SESSUAILITA' GAY CON LEGGEREZZA

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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SESSUAILITA' GAY CON LEGGEREZZA

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 21 marzo 2012, 16:43

Ciao project,
ho ripensato alla nostra chiacchierata di ieri notte e, se ci penso bene, ci sono delle cose che secondo me non sei arrivato a capire, cioè, per te una cosa o è bianca o è nera, ma penso che in quello che dici ci siano ancora parecchi pregiudizi, in particolare sul sesso senza amore. Forse magari ti sei dimenticato di come ci si può sentire a 20 anni, perché nelle cose che dici ci sento troppo moralismo e troppo distacco dalla realtà, almeno dalla mia realtà. È un fatto che il sesso ai ragazzi piace e non è che piace solo quando stai vivendo una storia d’amore coinvolgente che magari pensi che sarà quella che segnerà la tua vita, no, il sesso ai ragazzi, ma penso pure a quelli di 40 anni, piace sempre, non con tutti perché non siamo attirati sessualmente da tutti, ma quando vedo un ragazzo che mi attizza io un pensiero sopra e non solo un pensiero ce lo faccio eccome, poi magari non se ne fa niente perché è etero o perché a lui io non interesso, ma se, per esempio, questa’estate andassi in vacanza e trovassi al mare un bel ragazzo che ci sta, perché dovrei dirgli di no? E perché dovrei dire di no a me stesso? Naturalmente con tutta la prudenza in fatto di prevenzione, su questo ti do completamente ragione, ma perché mi dovrei fare scappare un’occasione così? Che cosa farei di male se con quel ragazzo ci stessi veramente, naturalmente se è possibile e salvando sempre la salute? Io la spinta sessuale la sento fortissima e non è necessariamente una cosa che mi deve portare all’amore eterno. Tra etero c’è di mezzo il problema che una ragazza può rimanere incinta e lì la cosa del non cercare sesso solo come sesso la capisco di più, ma tra due ragazzi? Vabbe’, diciamo che se fossi fidanzato io o se fosse fidanzato lui, allora pure pure per rispetto del mio o del suo ragazzo ci può stare, ma quando siamo due ragazzi che non hanno un ragazzo perché il sesso bisogna metterlo da parte? Magari ho capito male quello che hai detto, però dalle tue parole ho capito questo. Ma perché le cose non le possiamo prendere con leggerezza? Va bene il sesso, diciamo così, come forma d’amore, ci sta tutto, ma perché dire no al sesso anche come semplice divertimento, come gioco? Poi quando avrò un ragazzo mi farò bastare il mio ragazzo, ma adesso non ho nessuno e non capisco perché non possa anche divertirmi con un po’ di sesso, che poi, a quello che sento, i ragazzi lo fanno eccome, anche se poi fanno tanti bei discorsi sull’amore ecc. ecc.. Ma i ragazzi sui siti porno che ci vanno a fare? A cercare l’amore vero? Quello che deve durare tutta la vita? Ci vanno solo a cercare un po’ di divertimento e allora quando ti trovi con un ragazzo che ti piace e che ci sta perché devi mettere da parte l’idea? E poi il sesso è un divertimento sano, non è come la droga o come l’alcol, non ti rovina la salute. Mi sembra che tu ancora consideri il sesso una cosa che si può fare solo se nell’ambito di una specie di matrimonio tra due ragazzi che ricalca molto il modello classico di matrimonio, promessa di amore eterno e di fedeltà ecc. ecc.. Voglio aggiungere una cosa, in tutto quello che hai detto ieri sera questa è l’unica cosa sulla quale non mi sento d’accordo e mi sento più libero di te, forse potrei dire più giovane di te, per il resto posso solo dire che mi ha fatto enormemente piacere confrontarmi con te perché mi hai fatto riflettere su tante cose, diciamo così, su quelle più serie e di questo ti ringrazio.
Fabio
P.S. Se vuoi, pubblica pure questa mail.

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Telemaco
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Re: SESSUAILITA' GAY CON LEGGEREZZA

Messaggio da Telemaco » giovedì 22 marzo 2012, 2:41

Non è certo la prima volta che emergono discorsi del genere, anzi ritornano ciclicamente.
E' un fenomeno antropologico che mi incuriosisce. Come mai le persone che la pensano in questo modo si infastidiscono se non ottengono la condivisione e l'avallo dell'interlocutore?
Cioè come mai si ritengono necessitate a giustificarsi per una serie di valutazioni che in fin dei conti attengono la sfera privata dell'individuo, sono del tutto personali e soggettive, e peraltro in esse credono fermamente e serenamente? E' strano, non capisco. :?:
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

Alyosha
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Re: SESSUAILITA' GAY CON LEGGEREZZA

Messaggio da Alyosha » giovedì 22 marzo 2012, 9:45

Personalmente non ho colto fastidio, ma un tentativo di spiegare il proprio personale punto di vista e una gerarchia di valori diversa, in cui il sesso ha un ruolo, quasi fisiologico m'è parso di capire a prescindere dall'innamoramento. "Divertirsi" come si suol dire e anche sperimentare hanno un importanza in sé. Personalmente penso che la fase di sperimentazione sessuale sia inevitabile e questa si quasi fisiologica. Già da bambino ognuno di noi comincia a sperimentare le proprie pulsioni, nel senso di cominciare a viverle e doverci fare i conti. Questa fase è inevitabile e secondo me bisogna solo attrezzarsi a viverla nel modo migliore. I danni che una sperimentazione alla cieca può innescare non sono solo quelli relativi alla salute. Nella stabilità di una persona questi tentativi cechi e ripetuti di soddisfare le proprie pulsioni sessuali e affettive possono generare effetti sulla costruzione del sé devastanti in egual misura.
Aggiungo una questione che mi è parsa in tutte queste discussioni passare in secondo piano. Fabio giustamente sottolinea che certe cose le fanno anche gli etero. Ovvio che si, tra l'altro questo non significa che agli etero facciano bene. Però c'è un punto ed è la vita notturna. Trovo molto bella questa metafora del giorno e della notte, della luce intesa come trasparenza e linearità e della notte come nascondimento reclusione. Affidarsi alle chat e ai locali al di là di tutto significa relegare la propria sessualità ad una dimensione "notturna", alcune volte fisicamente notturna, altre volte metaforicamente. Per questa via è facile avere quasi una doppia vita. Gente che di giorno è diciamo così di "tutto rispetto", seria e che di notte va a locali o incontra persone della chat e così via. Quello di cui parlo non è ovviamente un assioma, siccome frequenti discoteche e locali notturni sei scisso con te stesso, ma un rischio che vedo molto concreto. Questa sorta di schizzofrenia è un pò problema in sé, sicuramente allenta lo stress che induce il contesto omofobo nel quale viviamo, ma causa una sorta di "scissione" interna tra il giorno e la notte. Questo problema un etero non ce l'ha o meglio non è detto che ce l'abbia o meglio ancora è più facile che lo risolva qualora gli si presenti.

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