Differenza 20+ anni e dubbi

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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lilmouse
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Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da lilmouse » mercoledì 18 maggio 2016, 10:23

Ciao a tutti. Scrivo qui con la speranza di ottenere qualche parere utile. :)

Vi spiego brevemente la mia storia.
Sono stato con un ragazzo, Luca, di pochi anni più grande di me (3) per quasi 6 anni. Ci siamo amati, abbiamo percorso un pezzo di vita insieme, abbiamo anche convissuto per un po'. Ma per me non andava più sotto diversi punti di vista, quindi, dopo qualche mese di tentennamenti, ho dovuto lasciarlo.

Ho conosciuto un altro ragazzo, che chiamerò Paolo, per cui avevo perso la testa e, nonostante la (scarsa) frequentazione, nonostante l'essere finiti a letto qualche volta, il mio sentimento non è mai stato corrisposto e il tutto è finito in maniera pessima nei miei confronti. La cosa mi ha ferito.

Ho provato a conoscere nuovi ragazzi, e infatti ho preso un caffè con alcuni. Ma mi rendevo conto che l'ombra di Paolo era ancora ben presente e non ero pronto per eventualmente impegnarmi di nuovo, quindi avevo deciso di prendere una "pausa". A quel punto, però, ho conosciuto Giovanni, che ha 23 anni in più di me.

Giovanni mi è piaciuto subito. Ci siamo visti per qualche volta, ma abbiamo subito entrambi sottolineato come la differenza di età fosse un problema, e che pertanto avremmo vissuto "alla giornata" questa cosa tra di noi, sapendo che non poteva esserci futuro e continuando a guardarsi intorno.

Ma al cuor non si comanda. Ci scriviamo ogni giorno e ci vediamo spessissimo. E oggi, dopo quasi 3 mesi, ci stiamo innamorando l'uno dell'altro. Con lui mi trovo benissimo ed è nato un rapporto che mi piace molto.

Ma resta il discorso dell'età. 23 anni son tanti, tantissimi per me.
Adesso non è assolutamente un problema ma, per motivi strettamente "biologici", razionalmente ho paura possa pesarmi tra qualche anno. Questa cosa non mi consente di essere naturale al 100% e sono pertanto un po' frenato.
Continuo a ripetermi che c'è la possibilità, se le cose dovessero continuare ad andare bene, che tra qualche anno il tutto potrebbe iniziarmi a pesare e a "pentirmi". A quel punto io sarei ancora giovane e sul mercato, ma lui no, e il solo pensiero mi fa sentire in colpa.
Non è detto che mi peserebbe, ma razionalmente sono portato inevitabilmente a non escludere la cosa.

Non so che fare.
Stavo pensando di chiedere a Giovanni una breve pausa per capire meglio cosa vogliamo e fino a che punto. Ma non so se sia la scelta giusta.

:(

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progettogayforum
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 18 maggio 2016, 18:25

