UN GAY IN PALESTRA

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da progettogayforum » domenica 26 dicembre 2010, 2:24

Riporto qui di seguito un post gia pubblicato sui blog di Progetto Gay in data 11 gennaio 2008 e mai pubblicato in questo forum.
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[Intervista a un ragazzo 24enne, registrata il 16/4/2003]

Vuoi sapere che ci vado a fare io? … sì, sì… ma che te lo devo spiegare? Con questo ca..o di microfono mi sento in imbarazzo, tu stai li a registrare ma il discorso lo devo fare io, dai, lascia perdere su… mi vergogno… No, aspetta… va bene, va bene… adesso ci provo… Dunque io ci vado per parecchi motivi, i soliti, la salute, lo sport, ecco, tutti questi qua… e dai! … ma che c’hai da fare smorfie… buono! … c’arrivo, c’arrivo! … ma in effetti io ci vado per vedere i ragazzi nudi… è così, non c’è niente da fare, è così, perché oggi non solo di nudo, ma di porno a tutti i livelli ne trovi una montagna dappertutto ma quello non è sesso, sono film, insomma sono cose false, a parte che c’è tutto un atteggiamento proprio falso, comunque quelli che fanno quelle cose recitano, in quelle cose di naturale c’è ben poco. Io di film di un certo genere ne ho visti una marea ma queste cose non hanno niente a che vedere con quando ti trovi davanti dei ragazzi nudi veri. Intanto quelli non recitano, stanno insieme agli altri, ci stanno con la massima naturalezza, scherzano un po’, giocano, cioè sono come sono veramente, è proprio un clima meraviglioso, per loro quello non è un clima sessuale, è una cosa normale, è questo che mi colpisce di più: la naturalezza assoluta dei comportamenti di questi ragazzi, il clima affettuoso, disinvolto nonostante la nudità. Io, in genere, quando vado allo spogliatoio ci sto una marea di tempo, ma non solo per guardarmi intorno, anche per aspettare che se ne siano andati tutti per potermi cambiare, perché io quando sto lì dentro sto in erezione tutto il tempo, però se sto bardato bene nessuno se ne accorge. Una volta, due o tre settimane fa, ci sono andato di lunedì, quando c’è pochissima gente, e ho trovato un ragazzo che ho conosciuto da un paio di mesi, un ragazzo etero eh… quindi io certe idee me le devo proprio fare passare dalla testa, si chiama Giorgio, un ragazzo di 22 anni, ma proprio un bel ragazzo, ma così etero che più etero non si può… che ti parla solo della ragazza, insomma hai capito il tipo… e dovresti sentire la voce… proprio una cosa sexy. Io stavo seduto sulla panca a fare finta di rimettere le cose a posto nella borsa, lui era uscito dalla doccia, praticamente c’eravamo solo noi. Lui mi si mette davanti, come mamma l’aveva fatto e comincia una conversazione tutta a base di ragazze. Lo spettacolo era unico, era proprio bello. Cioè, adesso, è ovvio, per un ragazzo gay vedere un ragazzo nudo c’ha pure un’attrattiva sessuale, però, a parte questo, un bel ragazzo nudo è proprio bello cioè è un’opera d’arte. Ma sarà stato a chiacchierare senza rivestirsi per almeno venti minuti, io penso che avesse anche il piacere di farsi vedere… perché se sei brutto fai bene se ti copri, ma se sei un bel ragazzo non c’hai proprio niente da coprire. Io sono rimasto sempre sconvolto dalla immediatezza e dalla assenza di inibizioni dei ragazzi come Giorgio, per loro è ovvio, per me è assolutamente impensabile. Poi m’ha salutato e se n’è andato… come se niente fosse, io avevo bisogno di ricompormi perché nello stato in cui stavo non potevo uscire, dopo qualche minuto sono uscito, l’ho ritrovato al bar e mi ha offerto un’acqua tonica, poi è andato via ma prima di andarsene mi ha stretto la mano in modo molto cordiale col suo bellissimo sorriso, una bella mano calda, forte… Una cosa come questa non è molto frequente, in genere vedi tanti ragazzi nudi, tutti insieme, ma la scena non ti si imprime veramente nel cervello, mentre con Giorgio s’era creata una situazione diversa. E’ chiaro che capita una volta ogni tanto, certe volte una cosa del genere non capita per parecchie settimane, ma quando capita, anche solo una volta, non te la dimentichi più e non c’è bisogno di dirlo, quando torni a casa ti si drizza solo a pensarci, con tutto quello che viene appresso. In qualche modo Giorgio lo conosco intimamente pure se cose frustranti ce ne stanno eccome, comunque… dopo qualche giorno rivedo Giorgio, mi saluta, mi chiede se mi ricordo di lui… accidenti se mi ricordo! Mi ricordo di lui ogni minimo dettaglio, vabbe’ avete capito. Mi sorride… se sapesse che non solo mi ricordo