Amore gay senza erotismo

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
Rispondi
Totoro
Messaggi: 114
Iscritto il: martedì 3 luglio 2012, 4:01

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da Totoro » sabato 20 aprile 2013, 2:14

Può essere che tutto il tuo pudore nei confronti del sesso derivi dal fatto che per qualche motivo non ti senti apposto con il tuo corpo?

Non so se puó bastare l'affetto.. bisogna vedere i bisogni dell'altro ed i tuoi. Ho anche io dei grossi problemi con il sesso, e nessuna volontà di risolverli perché alla fin fine non mi manca nulla. Ma potrebbe cambiare davanti ad un innamoramento, potrebbe nascere il bisogno di risolvere tali problemi ad esempio. Come potrebbe anche non accadere. La base sarebbe riuscire ad essere sinceri con l'altro riguardo ai propri limiti ed ai propri desideri.
 


"La capacità di stare da soli è la capacità di amare. Può apparirti paradossalle, ma non lo è. E' una verità esistenziale: solo le persone in grado di stare da sole sono capaci di amare, di condividere, di toccare il nucleo più intimo dell’altra persona, senza possederla, senza diventare dipendenti dall’altro, senza ridurla a un oggetto e senza diventarne assuefatti."

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2474
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da Alyosha » sabato 20 aprile 2013, 8:39

A me invece andava solo di far notare come molte posizioni di Project siano di fatto vicine a certe dottrine che incentrano la sessualità e l'affettività sulla castità. C'è un residuo potentemente cristiano dietro questo tipo di ragionamenti e questa sorta di morale sessuale che continuamente in questo forum viene tracciata, che distingue tra una buona omosessualità ed una cattiva. C'è un giudizio velatamente morale su chi pratica atti sessuali solo per il gusto di praticarli, un modo anche sotterraneo di trattare i famigerati frequentatori di chat, che mi lascia sempre perplesso, perché ammantato di giudizi di valore. Si dice che il sesso non va demonizzato, ma qua dentro invece si demonizza molto il sesso fine a se stesso, le chat e i siti di incontri. Pare che l'unico sesso buono sia quello posto a coronamento del rapporto di coppia. Mi allineo molto alle riflessioni di riverdog per questa ragione.
Ho riflettuto molto prima di rispondere perché in effetti non riesco a farmi un'idea chiara di come stiano le cose e tuttavia preferire un'amicizia "sessuata" per qualche verso a un rapporto sessuale pieno, mi suona vagamente familiare come ragionamento. Siamo perfettamente d'accordo sull'idea di costruire un sessualità autentica all'interno della coppia, non costretta e rispettosa delle reciproche esigenze. Anche sul valore della rinuncia, se al proprio compagno non va di fare una cosa è ok. Ma se al proprio compagno non va di avere rapporti sessuali con la persona amata, credo che questo abbia un problema con la sua sessualità che dovrebbe risolvere, sopratutto se questi afferma che in effetti il desiderio di fare certe cose c'è anche, ma che non le fa perché ha paura che il proprio compagno possa giudicare o perché sembrano cose "sporche". Lo dico nel totale rispetto di tutti, ma certe visioni del sesso non dovrebbero essere incoraggiate. Una coppia che funziona, funziona anche dal punto di vista sessuale e questo desiderio reciproco del corpo dell'altro ci deve essere ed è un desiderio sano. Se non c'è pulsione sessuale verso il proprio compagno non si tratta di una relazione di coppia, magari sarà una cosa altrettanto bella e importante, ma innanzitutto non si capisce perché debba sostutituirsi ad una relazione di coppia. Se non c'è trasporto sesssuale e non c'è esclusività in pratica si tratta di aamicizie. Parli di una lasciare che le amicizie sostengano la vitqa del gay, compensino il suo isolamento sessuale e questo approccio veramente me ne ricorda uno contro la quale prendi continuamente le distanze.
Rispetto a queste cose la solitudine è un autentico paradiso e poi mi permetto di dire che esistono tanti rapporti affettivi, sia legati a qualche forma di sessualità, che anche del tutto privi di manifestazioni sessuali, che appaiono “di basso profilo” in relazione al mito di coppia che prevede esclusività, trasporto totale e fedeltà assoluta che dura tutta la vita. Se si sogna il principe azzurro o si pretende dall’altro quello che una persona reale, o quella particolare persona, non può dare, dopo è ovvio che le delusioni sono dietro l’angolo. Un coinvolgimento affettivo veramente profondo e disinteressato in un rapporto di coppia è certamente possibile ma non è affatto comune e allora si finisce per accettare dei surrogati che, almeno a parole, assomiglino al mito della coppia ideale.
Lo dico senza velata polemica, perché la posizione di Project mi è chiara ormai da tempo e ne rispetto anche i limiti legati certamente e un'età e un periodo storico che non è il nostro. Questo tipo di ragionamenti mi pare tuttavia che incoraggino l'adesione alla castità e invece la speranza sopratutto alle nuove generazione che probabilmente avranno una società più libera e aperta bisogna darla. Ok non pensare sempre a stare con qualcuno, lo scrivo anch'io milioni di volte, ok non basare tutto sul sesso, ma il sogno di costruire una vita assieme a qualcun'altro è leggittimo. Anche sognare il principe azzuro lo è e anche desiderare di avere rapporti sessuali fini a se stessi. Poi nessuno si aspetta che l'amore duri tutta la vita, ma per quel poco che dura è importante che ci sia, che sia un'amore pieno e completo e non una relazione di basso profilo. Queste ultime hanno una loro importanza profonda e tutto quello che vuoi, ma non sono una relazione di coppia, un innamoramento, sono un'altra cosa. Non si capisce perché tu debba descriverle in alternativa, uno potrebbe avere l'uno e l'altro. Amicizie secolari che durano una vita e storie d'amore che per il tempo che durano sono valse una vita. C'è troppo spirito di rinuncia nelle tue parole, lo capisco anche, visto che la tua società non è di certo la nostra, però per quello che mi riguarda mi andava di prenderne comunque le distanze.
Per me un ragazzo o una ragazza che mostra timori verso il sesso andrebbe educato/a anche attraverso una corretta conoscenza delle pratiche sessuali a superare quei timori. Il sesso non ha niente di sporco e questo mi aspettavo lo dicessi in maniera chiara. Una persona che riesce ad esprimere a pieno la sua sessualità, sta meglio di una che non ci riesce. Attenzione che qua non si tratta affatto di condannare chi fa scelte diverse, me ne guarderei bene, però siamo sempre lì, l'importante è chiarire la ragione di fondo per cui uno fa scelte scelte e le la ragione è che vede il sesso come una cossa "sporca"... beh francamente questa non è una buona ragione.
Non mi andava di sollevare nessuna polemic auna volta tanto, però mi pare Project abbia espresso opinioni forti che meritano un approfondimento quanto meno, spero di aver contribuito alla discussione e non alla polemica.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 20 aprile 2013, 9:12