Ciao Lilmouse,
intanto benvenuto nel Forum!
Vengo al punto. I rapporti intergenerazionali non sono una rarità nel mondo gay, come, d’altra parte, non lo sono nel mondo etero. Tieni presente che nel Manuale “Essere Gay” di Progetto Gay (scaricabile senza nessuna formalità dalla home del Forum), un intero capitolo è dedicato ai rapporti intergenerazionali.
Cerco ora di allargare il discorso. Quando un ragazzo gay ha risolto i suoi problemi a livello individuale in genere si mette alla ricerca di un compagno, spesso la cosa diventa addirittura frenetica, e in caso di insuccesso subentrano sensi di inadeguatezza e di frustrazione, come se trovarsi un ragazzo fosse la panacea di tutti i mali e quasi l’unico e il più profondo sogno della vita. La realtà dimostra poi che le cose sono molto più complesse di come si supponeva che fossero, non sono rari i ragazzi che hanno vissuto esperienze di coppia e che sono molto prudenti nel perseguire un’altra volta l’ideale di coppia, ma non basta, ci sono anche ragazzi che vivono in coppia e che non vedono l’ora di tornare sigle. Succede tra le coppie gay esattamente quello che succede tra le coppie etero.
Ma facciamoci una domanda: che vuol dire trovarsi un ragazzo e vivere in coppia? E qui la risposta non è affatto scontata. È stata appena approvata la legge sulle unioni civili, che ha un punto fortissimo a suo vantaggio: l’unione civile si scioglie “senza bisogno dell’intervento del giudice” quando le parti ritengono che essa debba sciogliersi. Qualcuno potrebbe dire che si tratta di una norma che pone le basi della fragilità delle unioni civili. Ma la legge non deve cercare di imporre modelli sociali, come ha fatto per secoli il matrimonio, ma rispondere ad esigenze sociali veramente sentite. Un discorso analogo si può fare in relazione al fatto che la legge sulle unioni civili non presuppone la fedeltà, il che significa non che la fedeltà non ci debba essere ma che non possa essere imposta per legge. Se una coppia unita civilmente ritiene che per quella coppia non sia fondamentale la fedeltà sessuale, può benissimo restare una coppia civilmente unita, con vincoli per esempio di assistenza reciproca, ma senza obbligo di fedeltà sessuale. Questa ultima ipotesi, che potrebbe fare storcere in naso a qualcuno, non è semplicemente un’ipotesi ma rappresenta una soluzione più diffusa di quanto non si creda, tanto più in assenza di figli, come, salvo rarissime eccezioni, accade nelle coppie gay. L’influenza esercitata dal concetto di matrimonio sull’idea di rapporto di coppia è di fatto nefasta.
Se assumiamo come modello di coppia la coppia del mulino bianco, cioè il modello matrimoniale con un legame per tutta la vita, con la fedeltà assoluta come presupposto ecc. ecc., saremo sempre delusi perché la realtà non si adatterà mai a simili fantasie. Bisognerebbe accettare, ma per ragioni culturali è difficile farlo, che una coppia dura finché c’è amore e poi finisce, e quando finisce non è una tragedia ma una cosa che fa parte della vita, e che non può essere evitata con obblighi legali, basta osservare che oggi il 50% dei matrimoni finisce in divorzio e separazione.
È possibile un rapporto di coppia intergenerazionale? La risposta è certamente sì, ma i rapporti intergenerazionali, come ogni altro rapporto di coppia, non possono essere pensati con la pretesa della indissolubilità. A questo mondo tutto è sottoposto al tempo e muta nel tempo. Si costruisce una relazione perché “qui e adesso” ha senso. Chiedersi che senso potrà avere tra 10 o 20 anni significa tentare di governare il futuro, di prevedere i nostri atteggiamenti e quelli del nostro partner tra 10 o 20 anni, ma sono previsioni la cui labilità è evidente.
Un rapporto intergenerazionale ha le sue problematiche tipiche (vedi manuale) in buona parte diverse da quelle delle altre coppie gay, soprattutto a causa dell’ostilità sociale alla coppia intergenerazionale, vista come una specie di pedofilia, quando la differenza di età è veramente notevole. Ma l’elemento fondamentale in una relazione di coppia è l’amore reciproco, non quello che dice la gente. Posso solo dire che ho visto relazioni intergenerazionali saldissime e durature.
Mi sento di darti un solo consigli: prendi le distanze da un concetto di coppia modellato sul matrimonio perché spesso ci può essere amore vero anche se non c’è sempre fedeltà assoluta o se le persone che si vogliono bene hanno età molto diverse. Non farti problemi formali ma guarda alla sostanza delle cose: vi volete bene veramente? Se la risposta è sì, allora non avere dubbi, se invece la risposta è no, stai certo che starai comunque male anche con un coetaneo in un legame strettamente monogamico socialmente considerato un rapporto ideale.

