RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Messaggio da progettogayforum » sabato 17 settembre 2011, 16:46

In questo ultimo periodo ho ricevuto alcune mail concernenti tematiche molto importanti, attinenti alla sessualità gay di coppia. Si tratta di mail estremamente serie che mi spingono ad affrontare il discorso in modo sistematico.
Molti ragazzi gay, prima di avere piena coscienza di essere gay o prima di accettarsi del tutto, hanno avuto esperienze sessuali etero, e spesso hanno continuato ad avere rapporti con ragazze anche dopo avere avuto piena consapevolezza di essere gay, non è quindi il mero fatto di avere rapporti sessuali etero a qualificare quei ragazzi come etero. Spessissimo la presa di coscienza della propria sessualità gay è legata al fatto che la sessualità spontanea della masturbazione è orientata verso i ragazzi anche quando la sessualità di coppia è etero. Quando un gay cerca una ragazza la sceglie in genere priva di esperienze, in modo che non possa fare confronti tra il suo comportamento sessuale e quello di altri ragazzi. Mettiamoci ora dal lato della ragazza. È evidente che in un rapporto sessuale con un ragazzo gay una ragazza, che abbia un minimo di esperienza della sessualità etero, avverte qualcosa di incerto, di esitante, avverte un cedere del ragazzo alle sue insistenze più che un desiderio sessuale primario. Qui è il punto. Un gay può anche, in certe situazioni molto particolari provare interesse sessuale e anche eccitazione per una donna al punto di arrivare ad avere rapporti sessuali soddisfacenti, ma quella non è la sua scelta primaria, le sue fantasie sessuali restano gay, la sua masturbazione resta gay spesso al 100%. Per un gay questo ragionamento, applicato ai rapporti sessuali con una ragazza non fa una grinza: il ragazzo è e resta gay, ha rapporti eterosessuali più o meno soddisfacenti, la ragazza se non è molto interessata al sesso può anche accettare le cose in questi termini, ma un discorso per molti versi simmetrico a quello appena fatto si può applicare anche ai rapporti sessuali tra un etero e un gay. Voglio dire che presupporre che un ragazzo che faccia sesso con un ragazzo sia necessariamente gay è esattamente come presupporre che un gay che fa sesso con una ragazza sia necessariamente etero, cose che, entrambe, non reggono. Come un gay in certe circostanze può provare interesse sessuale per una ragazza, così un etero, in certe circostanze, può provare interesse sessuale per un ragazzo. Quell’etero resterà etero anche se avrà contatti sessuali con un ragazzo, la sua sessualità primaria, la sua masturbazione e le sue fantasie sessuali resteranno dirette verso le ragazze anche al 100%. Nel caso appena descritto di un etero che ha rapporti sessuali con un ragazzo gay, mettiamoci dalla parte del ragazzo gay, è ovvio che il ragazzo gay avvertirà che l’interesse sessuale che il ragazzo etero manifesta verso di lui non è simmetrico al suo, perché la sessualità del ragazzo etero si è strutturata negli anni su altre fantasie erotiche che vengono estese al campo gay ma non sono originariamente gay.
Intendo dire che, mentre è ormai abbastanza pacifico che un gay possa avere rapporti sessuali con una donna, non è altrettanto pacifico che un etero possa avere rapporti sessuali con un ragazzo, e anzi, si dà quasi per scontato che un ragazzo che faccia sesso con un altro ragazzo sia gay. Ma di etero che hanno rapporti sessuali anche con ragazzi ce ne sono e non pochi. Ai gay sembrano gay ma non lo sono, la loro sessualità primaria è orientata verso le ragazze. Esattamente come un ragazzo che faccia sesso con una ragazza può apparire etero a quella ragazza ma non è affatto detto che lo sia.
Tanto premesso vengo all’argomento centrale del post. Accade spesso che un ragazzo gay si innamori di un amico, dichiaratamente etero e, piano piano, a forza di insistenze, riesca ad indurlo ad avere contatti sessuali con lui. Questa cosa che, nell’attesa, appare al ragazzo gay un momento esaltante, quando si realizza manifesta tutti i suoi lati deboli. Il gay avverte qualcosa di anomalo, di originariamente non gay, di non corrispondente alle fantasie sessuali tipiche di un ragazzo gay, cioè alle sue fantasie sessuali. Il primo elemento che suona stonato per un gay è il disinteresse del proprio compagno per il pene del partner, o un interesse debole indotto solo dal non voler apparire disinteressato. Il ragazzo etero non masturba il ragazzo gay mentre si fa masturbare da lui, il ragazzo etero è disponibile al sesso orale ma solo se praticato sul suo pene mentre è estremamente riluttante se si tratta di scambiare i ruoli. Ma non solo, il rapporto sessuale si concentra su quello che il ragazzo gay ha di meno maschile, in pratica il gay si rende conto di non costituire l’interesse sessuale primario del suo partner, continua tuttavia a considerare il suo partner un gay strano piuttosto che un etero. Aggiungo che spesso, dopo contatti di questo genere il gay cerca di insistere per creare altre occasioni di incontro mentre l’etero manifesta forti resistenze. Se ne deduce che sarebbe il caso di mettersi in mente che come ci sono i gay che vanno anche qualche volta con le ragazze, così ci sono gli etero che vanno anche qualche volta con i ragazzi ma restano etero a tutti gli effetti, il che significa che per costruire un rapporto serio con un gay manca una reciprocità di fondo e gli interessi sessuali primari non sono compatibili. Rendersi conto di questo, per un gay, è spesso difficilissimo e doloroso, perché si tratta di capire che una storia che sembrava giunta all’apice, di fatto, non è neppure una storia e che la fantasia si è proiettata troppo lontano. La sessualità per essere realmente soddisfacente deve essere condivisa in modo profondo, l’equilibrio sessuale di una coppia gay si basa sulle affinità sessuali, ossia su un insieme condiviso di desideri sessuali e di fantasie. I ragazzi gay avvertono molto nettamente quanto i ragazzi etero abbiano archetipi sessuali diversi dai loro e quanto diversa sia la sessualità etero dalla loro e lo avvertono anche solo parlando con i loro amici etero. Quando invece si arriva a un rapporto sessuale gay-etero tra due ragazzi preceduto da mille aspettative e da mille proiezioni e ci si rende conto solo al momento del vero contatto sessuale che c’è qualcosa che non va per il verso giusto, la disillusione è profonda al punto che si oscura la realtà e si evita di ragionare. L’espressione: “abbiamo fatto sesso insieme quindi non può essere etero anche se lui lo ripete sempre” è del tutto sovrapponibile a frasi analoghe che le ragazze innamorare dei gay usano per sostenere che il loro ragazzo è etero.
I meccanismi attraverso i quali si arriva a un rapporto gay-etero tra due ragazzi è del tutto analogo a quello che porta un ragazzo gay a stare con una ragazza. Si parte dell’amicizia, spesso sessualizzata da una parte sola (il ragazzo gay si masturba pensando al suo amico, ma il ragazzo etero continua a masturbarsi pensando alle ragazze), poi si creano occasioni di intimità sempre più spinta che per il ragazzo gay appaiono come chiaro segno che l’altro è gay mentre al ragazzo etero appaiono solo come forme di amicizia stretta e nulla più, si arriva spesso a situazioni parasessuali, docce in comune in ambienti sportivi, nudità casuale senza imbarazzo e simili, alle quali il gay attribuisce molto significato e che per l’etero sono cose del tutto insignificanti, e così si può arrivare anche ad un rapporto sessuale che per l’etero è accettabile proprio perché non lo vede come una conversione gay (e non lo è di fatto) ma come una cosa qualunque, magari come una forma di generosità verso un amico che ne ha bisogno.
Per costruire una storia seria non basta certo che due ragazzi siano gay, quella è solo una condizione necessaria, non sufficiente, ma è appunto una condizione necessaria, deve trattarsi realmente di due ragazzi gay e il fatto che tra quei due ragazzi siano intercorsi contati sessuali nulla dice sul fatto che siano entrambi realmente gay. L’orientamento sessuale non è una questione di comportamenti ma di pulsioni e di desideri.

