SESSUALITA' GAY E BASSO COINVOLGIMENTO SESSUALE

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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SESSUALITA' GAY E BASSO COINVOLGIMENTO SESSUALE

Messaggio da progettogayforum » venerdì 17 agosto 2012, 18:02

Ciao Project,

mi scuso per la confidenza ma leggendoti da tanto mi sembra quasi di conoscerti.. innanzitutto volevo ringraziarti per tutto quello che fai, penso che sia davvero una cosa nobile e utilissima per tutti gli omosessuali che hanno difficoltà a trovare un punto di riferimento, o anche solo qualcuno con cui confrontarsi.

[omissis], non sai quanto sia difficile scriverti, raccontarsi forse per la prima volta in modo sincero.. ed è molto difficile per una persona dal carattere un po’ introverso.

Voglio raccontarti la mia storia e cercherò di non essere troppo prolisso, anche se ovviamente non è facile condensare quasi 25 anni di vita...

Non so dirti esattamente quando mi sono accorto della mia omosessualità, comunque posso dirti da che da sempre ho saputo di non essere sessualmente attratto dalle donne. Tutti i miei “innamoramenti” infantili ed adolescenziali nei confronti di ragazze si sono trasformati in belle amicizie: praticamente indottrinato dalla necessità di “innamorarsi di una persona dell’altro sesso” classificavo tutte le ragazze verso le quali provavo simpatia come inizio di innamoramento... ma ovviamente c’è voluto poco ad accorgersi che non c’era nessun interesse, niente di simile a quello che provavano i coetanei maschi.

Nel corso della scuola media passavo gran parte del tempo con un gruppetto di ragazze ed un solo ragazzo (che ho scoperto da pochi anni essere gay), invece nel corso del liceo e poi ancor più all’università inizio ad allacciare anche buone amicizie con ragazzi etero, anche se mantengo alcuni legami molto forti con alcune ragazze.

Ammetto di essere stato fortunato per non aver mai subito atti di bullismo, prese in giro o essere additato come omosessuale, perché soprattutto nella scuola media sarebbe stato quasi scontato..

Non mi è mai capitato di innamorarmi di un amico, cosa che sembra piuttosto comune.. ed ecco che vorrei spendere qualche parola ancora per parlare della mia situazione e della scoperta dell’omosessualità..

Ripensando alla scuola media ed successivamente ai rapporti intensi che ho avuto con molte ragazze che avrebbero potuto trasformarsi in qualcos’altro, mi rendo conto chiaramente di non provare alcun tipo di attrazione sessuale verso il mondo femminile.. tuttavia non è stato immediato accorgersi di essere omosessuale poiché non ho mai sentito così impellente il bisogno sessuale.. cerco di spiegarmi meglio perché non è affatto semplice.

Tutto ciò che è connesso alla sessualità, compresa la pornografia ha su di me un effetto molto lieve.. se la pornografia etero non mi interessa del tutto, quella gay mi stufa comunque molto velocemente.. anche la masturbazione diventa uno scarico di stimoli fisici ma difficilmente è associata a fantasie rivolte verso qualcuno.. spesso ha anche una scarsa o quasi assente carica erotica.

Vorrei aggiungere che sono lontanissimo da qualsiasi tipo di repressione morale o religiosa, non mi imbarazzo assolutamente a parlare di sessualità (anzi la considero un argomento come un altro) ma semplicemente per me non rappresenta una cosa così fondamentale.. ma questo può causare qualche problema nel mondo sesso-centrista in cui viviamo..

Ho provato con tutta sincerità a cercare di capire se questo disinteresse non derivasse da un qualche blocco psicologico, ma non mi pare di averne paura.. penso che potrei avere tranquillamente dei rapporti..

Tuttavia se guardo alla mia vita proiettata nel futuro non posso che vedermi con un uomo al mio fianco.. e questo è decisamente un punto fermo. Non so come mai il mio interesse prettamente sessuale sia così scarso, ma sicuramente sul mio orientamento affettivo non ho dubbi..

Anche nei sogni, le mie situazioni affettive e di possibile vita di coppia sono sempre legate a figure maschili..

