SESSO GAY E CELLULARE

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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SESSO GAY E CELLULARE

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 30 settembre 2020, 16:40

Caro Project,
Mi chiamano tutti Martin, anche se mi chiamo Gabriele, sono un ragazzo 26 enne che lavora da qualche anno e che sognava da sempre di aprirsi una propria attività. Purtroppo adesso col covid ho avuto anche io dei problemi, ma tutto sommato relativi, perché sono un informatico e nel mio lavoro ci so fare. Comunque non è di questo che vorrei parlarti ma di una cosa che non sopporto assolutamente e che da un po’ di tempo mi sta rovinando la vita e cioè il cellulare. Come potrai immaginare, il cellulare per me non ha segreti, ne ho uno strepitoso dove c’è di tutto, ma intendo di tutto sempre e solo relativo al lavoro. Il mio privato, diciamo così, sul mio cellulare non c’è affatto, perché il privato ce l’ho solo sul PC di casa. Sul PC di casa ho montato tutti i sistemi di sicurezza possibili, nel caso me lo rubino, ipotesi estremamente remota, e tra l’altro vivo anche solo e quindi non devo difendermi dagli sguardi indiscreti di nessuno. Sono due anni che ho un ragazzo, o dovrei dire meglio che ho avuto un ragazzo per due anni. Non c’era la possibilità di vivere insieme perché lui sta ancora con la famiglia e i suoi di lui non sanno niente ma anche perché io sono molto restio a vivere insieme, perché non mi sentivo sicuro di lui. Ha due anni meno di me, è un bravo ragazzo, però non lo sentivo veramente interessato a me. Insieme stavamo bene, ma relativamente. Non provavo quella necessità di stare con lui che avevo provato con altri ragazzi. Va detto che con quegli altri ragazzi alla fine non avevo potuto costruire nulla perché io provavo la necessità di stare con loro ma loro non provavano la necessità di stare con me, e poi con me facevano il doppio gioco, a me dicevano che per loro c’ero solo io, ma poi giravano continuamente per siti e applicazioni per cercarsi altri ragazzi. Non mi darebbe nemmeno troppo fastidio la cosa in sé, ma non sopporto che mi si raccontino balle … Oddio, forse non sopporterei nemmeno l’idea che il mio ragazzo se ne andasse con altri, non lo so, ma preferirei non fare la prova. Chiamerò qui il mio ragazzo o il mio ex-ragazzo col nome che gli ho sempre dato: il Secco, non perché sia particolarmente secco, anzi non lo è affatto, ma siccome avevo capito che gli piaceva che gli dicessero che è uno secco, ho cominciato a chiamarlo così. Intanto una cosa: gli altri li ho sputtanati “tutti” sulle ap. Io avevo un dubbio, sapevo il loro nick, mi registravo su quella ap, mettevo giù due foto un po’ provocanti (anche non mie) e loro ci provavano subito, ma quando stavamo insieme faccia a faccia dicevano che loro sulle ap non ci andavano mai! Mi è successo tre volte e li ho mandati tutti e tre a … (ci siamo capiti!). Col Secco niente di simile, messo alla prova dei fatti, lui non diceva bugie, io conoscevo il nick che usava ma sulle ap, dopo che ci eravamo messi insieme, effettivamente non ci stava. Io ho pensato che ci entrasse con un altro nick e un giorno l’ho sfidato a farmi vedere il suo cellulare e lui mi ha detto: “Ok! Però, alla pari! Tu devi farmi vedere il tuo!” Siccome io sul cellulare che uso, che è unico e che uso anche per lavoro, non ho nulla di personale, gli ho detto che ci stavo e ci siamo scambiati i cellulari. Effettivamente lui non aveva niente di compromettente, però poi ho pensato che anche lui avesse un PC di casa e che magari per certe cose usasse solo quello, comunque, onestamente, non ho mai avuto paura che il Secco mi tradisse, da questo punto di vista è pulito, almeno penso, quello che mi dava fastidio è che il cellulare se lo portava sempre appresso, pure in bagno e sotto la doccia! Non è che se lo portava appresso per non lasciarlo in giro perché magari aveva paura che io ci andassi a sbirciare dentro, se lo portava appresso perché doveva essere sempre connesso coi suoi amici. Io col cellulare ci lavoro e non vedo l’ora di spegnerlo, quando posso, perché ci ricevo le chiamate di lavoro e certe volte è un’ossessione continua, cioè io lo devo tenere acceso per forza almeno dalle