di amici, la sua bella famiglia, sono stati ulteriori elementi che mi hanno spinto ad aprirmi ancora più velocemente, cosicché, nel giro di poco tempo le nostre vite erano ormai già belle compenetrate, lui amato e benvoluto dalla mia famiglia ed amici ed io idem, dalla sua famiglia e dai suoi amici.
Col passare del tempo, tuttavia, mi sembrava sempre più di stare in una trappola e questa sensazione l'ho avuta veramente troppo spesso, così come la sento spesso in questo periodo.
A volte ho la sensazione di stare con un ragazzino viziato, una persona che malvolentieri si prende delle responsabilità e che viene ancora adesso trattato dai suoi come il pupo di casa e lui, ovviamente, in tutto questo ci sguazza alla grande.
In vacanza, poi (ne abbiamo fatte due da soli), è di una pigrizia disarmante, va a dormire a mezzanotte e si sveglia alle 11,30 e spesso ho perso tantissimo tempo ad aspettare i suoi comodi, oppure mi ritrovavo da solo a passare tutte le mattinate in spiaggia (ma a quel punto, che diamine, vado in vacanza da solo, almeno mi prendo oneri ed onori !), oppure bisognava rientrare a casa presto la sera, ché lui era stanco (ma stanco di che se tra notte e pomeriggio una volta è arrivato a dormire ben 17 ore?).
È pigro anche non in vacanza, ovviamente, e spesso, col suo temporeggiare, ha trasformato quelle che avrebbero dovuto essere belle serate io e lui in giro per il centro (di Roma) in serate passate a casa con i suoi (sia lui che io viviamo ancora in famiglia, questo lo devo dire per correttezza).
Lui parla di andare a vivere insieme, di sposarci ma io gli ho già detto più volte ed in modalità anche molto esplicite che non vedo affatto i presupposti per un passo simile e che, in ogni caso, non è per nulla nelle mie corde in questo momento.
Lui non mi ha mai chiesto conto di questo, è come se mettesse la polvere sotto al tappeto... fa letteralmente finta di nulla ed ogni tanto, con cadenza quasi regolare, torna alla carica con il suo sogno di vivere insieme a me tutta la vita ed io dentro mi sento morire.
Sento di nuovo quel senso di colpa che sentii quando maturai la scelta di lasciare il mio ex e adesso non so veramente cosa fare.
Di discorsi ne abbiamo fatti tantissimi e sarebbe veramente impossibile descrivere qui tutte le volte che ho provato a fargli capire come mi sentissi.
Io gli voglio un bene dell'anima e vorrei il meglio per lui e forse, proprio questo grande bene che sento per lui, dovrebbe spingermi a lasciarlo, visto come sto io e visto che, anche se fa finta di niente, sto sicuramente facendo del male anche a lui !
A letto, be', che dire? Sono ormai più le volte che lo sento come un dovere che come piacere... e mi faccio schifo da solo per questo !
Scusate il lungo sfogo che, in ogni caso, non può fornirvi tutti gli elementi per avere chiara la situazione.
Io so solo che mi sento spento dentro e lui se ne accorge ma, come sempre, fa finta di nulla, ché non ci vuole neanche pensare alla fine della relazione, neanche ad una pausa, figuratevi !
Un caro saluto a tutti con affetto
Simone

Alyosha
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Alyosha » giovedì 12 maggio 2016, 19:56

