VITA E SESSUALITA’ GAY SENZA TROPPI PROBLEMI

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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VITA E SESSUALITA’ GAY SENZA TROPPI PROBLEMI

Messaggio da progettogayforum » sabato 11 agosto 2012, 14:15

Ciao Project,
grazie per aver creato questo sito, è una cosa molto bella e utile.
Ti scrivo, anche se non ti conosco, perché mi trovo, come tanti altri, in un periodo di confusione sessuale. Non so se sono gay o forse non riesco ancora ad accettarlo. In realtà non so neanche perché sto scrivendo. Forse sono solo alla ricerca di un conforto o un parere. La mia storia è abbastanza particolare. Ho 21 anni e purtroppo non ho mai avuto esperienze sessuali di alcun tipo, né etero né gay. Lo so sono un po' tardivo! Ho letto storie di ragazzi che in fondo in fondo hanno sempre saputo di essere gay addirittura sin dall'infanzia. Altri invece lo hanno capito dopo aver vissuto una fase pienamente etero. Io non rientro in nessuno dei due casi precedenti. La mia sessualità a livello psicologico si è sviluppata tardi.
A scuola non ho mai sviluppato interesse affettivo e/o sessuale per qualcuno. Non mi sono mai interessate veramente le ragazze e fino a qualche anno fa neppure i ragazzi. A dir la verità hanno incominciato ad attirarmi i ragazzi verso la metà delle superiori.
Ecco quello che credo di aver capito di me. Mi eccita solo l'uomo muscoloso. Vorrei esserlo anch'io e questa è per me quasi un'ossessione. Per strada mi soffermo a guardare solo ragazzi che considero attraenti: mi giro più volte, stando attento a non farmi notare da nessuno. E' una specie di istinto, un'attrazione magnetica. Apprezzo il corpo femminile ma non me ne sento attratto fisicamente. Sto meglio con le ragazze che coi ragazzi a livello di feeling. Tuttavia non sono mai riuscito a mettermi alla prova con le ragazze. Sono timido, ma soprattutto non ce la faccio a recitare perché la sento troppo una forzatura oltre che una mancanza di rispetto nei confronti della ragazza. La pornografia gay e la masturbazione con fantasie gay sono l'unico mio sfogo sessuale e ahimè ne sono dipendente anche se a periodi (settimane, mesi), soprattutto nei momenti di depressione e ansia, visto che per me sono anche una specie di conforto.
Mi chiedo solo: e se non ci fosse mai stata tutta questa omofobia dilagante, e se vivessimo in un modo di totale libertà sessuale... ti avrei mai mandato questa e-mail? Mi chiedo insomma se la mia confusione è solo frutto di una pressione data dalle aspettative della famiglia e più in generale della società oppure sono io che non so effettivamente che pesci pigliare? Sono sempre stato una persona tanto curiosa quanto indecisa. Ho letto la mail di quel ragazzo che parla della Svezia, un mondo bellissimo da quel punto di vista.
Una cosa è certa, mi mancano le esperienze. Però, quasi sicuramente, nel bel mondo utopico sopra menzionato, non mi troverei ora a vivere in questo perenne stato di depressione, ansia e solitudine, croci che, penso, pesano molto sulle spalle dei "diversi" (che brutta parola).

Grazie,
ciao.
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Ciao,
beh tu dici che la tua storia è abbastanza particolare ma in realtà somiglia moltissimo alle storie delle grande maggioranza dei ragazzi gay, in buona sostanza nella tua mail non c’è proprio niente di strano, cioè proprio niente che, alla lettura, mi susciti qualche vera preoccupazione. Ricevo tante mail, e spesso da ragazzi che hanno seri problemi sullo sfondo dei quali vivono anche l’omosessualità, ma per quei ragazzi, indipendentemente da quello che loro possono pensare, il vero problema non è l’omosessualità, che è un problema solo per ragioni sociali e ambientali, il vero problema è quello che c’è dietro l’omosessualità. Quando leggo una mail come la tua non avverto nessun elemento che mi metta in allarme e ho la netta impressione di trovarmi di fonte solo ad un ragazzo gay con qualche (molto relativo) problema di accettazione, cioè lo sfondo è libero e non ci sono altri problemi.