Nessuno sa della mia omosessualità, sento naturalmente il bisogno di dirlo a qualcuno, ma è difficile come penso sia per tutti, nonostante abbia dei genitori splendidi che sicuramente lo accetterebbero.. tuttavia rimane il dispiacere di deludere le aspettative, anche fosse solo quella di avere dei figli..

Un po’ più difficile sarebbe con gli amici, alcuni anche leggermente omofobi e che spesso fanno battute sugli omosessuali.. penso che sia principalmente ignoranza però non so.. qualcuno potrei anche perderlo..

Una cosa strana è anche il fatto che praticamente nessuno pensi che io possa essere omosessuale, pur non avendo mai finto di essere etero raccontando false relazioni..

Chiudo con una riflessione sul coming out.. purtroppo viviamo in una società che ha reso necessario il coming out. Come ogni gusto, dovremmo essere liberi di poter preferire l’uno o l’altro sesso, così come preferiamo un cibo piuttosto che un altro, il gioco del calcio piuttosto che la pallanuoto ecc.. ecc..

E’ brutto che il coming out diventi quasi una rivelazione scioccante, una confessione di un segreto o peggio di una colpa e ancora più significative sono certe risposte anche apparentemente positive come “non cambia niente” “non preoccuparti” “per me sarà come prima”.. mi chiedo “ma perché diamine dovrebbe cambiare qualcosa se preferisco gli uomini alle donne o viceversa?”...

Con questo da una parte sarei contrario al coming out, ma tuttavia l’alternativa, il vivere nel non detto rischia di portare a situazioni di fraintendimento, alla disonestà, all’insincerità.. e tutto ciò può essere altrettanto spiacevole..

Ti ringrazio per avermi ascoltato, se vuoi puoi pubblicare la lettera, non so magari qualcuno si ritrova in parte in quello che ho scritto (anche se non mi sembra essere una situazione molto comune) :)

Mi farebbe molto piacere una tua risposta e potermi confrontarmi con te.. ti lascio la mia mail: [omisis].

Grazie di tutto,
Mail firmata
____

Ciao [omissis],
effettivamente la tua situazione non è molto comune. Premesso che la variabilità nel vivere la sessualità e notevolissima e che la cosa essenziale è stare bene, al di là di qualsiasi etichetta e di qualsiasi comportamento stereotipato, resta il fatto che se per te non esiste un problema di orientamento sessuale, perché hai perfetta coscienza di essere gay, quella perfetta coscienza deriva però più da una totale mancanza di interesse sessuale per il mondo femminile che da una forte spinta di libido in direzione gay e la cosa non è comune. Sottolinei di essere lontanissimo da qualunque forma di repressione morale o religiosa, e d’altra parte parli della tua sessualità senza inibizioni, ma quello che sottolinei è che in effetti la sessualità fisica (i porno e la masturbazione) ti coinvolge poco. Nella tua mail si nota che a fronte di una dimensione sessuale debole la dimensione affettiva del rapporto con un altro ragazzo è presente solo come possibile ipotesi di vederti con un ragazzo e non con una ragazza vicino. In estrema sintesi è evidente che non sei etero ma affermi di sentirti gay sulla base di un debole interesse sessuale e di un ipotetico interesse affettivo.

Alla tua età la sessualità in genere è all’apice e permea la vita di un ragazzo in modo potente. Alla tua età circa un terzo dei ragazzi gay ha avuto le prime esperienze sessuali e, nel cercarsi un compagno, tutti i ragazzi si fanno guidare proprio dalla istintività sessuale. Quasi tutti i ragazzi della tua età, che abbiano o non abbiano un compagno, vivono la sessualità nella masturbazione in modo molto coinvolgente e si masturbano praticamente ogni giorno, la spinta dell’eros è in genere molto forte e questo porta qualche volta i ragazzi a perdere il controllo razionale fino a tenere comportamenti a rischio. C’è da chiedersi da che cosa provenga una bassa libido. La prima questione, che può avere una importanza determinante, è legata ai livelli degli ormoni androgeni che sono strettamente correlati con le pulsioni sessuali. Quindi, per prima cosa cercherei di capire se i tassi di testosterone siano nella norma. Va detta una cosa molto importante, un tempo non si impiegavano terapie con androgeni perché si riteneva che l’origine dei tumori della prostata (seconda causa oncologica di morte negli uomini) fosse correlata al tasso di questi ormoni. Oggi si sa che non è così e che gli androgeni devono essere assolutamente esclusi quando il carcinoma della prostata è in fase metastatica, ma per un ragazzo della tua età questa è una eventualità assolutamente teorica, se tu avessi 60/70 anni sarebbe meglio andarci cauti, ma sotto i 30 anni l’uso di androgeni non comporta in pratica nessun rischio. Tutto questo ragionamento ha un senso solo nell’ipotesi in cui un endocrinologo o un andrologo riscontrino tramite analisi appropriate un basso livello di androgeni. Un’altra cosa va chiarita e cioè che ciò che è influenzato dal livello di androgeni in circolo non è l’orientamento sessuale, che alla tua età ormai è stabile da 10 anni, ma la libido, cioè l’intensità del desiderio sessuale.