di lui ma che lo penso molto ma molto intensamente tutte le sere… beh, non so che farebbe… secondo me cambierebbe palestra… o no? … Boh! La storia di Giorgio è stata un po’ un unicum, in genere è una cosa molto più banale… però per un ragazzo gay della mia età è comunque una grandissima tentazione. Poi c’è un fatto, io non vado mai in palestra con amici, ci vado sempre da solo. Se ci sono altri ragazzi gay non lo so, una sensazione del genere non l’ho mai avuta. Lì dentro sembra che di inibito ci sto solo io, oppure gli altri gay si integrano perfettamente, non lo so, ma la sensazione è come se non ce ne fossero. Che siano veramente tutti etero mi sembrerebbe strano, però, almeno a occhio, è quello che sembra più probabile. Ah… una cosa, ed è una cosa che ho sempre notato e mi ha sempre colpito, i ragazzi che frequentano la palestra tendono a fare amicizia e tra loro funziona, mentre io mi sento fuori del gruppo, sento in qualche modo di non farne parte e certe volte mi viene pure in testa che andare a fare il guardone, perché io in realtà questo faccio, è pure poco rispettoso verso questi ragazzi, cioè mi sento un po’ un ladro, mi piacerebbe tantissimo non rubare così questi momenti di intimità, però queste cose si possono avere solo così… e poi una ragione vera per vergognarsi non la vedo… io mi sento un ladro, è vero, ma in fondo a questi ragazzi non rubo niente, loro non lo sanno è vero… ma non ci restano mica traumatizzati e poi viene tutto così naturale. In palestra io non ho mai visto scherzi di cattivo gusto, cioè a sfondo sessuale, ne ho sentito parlare, ma queste cose non le ho mai viste. Quando c’è qualcuno nuovo in genere viene presentato agli altri ragazzi da un amico che già frequenta la palestra e non si creano proprio situazioni si imbarazzo. Ah, un’altra cosa, molti, che pure non provano nessun imbarazzo nel farsi vedere nudi, non stanno però nudi tutto il tempo ma si mettono un asciugamano alla vita, però non per nascondersi, perché poi se lo tolgono senza nessun imbarazzo. E’ tutto un rito, è tutto codificato, si comportano tutti più o meno allo stesso modo, è proprio una specie di rito collettivo maschile. Alla palestra mia i box delle docce sono chiusi da persianine di plastica e lì c’è un po’ di privacy, difatti io non ci vado quasi mai. Quando escono, in genere, escono con un asciugamano intorno ai fianchi… però poi se lo tolgono per asciugarsi bene. Quello dello spogliatoio è proprio tutto un ambiente speciale, c’è un clima di libertà totale che non c’è mai in nessun’altra situazione. Quando c’è un ragazzo nuovo che non ho mai visto prima cerco di sistemare le cose in modo da capitare nello spogliatoio quando ci sta lui, la cosa me la studio tutta bene perché sembri totalmente casuale, ma non solo, prima lo saluto, vado da lui quando fa i pesi o quando sta alle macchine, gli spiego come funzionano le macchine, cioè cerco di creare un minimo di rapporto però poi il cervello corre sempre là, cioè io quel ragazzo non l’ho conosciuto veramente finché non l’ho visto nudo, cioè, ci devo arrivare, devo sapere com’è fatto, è importantissimo. Quando succede allora io di quel ragazzo c’ho un quadro completo, non è una stupidaggine, è proprio così… e quando succede come con Giorgio che si forma una familiarità tale che quel ragazzo si ferma a parlare con te quando esce dalla doccia e non si riveste… beh, che ti devo dire, mi sembra che si sia creata una intimità proprio speciale. Adesso basta va’ non mi fare parlare troppo non è che posso scendere in dettagli… però se un clima come quello che si crea con Giorgio si creasse con un ragazzo gay sarebbe il massimo… so benissimo che un clima simile con un ragazzo gay non ci sarebbe mai… però li capisco quelli che si innamorano degli etero, perché io a Giorgio ci penso mille volte al giorno. ho visto i turni che fa lui e i miei li ho fissati uguali uguali, non si sa mai, una scena come quella di tre settimane fa si potrebbe ripetere, però non è successo. Quando arriva mi saluta e mi sorride pure, io cerco di beccarlo sempre allo spogliatoio sia prima che dopo la doccia, ma non posso insistere troppo. Un sogno ce l’ho, vorrei che un giorno si fermasse veramente a parlare con me, ma non nudo come è successo tre settimane fa, vorrei che all’uscita mi chiedesse un passaggio, vorrei accompagnarlo a casa e vorrei che lungo la strada mi guardasse negli occhi e mi dicesse: “Non ho il coraggio di dirtelo… ma sono gay.” … E invece no! E’ un bellissimo etero spaccato! … ma ti pare giusto?