Sei tardivo? No. Hai 21 anni e per un ragazzo gay le prime esperienze sessuali sono in media a circa 24 anni, cioè a 24 anni il 50% dei ragazzi gay ha avuto contatti sessuali quindi direi che nel non aver avuto rapporti con c’è nulla di anomalo e c’è anzi un grande buon senso. Ti faccio un esempio, ci sono ragazzi che per concretizzare “comunque” i loro primi rapporti sessuali vanno a cercare partner sui siti di incontri e si mettono seriamente a rischio aids e poi vivono mesi di angoscia in attesa dell’esito del doppio test. Tu, per tua fortuna, non hai problemi del genere e aggiungo un’altra cosa e cioè che non hai avuto rapporti etero perché per te sarebbero stati una forzatura. In realtà la consapevolezza di essere gay ce l’hai eccome, da quello che scrivi è proprio evidente. Tu scrivi “La pornografia gay e la masturbazione con fantasie gay sono l'unico mio sfogo sessuale”, ma per un ragazzo gay di 21 anni questa è una condizione assolutamente normale, ci sarebbe se mai realmente da preoccuparsi se non fosse così. Poi tra masturbarsi guardando un video gay ed essere dipendenti c’è un abisso. Le dipendenze vere sono disturbi compulsivi seri, spesso irrefrenabili, che interferiscono pesantemente con la vita ordinaria fino a renderla estremamente problematica. Tutti i ragazzi fanno uso praticamente ogni giorno o quasi di video per masturbarsi, questa è la regola generale, e direi che è la normalità statistica. Se poi la questione assume la dimensione compulsiva dell’ossessione allora siamo in un’altra dimensione, certo, ma non mettiamoci in testa categorie patologiche come la dipendenza per le quali c’è bisogno di uno “sfondo” della omosessualità parecchio disturbato e molto diverso da quello che si rileva dalla tua mail. Francamente non credo che tu abbia problemi (cioè dubbi) di orientamento sessuale perché un ragazzo che ha una masturbazione totalmente in chiave gay è gay. Se tu fossi nato in Svezia e non in Italia certamente ti porresti molti meno problemi, ma permettimi di dirtelo, io di problemi nelle cose che scrivi proprio non ne vedo, piccole questioni da risolvere se mai sì, ma sono quelle che devono affrontare tutti i ragazzi gay. Se ti va, prova a scrivere sul forum (attento alla privacy: puoi parlare di tutto ma evitando riferimenti identificabili a persone, luoghi e fatti troppo specifici) e vedrai che parecchi ragazzi ti risponderanno e ne potrà partire un dialogo serio, poi, se vorrai, potrai entrare nella chat e chiacchierare un po’ direttamente coi ragazzi, è importante che tu ti renda conto della normalità dell’essere gay parlando con altri ragazzi come te e vedrai che la realtà gay è una cosa normalissima che non ha proprio nulla a che vedere con quello che la gente si immagina.
Un abbraccio e stai sereno.
Project
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Grazie per la celere risposta, onestamente non ci speravo molto.
Caspita, sentirsi dire che sono un "ragazzo gay" anche solo via mail mi ha fatto un po' effetto. Il problema dell'accettazione c'è e come purtroppo. Abito a [omissis] che per fortuna non è la città peggiore in Italia in cui vivere da quel punto di vista, ma siamo sempre nel Meridione.
La mia famiglia non ha una mentalità molto aperta. Mio padre ritiene che i gay siano delle persone contro natura che dovrebbero reprimersi. Che cosa crudele anche solo da pensare. Una sorta di invito alla non-vita. Mia madre invece è convinta che l'omosessualità è soprattutto un vizio. Ora mi chiedo io, chi è che per vizio va con gente del suo stesso sesso? La curiosità ci può anche essere come motivazione ma alla fine in base a quello che senti hai delle preferenze di solito, lo fai perché ti piace insomma! Il vizio non c'entra proprio niente, a meno che non lo fai per denaro, ma questo riguarda anche l'eterosessualità. I miei sono delle brave persone ma non vogliono pensare ad affari che non li riguardano da vicino specie se sono così "pesanti". A volte li "forzo" a pensare, ma non ottengo risultati. D'altra parte hanno anche il giudizio troppo facile.
Nell'ultimo anno mi sono chiuso a riccio. Le persone che frequentavo di più erano i miei compagni delle superiori. Gente con cui ho legato poco. Non posso dire di avere dei veri amici. Dopo 5 anni di liceo, non sopportavo più di frequentarli. Sono delle brave persone ma io non ce la facevo più. Fingere di essere etero, inventare risposte alle classiche domande del tipo <<E la ragazza?>> era ed è troppo stressante. Il dubbio che gli altri potessero sospettare qualcosa mi corrodeva. Una volta chiusi i ponti, le cose non sono certo migliorate. Sono entrate la solitudine, l'invidia, brutte bestie.
