Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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barbara
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Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da barbara » mercoledì 22 settembre 2010, 19:02

Questo topic è dedicato ai non-perdonisti.
Ok, siete stati traditi ( o facciamo finta che sia successo) e avete deciso, coerentemente con le vostre più intime convinzioni , di non passarci sopra e di troncare il rapporto con il vostro ragazzo.
A questo punto mi viene da dire : e adesso ?
Vista così, mi rendo conto, potrebbe apparire una domanda peregrina, ma sembra invece che non lo sia .
Il tradimento il più delle volte, a quanto si dice, produce una ferita che non smette di far male una volta allontanato chi l’ha provocata.
I suoi effetti purtroppo continuano nel tempo , rischiando di condizionare i futuri rapporti affettivi.
L’ex vittima di un tradimento un domani , senza rendersene conto, potrebbe reagire così : “mi hanno fregato una volta e quindi nell’amore non credo più“, “adesso che ho un nuovo ragazzo gli starò addosso come un detective per evitare che mi freghi pure lui”, “se il mio nuovo ragazzo guarda un altro che passa per la strada gli faccio una scenata che metà basta”, “chi la fa l’aspetti, col prossimo mi rifarò del torto subito” XD.

Da un sito che mi sembra dica cose interessanti su argomenti non proprio facili , http://www.maldamore.it/gli_uomini_e_la ... _amore.htm , ho preso questo brano che riporta l’opinione di un esperto :
“ La vera elaborazione di un lutto, soprattutto di quello sentimentale, richiede due diversi tempi, secondo una concezione greca del tempo. Cronos che è il tempo cronologico, quello delle ore, dei giorni e dei mesi. Lo scorrere di Cronos e importante per superare la fine di un amore.
L'altro concetto di tempo è Kairòs che è un tempo individuale , un tempo necessario per dire "basta", vale a dire il tempo del cambiamento interno.
E' in quel momento che ci si rende conto che è tempo di voltare pagina, che l'amore è davvero finito. Anche sul piano dell'elaborazione personale, distinguiamo un elaborazione esterna, più superficiale e di facciata, ed una interna, più profonda ma anche più dolorosa, che porta alla vera accettazione del lutto premessa per il suo effettivo superamento.
L'uomo, pur di fronte ad un ‘lutto sentimentale' profondo e dilaniante, tende, generalmente, rispetto alla donna, ad elaborarlo in più breve tempo di tipo Cronos e prevalentemente a livello d'elaborazione esterna. Conseguentemente, mette maggiormente in atto, la tecnica del ‘chiodo schiaccia chiodo' con le prevedibili conseguenze future per la ‘vittima' che si presta a questo copione. Inoltre, capita anche che s'instaura subito un odio per il genere ‘femminile' che porta ad instaurare una relazione per il solo scopo, più o meno inconscio, di vendicarsi, della persona che l'ha lasciato. Manca, quindi, nell'uomo, spesso, quella concezione dell'elaborazione del lutto sentimentale che è legato ad una concezione sia di tempo Kairos che di autentica elaborazione interiore. A livello individuale l'elaborazione del lutto è anche legata alle precedenti esperienze vissute d'elaborazione del lutto ed a copioni familiari presenti e passati.

E voi cosa ne pensate? Qual è secondo voi il modo migliore di affrontare il periodo post-separazione?