aleksandro
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da aleksandro » domenica 26 dicembre 2010, 13:50

il punto è proprio quello..che ,se fosse gay,nn sarebbe lui e nn ti piacerebbe più.un ragazzo etero e un ragazzo omosessuale sono due cose del tutto diverse..è diversa la mentalità,sono diverse le esigenze,è diversa la prospettiva,quindi è anche diverso il modo di porsi..tutto ciò che anima quel corpo che tu tanto ammiri nasce dall'essere eterosessuale,cosa che,secondo me,è genetica,fa parte della natura di una persona e ne condiziona tutto.dico questo perchè io conosco bene sia gli etero che i gay,frequento entrambi,e non mi lascio incantare da frasi del tipo"siamo tutti uguali"..siamo maschi e uomini,ma completamente differenti..due modi diversi di essere maschi.io,purtroppo,appartengo alla categoria di coloro che vedono nel ragazzo etero l'altra metà,quella con cui completarsi..è una cosa che so da anni e anni,alla quale mi sono rassegnato.so che non mi innamorerò mai di un ragazzo omosessuale,xchè proprio non riesco a provare sentimenti non amichevoli per loro..ma questo è un altro discorso.cmq cerca di essere più sciolto con i tuoi compagni di palestra..i ragazzi etero,almeno quelli che frequento io,hanno un pregio:sono diretti e immediati.se loro si pongono verso di te con disinibizione,nn avere paura nel fare anche tu lo stesso. ;)
ti stringo le mani,rimani qui..cadrà la neve a breve..(niccolò fabi)

Alyosha
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da Alyosha » domenica 26 dicembre 2010, 14:52