Alla famiglia ci penso spesso: una moglie, ma soprattutto dei figli. A volte penso a come potrò educare mio figlio, ad insegnargli prima di tutto il rispetto per chiunque. La famiglia: che bel problema made in Italy.
Sono questi i miei (classici) problemi: la famiglia di origine, la famiglia futura, l'amicizia e ovviamente l'amore... in pratica tutta una vita. "Il vero problema è quello che c'è dietro l'omosessualità", "lo sfondo è libero e non ci sono altri problemi": potresti spiegarti meglio?
Ad oggi mi sveglio pensando all'omosessualità e mi addormento pensando all'omosessualità. E' un chiodo fisso che mi fa compagnia quasi sempre, è lo sfondo a qualsiasi cosa io faccia o dica. Questa è la mia vera ossessione. A causa del mio essere non riesco più a stare con gli altri, non sono a mio agio e non riesco ad aprirmi con nessuno. Lo studio purtroppo è stato influenzato negativamente anche da questo. Ce ne è voluto ad arrivare dove sono ora ma ancora hai voglia. Mi interessa troppo il giudizio degli altri e di confessare ai miei compagni che sono gay non se ne parla proprio (non saprebbero tenere il segreto come hanno fatto con una ragazza lesbica che conosco), perché non mi ci sento legato. E questo è proprio il cane che si morde la coda. Come fai a legarti con qualcuno se prima o poi non ti apri e parli di ragazze? Questo secondo me è un passo chiave per farsi dei veri amici ed è qui che fallisco.
La forzatura nel tentare con le ragazze la sento, ma sento anche che dovrei provare prima o poi. Più per curiosità che per altro. Sarebbe davvero la conferma di non essere etero. Ti giuro, sto scrivendo ma mi sembra di stare parlando per qualcun altro, mi sembra di essere un'altra persona. Non me ne capacito ancora. D'altra parte vorrei anche provare con i ragazzi. La voglia sessuale è tanta ma è a periodi. Ma come fare? E' molto difficile. Mi sono iscritto anch'io a qualche social network gay e devo dire che la maggior parte dei ragazzi cerca solo sesso (la tentazione per me è forte) ma forse ho trovato anche qualcuno alle prime armi [omissis] come me, vederemo. Un altro ragazzo mi ha chiesto subito di vederci ma ho rifiutato, ho avuto paura. Queste cose sono un po' rischiose, la chat così come la mail! :) E andare nei locali? Non ce la faccio, ho paura che qualcuno mi veda. Me ne dovrei fregare lo so ma ho troppa poca autostima di me stesso per farlo. Spesso penso basta ora me ne vado in qualche locale, ma poi non ce la faccio.
Un'altra cosa che hai detto: "un ragazzo che ha una masturbazione totalmente in chiave gay è gay" mi ha colpito molto. Non riesco a crederci. Mi sembra un po' semplicistica come affermazione. Sarà che non voglio accettarlo! Una parte di me lo sa, l'altra non ci vuole credere.
So che essere gay è una cosa normale, ma tra la teoria e la pratica c'è un abisso. Sto andando da una psicologa (al momento ho sospeso), sia chiaro, non per farmi fare il lavaggio del cervello, ma per aiutarmi in questo percorso, ma ho fatto solo 2 sedute e non ho detto ancora quasi niente di quello che ho scritto qui. Non sono molto convinto di questo aiuto e comunque ha un certo costo, tu che dici?
Non so che devo fare. Ogni tanto esco con i miei compagni delle superiori ma è più frustrante che appagante. Proverò nel forum, grazie per il consiglio e scusa lo sfogo (forse sono andato fuori tema), è meglio che ne parli anche con altri ragazzi! Sempre se ti va puoi darmi il tuo contatto msn. Infine, se vuoi, pubblica queste mail, forse serviranno a qualcuno anche se, come mi hai fatto notare, non sono così diverse dalle altre.
Grazie per l'aiuto davvero,
ciao
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Ciao.
