Famiglie omogenitoriali

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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Joyello

Famiglie omogenitoriali

Messaggio da Joyello » venerdì 30 luglio 2010, 11:44

I gay sono costituzionalmente sterili.
Questo è ciò che vorrebbero farci credere in Italia.
Avete visto (l'hanno dato su RaiTre mercoledì sera) il Film "Il Lupo in Calzoncini Corti"?.
E' la storia (vera! Si tratta di un documentario) di due famiglie omogenitoriali italiane.
Due coppie omosessuali che stanno assieme da molti anni e vogliono (e ci riescono) diventare genitori.
La dimostrazione che per crescere un figlio servono amore e capacità, non due sessi diversi.

Qual è la vostra opinione in merito? L'Italia si sta svegliando? O è solo una breve insonnia?

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il principe
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Re: Famiglie omogenitoriali

Messaggio da il principe » venerdì 30 luglio 2010, 13:26

Joyello ha scritto:I gay sono costituzionalmente sterili.
Questo è ciò che vorrebbero farci credere in Italia.
Avete visto (l'hanno dato su RaiTre mercoledì sera) il Film "Il Lupo in Calzoncini Corti"?.
E' la storia (vera! Si tratta di un documentario) di due famiglie omogenitoriali italiane.
Due coppie omosessuali che stanno assieme da molti anni e vogliono (e ci riescono) diventare genitori.
La dimostrazione che per crescere un figlio servono amore e capacità, non due sessi diversi.

Qual è la vostra opinione in merito? L'Italia si sta svegliando? O è solo una breve insonnia?
Io credo che i tempi non siano ancora maturi perchè le famiglie omogenitoriali possano diffondersi.
Intendo dire che la maggior parte dei gay è ancora costretta a nasconere la propria sessualità, viene discriminata o malvista dagli altri (se non in rari casi): Gli italiani non sono ancora in grado di accettare l'omosessualità e le coppie omogenitoriali finirebbero per immischiare nei loro problemi sociali anche dei bambini che probabilmente vivrebbero situazioni di disagio non dissimili a quelle dei genitori.
Bisognerebbe cercare di non fare un passi più lunghi della gamba ed eliminare le difficoltà a monte per prima cosa.
Purtoppo c'è ancora mooooolta strada da fare prima che una simile utopia possa avverarsi.
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Telemaco
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Re: Famiglie omogenitoriali

Messaggio da Telemaco » venerdì 30 luglio 2010, 13:49

Pensa, Principe, che il problema dal punto di vista ufficiale, a ben vedere è ancora più a monte del punto di cui parli tu. La famiglia di fatto (anche etero!), attualmente, in linea di principio NON è dotata di rilevanza giuridica per l'ordinamento italiano dal punto di vista legislativo; solo la giurisprudenza, in alcune recenti sentenze a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha iniziato a percepire la necessità di dare riconoscimento alla condizione del CONVIVENTE; ma ciò inteso in generale, perchè anche il convivente etero attualmente trova grossi ostacoli burocratici, figuriamoci un covivente omosessuale.
Al momento esistono solo piccoli riconoscimenti sparsi qua e là in qualche legge (adozione, procreazione assistita, locazione), ma l'unica piena equiparazione fra famiglia legittima (matrimoniale) e famiglia naturale (di fatto) è stata realizzata riguardo alla relazione fra figli e genitori.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

barbara
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Re: Famiglie omogenitoriali

Messaggio da barbara » domenica 1 agosto 2010, 21:27

Ho trovato un articolo molto interessante sull'argomento da cui ho ricavato qualche riflessione e qualche dato.

In una ricerca francese sulle famiglie omosessuali sono stati individuati quattro modi di fare famiglia :

1-inseminazione con donatore conosciuto (o autoinseminazione)
2 inseminazione con donatore sconosciuto
3 surrogacy, una donna -madre gestante- sceglie di portare in grembo un figlio a cui, al termine della gravidanza, rinuncerà perchè sia riconosciuto esclusivamente dal padre -colui che nella coppia omosessuale ha donato il seme successivamente impiantato nell'utero della portatrice (pratica attualmente vietata in Italia sia per gli omosessuali che per le coppie etero)
4 co-parenting cioè decisione, consensualmente presa da una coppia di lesbiche e una coppia gay, di genitorialità condivisa.

Il quinto tipo è quello delle unioni omosessuali successive alla separazione di una coppia eterosessuale all'interno della quale è stato concepito un figlio.

