SESSO PER NON PENSARE

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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SESSO PER NON PENSARE

Messaggio da progettogayforum » venerdì 31 agosto 2012, 11:47

Ciao Project,
grazie della chiacchierata di lunedì, mi è servita a riprendere un po’ di coraggio e anche a ridimensionare un sacco di cose. Quanto sarebbe tutto più facile se non ci fosse di mezzo il sesso! Forse senza il sesso tutto questo non esisterebbe proprio, fatto sta che comunque il sesso pesa come un macigno. Non è facile per un quarantenne cercare di costruirsi una vita affettiva, questo lo so benissimo, ma certo è scoraggiante. Ogni volta che riesco a creare un bel rapporto di amicizia, inevitabilmente, quando ci si comincia a mettere in mezzo il sesso non riesci più a governare niente. Mi è capitato una sola volta di vivere une storia che col sesso c’entrava poco ma poi è finita pure quella proprio, forse, perché non c’era un’attrattiva sessuale vera. Finché siamo rimasti sul piano dell’amicizia, con quel minimo di sesso che ci veniva spontaneo, ma proprio come tenerezza, ancora funzionava, poi ci siamo detti che non è così che dovrebbe funzionare, che in fondo finivamo per essere una remora pesante uno per l’altro e allora ci siamo persi di vista, perché se non c’è sesso una storia non serve a niente! È paradossale che lo dica io, e lo dico con amarezza, perché non sono mai stato fissato col sesso. Avrei bisogno di partire dal volersi bene e poi magari verrebbe anche il resto, ma evidentemente non funziona così. E poi tutta la mia storia è stata un seguito non di fallimenti, perché non è di questo che si tratta, ma di tentativi, di mezze storie, di storie cominciate con una lunga filza di se e di però. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi coi quali sono stato, non mi hanno mai tradito, me lo hanno detto dal principio che non sapevano se sarebbe durata. Ai ragazzi che ho avuto io voglio bene, sono poveri ragazzi come me che vanno soprattutto in cerca di attenzioni, di piccoli momenti di felicità per compensare quello che non hanno mai avuto dalla famiglia. Se c’è un elemento costante nelle storie di tutti i miei ragazzi è il rapporto pessimo con le famiglie e anche per me funziona così. Poi, certo, se non sei stato abituato alle carezze, alle piccole attenzioni di chi ti vuole bene e hai pensato sempre e solo a salvare te stesso, a non farti schiacciare da una famiglia che non fa nulla per capirti, allora è ovvio che cresci male, che cresci con una specie di ansia di rivincita dentro. In qualche modo ti devi pure vendicare! Ma non sai amare, non te lo ha insegnato nessuno, per te il sesso è un modo di dire che esisti pure tu proprio perché fai quello che gli altri ti dicono che è da malati mentali. Poi certo che sul sesso finisci per puntare tutto. Se non sei bellissimo vai in crisi perché pensi che tanto sarai sempre solo proprio perché non sei bellissimo, perché non sai nemmeno che esistono i sentimenti. E che cosa hai imparato in famiglia? Hai imparato solo l’egoismo disperato di chi cerca di sopravvivere e di non farsi annullare. Project, ci saranno pure le famiglie ce ti accettano e ti voglio bene pure se sei gay, io le storie che pubblichi le leggo, ma penso che sino comunque accezioni e che la regola della vita familiare di un ragazzo gay sia in realtà molto più squallida. Uno dei ragazzi che ho avuto era proprio avvelenato contro la famiglia, ne diceva le cose più terribili, non so nemmeno se fossero cose reali ma la sua reazione quando cercavo di parlare di famiglia era proprio esacerbata, quasi furiosa. Mi sono sempre chiesto perché il sesso finisca per avere per noi un significato così enorme e penso che sia almeno in parte un modo per riempire un vuoto, un vuoto affettivo, una specie di incapacità di creare rapporti interpersonali veri. Quando le mie storie finivano cercavo sempre di mantenere comunque un minimo di rapporto e, se possibile, di restare amici, e ci sono riuscito quasi sempre. Non ho mai odiato i miei ex, anche io in fondo sono un ex. Li vedo in fondo un po’ come ragazzi che, come me, non sanno nemmeno quello che vogliono. Certe volte mi trovo a fare veramente il tifo per loro quando entrano in storie che loro pensano essere finalmente quella buona. La logica è un po’ quella di pensare che almeno lui un pezzo di felicità riesce a costruirla. Chi ce lo insegna a volerci bene? Credo proprio nessuno, e passi gli anni a sbagliare strada, a innamorarti, se questa parola ha un senso, di altri disperati come te che non sanno che fare della propria vita, te ne innamori proprio perché sono disperati come te, lo senti in tutto quello che dicono e soprattutto quando si fanno prendere dalla malinconia e dallo sconforto. Ti rendi conto che il sesso serve a non pensare, ti rendi conto che a questi ragazzi non sei capace di dare niente perché la loro vita, come la tua, non la puoi cambiare. Perché il sesso deve essere una specie di droga per non pensare? Quando passi i 40 anni cominci a fare i bilanci. Ho imparato molto dalle mie storie d’amore e adesso delle malinconie e delle reazioni rabbiose dei ragazzi capisco tante cose che prima non capivo affatto, ormai vedo le cose con l’occhio disincantato dell’uomo maturo, eppure dentro mi porto ancora un enorme desiderio d’amore, più cresce quel desiderio più mi rendo conto che finirà inappagato.
Gil

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