Aggiungo un’altra cosa, tutt’altro che secondaria, l’attività sessuale ha almeno due effetti altamente positivi in un ragazzo, prima di tutto innalza in modo spontaneo, e con un meccanismo assolutamente naturale, il livello del testosterone e poi favorisce lo svuotamento della prostata, cosa che certamente attiva meccanismi protettivi nei confronti dei tumori postatici. Va sottolineato che quando si parla di attività sessuale non ci si riferisce al sesso etero di coppia, ma a qualsiasi attività sessuale che porti all’orgasmo e agli effetti ormonali che ne conseguono, quindi la masturbazione ha, a questi fini, lo stesso affetto del sesso di coppia (etero o gay che sia). Quando, tempo fa, uscirono i primi articoli che indicavano che la masturbazione contribuisce a diminuire l’incidenza dei tumori prostatici, molti rimasero perplessi ma non c’è nulla di cui stupirsi.

Facciamo un passo avanti e diamo per scontato che i livelli di testosterone siano normali, qui subentrano le classiche tematiche di tipo psicologico. Anche la tendenza a parlare senza imbarazzo di tematiche sessuali può avere un significato in questo ambito perché, se si tende a rimuovere la sessualità fisica, non si prova nemmeno l’imbarazzo che di solito i ragazzi provano nel parlare di queste cose. Cerco di spiegarmi con un esempio concreto. Ci sono ragazzi che, fino alla tua età e anche oltre, non hanno mai provato nessuna forma di sessualità fisica se non nelle polluzioni notturne, cioè non hanno mai sperimentato nemmeno la masturbazione, un esempio classico sono i ragazzi che hanno l’ipersensibilità del glande, cioè un problema di tipo irritativo per il quale i ragazzi provano intenso dolore anche quando sotto la doccia una goccia d’acqua cade sul glande scoperto. Questo disturbo tende ad alleviarsi con l’età e in genere, dopo i 20/22 anni, si allevia tanto da consentire anche la masturbazione, anche se con tecniche particolari. Ma nell’età in cui gli altri ragazzi scoprono la masturbazione (11-13 anni), questi ragazzi ne sentono parlare ma non provano nemmeno a praticarla perché provano intenso dolore. In pratica questi ragazzi non vivono in pieno la loro adolescenza proprio perché la vivono senza la masturbazione, che serve a strutturate la sessualità adulta e ad associare in modo stabile la stimolazione fisica (erezione e eiaculazione) alle fantasie sessuali.