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Geografo
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da Geografo » giovedì 19 maggio 2016, 13:39

limouse,
a primo impatto ti avrei chiesto quanti anni hai perché dire semplicemente che "ha 23 anni in più" non aiuta, poi sono andato a leggere nelle presentazioni e ho visto che hai 29 anni, quindi lui ne avrebbe 52.
23 anni sono tanti, però tu comunque sei un uomo di quasi 30 anni, non sei un ragazzino di 20, perché in tal caso avrei avuto le mie perplessità. Ormai si presume che tu sia capace di fare le tue scelte in maniera razionale, le tue esperienze te le sei fatte e sei un uomo giovane. Certo è che se nascesse una relazione, in un futuro più lontano, quando tu di anni ne avrai 40, lui ne avrà 63, sarete delle persone con esigenze e stili di vita completamente diversi e difficilmente conciliabili, ma coi tempi che corrono parlare di fidanzamenti nello stesso modo con cui facevano i nostri genitori o i nostri nonni è un po' assurdo. Ormai le relazioni hanno il prefisso di durare pochi anni e se hanno come obiettivo quello di durate per il resto della vita poi con i divorzi si sciolgono, quindi parlare di relazioni a lungo termine rimane un discorso un po' campato in aria al giorno d'oggi. Insomma, quello che ti voglio dire è che sì, per me rimane qualcosa di impraticabile perché 23 anni sono 23 anni, adesso magari si sentono poco perché lui non è anziano, tra 10 anni invece sarebbe già completamente diverso, ma capisci che insomma mi viene difficile pensare che voi due tra 10 anni stiate ancora insieme, perché già da quello che leggo nel post, vedo che la racconti un po' come un'avventura di due che si sono conosciuti e innamorati ma che poi in realtà non si conoscono. Non leggo il peso di una storia realmente vissuta come quella col primo ragazzo, quindi già fare un discorso se non ci sono i presupposti mi sembra impossibile. Prima conosci questa persona, poi magari tiri delle conclusioni, però secondo me appunto rimarrebbe nell'ambito di una relazione che non possa durare per anni.

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Help
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da Help » giovedì 19 maggio 2016, 19:46

Per biologicamente un peso intendi che hai paura G. invecchi?

Sicuramente lo farà, metterà probabilmente su qualche kg, i capelli diventeranno bianchi, non sarà sempre energetico. Ma discutiamone un attimo, prima che accada questo, 10/15 anni ancora ci devono passare sopra come minimo. E in questi 10/15 anni vuoi non trovare qualcos'altro di bello da amare di G.?

23 anni per quanto mi riguarda è solo un numero, è un limite se le persone lo vedono come tale, per le altre è solo un dettaglio anagrafico privo di valore.

Pensa se ti fa star bene, e se la risposta è si continua a fare ciò che stai facendo e non pensare al futuro, alla società, ai numeri, che non c'entrano niente...

lilmouse
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da lilmouse » giovedì 19 maggio 2016, 23:08

Grazie delle risposte! :)

Lo sto conoscendo man mano in realtà.

La mia insicurezza è dovuta proprio al fatto che ho paura che un domani, se dovesse continuar andar bene, potrei essere io a lasciarlo. Mi sentirei in colpa appunto, e questo pensiero non mi fa vivere in piena tranquillità la cosa ora. Non è detto che sarà così, anzi, ma potrebbe anche essere. E per un motivo che già so ci sarà, solo che non so che peso avrà, se ne avrà.

Probabilmente se fosse la mia prima relazione o se comunque non ne avessi avuta già un'altra in cui ho lasciato io, sarebbe già diverso... mi concentrerei senza troppi problemi sul presente.
Ma in virtù delle mie esperienze e del mio essere a volte molto razionale, non posso fare a meno di viaggiare con la mente in un ipotetico futuro.
C'è chi mi consiglia di vivere il presente se mi fa star bene, e a volte mi sento di farlo. Sto bene infatti. Ma non riesco a vivere solo nel presente, se so che questo potrebbe portare sofferenza, un giorno.

Nessuno può prevedere il futuro, ma spero di non pentirmi. Di qualunque scelta farò, faremo.