Allora, allora, allora...
riverdog ha scritto:Scusami se forse non mi esprimo con la dovuta dolcezza, ma questa è un po' la mia 'crociata': quando sento collegare il mancato esercizio della sessualità (che poi può avere le più svariate ragioni) con l'essere una persona perbene mi si accappona la pelle.
Riverdog, quello che scrivi è sensato, però ti ricordo che per una donna il praticare il sesso, viene sempre associato a un detrminato tipo di donna... e per quanto questa società si sia evoluta questo preconcetto rimane, e comunque ti condiziona... o almeno... condiziona me :oops:...
riverdog ha scritto:Se una persona ti ama, ma anche 'solo' se ti vuole bene, non ti giudicherà di certo per cose fatte e non fatte, al limite se ne discute e si ci capisce.... Per me il dialogo è la miglior medicina sempre e comunque, e quando non risolve perlomeno attenua.
Io invece ho paura di venire giudicata proprio perché sento determinate cose... poi penso che determinati atti sessuali come il sesso orale, ecc... ( :oops: ), siano cose che sinceramente fanno le ragazze non perbene... cioè sono cose che mi vanno bene se sono fatte in un film vietato ai minori, ma farle con il ragazzo mi sembra una cosa che mi mette sullo stesso piano di quelle ragazze...
riverdog ha scritto:Sarà che io sono sempre favorevole alla sperimentazione nei più svariati aspetti, mah, non so.
Riverdog, ma io ti "invidio" (passami il termine), per il fatto che hai una certa elasticità mentale... e penso che nella vita sia giusto averla...
riverdog ha scritto:PS Ti prego, non mettermi le faccine che indicano che ti ho fatto rimanere male.... che poi ci resto male io.... Male che va sei autorizzata a sorvolare il mio intervento per manifesta incapacità di intendere e di volere del sottoscritto.... ciao!
Questa cosa mi ha fatto veramente sorridere :) !!!!! Ma mica mi sono offesa pr quello che hai scritto ;) !!!!!!! Mi fa piacere poter ricevere dei consigli!!!!!!!!
Totoro ha scritto:Può essere che tutto il tuo pudore nei confronti del sesso derivi dal fatto che per qualche motivo non ti senti apposto con il tuo corpo?
Penso che c'entri anche questo... io non mi trovo affatto a mio agio con il mio corpo e mi imbarazzerebbe molto che la persona con cui sto possa vedere che in quei momenti intimi, succede quello che succede a voi ragazzi (lo so che quello che ho scritto può sembrare un po' criptico, ma pensate a voi ragazzi cosa succede quando vi eccitate ( :oops: ), mettevi nei mie panni...)...
Totoro ha scritto:La base sarebbe riuscire ad essere sinceri con l'altro riguardo ai propri limiti ed ai propri desideri.
Cosa sensata... ma purtroppo poi incominciano a venire fuori i problemi... perché ho paura del sesso... perché non l'ho mai fatto...