editore
Messaggi: 111
Iscritto il: giovedì 14 maggio 2009, 21:35

Re: RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Messaggio da editore » sabato 17 settembre 2011, 20:52

Project ha ragione però bisogna sempre tener presente la dissimmetria che si registra nei due casi:
[*]Il ragazzo gay che ha rapporti etero con la ragazza, manifesta si un non spontaneo o minore interesse sessuale (che delle volte anche quello può essere autodissimulato), ma affronta il rapporto sessuale in maniera canonica e assolutamente non particolare
[*]l'etero che invece ha un rapporto sessuale con un ragazzo gay invece tiene saldamente per sé esclusivamente i ruoli attivi
Ciò serve per dire che se nel primo caso la "confusione" è giustificare, nel secondo caso la si va proprio a cercare. Ma questo discorso vale anche per quei ragazzi etero (che come tu hai detti non sono pochi ad avere rapporti omosessuali), che durante il rapporto non disdegnano affatto lo scambio dei ruoli e mostrano anche un discreto interesse per l'organo genitale maschile del partner, ma quando li vai ad interrogare, continuato a professarsi assolutamente etero al 100%, senza neanche contemplare l'ipotesi di una eventuale bisessualità.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Messaggio da progettogayforum » sabato 17 settembre 2011, 21:19

Vedi, editore, se un ragazzo gay va con la ragazza, un gay non dice che è bisessuale ma che è un gay in crisi, confuso, ecc. ecc. ma che è comunque un gay. Perché un gay tende ad estendere al massimo la categoria di ciò che è gay. Per un ragazzo etero che va con un gay, un gay tende ad usare almeno la categoria della bisessualità. Anche qui un gay tende ad estendere il più possibile la categoria di ciò che è gay. Non sai quante volte ho visto ragazzi che ai gay apparivano certamente gay proprio in ragione della loro sessualità vissuta “anche e saltuariamente” con un ragazzo gay ma che non erano affatto gay perché la loro sessualità libera, quella primaria, era al 100% etero! Resta comunque il fatto che un ragazzo etero che va con un gay ha un altro approccio alla sessualità e il gay se ne rende conto eccome, tutto questo non ha nulla a che vedere con la bisessualità ma si tratta proprio di sessualità strutturate in modo diverso fin da età precocissime. L’etero che va con un ragazzo “fa” il gay in quella occasione, ma l’essere gay è un’altra cosa, non è un comportamento ma una identità.

