SCELTE GAY

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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SCELTE GAY

Messaggio da progettogayforum » lunedì 20 gennaio 2020, 10:02

Caro Project,
una domanda secca: ma che vuol dire avere un ragazzo? Vuol dire fare sesso con lui? Oppure vuol dire volersi bene? Oppure entrambe le cose? La risposta sembra ovvia, ma non è ovvia per niente, perché il sesso complica enormemente le cose, è come se fosse qualcosa di fondamentale, o meglio è come se dovesse essere per forza qualcosa di fondamentale, e allora o si trasforma una relazione in una relazione solo sessuale, oppure si chiude la relazione e si va a cercare sesso da un’altra parte.
Di relazioni solo sessuali (o poco più) ne ho vissute alcune, ma alla fine non mi è rimasto nulla. I miei ex sono letteralmente spariti, mentre ho vissuto una specie di relazione senza sesso, in pratica un’amicizia, se vogliamo chiamarla così, che va avanti da alcuni anni e non mostra segni di deterioramento. Certo non corrisponde al massimo dei miei desideri, ma è qualcosa. Che dovrei fare? Tenermi questa cosiddetta amicizia e starmene calmo e tranquillo, oppure abbandonare del tutto questa storia e andare a cercare di realizzare i miei sogni da qualche altra parte?
Facciamo il punto della situazione. Ho 24 anni, studio ancora e le prospettive di lavoro sono piuttosto incerte, almeno nell'immediato, il mio “amico” non è il ragazzo dei miei sogni, con lui non c’è mai stato sesso molto semplicemente perché fisicamente non mi attira affatto e penso che per lui la cosa sia esattamente la stessa. Non ha un ragazzo, ne ha avuto uno, col quale ha anche fatto sesso, ma era un ragazzo che a lui non piaceva, lo hanno fatto perché pensavano che le cose tra loro sarebbero cambiate in meglio mettendola su quel piano e invece hanno finito per separarsi del tutto. Io stavo bene col mio amico anche quando lui aveva il ragazzo, ma adesso che non ce l’ha più non è cambiato assolutamente niente, simo due amici e basta e non ci sono proprio possibilità che questo possa cambiare col passare del tempo, se mai ci sarebbero possibilità che io o lui possiamo trovarci un ragazzo che ci piace e possiamo andare per la nostra strada (ammesso che sia la nostra strada).
Gli altri ragazzi li guardo eccome, ce ne sono alcuni che mi piacciono e molto, ma li guardo come si guardano i bei ragazzi sulle copertine dei settimanali. Sono belli ma sono solo immagini. Ho provato un paio di volte a fare un minimo di conversazione con due ragazzi che mi piacevano ma il risultato è stato deludente, mi sembravano poveri illusi che si aspettavano di diventare divi del cinema solo perché erano bei ragazzi. In effetti anche io li avevo avvicinati sono per quello.
Mi dico spesso che sono ancora giovane e che la mia occasione arriverà, ma al momento non se ne vede traccia. O non so che cosa voglio o voglio cose molto diverse da quelle che cercano gli altri ragazzi, e comunque alla fine, estetica a parte, non trovo o meglio non ho ancora trovato un ragazzo che mi abbia fatto veramente battere il cuore. Mi chiedo: ma in queste condizioni ha senso mettersi con un ragazzo soltanto per mettersi con un ragazzo? Francamente sto bene pure solo.
Una volta ho trovato un ragazzo (che non mi piaceva veramente, un pochettino sì, ma poco) che mi faceva tante promesse, ma tutte in un futuro molto indefinito: “Adesso devo finire gli studi e trovare lavoro … però dopo potremo avere una vita tutta nostra …” ecc. ecc. e a me veniva in testa che avrei potuto rispondere ai suoi discorsi che è meglio un uovo oggi che una gallina domani. Comunque, siccome quel ragazzo non mi attraeva veramente, è finito tutto e lui si è trovato un ragazzo disposto ad aspettarlo per un numero indefinito di anni. Baglioni dice che “La vita è adesso!” Quando il nostro rapporto è finito non ho avuto nessuna nostalgia, anzi è stata quasi una liberazione.