Mi ricordo undici anni fa quando lo scopriii che in effetti non riuscivo proprio a starci in palestra, mi vergognavo pure a spogliarmi (già da prima quindi non ci pensavo neanche a farmi la doccia la). Adesso invece mi ci spoglio tranquillo e mi ci faccio pure la doccia. Ricordo esattamente discussioni durate anche botte di minuti sotto la doccia con l'altro che armeggiava disinvolto... In conpenso di fantasie sui i vari ragazzi ne ho fatte tante... Mi chiedo (per questo e tanto altro) quindi se il mio sia stato un andare avanti o un tornare indietro. Se quelli che pensavo fossero "progressi" verso un miglioramento della mia socializzazione non fossero in realtà rimozioni e censure. Ora comunque mi trovo quasi perfettamente "omologato" e con un attimo di benevolenza neanche ti accorgi più di certe movenze (neanche troppe) che prima avevo e che adesso non ho più. Mi ricordo che era un incubo relazionarmi agli altri (sopratutto se ragazzi), perché c'era questo primo ostacolo da superare sembravo gay e era abbastanza per dare fastidio. Il paradosso è che le cose hanno cominciato a migliorare quando ho scoperto che probabilmente avevano sempre avuto ragione loro e che forse semplicemente lo avevano capito prima di me. Adesso probabilmente non lo sembro più e in realtà mi interessa davvero poco. Anche a me davano all'inizio gli effemminati (sembra paradossale che probabilemente lo fossi pure io, ma non lo è). Lavoraro con i bambini e mi ricordo che mi dicevano in continuazione ("puppu"), che in catanese significa "frocio". A me sembrava pupo e ci sorridevo. Quando poi ho capito cosa mi dicevano, mi ricordo che mi allontanai per una buona mezz'ora a piangere. Poi pensai che ero un educatopre in quel momento e che dovevo fare qualcosa, per lui e non per me. L'indomani presi il bambino che più insisteva (il classico bullo che io da bambino avrei temuto) e gli spiegai che non era giusto che dicesse queste cose, che non era bello prendere in giro le persone e offenderle. E che se anche fosse stato vero così non avrebbe dovuto ritenere di offendere qualcuno dicendogli che era "puppo". Mi guardo stupito del mio discorso e tacque. A fine colonia mi porto un crocetta in legno e me la regalo, mi disse che mi voleva bene e che ero "troppo forte". La porto ancora al collo ed è successo ormai 4 anni fa. Credo che da allora non mi diano più fastidio gli effemminati e probabilmente non mi dò fastidio più io. Era mio padre che criticava senza che capissi il perché certi atteggiamenti. Fors euna volta che "padre" mi è toccatto esserlo io, ho potuto riscattare me e quel babino non so...
Ecco lo sapevo come al solito mi sono dilungato in cosa che non centravno col post... E' che se mi metto a pensare un post tutto mio mi viene poco da scrivere, così invece le parole scorrono che una meraviglia:)

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kikko
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da kikko » domenica 26 dicembre 2010, 22:16

progettogayforum ha scritto:... Io, in genere, quando vado allo spogliatoio ci sto una marea di tempo, ma non solo per guardarmi intorno, anche per aspettare che se ne siano andati tutti per potermi cambiare, perché io quando sto lì dentro sto in erezione tutto il tempo, però se sto bardato bene nessuno se ne accorge...
questa intervista ha fatto la muffa XD visto che ha quasi dieci anni; però è interessante ugualmente, soprattutto per il modo di approcciarsi dell'autore alla "vita" ed alle abitudini da spogliatoio. non so da quanto frequentasse la palestra questo ragazzo, ma immagino da non troppo tempo. certi meccanismi infatti si consolidano con la frequenza e con l'abitudine a condividersi in ambienti che lo permettono e che a volte lo rendono necessario. chiaro che se sei nuovo (e quando dico nuovo, intendo che non hai mai frequentato palestre o ambienti sportivi collettivi) certa disinvoltura può sembrare strordinaria... il fatto è che con il tempo la disinibizione viene spontanea. non credo che non ci siano gay tra quelli che frequentano le palestre, così come ce n'è all'interno di una società... non può identificarli, perchè un gay è in tutto uguale ad ogni altro etero, e di certo si trova a dover convivere con preferenze sessuali che non possono essere pubblicizzate. penso che probabilmente un ingresso in questa realtà sportiva fatta in età adolescenziale se non prima, può, è stato il mio caso, aiutare a vincere certe inibizioni che altrimenti, affrontate in età adulta, sono difficili da superare. comunque devo dire che leggere questa intervista mi ha fatto sorridere... capisco come si sente! ihihihih se ha continuato a saltar sù per ogni asta che ha visto... è probabile che sia diventato un campione di salto con l'asta. aauauauh
uhm se aspettava che andassero tutti via per cambiarsi, sti cà, ci faceva le giornate negli spogliatoi. boh non so come si potrebbe. bye