Avatar utente
Telemaco
Amministratore
Messaggi: 682
Iscritto il: sabato 26 giugno 2010, 23:05

Re: RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Messaggio da Telemaco » sabato 17 settembre 2011, 21:44

progettogayforum ha scritto:un ragazzo etero che va con un gay ha un altro approccio alla sessualità e il gay se ne rende conto eccome, tutto questo non ha nulla a che vedere con la bisessualità ma si tratta proprio di sessualità strutturate in modo diverso fin da età precocissime. L’etero che va con un ragazzo “fa” il gay in quella occasione, ma l’essere gay è un’altra cosa, non è un comportamento ma una identità.
Beh c'è da dire che in situazioni del genere è molto sottile la linea di demarcazione fra meri comportamenti fattuali e autentica strutturazione dell'orientamento sessuale.
progettogayforum ha scritto: non erano affatto gay perché la loro sessualità libera, quella primaria, era al 100% etero
In effetti, però, criterio della "sessualità primaria" mi sembra un ragionevole strumento per discernere situazioni così complesse: essere gay non significa avere rapporti omosessuali, o almeno non solo: serve qualcosa in più, serve la consapevolezza di essere gay e di poter provare attrazione affettivo-sessuale nei confronti di un altro ragazzo. Un parametro del genere può aiutare anche in casi limite come quelli cui fa riferimento Project... e questo parametro forse non tanto e non solo aiuta il soggetto "sedicente gay" a comprendere il significato della propria "sessualità secondaria" per poterla conciliare con quella primaria, ma anche e soprattutto viene in soccorso del "vero gay" che in questo modo ha un punto di riferimento in più per poter gestire anche psicologicamente situazioni e rapporti che destano molte perplessità e moltissimi fraintendimenti.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: RAPPORTI SESSUALI GAY-ETERO TRA DUE RAGAZZI

Messaggio da progettogayforum » sabato 17 settembre 2011, 22:38

Ciao Telemaco,
partiamo da un presupposto oggettivo: una ragazza innamorata di un gay o un gay innamorato di un etero sono portati proprio dall’abbassamento della soglia razionale derivante dal’innamoramento a vedere solo quello che desiderano vedere, in queste condizioni effettivamente un gay tende a vedere come gay il ragazzo di cui è innamorato, svalutando tutti gli elementi, anche nettissimi, che depongono in senso contrario e sopravvalutando ogni pur minimo elemento che sembri indicare un orientamento gay dell’amico. Anche in questo forum esempi di questi meccanismi ce ne sono tantissimi. È ovvio che per un ragazzo gay che “vuole” che il suo amico sia gay, arrivare ad avere un contatto sessuale con lui significa al 200% che l’amico è gay. La carica emotiva del momento è altissima e l’attesa la intensifica ulteriormente. In queste condizioni di superemotività, distinguere un partner realmente gay e realmente interessato a livello sessuale da un amico che si presta o meglio si lascia andare a fare il gay per compiacere il proprio amico che tanto lo desidera, è praticamente impossibile. Ma dopo il momento di esaltazione, quando la sessualità diventa una realtà ordinaria e meno caricata di valenze emotive, la differenza diviene sempre più evidente. La differenza nei livelli di partecipazione si percepisce netta. Non si tratta di fingere o meno ma di fare una cosa che rappresenta o non rappresenta l’oggetto delle proprie fantasie sessuali da anni. E qui entra il concetto di sessualità primaria o spontanea. Un gay può andare anche con una donna, spesso va con una donna perché non ha altre scelte e perché con quella donna ha un livello serio di prossimità affettiva ma questo con la sessualità ha un legame assai tenue. Il desiderio sessuale primario di un gay è quello di stare con un ragazzo non con una ragazza, è lì che la fantasia corre in modo spontaneo. Poi è anche vero che quel ragazzo, incoraggiato dalla ragazza, in situazioni di coinvolgimento emotivo forte, può anche avere un rapporto con una ragazza ma se avesse potuto vivere le stesse cose con un ragazzo lo avrebbe fatto senza esitazione. L’idea della sessualità primaria (spontanea) ciascuno la verifica su se stesso tramite la masturbazione che è il primo indice dell’orientamento sessuale, ma quando si tratta di altre persone con le quali non si ha un dialogo che arriva fino a questo livello, ci si deve basare sui comportamenti sessuali e non e, quando le capacità critiche non sono ottenebrate dal desiderio di vedere comunque il proprio amico in chiave gay, i comportamenti di un etero che “fa” il gay e i comportamenti di un vero gay sono distinguibili eccome, purtroppo però il velo dell’innamoramento si dissolve col tempo e ci si rende conto solo dopo che c’è qualcosa che non va. È per questo che bisognerebbe mantenere comunque un atteggiamento razionale.

Rispondi