In Italia una ricerca condotta da Arcigay con il patrocinio dell'Istituto Superiore di Sanità e consegnata nel 2006 afferma che sono 100.000 i figli di persone omosessuali (il 17% dei gay e il 20,5% delle lesbiche oltre i 40 anni risulta avere figli)
Uno dei modi più utilizzati é risultato essere il concepimento tra una donna lesbica e un uomo omosessuale.

Nel marzo 2005 è nata Famiglie Arcobaleno,un'associazione di genitori omosessuali che oggi conta 188 nuclei familiari e ben 113 bambini, la maggioranza dei quali è nata in un contesto omogenitoriale, mentre solo 1/3 risulta nato da relazioni eterosessuali precedenti

In una precedente ricerca di Arcigay si è rilevato come nei racconti di vita vissuta non si ritrovino testimonianze di discriminazioni o di ingiustizie feroci tanto quanto possono arrivare ad essere feroci il linguaggio e la retorica utilizzati nelle dichiarazioni, nei dibattiti e nei confronti in ambito mediatico: nell’interazione sociale l’omogenitorialità sembra trovare se non proprio una porta aperta, almeno la possibilità di bussare, di farsi vedere e conoscere, di farsi ascoltare. In questo caso, nelle relazioni cioè di tutti i giorni, nel contorno del focolare domestico, la discriminazione e gli attacchi sembrano affievolirsi e lentamente dipanarsi, fino al superamento delle barriere ideologiche..
Un altro elemento importante di questa indagine è rappresentato dalla nostra comune impressione di essere davanti ad esempi di genitorialità estremamente pensata e progettata: le difficoltà biologico-tecniche ad
avere dei figli sembrano spesso imporre un percorso di consapevolezza nei confronti di se stessi, del proprio desiderio di avere figli e infine della relazione stessa col figlio.
Un altro elemento importante: la divisione dei ruoli all'interno del nucleo
domestico assume connotati diversi rispetto alla tradizionale forma della famiglia nucleare. La divisione dei ruoli non scompare né si riproduce Nella relazione con i figli e nella gestione domestica del nucleo la differenziazione risulta meno rigida e incentrata su una pluralità di strategie flessibili nel tempo, invece che fondata su di una universale dicotomia tra l'affettività materna e l'autorità paterna. In particolar modo la differenziazione dei ruoli sembra rispondere più alle esigenze dei figli e a una logica di ottimizzazione delle risorse che non alla necessità di inserirsi in un modello di comportamento fondato sul genere.

La famiglia omogenitoriale é ormai una realtà, peccato che le istituzioni non la riconoscano, nemmeno statisticamente. Nel 2001 le coppie omosessuali conviventi sono state cancellate dalle statistiche perché l'opzione non era prevista nei questionari. :o

http://www.gay.it/channel/attualita/179 ... E-GAY.html
Grazie alle mobilitazioni dellle associazioni LGBT dal 2011 la voce sarà inserita nel censimento


P s: tutte cose che non sapevo e che ho imparato grazie a questo topic, cercando di trovare qualcosa in più da dire. Come del resto mi capita spesso qui.

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ghego
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Re: Famiglie omogenitoriali

Messaggio da ghego » lunedì 2 agosto 2010, 17:52

Mi inserisco in punta di piedi ma essendo un tema che ho molto a cuore non posso non dire la mia.
Sì, forse ha ragione chi dice che i tempi non sono ancora maturi, almeno in Italia, ma a ben vedere tali tempi non si accorceranno finchè qualcuno non si darà una bella mossa.
Il docufilm mandato in onda su rai3 è davvero bello e, a mio parere, può aprire molto la mente a chi vive ancora di pregiudizi; ma la cosa che mi rende più triste è che molti di noi (penso ad alcuni amici e conoscenze virtuali di altri forum) sono i primi a non volere questa realtà, a non desiderare la famiglia e a non lottare in prima persona per ottenere i propri diritti.
Capisco che mettersi in prima linea può risultare "scomodo" per chi è costretto a nascondere il proprio orientamento, ma in questo post faccio riferimento a chi invece non ha nessun problema nel manifestare la sua sessualità.
E qui mi sorge una domanda allora: chi è che non è pronto? La società o molti di noi?
"Ognuno vive la propria vita e paga il proprio prezzo per viverla. Il guaio è che molto spesso si paga per un unico errore. Anzi, non si finisce mai di pagare. Nei suoi rapporti con gli uomini, il destino non chiude mai i conti." [O. Wilde]

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