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morrissey
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da morrissey » giovedì 30 dicembre 2010, 2:13

Boy, che bella la storia del bambino... sei stato bravissimo (oltre che più duci della frutta martorana!). Ciao puppu :lol: !
PS: l'argomento spogliatoio è davvero un tasto dolente per il sottoscritto, specie quando a farmi compagnia c'era un mio amico stra-figo che amava chiacchierare del più o del meno senza mutande!
"Gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa, permette che altra gente la consideri uguale!" Harold e Maude

"People are just sexual, the prefix is immaterial" Morrissey(quello vero!)

Alyosha
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da Alyosha » giovedì 30 dicembre 2010, 2:50

moooooorrrrrrryyyyyyyyyyyyy da quanto tempo non ci sentiamo :(:(:(... Appena posso mi collego in chat promesso... Sono stato molto impegnato in questi giorni (studio) e quelle due tre ore la sera non so cosa fare prima:(:(:(:(

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riverdog
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Re: UN GAY IN PALESTRA

Messaggio da riverdog » sabato 1 gennaio 2011, 19:45

@ per Aleksandro

il tuo post è molto intrigante, diciamo che mi fa riflettere da un pò e ancora non sono in grado di dire se e fino a che punto tu abbia ragione!
Tu dici che frequenti sia etero che gay..... che tu possa frequentare quest'ultimi ok.... evidentemente o li hai conosciuti attraverso mezzi etichettati oppure loro hanno fatto CO con te. Mentre che tu possa frequentare ragazzi etero è assai probabile in termini statistici, ma cosa ti da la certezza che quei ragazzi siano realmente etero??!
Boh.... a come dici tu sembra che tu sia provvisto di un radar infallibile!!!
Ok, concordo nel ritenere che IN LINEA DI MASSIMA ci possano essere dei soggetti che per il loro modo di porsi, di comportarsi e tutta una serie di sensazioni che mi resta difficile tradurre in parole, è dura pensarli gay.....
ma trovo strano che tu possa prendere in considerazione solo questi casi (oltretutto da dimostrare)!!
Sinceramente mi resta come l'idea che tu decida più o meno deliberatamente di interessarti a coloro che ritieni etero, ma non per questioni di diversi atteggiamenti o modi di fare, ma proprio a causa dell'orientamento sessuale che tu gli attribuisci.... una sorta di meccanismo inconscio.
Sarei curiosissimo di conoscere sia i tuoi amici gay che etero (tra i quali magari qualcuno che ti interessa....) proprio per vedere se il tuo ragionamento regge!
Tornando al ragazzo della mail iniziale, sinceramente non penso proprio che se il ragazzo che gli interessa fosse gay smetterebbe di piacergli!!
Temo che tu in questo modo ti possa essere costruito una sorta di alibi, ma questo sarebbe in un certo senso positivo, perchè ovviamente se le cose stanno realmente come dici tu la situazione non è delle migliori...... :roll:

Spero di aver espresso i miei contorti pensieri in una maniera comprensibile..... ma ne dubito :? :lol:

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