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konigdernacht
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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 22 settembre 2010, 22:13

Cara barbara, visto che ormai la rubrica dei tradimenti si sta espandendo e declinando nelle sue molteplici pieghe, affrontiamo quanto tu dici : )

Sempre del tutto in via ipotetica, consideriamo questo: quando due persone sono fidanzate, prevale chiaramente il pensiero “noi due”: pensiamo a fare le cose in due, pensiamo alle quantità in due, prendiamo una stanza d’albergo per due, faccio i biglietti del museo in due, prendiamo un gelato in due, dividiamo una pizza in de, etc. etc. Insomma, invece di una trinità abbiamo una dualità, 2 = 1.
Allo stesso tempo, questo fantomatico 2 è sempre e comunque uguale a 1 + 1 , quindi non sarà altrettanto estraneo alla coppia che si facciano viaggi separati, che si abbiano interessi separati, lavori separati e via dicendo.
Quindi, qualora si decida di separarsi, le cose cambiano non poco logisticamente, nel senso che la vita divento di nuovo pensata per se stessi, non c’è più 2 ma solo 1 e non ci sono impedimenti di sorta, viaggi di rito, pranzi da “suoceri”, relazioni personali con conoscenti dell’altro, etc. e se da una parte ci si sgrava da questo “rituale di coppia”, dall’altra (il lato umano) ci sarà molto probabilmente una voragine: un tremendo vuoto sentimentale e spesso esistenziale che qualora si sia deciso di non perdonare, bisogna colmare in qualche modo per la proprietà che “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Quello che si potrebbe fare è buttarsi in un hobby che si è sempre tenuto nel cassetto e per motivi di tempo o non coincidenze si è sempre trascurato: corso di pittura, scrivere un romanzo, fare un corso di riconoscimento dei funghi, imparare a ballare, andare a scuola di cucina, etc.
Personalmente, sceglierei un passatempo nel sociale, perché il contatto con altre persone possa aiutare loro ed aiutare te a riempire quel vuoto umano.

Sapendo di attrarmi tante occhiatacce, nella mia realtà di studente poveraccio che deve barcamenarsi per far tornare i conti ed il tempo tra università, sport e interesse principale (musica), per me il non perdonare rappresenterebbe una condizione sì di vuoto umano per la perdita ma allo stesso tempo mi farebbe tornare ad una condizione di single e quindi potermi gestire il tempo per me e i soldi per me, facendo quelle cose che di propria volontà e con totale abnegazione si fanno per stare vicino alla persona amata.
Quindi in fin dei conti, per la mia personale situazione di incertezza presente e futura, la trovo non dico condizione ottimale ma sicuramente una situazione privilegiata: se dovessi avere un’offerta di lavoro in Belgio o Inghilterra, prenderei subito le valigie e partirei; in altra situazione dovrei valutare l’opzione della lontananza, poter rientrare in Italia per stare con la persona amata… Insomma tante di quelle decisioni che si prendono da più maturi e che a 23 anni non mi sentirei proprio di rinunciare per amore!
Anche se, ripeto, il vuoto umano che rimane non è cosa da poco e forse tutti questi "contentini" personali sono solo una momentanea colmatura del vuoto :(

PS il testo linkato è una palla mortale :P se i psicologi parlano così e agiscono con questo linguaggio, credo andrò in auto-cura personale se mai dovessi averne bisogno! :P
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iamlove
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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da iamlove » giovedì 23 settembre 2010, 20:53

ecco barbara il mio contributo a una relazione che è finita.
in questo caso non ero stato tradito ma tempo prima avevo tradito io e mi son sentito un po' un essere inutile. averlo fatto mi ha solo danneggiato e aiutato a capire che è una cosa orrenda.
************
Non so con quale forza ho detto addio. Il lexotan che ho preso per lasciarlo ha detto addio per me; ne sono certo. Io quella forza non l'avrei mai avuta.
È tornato a casa mia dopo sei giorni. Sapeva: ormai ero ossessionato dal suo fantasma che m'invadeva i sogni. Suona alla porta e dice di essere lui.
-torna da me, io ti amerò per sempre. Apri la porta lo so che lo vuoi fare-
con la voce rallentata dagli ansiolitici cerco di dirgli che non aprirò. Guardo dallo spioncino rotondo che me lo restituisce lontano e deformato. Riempio di tenerezza tutto me. Lui crede al mio tono ma non alle parole, si siede lì davanti e piano piange. Non aprirò la porta che divide. È un'imene che d'ora in poi rimarrà vergine tagliandolo fuori dal mio ventre caldo.
-non ti aprirò perché non ti amo più, tutto finisce e mi sei morto dentro-
non credo a una parola del mio dire. Come uno zombie ripeto il necessario e lui non può che dare retta alla forza immane dei miei verbi. Appoggio la schiena alla porta e scivolo fino a sedermi a terra. Sento che lui fa la stessa cosa. Ma le spalle ce le siamo voltate tempo addietro quando ognuno parlava la sua lingua.
Lui piange, urla, si alza e poi va via per sempre. Solo il suo grido sosterà nell'aria per molti mesi e mi trafiggerà, facendo sanguinare i miei ricordi.
Lì dove non arriva il sentimento, lì dove muore la mia volontà, allora lì impongo la mia razio e mi obbligo a mentire totalmente. Con un machete mi faccio a pezzi oggi, per poterli ricucire in un domani.