Col mio amico si parla, si parla di tutto anche di sesso ma in modo molto distaccato, mai in riferimento a noi e non è un caso, perché entrambi cerchiamo di evitare che si finisca in quella direzione, non per principio, ma semplicemente perché per fare sesso con un ragazzo, quel ragazzo ti deve piacere anche fisicamente, altrimenti è solo una finzione e una recita. Comunque di sesso parliamo veramente poco, parliamo molto più spesso dei massimi sistemi, sì, Project, parliamo della vita, del senso della vita, della solidarietà umana del bene e del male, oppure mi parla di letteratura americana, perché lui parla Inglese in modo perfetto e legge moltissima narrativa americana. Io lo sto a sentire e imparo un sacco di cose, perché francamente credo di non avere nulla da potergli insegnare. Ci scambiamo spesso degli sms ma non hanno nulla a che vedere con gli sms degli innamorati, mi segnala musei, siti da leggere, libri e film e io gli ripeto spesso che ho poco tempo per quelle cose ma non demorde e mi dice che sono una persona colta che non sa di esserlo e quando lo dice mi gratifica molto.
È successo che qualche volta siamo andati insieme in altre città per turismo e per due volte abbiamo anche pernottato in hotel ma in due stanze singole, il problema di stare nella stessa stanza non si poteva proprio, era scontato che non dovesse succedere. Sia ben chiaro, se fossimo stati nella stessa stanza certamente non sarebbe successo niente ma avremmo perso la nostra privacy e non doveva accadere. La nostra è un’amicizia vera, intensa, ma senza coinvolgimenti di altro genere.
Mi sono chiesto più volte che farei se dovessi incontrare un ragazzo che mi piace veramente e che vuole stare con me, cioè mi sono chiesto che fine farebbe la nostra amicizia: passerebbe in seconda linea o no? Dal mio punto di vista non cambierebbe nulla, ma il mio ipotetico ragazzo non penso che potrebbe accettare facilmente una cosa del genere. Comunque sono tutti ragionamenti campati per aria perché non ci sono ragazzi per me all'orizzonte.
Project, francamente, tu pensi che tutto questo sia patologico? Che sia solo una fuga dalla realtà chissà per quale ragione? Se lo pensi, dimmelo, perché al limite potrebbe anche essere, anche se non so nemmeno di che cosa dovrei avere paura. Certe volte penso che mi faccio una marea di problemi senza senso e che se troverò un ragazzo, mi innamorerò e sarò corrisposto, tutti questi problemi svaniranno da sé, perché sono solo il rimescolamento dei pensieri che accompagnano la solitudine o la quasi solitudine.
In pratica ho detto tutto. Della mail puoi fare quello che vuoi perché non ci sono dati sensibili.
Buon lavoro col Forum, e cerca di rispondermi presto, se puoi.
Marco B.

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agis
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Re: SCELTE GAY

Messaggio da agis » martedì 21 gennaio 2020, 9:22

A domanda secca risposta secca. L'unica cosa per cui il sesso è stato, fino a non molto tempo fa, fondamentale è la riproduzione. Oggi come oggi i mezzi tecnici la consentono anche facendone a meno. Trattasi di complicazione? Dipende. Una volta stabilita la sua natura semantica costitutiva di tipo categoriale ed una volta rilevato che nulla osta o è in contraddizione con una sua applicazione consecutiva di tipo ludico, dipenderà ovviamente dalle preferenze ed attitudini individuali. A qualcuno piace il poker, ad altri il bridge o la cirulla. A qualcuno piace l'heavy metal, altri si dilettano di new age, c'è chi è metodico e tende alla specializzazione, chi, più eclettico ed estensivo, vuol d'inverno la grassotta, vuol d'estate la magrotta... ^ _ ^

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