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progettogayforum
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da progettogayforum » venerdì 20 maggio 2016, 8:09

Ciao lilmouse, vorrei precisare una cosa che mi sembra molto importante. In un rapporto intergenerazionale il più grande dei due, se è una persona realmente matura e non solo gande di età, cioè se non ha il complesso di Peter Pan, mette per forza e automaticamente in conto che il rapporto può, o addirittura “deve” prima o poi avere un termine, proprio per lasciare al più giovane una vera libertà di vivere la sua vita “se vorrà”. In questi rapporti, di norma, il più grande non è possessivo ma ha anzi mille complessi legati al fatto che potrebbe finire per essere una vera palla al piede, un’idea del genere lo riporta sistematicamente coi piedi per terra e all’idea di vivere il “qui adesso” indipendentemente da proiezioni troppo a lunga scadenza. La paura di fargli male se e quando, prima o poi, vorrai allontanarti da lui, è comprensibile, ma stai sicuro che, dal suo punto di vista, il fatto che tu possa allontanarti da lui non sarà considerato come una tragedia ma come una cosa naturale. In questi rapporti entra anche una forte, anche se non detta, componente affettiva tipo padre-figlio e in una logica del genere l’allontanamento del figlio è dato per scontato e positivo.

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alessandroNa
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Re: Differenza 20+ anni e dubbi

Messaggio da alessandroNa » venerdì 25 novembre 2016, 21:13

Salve a tutti, rispondo ora al post pur sapendo che è passato molto tempo dal giorno che è stato aperto.
mi permetto di scrivere a lilmouse perchè anche io vivo una situazione analoga, io e il mio compagno ormai siamo una coppia da quasi 4 anni, e di anni di differenza ne sono oltre 40 .... no no non è un errore di battitura proprio 40 rotondi. posso capire i tuoi timori, ma nessuno pone dei vincoli, ci si conosce ci si frequenta ci si parla con chiarezza, e poi le decisioni vanno prese insieme sulla base di quello che si sente.
le paure sono tante per entrambi e per esperienza personale ne elenco due forse tra le più importanti... la paura del più anziano di rappresentare un problema, una palla al piede per il giovane perchè non riesce a tenere gli stessi ritmi...... la paura da parte del giovane che la relazione possa finire per la morte del compagno....
i problemi sociali per me non hanno mai rappresentato un problema, me ne sono fregato altamente di quello che gli altri pensassero. la serenità individuale e di coppia per me viene prima di qualsiasi cosa. io sono felice? SI e quello che credono gli altri non mi interessa.
quello che ha detto Project riguardo i pregiudizi sociali è vero.. e io ne aggiungo un altro: nella concezione comune il giovane è MANTENUTO dal maturo... che potrà essere il più squattrinato del mondo ma resterà sempre il fatto che il giovane sta con quello vecchio per interesse ( questo accade anche nelle coppie etero es. Briatore).
inoltre non raramente parlando via chat delle relazioni intergenerazionali mi sono sentito dire che il giovane si rovina la vita a stare con uno vecchio a causa degli interessi diversi.
beh io non so te ma io ho sempre frequentato e avuto più amici decisamente più grandi me che coetanei... non amo andare a ballare, non amo distruggermi di alcolici, non amo fare le 4 del mattino ... sarò io vecchio dentro ? boh ma mi sento decisamente in sintonia con il mio compagno, cinema, passeggiate, mostre, poesia ..... ciò non significa che io non abbia amici che non faccia sport che non viva la mia vita da giovane.
ti scrivo questo per farti presente che la componente sociale gioca un ruolo molto importante nel rapporto di coppia con tanta differenza di età e se si riesce a vivere con menefreghismo allora è fatta... altrimenti penso diventi un inferno.
Non ho il diritto di giudicare o condannare nessuno! Non ho il tempo, né la voglia, né la personalità, per mettermi a pianificare vendette! Mi vendico già continuando ad essere me stesso, sempre, comunque, in ogni modo, e in ogni caso.

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