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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da barbara » giovedì 23 settembre 2010, 21:07

Allora era proprio il posto giusto, Iamlove. Era ora che arrivasse qualcuno a ricordarci che anche chi tradisce soffre...

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konigdernacht
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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da konigdernacht » venerdì 24 settembre 2010, 11:49

iamlove ha scritto:In questo caso non ero stato tradito ma tempo prima avevo tradito io e mi son sentito un po' un essere inutile. averlo fatto mi ha solo danneggiato e aiutato a capire che è una cosa orrenda.
Forse uno dei pochissimi commenti a mio vedere sensato, ragionevole ed emotivo allo stesso tempo, e veramente vissuto di chi ha tradito.

Grazie iamlove :mrgreen:
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lorenzos
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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da lorenzos » domenica 26 settembre 2010, 12:51

ciao Barabara

che bel quisito....che ne pensiamo...e che ne penso, bè
non un argomento facile da trattare, non lo è per il fatto che lo "stesso" ha molti complici che lo aiuta..

il tradimento e nato con l'uomo e solo nell'era della ragione si e capito il vero significato e dargli una connotazone umana del gesto, certo quando avvine e una sofferenza che è difficle descivere, sempre comunque che nel contesto i sentimenti siano allo stato puro!!!
C'e la parte che la procura e l'altra che la subisce, chi più dei due soffre veramente non saprei chi è , per chi lo subisce e normale che la sofferenza sia indescrivibile si viene ferinti dentro come un fulmine in una tempesta che squarcia un albero in due, poi ma c'è l'altro che la procura, non ci dimentichiamo che nel bene o nel male la coppia vive ho ha vissuto un rapporto di amore, colui che lo procura comunque vivrà il rimorso di averlo fatto.. poi realizza a mente lucida il fatto che non meritava un atto del genere...come si rigira la fritatta comunque si soffrirà in due..

Se accade ciò comunque è sinonimo che infondo nella coppia c'e un problema, mancanza di dialogo, più non si parla più, nella coppia si dove parale di tutto sia del bello che del brutto proprio per evitare che accadino certe cose, e per evitare che si soffra inutilmente.

Si deve evitare comunque la premeditazione all'atto, se si programma e si è proiettati
a questo tipo di azione, bisogna fare azione a scoprire insieme il perchè, solo nel dialogo e nel confrontoi si scoprono i "complici" di tale atto, se non si fa cosi rimarrà sempre un mistero con mile scuse ma mai quella vera....

iamlove
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Re: Lui mi ha tradito, l'ho lasciato e adesso........?

Messaggio da iamlove » martedì 28 settembre 2010, 22:31

Grazie iamlove :mrgreen:[/quote]


grazie a te pei i tuoi post Konig.
credo molto, come te, nell'autoanalisi quando fatta con la sincerità autocritica in mano. Solo in quanto soggetti imperfetti siamo perfettibili e quindi possiamo aspirare a migliorare ;)

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