Vi ringrazio ancora tutti quanti per quello che avete scritto :) !!!!!!!

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Calymero
Messaggi: 38
Iscritto il: sabato 18 settembre 2010, 10:27

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da Calymero » sabato 20 aprile 2013, 10:54

IsabellaCucciola ha scritto:però ti ricordo che per una donna il praticare il sesso, viene sempre associato a un detrminato tipo di donna... e per quanto questa società si sia evoluta questo preconcetto rimane
Ciao Isabella, scusami ma non riesco a capire da dove derivi questa tua visione così rigida... stando a quello che dici allora tutte le mie amiche, alcune delle quali hanno avuto più fidanzati, dovrebbero essere associate immediatamente a delle p*****e, e non mi risulta minimamente che questo avvenga... Non so quale sia il contesto di riferimento con il quale ti confronti, ma almeno questo preconcetto credo che sia superato, dai. O per lo meno chi lo ha è in minoranza!
Capisco perfettamente certi condizionamenti, e di conseguenza certe percezioni, ma in questa discussione trovo tutta una serie di tabù, ed una serie di giustificazioni agli stessi, che devo confessare mi lasciano un tantino perplesso.
Se posso dire la mia, mi trovo molto d'accordo con il pensiero di Alyosha, credo che non poteva esprimelo meglio. E sia, ci sono gay single che stanno benissimo da soli e rinunciano alla sessualità senza problemi. Ma non credo che sia così perché si sentano single per “vocazione”, termine che nella mia mente crea subito un accostamento a preti e a contesti religiosi che danno luogo all’associazione celibato-castità-purezza...
Spero anch'io di non offendere nessuno, saluti!

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5948
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da progettogayforum » sabato 20 aprile 2013, 11:23

Vorrei semplicemente dire ad Alyosha che sottoscriverei tutto quello che ha detto. Forse mi sono spiegato male, ma ai vecchi succede! (non è vittimismo, è un dato di fatto!)

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 20 aprile 2013, 11:47

Ciao Calymero... allora...
Calymero ha scritto:Ciao Isabella, scusami ma non riesco a capire da dove derivi questa tua visione così rigida...
Deriva da un certo tipo di educazione, in cui parlare di sesso non è una cosa da fare... deriva dal fatto che le poche volte che ho cercato di parlarne in maniera seria con poche persone, sono stata subito bollata come una puttana :oops: ...
Calymero ha scritto:stando a quello che dici allora tutte le mie amiche, alcune delle quali hanno avuto più fidanzati, dovrebbero essere associate immediatamente a delle p*****e, e non mi risulta minimamente che questo avvenga... Non so quale sia il contesto di riferimento con il quale ti confronti, ma almeno questo preconcetto credo che sia superato, dai. O per lo meno chi lo ha è in minoranza!
Non voglio assolutamente offendere le tue amiche... però devi ammettre che ancora adesso se una ragazza ha la stessa "vita sessuale" di un ragazzo viene vista in un certo modo, anche se forse rispetto a una volta non lo si dice apertamente ma lo si pensa...