otto di mattina fino alle dieci di sera, ma alle dieci lo stacco proprio, soprattutto quando sono a casa e se mi cercano per lavoro richiameranno l’indomani. Il Secco invece no! Lui gli amici li doveva avere sempre a tiro, e rispondeva sempre, anche per dire cazzate assurde, sono amici coi quali si metteva a ridere come un cretino, insomma, con loro si scatenava proprio, cosa che con me non ha fatto praticamente mai. Con me era serio, o almeno non faceva il cretino fino a quel punto. Noi ci vedevamo quando si poteva, in genere il sabato sera, lui arrivava a casa mia alle dieci e stava da me per quattro ore, più o meno, poi doveva tornare a casa. In quelle quattro ore noi facevamo quel po’ di sesso che potevamo fare, perché era una volta alla settimana … beh, io spegnevo il mio cellulare, lui no! Una volta ci siamo messi a fare l’amore e andava tutto benissimo, a un certo punto suona il suo cellulare, gli dico: “Chiudilo!” ma lui non lo chiude e risponde, io ero nero! Però poi mi sono fatto passare la rabbia e sono andato in cucina a preparare il caffè. Lui è stato al telefono a dire cazzate assurde per mezz’ora! Ma dico: noi possiamo stare insieme solo quattro ore a settimana e tu te ne stai al telefono per mezz’ora?! Comunque ho fatto finta di niente, ma ormai mi sentivo stranito. Il sesso era andato a farsi benedire, ma lui alla fine ha cercato di fare di tutto per riguadagnare terreno e la serata è finita con un po’ di coccole e con la promessa che la settimana successiva avremmo recuperato il tempo e il sesso perduto. Durante la settimana, mi sono guardato bene dal fargli la predica pensando che lui avesse capito, al telefono faceva il cucciolone e la cosa è passata così. Il sabato successivo, arriva da me alle dieci, mentre va un attimo in bagno io gli spengo il cellulare, pensando che sia un fatto scontato, ma poi mi dimentico di dirglielo. Cominciamo a fare l’amore ma lo vedo strano, a mezzanotte lo vedo molto strano e gli chiedo che cosa c’è e lui mi dice che è preoccupato perché Matteo e Francesco non si sono fatti sentire, mentre gli avevano detto che lo avrebbero chiamato prima delle undici. Gli dico che io gli ho spento il cellulare perché pensavo che, dopo quello che era successo il sabato precedente, fosse una cosa scontata. Lui mi guarda non senso di disappunto. Riaccende subito il cellulare, trova le chiamate non risposte di Matteo e Francesco e li richiama subito e appena parla con loro fa una faccia raggiante come il sole, mentre la faccia che aveva fatto a me era tra l’arrabbiato e il perplesso. Io faccio fatica a trattenere la rabbia, me ne vado a preparare il caffè e faccio finta di niente, e lui passa mezz’ora con Matteo, quando si salutano io rientro in camera, ma lui mi dice che adesso deve chiamare Francesco, se no, Francesco si preoccupa, e attacca un’altra serie infinita di cazzate con Francesco, io lo prenderei a botte ma non lo faccio, non gli dico niente. Lui mi vede scuro in faccia e mi chiede: “Che c’hai? Non è successo niente! Non sarai mica geloso?” Per tutta la settimana non gli rispondo al telefono. Lui si preoccupa e mi manda un messaggio e mi chiede: “Ci vediamo sabato sera?” Io gli rispondo: “Solo a una condizione.” E lui mi chiede subito: “Quale?” Io pongo la mia condizione: “Che non ti porti il cellulare appresso.” Io mi aspetto un semplice: ok! Magari anche chiedendomi scusa, ma manco per il cappero! Alza i toni e se la prende con me perché sono “geloso fracico” e gli voglio togliere la sua libertà. E qui non ci ho visto più e gli ho detto: “Non ti voglio togliere proprio niente, ma se devi pensare a tante altre cose anche quando stai con me, forse è meglio che ti senti libero del tutto!” In pratica era un commiato definitivo, almeno io la intendevo così, ma lui non ha capito neanche quello e ha continuato a bombardarmi di messaggi. Quando ho chiuso il telefono ci sono stato malissimo e forse pure lui. Oramai sono passati 10 giorni e non ci siamo sentiti più, provo bruttissime sensazioni. Non so che farò domani e non so che farà lui. È tornato sui soliti siti e ci sono tornato anche io, però è una cosa assurda che una storia seria debba finire così per il cellulare!

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