Quando i ragazzi che hanno l’ipersensibilità del glande arrivano alla prima masturbazione (a 20/22 anni e anche dopo) per curiosità teorica (sulla base del sentito dire e non sulla base di una spinta sessuale), restano profondamente delusi, non vedono nella masturbazione niente di sessuale e d’altra parte non capiscono il coinvolgimento sessuale degli altri ragazzi. Per un ragazzo che non attribuisce valore alla sessualità fisica a causa di una adolescenza ritardata (scoperta tardiva della masturbazione), parlare di masturbazione non crea nessun imbarazzo proprio perché manca intorno alla masturbazione quell’alone di tipo sessuale che invece mette tante volte gli adolescenti (15-18 anni) in forte imbarazzo quando si parla di queste cose. In pratica la disinvoltura nel parlare di sessualità va spesso d’accordo con la svalutazione della sessualità e i motivi della svalutazione della sessualità possono essere i più diversi, da quelli fisici, come l’ipersensibilità del glande, a quelli legati alla sublimazione della sessualità per i motivi più vari, cosa che accade spesso a chi tende a dedicarsi in modo totalmente coinvolgente ad una causa, esempi classici sono quelli dei ragazzi che sei sentono molto coinvolti dalla loro fede religiosa o da progetti molto impegnativi di studio, di carriera, di impegno politico o sociale. In tutti questi casi non è raro che la sessualità sia sublimata, cioè in pratica sia congelata per altri scopi rispetto ai quali potrebbe costituire un intralcio molto pesante. Anche qui cerco di spiegarmi meglio con un esempio. Se un ragazzo è profondamente coinvolto e sconvolto dai suoi interessi affettivi e sessuali finisce per mettere in secondo piano lo studio, per non fare gli esami, per perdere tempo, quando quel ragazzo invece dovesse sentirsi gratificato dagli studi a livelli molto profondi tanto da dedicare agli studi tutte le sue potenzialità, ovviamente la sua vita sessuale scenderebbe di livello e la masturbazione sarebbe più rara e meno profondamente vissuta. I meccanismi di compensazione sono tanti e gli effetti psicologici negativi che possono derivare dalla sublimazione (dal sacrificio) della sessualità possono essere compensati da altre potenti gratificazioni, resta però il fatto che i livelli di testosterone non sono in questi casi adeguatamente sostenuti dalla pratica della sessualità, con i rischi che questo comporta.

I meccanismi che portano alla rimozione e, nei casi meno critici, alla svalutazione della sessualità e dell’affettività sono moltissimi e sono strettamente legati al vissuto individuale, fare ipotesi astratte non ha molto senso, bisognerebbe riferirsi al vissuto individuale e non è detto che si possa arrivare alla soluzione perché spesso le motivazioni sono inconsce.
[omissis]

Un abbraccio.
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Re: SESSUALITA' GAY E BASSO COINVOLGIMENTO SESSUALE

Messaggio da Libero81 » domenica 19 agosto 2012, 3:01

E' vero che piu' delle volte la mancanza di stimoli sessuali è dovuto alla psiche, poi in minoranza dovuta a fattori fisici. Però io credo, che come c'è gente ossessionata dal sesso (in pratica la società odierna) c'è anche chi lo vive in maniera piu' leggere il sesso, io personalmente nella seconda ipotesi non ci vedo nulla di male o di sbagliato, sono solo due modi diversi di vivere la sessualità e la propria vita.
Dal canto mio posso dire che se non ho almeno un po' di confidenza con la persona con cui dovrei fare sesso; faccio fatica a lasciarmi andare. Per molti miei "amici" questa cosa è strana, e ogni tanto ci scherzano su... dicendomi appunto che sono bloccato ecc ecc, però io in fondo credo che non ci sono regole nel sesso, conosco gente che riescono a fare sesso solo con sconosciuti e fanno fatica a farlo con chi hanno confidenza, bhe io semplicemente sono l'opposto.
Forse è un blocco mentale dovuto agli anni di repressione passati, chi puo' dirlo... sta di fatto che sono cosi ora, e se devo dirla tutta la cosa non mi dispiace, perchè secondo me il sesso con sentimento e romanticismo è migliore.
In conclusione dico che anche se la società e sesso-centrica noi dobbiamo sempre rimanere noi stessi e fare quello che ci sentiamo di fare, che è sempre la cosa migliore ;)
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.