Ciao il tuo nick mi ricordava qualcosa in effetti. Penso che le tue storie abbiano uno schema praticamente identico per cui al di là di quello che farai con questo ragazzo (immagino lasciarlo) dovresti cominciare a chiederti se innanzitutto non sia il caso di stare un po' da solo. Tendi a costruire relazioni stabili, ma da quello che intendo tra il canario e questo qui praticamente non è intercorsa nessuna pausa, non ti sei dato nessun tempo per digerire quanto accaduto, per capire quali fossero stati i limiti di quella storia. Penso che questa potrebbe essere un ottima occasione invece per fermarsi un attimino. I sensi di colpa non hanno alcun senso e occorre che tu sia chiaro e determinato quando lo lasci, che interrompi il rapporto senza ambiguità, spiegandogli bene quali sono le ragioni che ti hanno portato a questa conclusione, ammesso che tu le sappia. Ammesso che tu abbia chiaro vale a dire perché quando le relazioni si stringono e vorrebbero arriva al giusto dunque tu ti tiri indietro a questo modo. Parli infondo di aspetti caratteriali che valgono come altri e che mi pare difficile siano spuntati fuori adesso, invece magari chissà l'idea che adesso ci si possa "sposare" anche in Italia tira dietro almeno in lui chissà quali fantasie.
Di sicuro c'è che se non volete le stesse cose né dalla vita, né dal rapporto occorre che ognuno vada per la sua strada e anche il più in fretta possibile

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IsabellaCucciola
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 13 maggio 2016, 9:34

Arboricolo,
la prima cosa che mi viene spontaneo scriverti è quello di chiudere questa relazione. Lo so che è la cosa più banale che si possa scriverti, ma leggendo quello che hai scritto ho trovato che questa relazione ti “nausea”, scusa questo termine ma dai proprio l’idea di una persona che ne ha piene le tasche che la metà bastano…
Posso capire che provi un certo senso di colpa nel lasciare il tuo ragazzo, però come scrivi tu:
Arboricolo ha scritto: Di discorsi ne abbiamo fatti tantissimi e sarebbe veramente impossibile descrivere qui tutte le volte che ho provato a fargli capire come mi sentissi.
[…]
Io so solo che mi sento spento dentro e lui se ne accorge ma, come sempre, fa finta di nulla, ché non ci vuole neanche pensare alla fine della relazione, neanche ad una pausa, figuratevi!

Il sentirsi in colpa avrebbe senso se avessi detto una sola volta al tuo ragazzo come ti senti, e poi lo mollassi senza spiegazioni, ma da quello che scrivi tu hai fatto di tutto per spiegarti con una persona che continua a non voler capire. Mi infastidisce il consigliarti di lasciare una persona perché è una “responsabilità” troppo grande, contando che quello che hai dentro lo sai meglio tu, e sei tu che ti frequenti con il tuo ragazzo, però quando si raggiunge una tale stanchezza nella coppia penso che il farsi qualche riflessione, anche egoista…
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da progettogayforum » venerdì 13 maggio 2016, 12:39