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
tothelighthouse
Messaggi: 95
Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 3:07

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da tothelighthouse » sabato 20 aprile 2013, 12:29

Calymero ha scritto:
Capisco perfettamente certi condizionamenti, e di conseguenza certe percezioni, ma in questa discussione trovo tutta una serie di tabù, ed una serie di giustificazioni agli stessi, che devo confessare mi lasciano un tantino perplesso.
Mi intrometto di nuovo.
Non trovi che anche il rapporto asessuato venga trattato come un tabù? Non voglio provocarti, è solo una cosa a cui ho pensato, come si vengano a creare dei tabù "di reazione".
Io trovo il sesso una cosa naturalissima, non ho imbarazzo a parlarne, mi sono trovato anzi più volte a difendere pratiche che da alcune mie conoscenze benpensanti erano ritenute "deviate" senza una spiegazione più o meno plausibile, solo una valanga di preconcetti e di sostanziale ignoranza.
Ma, al contempo, capisco che ci possano essere rapporti della medesima intensità di quelli "sessuati" ma vissuti senza sesso, non me la sento di etichettare questi rapporti come "sbagliati" (nello stesso modo in cui si tende a ritenere "deviate" pratiche quali il BDSM), perché quello che è giusto e sbagliato nel campo delle relazioni umane spesso è il frutto di convinzioni in qualche modo "ideali" e, paradossalmente, nel nostro caso non così diverse da quelle religiose, oppure di aspettative precostituite che "vengono da fuori" (se l'espressione è comprensibile).

Ci tengo a sottolineare che non sto parlando di IsabellaCucciola, non conosco la sua storia e i suoi bisogni, ed inoltre -IsabellaCucciola, correggimi se sbaglio!- non mi pare che viva serenamente la cosa. Il mio è un discorso generico, che è comunque quello che se non ho capito male si cercava nei presupposti della conversazione.

Avatar utente
sam
Messaggi: 97
Iscritto il: martedì 22 maggio 2012, 11:59

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da sam » sabato 20 aprile 2013, 12:43

Mi trovo assolutamente d'accordo con Riverdog e Alyosha.
Isabella, come mai usi così tanto questa parolina "perbene" ?
E perché pensi che una ragazza che fa sesso orale non lo sia?
Io, come penso tanti altri qua, ho amiche che quando si "riuniscono" parlano di sesso in maniera molto tranquilla; a volte in modo serio, altre scherzandoci anche sopra(e sì, anche di sesso orale :D )
Non so tu, però la stragrande maggioranza delle persone che conosco (soprattutto i giovani...ma non solo) non assocerebbero mai una donna che fa (qualsivoglia tipo di) sesso a una batt*na (e poi basta con questa concezione delle prostitute come il supremo male del mondo...o.t. ,scusate)...insomma, la nostra società tende ad essere sessuofobica a volte, ma non siamo messi neanche così male dopotutto.
Non è che è un'idea che ti sei in qualche modo inculcata tu nel tempo?
E' possibile?

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da barbara » sabato 20 aprile 2013, 12:51

Distinguerei tra il giudizio altrui e il proprio. Non è una operazione facile da fare ma necessaria. Se una persona ha un pregiudizio su una pratica sessuale potrebbe tendere a notare i pregiudizi che alcune altre persone hanno su quella pratica, trascurando le opinioni differenti. In questo caso tenderà ad attribuire agli altri la responsabilità della propria scelta di non praticare quel tipo di sesso o il sesso in generale. Si tratta di un meccanismo in cui possiamo cadere molto spesso , per cui riflettere , come stai facendo tu isabella, credo sia proprio utile in questo senso.
Credo che i tabù che ci condizionano siano molti. L'Italia è un paese molto bigotto e chiuso su tanti aspetti.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2474
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Può bastare l’affetto?