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Re: SESSUALITA' GAY E BASSO COINVOLGIMENTO SESSUALE

Messaggio da progettogayforum » domenica 19 agosto 2012, 10:39

Lo scambio di mail (due mail) che ha dato avvio a questa discussione è andato avanti. Previa esplicita autorizzazione del mio interlocutore pubblico qui di seguito il testo delle mail successive.
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Ciao,
ti ringrazio per la risposta,
aggiungo qualche particolare.. devo dire di aver scoperto la masturbazione molto molto presto (5-6 anni) in modo autonomo, ovvero come piacere che si prova nella stimolazione genitale.. e direi che è rimasta nel corso degli anni come un piacere piuttosto legato alla sfera fisica che non mi coinvolge molto nella sfera mentale (devo precisare anche in ambiti extra-sessuali tendo a tenere separata la sfera mentale da quella fisica).. e si potrebbe pensare ad una sessualità di tipo infantile..
Tuttavia non è che quando vedo un ragazzo che mi piace rimango indifferente o non penso anche agli aspetti sessuali, semplicemente per me sono molto molto secondari... non sono indifferente al sesso semplicemente per me è poco rilevante rispetto ad altro..
Riguardo alla possibilità di blocchi psicologici come ho già detto non smetto mai di interrogarmi, conoscendo le difficoltà di "scoprire" certe cose che non si vogliono accettare..

Mi permetto di muoverti una critica invece sul versante fisico-ormonale, sul quale mi trovo in disaccordo.. nonostante la tua premessa sulla variabilità sessuale percepisco un orientamento verso la polarità salute-malattia relativamente alla situazione di normalità intesa come una forte libido sessuale presente nei ragazzi della mia età. Non penso di avere problemi di mancanze ormonali, tutti i caratteri sessuali secondari sono sviluppati, tuttavia anche nella possibilità di un basso livello di ormoni non avrei alcuna intenzione di assumere farmaci che mi facciano variare la mia libido.. la trovo come una grande forzatura.. voglio essere io a controllare la mia emozione sessuale, il mio coinvolgimento, assolutamente non vorrei che essa fosse modificata dall'assunzione di ormoni per equipararmi ad un presunto concetto di "normalità"...

Sul concetto di sublimazione sono in dubbio, è da tempo che rifletto anche su quello.. sicuramente è vero che gran parte delle mie energie sono orientate verso attività non sessuali che mi prendono moltissimo tempo e forze.. al momento infatti probabilmente non vorrei neanche essere impegnato in una relazione perché non riuscirei a sostenerla..

Grazie per gli interessanti spunti di riflessione,
____

Ciao [omissis],
capisco perfettamente la critica che mi rivolgi e penso che tu abbia sostanzialmente ragione, quantomeno sul metodo che sembra quello di definire una normalità e di definire quindi una dimensione patologica in relazione a quella normalità, è un criterio certamente discutibile che cercherò di evitare. Anche quanto al merito devo darti sostanzialmente ragione, circa l’ipotesi di bassi livelli di testosterone va chiarito che il ricorso ai farmaci è una ipotesi riservata solo a un riscontro clinico serio e che il controllo di cortisolo e testosterone è consigliato a tutti gli uomini che abbiano passato i 50 anni. In ogni caso per un ragazzo giovane parecchi fattori, apparentemente banalissimi, possono portare ad una diminuzione del testosterone, tra questi l’aumento di peso, regimi di vita fortemente stressanti e polarizzati su aspetti esclusivamente mentali e soprattutto la mancanza di una attività sessuale adeguata, quindi, salvo casi particolari, il contenimento della dieta e dello stress e una regolare attività sessuale dovrebbero di per sé essere sufficienti e riportare il desiderio sessuale ad un livello adeguato. Tieni presente che variazioni periodiche nei livelli ormonali derivano addirittura dal condizionamento climatico, quindi la regola di fondo è quella di evitare per quanto possibile una vita stressante. Hai ragione nel sottolineare che qui l’idea di normalità e patologia è forzata, effettivamente lo è.
Quanto alla masturbazione precoce cioè in età preadolescenziale devo dire che non penso proprio che la cosa possa creare complicazioni, le complicazioni ci sarebbero se mai se la scoperta della masturbazione fosse stata ritardata fin oltre l’adolescenza. È vero che la masturbazione ha una funzione fondamentale proprio nello stabilire legami permanenti tra fantasie masturbatorie (cioè elementi proiettivi di tipo psichico) e reazioni fisiologiche (erezione e eiaculazione) e quindi è opportuno che alla masturbazione si arrivi al momento della maturazione sessuale, in modo che la masturbazione possa terminare con l’orgasmo, ma se questo non è certamente possibile a 5/6 anni lo diventa a 12/13 e per i ragazzi che hanno scoperto la masturbazione in età molto precoce, c’è una specie di riscoperta della masturbazione quando si arriva effettiva mente all’orgasmo e in pratica la vera scoperta della masturbazione è quella. Direi che la precocità della scoperta della masturbazione non ha in pratica influenza sulla vera fase adolescenziale.
Da questa tua ultima mail sono però portato a dare molto più valore all’idea di sublimazione legata anche allo stress che deriva dal dedicarsi totalmente ad attività non sessuali che occupano gran parte della giornata e soprattutto che occupano stabilmente o quasi la mente. Questi meccanismi, di per sé stressanti, possono avere conseguenze anche a livello ormonale, specialmente se sono protratti troppo a lungo e se sono particolarmente intensi, è possibile che tu abbia elaborato una tecnica di rimozione-sublimazione della sessualità già in passato per utilizzare il tempo e le energie derivanti dalla sublimazione della sessualità in altre direzioni. Ti faccio un esempio concreto, in genere i manager delle grandi aziende non hanno una vita sessuale soddisfacente, come non ce l’hanno i giovani professionisti in carriera, perché queste persone, più o meno coscientemente, rimuovono-sublimano la sessualità. Chiaramente quando queste persone cambiano attività e cominciamo a condurre regimi di vita meno stressanti la libido torna a farsi sentire.
Un abbraccio.
Project
p. s. Grazie soprattutto delle critiche, ne terrò certamente conto perché mi hanno portato a riflettere e in sostanza penso che tu abbia ragione.
____