Caro Arboricolo,
credimi, non sei l’unico a trovarti in situazioni simili, anzi, mi capita spesso di sentire storie simili. In genere dopo i 20 anni c’è il sogno, quasi l’obbligo di cercarsi il ragazzo, probabilmente senza rendersi conto che costruire un rapporto di coppia è molto più difficile di quanto possa sembrare, perché ognuno se lo sogna a modo suo, mentre il rapporto di coppia richiede che da entrambi i lati si abbandoni la logica del pensiero individuale, cioè l’idea di tirare l’altro nel proprio mondo, di adattarlo al nostro sistema di vita e alle nostre abitudini. La maggior parte dei rapporti di coppia vanno in crisi “apparentemente” per motivi futili, tipo il dormire troppo o la pigrizia, o addirittura i gusti diversi in campo musicale, ma in realtà quelle sono solo le occasioni della fine del rapporto, che era in crisi probabilmente da molto tempo, se non addirittura fin dall’origine. La logica del colpo di fulmine, del tutto e subito, e dall’altra parte la logica del farsi trainare e del cedere alla fine alle richieste dell’altro, sono le peggiori premesse di un rapporto di coppia. Dopo i 35 accade con una certa frequenza che si superi l’idea stessa del rapporto di coppia e che si torni al mito del single. La nuova legge sulle unioni civili presenta due differenze sostanziali rispetto al matrimonio e cioè non richiede la fedeltà e permette lo scioglimento dell’unione senza l’intervento del giudice quando entrambi i contraenti lo richiedono, anche disgiuntamente. In sostanza si tratta di una norma che ufficializza i “legami fragili” e nello stesso tempo ne consente lo scioglimento unilaterale. Tutto questo è in linea con una evoluzione sociale evidente ormai da anni in campo etero, molto meno evidente ma ugualmente diffusa in campo gay.
Che fare in concreto? Beh, proseguire una relazione che è diventata una palla al piede … non ha senso, aggiungo una cosa: decenni fa, quando dell’omosessualità non si parlava nemmeno, la formazione delle coppie gay era un fatto eccezionale e le coppie, quando nascevano, nascevano in modo del tutto indipendente dalle famiglie di origine, dagli amici, dalla socializzazione più o meno forzata dei rapporti. Per un etero era facile costruire una coppia, ma l’intromissione delle famiglie e della società in tutto questo era pesantissima; per i gay era invece difficilissimo creare una coppia ma, quando accadeva, la coppia, proprio perché non socialmente visibile, sfuggiva del tutto alla logica dei condizionamenti sociali tipica dei rapporti etero. Oggi, purtroppo o per fortuna, la maggiore accettazione della omosessualità il coming out facile, e la socializzazione anche dei rapporti gay espongono anche i rapporti di coppia gay ai condizionamenti sociali che per secoli vanno influito pesantemente sulla formazione delle coppie etero. Se i rapporti gay fossero meno socializzati e più privati, le possibilità di essere indotti a fare coppia per tanti motivi che ben poco hanno in comune con l’amore si ridurrebbero notevolmente. In ogni caso, per tornare strettamente al tuo post, è molto meglio essere dei single con dei buoni amici che essere partner di una coppia subita più che voluta, ma di questo penso che tu sia perfettamente cosciente, bisogna solo trarne le conseguenze.

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Birdman
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Birdman » venerdì 13 maggio 2016, 14:21

Ciao Simone, devo premettere che non ho alcuna esperienza in campo affettivo, quindi prendi quel che scrivo per quello che vale (poco). La risposta di Alyosha mi ha messo la pulce nell'orecchio, così sono andato a leggermi le tue precedenti discussioni, che ho trovato molto interessanti.
Per quel poco che ho capito mi è sembrato che tu tenda a caricarti maggiormente di responsabilità nella coppia e che per questo tendi a sentirti eccessivamente in colpa quando le cose non vanno. Inoltre in entrambe le storie che ci hai raccontato (passata e presente) sembra che il partner di turno sia in qualche modo dipendente da te, instaurando una dinamica di coppia sbilanciata e questo è sicuramente una causa dei problemi che ne derivano. Da quel che scrivi ho avuto l'impressione che tu sia molto sensibile e attento a non ferire i sentimenti altrui al punto da non riuscire a prendere decisioni nette, drastiche, anche quando risulterebbero necessarie (così mi sembra da esterno, e credo che anch'io vivrei i tuoi stessi dilemmi in situazioni analoghe, infatti ti rispondo perché in parte mi ci riconosco in questo tipo di "atteggiamento emotivo"). Se non ho capito male, al termine della tua precedente storia, chi ha fatto il passo decisivo verso la separazione è stato il tuo ex, poi il resto è venuto da sé. L'affetto -o la bontà d'animo, o il sentirsi maggiormente colpevoli di un'ipotetica rottura, chiamalo come vuoi- in qualche maniera sembra impedirti di troncare anche quei rapporti che ti fanno sentire in trappola. E da qui il dilemma attuale che ti attanaglia, che si è riproposto sorprendentemente analogo alla volta scorsa, anche a causa della mancata metabolizzazione della precedente storia, come giustamente ti ha fatto notare Alyosha.
Ma adesso la tua voglia di indipendenza (sacrosanta) sta prendendo il sopravvento, e avresti tutte le ragioni di questo mondo ad assecondarla. Non ti conosco, e sicuramente ho solo un'idea distorta della situazione, ma credo che tu abbia bisogno di stare solo, e in questo condivido ogni singola parola degli interventi precedenti. Ovviamente consigli da darti non ne ho, non essendomi mai trovato a gestire questo genere di situazioni, e più che fare discorsi banali e generici non posso, ma effettivamente faresti bene, come ti è già stato suggerito, a liberarti dai sensi di colpa, almeno in parte, per poter inquadrare meglio la situazione e agire nel modo migliore.
Un saluto

