AMORE GAY E SCELTE DI COPPIA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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AMORE GAY E SCELTE DI COPPIA

Messaggio da progettogayforum » venerdì 18 luglio 2014, 16:18

Project,
leggendo il tuo forum ho trovato tante belle storie di coppie gay, certe molto complicate ma alla fine erano comunque vere storie di coppie forti, cioè di coppie esclusive in cui uno trova nell’altro il suo completamento. Non ti nascondo che mi piace leggere queste storie e pensare che queste cose possono esistere, magari però per gli altri, perché nella mia esperienza non c’è mai stato nulla di simile. Non voglio lamentarmi di questo, perché, alla fine, pure io amo troppo la libertà per pensare di creare una coppia forte, quindi se non mi è mai capitato non dipende solo dai ragazzi che ho conosciuto che non se la sentivano, perché non me la sentivo nemmeno io. Una coppia forte, l’ho sognata e desiderata durante l’adolescenza, forse fino a 22 o 23 anni, poi ho cominciato ad apprezzare i ragazzi soprattutto come amici, mi piaceva stare con loro in modo cameratesco, per divertirci insieme, ma l’idea del rapporto di coppia ho finito per metterla da parte. Ho avuto i miei amori ma mai una vita di coppia e a distanza di qualche anno posso dire che non la rimpiango, almeno non rimpiango di non averla avuta con i ragazzi che ho conosciuto, che sono ottimi ragazzi, ma che sentivo pure lontani da me sotto parecchi punti di vista. Ci sono dei ragazzi che mi piacciono molto, uno in particolare, posso dire di volergli bene e tra noi ci sono stati dei trascorsi, ma poi ha conosciuto altri ragazzi, anche se un rapporto non superficiale con me lo ha mantenuto sempre, direi soprattutto un rapporto di complicità, un fidarsi uno dell’altro, direi che c’è rimasta un’amicizia vera, però anche nel definire l’amicizia vera ci andrei piano, mai niente di troppo esclusivo o forme di quasi simbiosi, una bella amicizia ma con molti spazi di autonomia e con lunghe pause in cui non ci si sente. Eppure a quel ragazzo ci penso spesso, ma quello che è strano è che non ci penso come partner sessuale, o forse sì, anche quello, ma molto raramente, mi piacerebbe abitare con lui nella stessa casa ma penso che comunque dovrebbe mantenere la sua totale autonomia. Lo vorrei vedere felice, ma non penso di essere io la persona che può farlo felice, ci abbiamo provato e non ha funzionato. Ci conosciamo da alcuni anni, lui ha avuto le sue storie, all’inizio sembravano travolgenti, poi piano piano se ne stancava e interrompeva il rapporto coi suoi partner, qualcuno lo perdeva proprio di vista, con qualche alto manteneva un rapporto di amicizia come con me, forse anche più importante del rapporto che aveva con me. È sempre rimasto perplesso dal fatto che io non fossi geloso, in effetti, quando stava coi suoi ragazzi, almeno all’inizio, era contento e quella contentezza la percepivo anche io, ma in positivo, non come qualcosa tolto a me ma come qualcosa di dato a lui. Sarei stato geloso se i suoi ragazzi me lo avessero portato via, se mi avessero tolto la sua presenza, ma non è mai successo, o meglio è successo per qualche mese al massimo ma poi gli equilibri si sono ristabiliti esattamente come prima. Oggi come oggi non cerco un ragazzo per creare una coppia forte, perché un mio mondo affettivo ce l’ho ed è anche gratificante. Quando parlo con quel ragazzo mi sento in imbarazzo ma so che è una cosa seria, cioè che è una cosa seria anche da parte sua, ovviamente non è il classico rapporto di coppia o la classica forte amicizia, ci sono degli aspetti complessi e forse anche oscuri, ma c’è qualcosa che dura nel tempo, o almeno che finora si è conservata e si è forse anche arricchita. Negli ultimi due anni ho avuto anche altre due occasioni serie, cioè ho conosciuto due ragazzi che avrebbero voluto mettersi con me, ma non me la sono sentita, con questi due ragazzi le cose tendevano a prendere la classica piega dei rapporti di coppia esclusivi, i discorsi andavano avanti facilmente, perfino troppo facilmente, mentre con lui, cioè col ragazzo al quale continuo a pensare ogni giorno, ci sono state spesso anche incomprensioni e perfino litigi, però era proprio un’altra cosa, almeno per me era proprio un’altra cosa. Quando si parla di coppia, secondo me, si va per schemi fissi, ma poi la realtà della vita nella sua complessità manda in frantumi quegli schemi fissi e le cose si organizzano da sé in modo del tutto imprevisto e imprevedibile. Non so se posso dirmi innamorato, dieri piuttosto che mi sento sereno e soprattutto che so quello che non voglio. Vorrei convivere con quel ragazzo, sarebbe il mio sogno ma con ogni probabilità una cosa del genere lui non l’accetterebbe mai, a parte l’impraticabilità di fatto per troppe ragioni contingenti. Forse il mio è solo un sogno ma a lui ci penso molto e vorrei veramente vederlo felice.
Un caro saluto, Project. Ovviamente, se vuoi, pubblica questa mail.

nestore
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Re: AMORE GAY E SCELTE DI COPPIA

Messaggio da nestore » lunedì 21 luglio 2014, 14:58

Ci sono diversi spunti che mi colpiscono in questa mail. Si percepisce una grande sensibilità, c’è qualcosa di tenero ma anche di non detto e di irrisolto. Se desideri una convivenza significa che il rapporto è speciale, ma è strano che non lo pensi come partner sessuale. Hai parlato di un rapporto che dura nel tempo nonostante traversie e incomprensioni. Tu vorresti vederlo felice, dando per scontato che non lo sia, oppure che anche lui abbia delle inquietudini a riguardo.
Non credo alle cosiddette amicizie speciali, tanto meno in una situazione come la tua. Credo piuttosto che il vostro legame di complicità vi autorizzi a confidarvi, anche se è difficile, a causa di un arcano pudore che è figlio della paura. Magari, e dico magari, anche Lui pensa a te in questi termini. Parlatevi.
Un caro abbraccio

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progettogayforum
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Re: AMORE GAY E SCELTE DI COPPIA

Messaggio da progettogayforum » lunedì 21 luglio 2014, 19:35

Condivido quello che dice Nestore e anche l'invito a parlarvi, anche se penso che il vostro dialogo rimarrà comunque a metà. Da quello che scrivi sembra che tu possa essere piuttosto un sostegno per la vita di questo ragazzo, ma un sostegno esterno, perché dai per scontato che la sua felicità non potrai essere tu a dargliela e questo lascia pensare che tentativi di dialogo ce ne siano stati e che la conclusione sia stata proprio che la sua felicità possa venire solo da terze persone. Non so se la tua sia una storia d'amore, certo è una cosa che ha un suo significato non banale anche se non è facile capire quale. Queste cose possono avere un'importanza notevole anche per lui e le potrebbe vivere anche con disagio? Che accadrà? Io penso che solo il tempo vi permetterà di vederci chiaro.

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