Ciao!
Ti ringrazio, mi dai molto da riflettere.. effettivamente mi son sempre interrogato sulla sublimazione ma le tue parole mi portano a rivalutare molto il concetto che effettivamente è veramente determinante soprattutto nella mia vita..
Se ti interessa il tema, vorrei rivolgerti ancora alcune questioni.. ad esempio l'interrogativo sul fatto che la sublimazione possa essere una condizione temporanea, se possa diventare una condizione permanente e infine del fatto che sia sempre accompagnata ad una certa rimozione (e quindi che sia possibilità di disagio) oppure sulla possibilità di una sublimazione sana...
Parli di stress, vorrei introdurre una dimensione diversa, quella dell'impegno e della dedizione totale, qualcosa di più positivo, qualcosa di scelto e non subito.. un esempio può essere un impegno totale alla ricerca scientifica (mi viene in mente la Montalcini che ha rinunciato alla famiglia per seguire totalmente la sua strada) o anche la dimensione religiosa (pur essendo ateo ho visitato da poco un collegio di suore e mi ha fatto riflettere)..
Secondo te questi tipi di sublimazione totali possono condurre alla felicità o celano sempre un'ombra di repressione?
Secondo te è giusto per un certo periodo della vita essere talmente presi da qualcosa da avere difficoltà (causate da disinteresse) ad intraprendere relazioni?
Ad esempio nel mio caso una attività che mi da gioia e che mi impegna totalmente e che quando si realizza con successo mi da la massima felicità (perché sento di aver realizzato totalmente quello che considero un mio impegno) è l'insegnamento.. sia con i ragazzi che con gli adulti.. non c'è gioia più grande di incontrare un ragazzo che viene a salutarti con sincerità perché ha apprezzato gli anni passati insieme o gli adulti che hanno tratto giovamento dall'insegnamento..
Ti scrivo questo perché al momento non vivo con disagio la mia situazione.. considero sicuramente la possibilità di impegnarmi sentimentalmente ma forse tra qualche anno, probabilmente potrà sbocciare anche la passione sessuale..
Non penso invece che possa fare per me una vita totalmente "sublimata" come davvero possa essere quella dei religiosi (al di là della fede) ma è comunque una tematica molto interessante e mi fa piacere sapere la tua opinione, sempre che anche tu sia stimolato dal tema..