Arboricolo
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Arboricolo » venerdì 13 maggio 2016, 15:29

Buon pomeriggio a tutti,

siete stati veramente carinissimi a dedicare il vostro tempo nel rispondermi, addirittura, in alcuni casi, andando a rileggere i miei vecchi post, provo un senso di gratitudine enorme, visto che neanche ci si conosce.
Sono convinto che debba prendere una decisione il più presto possibile, decisione che posso prendere, come diceva Birdman, soltanto superando i miei sensi di colpa, con mi quali purtroppo faccio i conti da una vita.
Hai ragione Alyosha, avrei proprio tanto bisogno di stare solo e, semmai chiuderò la mia attuale relazione, me ne starò solo per tanto, tantissimo tempo, anche per sempre, visto che da single ero decisamente una persona migliore.
Cara Isabella, apprezzo molto il tuo consiglio e capisco anche la difficoltà che si ha nel darlo ma, come noti anche tu, che altro potrei fare?
Mi sto logorando dentro e passo dei momenti di apatia che mi spaventano, sogno spesso di essere single e di riprendere in mano tutta la mia vita, vivendo come prima, senza mai dover rendere conto a nessuno, rispettando ovviamente sempre il prossimo.
Progettogayforum, le tue considerazioni le ho fatte spesso anche io dentro di me, anche perché, molto spesso, anche gli impegni che provengono dalla sua famiglia, molto numerosa e in cui si tenta di partecipare a tutti gli eventi, hanno pesato molto sulla mia pazienza, sulla mia individualità, sulla mia libertà...quando ho ceduto, mi sono spesso ritrovato a pentirmene, ché magari avrei voluto passare il tempo in altro modo ecc..... quando ho tenuto il punto, spesso lui mi faceva capire quanto gli fosse dispiaciuto, sia a lui che a tutti e che a volte le persone se la prendevano a male, visto che non sempre partecipavo..... (ma stika) !!!
Insomma, una decisione dentro di me già l'ho presa, solo che una parte di me proprio non vuole cedere, io gli voglio un mondo di bene e spesso sono depresso proprio per questo fatto: la ragione mi porta a capire che l'unica soluzione è troncare ed ogni volta, davanti a questa inesorabile realtà, il mio cuore piange.
Che carattere del cavolo che mi ritrovo, se sono arrabbiato con qualcuno, infatti, è proprio con me stesso !
Un caro saluto a tutti e ancora grazie di tutto cuore :)

Arboricolo
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Arboricolo » lunedì 23 maggio 2016, 16:42