Messaggio da Alyosha » sabato 20 aprile 2013, 13:03

Si tranquillo Project ho esitato più e più volte a scrivere il post, perché non capivo bene dove potessero andare a parare certi discorsi. Se uno arriva per un suo equilibrio interiore a non desiderare rapporti sessuali che abbia o meno un partner è un conto, in quel caso si tratta di aver raggiunto una pace con se stessi e nulla da dire, ma se uno invece desidera mettersi in gioco, sperimentarsi, ma poi prova sensi di colpa per i propri gesti e si sente sporco... questo è ben altro discorso mi pare e credo sia importante precisare la differenza. Non volevo darti del vecchio in senso offensivo, penso in tutta oggettività che ai tuoi tempi certe cose non fossero nemmeno proponibili, fantascienza pura. Adesso si parla di matrimoni gay, fino ad una trentina di anni fa sarebbe stato proprio impensabile e se l'unica alternativa erano i locali e il sesso toccata e fuga, beh non esito nemmeno io a dire che anc'io mi sarei ripegato con una certa punta di orgoglio verso l'autosufficienza affettiva. Ma c'è un abisso tra quella realtà e la nostra e oggi una normalità affettiva per i gay è tutta possibile, irta di ostacoli, ma almeno possibile. Era questo il senso del mio discorso. In tutto ciò il vecchio sarai anche tu, ma è possibilissimo che il rincoglionito sia io e abbia capito male ciò che avevi scritto. In realtà non capivo troppo bene. Ad ogni modo l'importante per me è aver fatto questa precisazione. Vecchio o non vecchio sei in estremo dialogo con i giovani e in questo ti ho sempre trovato un spirito giovane!
Isabella io non so chi possa pensare che una donna che fa sesso e prova piacere nel farlo sia una puttana, per me proprio non è possibile formulare giudizi morali sulle condotte sessuali tra soggetti liberi e consensienti (ovviamente diversa la questione di soggetti non liberi né consensienti). Sul serio Isabella mi pare che tu faccia tua una mentalità maschilista per altro molto ipocrita, che non hai paura di cosa posssano pensare gli altri, ma che tu pensi delle donne che si concedono. I maschi per un verso vogliono fatte certe cose (la pornografia è tutta maschile e vedi quelle scene perché sono le cose che più piacciono ai maschi) per altro verso però considerano una poco di buono chi lo fa. Anche scrivendo non ci dici che non ti piace il sesso orale, ma che non vorresti farlo perché lo associ alle ragazze che vedi nei porno. A parte che qua dentro siamo tutti gay, per cui togli il sesso orale e ci hai tolto almeno 70% del divertimento o devo dedurne che di noi pensi che siamo tutti poco di buoni oppure questa associazione che fai è sbagliata. In una coppia poi non è proprio possibile che io giudichi quello che fa a letto con me il mio partner, cioè mi pare proprio una cosa da folli. Diverso è il discorso di rapporti occasionali, li mi sento di darti pienamente ragione, è facile sentirsi usati e sentirsi trattati come delle puttane, però tra il porno e il sesso fatto dentro una relazione di strada ce ne corre... e questa è la differenza sostanziale cui dovrebbe guardare una persona. Il proprio partner dovrebbe farti sentire al sicuro, protetta, non giudicata, se lo avverti come giudicante invece c'è un problema serio. Solo che in questo caso di partner reali non ce ne sono, quindi in effetti l'occhio giudicante è il tuo, quindi in definitiva per quanto non sia simpatica da dire come cosa, hai un problema con te stessa. Si insomma "distinguere un giudizio altrui dal proprio" credo di possa sintetizzare così.
Infine cara Isabella questo argomento lo terrei ben separato dall'altro invece, quello che ha a che fare con il tuo corpo, lì entriamo in un terreno spinoso, dove i condizionamenti culturali rischiano di centrare poco. Dovresti imparare a convivere con quella parte del tuo corpo e riconoscerla come tua, se senti che proprio non ti appartiene in tutta sicerità, per quello che mi riguarda sento di essere la persona meno indicata per dare consigli.
Ultima modifica di Alyosha il sabato 20 aprile 2013, 13:39, modificato 1 volta in totale.

Rispondi