Naturalmente puoi pubblicare anche questi ultimi interventi!
Grazie,
Buona serata
_____

Ciao [omissis], provo a dirti la mia.
Che la sublimazione sia un fatto certamente reversibile non ci sono dubbi, ci sono persone che sono uscite da un misticismo estremo (francamente nevrotico) e si sono buttate in una sessualità frenetica (altrettanto nevrotica) ma ci sono pure persone che sono uscite da periodi di super-lavoro e dopo sono tornate tranquillamente ad una attività sessuale fortemente coinvolgente. Si dice comunemente che il sesso non vuole pensieri ed è così.
La sublimazione comporta certamente una rimozione più o meno radicale della sessualità ma non per questo provoca disagio, la sublimazione non è repressione, non è una costrizione o una scelta imposta ma un’opzione libera. Il disagio della repressione non viene dalla ridotta sessualità, ma dal fatto che sia imposta, cioè dall’intrusione violenta di divieti volti a frenare la libertà sessuale. La sublimazione non è essenzialmente negativa, non toglie e basta, toglie qualcosa a livello sessuale ma può dare in cambio gratificazioni molto profonde. Mi diceva un ragazzo trentenne che era stato con medici senza frontiere in missione in posti molto pericolosi che per tutto il periodo di permanenza in missione non solo non ha minimamente pensato al sesso ma non ha pensato nemmeno a mangiare tutti i giorni perché sentiva che quello che stava facendo, per altre persone, poteva fare la differenza tra la vita e la morte. È ovvio che quando la sublimazione della sessualità parte da forme di altruismo di questo genere, le gratificazioni sono così profonde che il sacrificio della sessualità è considerato minimo di fronte a una causa che può giustificare anche il sacrificio della vita. Questi tipi di sublimazione non sono solo sani ma non sono proprio percepiti come forme di disagio.
Quanto al fatto che l’impegnarsi totalmente in attività molto coinvolgenti non sessuali sia il motivo che spinge alla sublimazione-rimozione della sessualità o non piuttosto l’impegno totale in cause molto importanti sia un modo di spendere le energie lasciate libere da forme di (auto-)repressione sessuale, beh credo che bisognerebbe vedere caso per caso. Il ogni caso, impegno totale in un’attività non sessuale gratificante e sublimazione (sacrificio) della sessualità, sono fenomeni che si rilevano spesso insieme. Non è affatto detto che la sublimazione sia un modo di celare una forma di auto-repressione sessuale e quindi di disagio.
Quanto al fatto che ci siano periodi della vita in cui non si percepisce la spinta a creare relazioni affettive perché si è profondamente impegnati in attività non sessuali molto coinvolgenti, beh poso dire che sono situazioni piuttosto frequenti e non c’è proprio niente di strano.
Tu parli delle soddisfazioni dell’insegnamento, che possono essere grandissime, se l’insegnamento diventa una vera e propria missione, questo è comprensibile anche se non è facile trovare situazioni del genere, salvo casi particolati, pochissime persone arrivano a considerare l’insegnamento una missione.
Oggettivamente non vedo particolari problemi nel rinviare la possibilità di un rapporto affettivo che ti permetta anche di vivere una sessualità intensa, d’altra parte in queste cose non ci sono regole e l’unico parametro sensato e la soddisfazione o l’insoddisfazione che si trae dalla vita che si conduce.
La sessualità totalmente sublimata, come (in teoria) quella dei religiosi può certamente creare disagio perché richiede un impegno assunto una volta sola per tutta la vita, finché i meccanismi di sublimazione reggono la rinuncia alla sessualità non è vissuta come un disagio, ma se quei meccanismi sfumano resta solo un obbligo formale al quale non ci si sente più internamente vincolati e lì il disagio c’è eccome perché non si tratta di libera scelta ma di un vincolo ormai esterno. Per fortuna nel mondo laico non esistono simili vincoli.
Un abbraccio.
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Libero81
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Re: SESSUALITA' GAY E BASSO COINVOLGIMENTO SESSUALE

Messaggio da Libero81 » domenica 19 agosto 2012, 13:32

il sesso non vuole pensieri
Questa frase dice tutto, cmq se posso dire la mia, siamo passati dalla repressione forzata della religione monoteista alla ossessione dovuta sopratutto ai media.
Questa cosa ha portato solo molta confusione, in fine io ripeto, come c'è gente a cui piace il giallo ed altri il blu, c'è gente che da un sacco di importanza al sesso e chi gliene da meno, tutto qui, non ci sono regole nella sessualità ;)
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.

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