Buonasera a tutti, ragazze e ragazzi.
Il mio compagno non fa altro, anche con la scusa dello scherzo, di colpevolizzarmi perché io non voglio sposarmi e per il fatto che non vede davanti a sé un futuro di indipendenza.
Ma se è questo ciò che vuole, perché non va via di casa smettendo di colpevolizzare me per questo?
È come se mi io mi senta usato come scusa per la sua insoddisfazione e lo fa in modo vigliacco, nascosto, furbo.
Abbiamo parlato spesso di queste cose ed io gli ho già spiegato, ripetute e ripetute volte che non vedo lui pronto per una convivenza, che non vedo i presupposti già da quel che vedo quando siamo in vacanza e che, soprattutto, non mi sento pronto io, ché è una cosa che non è nelle mie corde e non farò mai qualcosa che non voglio fare, visto che ad un passo simile gli do una certa importanza.
Ogni volta prende l'argomento e lo fa vigliaccamente, con la scusa dello scherzo, magari mettendo il tutto in piazza con amici suoi, passando così lui da povera vittimella sedotta ed abbandonata ed io da cattivo egoista che non ricambia il sentimento come "si dovrebbe".
Ogni volta che lo fa, dentro mi sento male e quando gli faccio capire questa cosa si scusa e comunque minimizza con la cavolata che stava scherzando, mi rendo conto che in passato mi sono fatto manipolare in questo modo da lui, da questo suo modo di fare di tirare il sasso e poi dare la colpa agli altri o dicendo che, magari, gli è sfuggito di mano.
Non c'è confronto, ché quando gli chiedo conto di certi suoi atteggiamenti, si chiude a riccio e muore dalla paura, gli si legge in faccia ed allora io non riesco a reagire e mi sento impotente, lo guardo e provo tenerezza per lui ma poi dentro mi logoro.
Ma perché un rapporto lo si deve per forza rovinare con questi maledetti "impegni" imposti dal "superego"?
Perché non si può vivere la vita in modo naturale, dove l'unico impegno è il "day by day"?
L'impegno deve esserci nel rispetto e nella fiducia reciproci, oltre ovviamente che nell'Amore, nella naturalezza delle cose, godendo del presente !
Mi sento veramente di vagare nel vuoto, so che mi mancherebbe tantissimo, se lo lasciassi, perché lo amo e forse è proprio questo che mi fa arrabbiare, se no sarebbe tutto molto semplice.
Scusate lo sfogo !
Un abbraccio a tutti
Simo

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IsabellaCucciola
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 23 maggio 2016, 20:48

Arboricolo,
è difficile poterti dare un consiglio e quello che scrivo è di sicuro un qualcosa di banale.
Arboricolo ha scritto:Non c'è confronto, ché quando gli chiedo conto di certi suoi atteggiamenti, si chiude a riccio e muore dalla paura, gli si legge in faccia ed allora io non riesco a reagire e mi sento impotente, lo guardo e provo tenerezza per lui ma poi dentro mi logoro.
Mi stava vendendo in mente una cosa… ma provare ad andare da uno psicologo per una “terapia di coppia?”, sì lo so che hai fatto tanto d’occhi, e stai pensando che sono diventata deficiente (o forse è solo il fatto che sono sobria…), però… diciamo che il tuo ragazzo deve cercare di capire che non si può continuare a vivere nel mondo delle favole, per non parlare del fatto che tu ti stai veramente logorando dentro per questa storia.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Arboricolo
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da Arboricolo » lunedì 23 maggio 2016, 22:07

Mia cara Isabella, ma cosa dici? Perché dovrei dirti o solo pensare di te certe cose?
Tutto il contrario, ti ringrazio invece per aver risposto !
Sicuramente qualcosa devo fare e ti posso dire che ho già provato uno psicologo, anche se per una terapia individuale ma, vedendo che non facevo progressi e costando comunque un po' troppo per le mie tasche, ho lasciato stare.
Vorrei avere la forza di terminare la relazione, sebbene lo ami con tutta l'anima ma proprio per questo devo pensare anche al suo bene e credo che forse un simile "trauma" potrebbe addirittura farlo crescere.
L'idea di farlo soffrire mi dilania e non è solo una questione di altruismo, so benissimo che soffrirei tantissimo anche io, perché mi mancherebbe da morire.
La soluzione migliore sarebbe forse chiedergli una pausa... devo prendere il coraggio di fare almeno questo, me lo devo, glielo devo e "ce lo devo" (passatemi l'espressione).
Un abbraccio a tutti...
Simo

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IsabellaCucciola
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Re: Non so come terminare la mia attuale relazione

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 23 maggio 2016, 22:36

Arboricolo,
e pensare di andare a un Consultorio familiare, per lo psicologo? Che oltretutto è gratuito (http://www.paginesanitarie.com/faq_cons ... iliare.htm)? Se ti interessa ti lascio questo link, Lista indirizzi e numero di telefono dei consultori in Italia, ripartiti per provincia e comune, http://www.comuni-italiani.it/salute/consultori.html, basta cliccare sulla provincia, e viene fuori l’elenco dei consultori.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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