Parto dal punto fondamentale. L’omosessualità non costituisce un problema se si sviluppa nell’ambito di una personalità non disturbata e in un ambiente non radicalmente omofobo e repressivo. Cerco di spiegarmi meglio. Se un ragazzo ha vissuto sindromi ansiose fin da bambino o ha presentato sintomatologie di pensiero ossessivo, o fobico, anche lieve, o ha problemi seri che coinvolgano la sfera affettiva-emotiva, e quel ragazzo si scopre omosessuale o parzialmente omosessuale, l’omosessualità di sviluppa su uno sfondo già condizionato e accade spesso che sia proprio l’omosessualità ad essere considerata “il problema” da risolvere mentre il realtà andrebbero affrontati e risolti prima (cosa spesso non facile) i problemi che fanno da sfondo alla omosessualità. Bisogna sottolineare che molti disturbi su base ansiosa sono indotti da ambienti familiari pesantemente condizionanti o disaffettivi. I problemi dei ragazzi sono molto spesso un riflesso di vere patologie della vita familiare. Quando ti dico che lo sfondo è pulito intendo dire che da quanto scrivi non sembra affatto che ci siano altre questioni a monte a rendere il problema della omosessualità particolarmente complicato da affrontare. E anche i problemi che pure hai incontrato e incontri con i tuoi ex-compagni di scuola, con i tuoi amici e con la tua famiglia rientrano in fondo nella ordinaria amministrazione. Il modo che hai di analizzare quello che ti dicono i tuoi familiari o i rischi del coming out non denota stati ansiosi ed è molto razionale. In altri termini, avverti una stato di parziale disagio ma è un disagio oggettivo che è nei fatti e che non tendi a vedere come una cappa che ti può schiacciare e di fatto non ti schiaccerà. Capisco perfettamente che un ragazzo della tua età possa provare un forte desiderio sessuale, francamente quello verso le ragazze mi sembra una costruzione mentale e l’idea di provare con una ragazza mi sembra proprio priva di senso, quanto al sesso coi ragazzi è chiaro che la pulsione c’è ma hai tutte le possibilità di costruirti una vita affettiva e sessuale vera, cioè di trovarti un ragazzo che ti voglia bene in modo profondo e che tu possa amare in modo profondo e francamente non credo che tutto questo si posa fare attraverso i social network e i siti di incontri che non sono nati per questo scopo. Sulla ipotesi di avere una famiglia propria bisogna allargare un po’ il discorso. Io non ho una famiglia mia ma è come se l’avessi, conosco tantissimi ragazzi gay che potrebbero tranquillamente essermi figli e i più giovani perfino nipoti. Che cosa crea una famiglia? Se una famiglia viene da un vincolo legale e genetico allora non ho una famiglia, se la parola famiglia ha un significato affettivo allora una famiglia ce l’ho eccome e probabilmente molto più di quanti ne hanno una attraverso il matrimonio. Le pressioni verso l’eterosessualità che un ragazzo gay subisce sono pesanti, specialmente nel sud Italia e in famiglie molto tradizionali e chiuse. Ancora oggi, in parecchi casi, ci sono ragazzi gay che “provano” a stare con una ragazza, che bene o male ci riescono e pensano per questo di poter affrontare una vita matrimoniale in modo serio mettendo da parte l’omosessualità, si sposano e poi si rendono conto che la loro vera sessualità torna comunque sempre a galla e che per loro il matrimonio è una gabbia intollerabile, e spesso se ne rendono conto dopo avere avuto figli, il che complica molto le cose. E qui vengo alla questione masturbazione in chiave gay, se un ragazzo che si è sempre masturbato con fantasie gay riesce a fare sesso con una ragazza, non per questo è diventato etero. L’orientamento sessuale gay non comporta l’impotenza in un rapporto etero. Ci sono ragazzi gay che non tollererebbero comunque l’idea di fare sesso con una donna, ma devi tenere presente che il 30% dei ragazzi gay ha avuto una vita etero anche a livello sessuale e poi quei ragazzi si sono riconosciuti come gay in modo esclusivo, ma per quei ragazzi la sessualità gay esisteva eccome già da prima. La masturbazione è il primo indice di orientamento sessuale, potrà sembrare una cosa banale, riduttiva e a qualcuno pure stupida, ma ha un fondamento evidente che è impossibile negare. Il punto non è se sei gay, cosa che è evidente anche a te, ma come cercare di realizzare la tua affettività e la tua sessualità nel modo migliore, cioè costruendo qualcosa di autentico, concetto che va ben al di là del provare, ma questo in fondo è il problema di tutti gay.
[omissis]
Un abbraccio.
Project
p.s. : grazie per l’autorizzazione a pubblicare le mail.

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