La mia storia

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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Geografo
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Re: La mia storia

Messaggio da Geografo » venerdì 4 marzo 2016, 4:40

Non si capisce se avessi immaginato di avere un rapporto sessuale con una donna o di essere una donna in un rapporto sessuale.

FeralHearts
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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » venerdì 4 marzo 2016, 13:34

Ho avuto l'immagine di una donna che stava avendo un orgasmo. E io credo che quando stavo per eiaculare mi sono immedesimato in lei dato che l'immagine è rimasta nella mente.

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Re: La mia storia

Messaggio da Geografo » sabato 5 marzo 2016, 4:34

Beh, certo che da immaginare di avere un rapporto con una donna ad immedesimarsi in essa, il tutto in così pochi secondi... ce ne passa.

Sinceramente non so cosa dirti, ma secondo me fossilizzarsi su delle cose crea solo confusione, specialmente perché dici che "credi" di esserti immedesimato in lei.
Come ha detto Project, l'orientamento sessuale e l'identità di genere sono due cose ben distinte, e passare in una sola frase da omosessualità, a bisessualità a trandessualità denota una grande confusione. Voglio dire, mi sembra più paranoia che altro.
Io ti invito fortemente a sperimentare nella vita reale, perché fare uso di soli porno non fa bene e crea solo confusione a livello mentale.
Solo per dirti: mi ricordo che col mio ex ragazzo quando ci tenevamo per mano mi veniva un'erezione.
Insomma, un'erezione "solo" tenendosi per mano, cosa che non mi sarei mai aspettato ma un conto è la pornografia che ti veicola certi messaggi, un altro conto è la realtà.

FeralHearts
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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » sabato 5 marzo 2016, 15:47

Beh, anche io penso che sia MOLTO meglio sperimentare nella vita reale, ma l'unico modo sono le chat.
Vorrà dire che farò così.
Comunque, grazie Geografo e progettogayforum :)

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progettogayforum
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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » sabato 5 marzo 2016, 20:29

No!! Non è quello l'unico modo! (e comunque attenzione alla prevenzione del rischio hiv!) La cosa fondamentale è crearsi un gruppetto di amici seri che possono costituire un punto di riferimento che non viene meno. Lo scorso fine settimana si sono incontrati a Roma tanti ragazzi di Progetto, abbiamo passato due giorni insieme, ed è stata una cosa bella, non so se questo è sperimentale ma so che queste cose, anche se sembrano di basso profilo, hanno un'importanza enorme, lo so perché lo vedo!

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Geografo
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Re: La mia storia

Messaggio da Geografo » domenica 6 marzo 2016, 4:19

Vedo che qui si continua a stare coi paraocchi...

Prima di tutto con "sperimentare nella realtà" non alludevo a dei meri rapporti sessuali, ma al conoscere e al confrontarsi con un ragazzo, con cui poi la cosa proceda ANCHE con con delle esperienze affettive e sessuali (perché, se così non fosse, non ci sarebbe nemmeno voglia di conoscersi).
Non capisco perché bisogna vedere del male in ogni cosa e attribuire un valore necessariamente "negativo" a delle parole.
È inutile ripetere cento volte a un ragazzo gay che abita dall'altra parte d'Italia e quindi non può andare a Roma (perché mi pare che tu sia siciliano) di "crearsi un gruppetto di amici seri che possono costituire un punto di riferimento", perché una frase del genere mi pare tanto bella quanto astratta, e davvero si cade nel ridicolo.
Se così fosse il problema di ogni ragazzo gay sarebbe praticamente risolto, perché significherebbe che a un ragazzo basterebbe uscire di casa ed ecco che, puf, trova un gruppo di ragazzi gay con cui stringere amicizia e confrontarsi. Messa allo stesso livello di facilità di bere un bicchiere d'acqua.
Il problema principale di ogni ragazzo gay è trovare altri ragazzi gay, e la soluzione che qui viene data è di... trovare dei ragazzi gay.
Io invece penso che un minimo bisognerebbe essere anche REALISTI, CONCRETI e PRATICI.

Quello che ti sto dicendo, FeralHearts, è di trovare su internet (e so che questo è molto difficile) un ragazzo con cui stabilire un certo rapporto, d'altronde in una chat si capisce subito se una persona ha voglia di parlare o è interessata ad "altro" (con "altro" ci siamo capiti) e con cui poi incontrarsi.
Poi, se le cose vanno bene, ovvero ci si piace, uno si fa le sue esperienze affettive e sessuali, lentamente si dissocia dalla pornografia e si creano anche molte meno ansie a livello mentale, oltre al fatto che riesce a vivere una vita sentimentale e sessuale.
Che in queste chat ci sia gente che cerchi solo sesso è risaputo, ma spesso si trova qualcuno interessato a qualcosa di più (1 su 50, per capirci), poi bisogna vedere se la persona in questione corrisponda.

Ripeto, i mezzi che abbiamo sono questi, poi sta a te come scegliere di usarli, l'importante è non farsi scoraggiare. D'altronde, tu stesso stai cercando un ragazzo da poter conoscere, e sono in tanti con lo stesso problema (basta dare un'occhiata in questo forum, che come ho detto parliamo di un problema costante), alla fine non è difficilissimo trovare qualcuno.

Comunque io non ci credo che un ragazzo gay esca con un altro ragazzo gay per avere "un punto di riferimento" o per avere "un amico serio", sicuramente si tratterebbe di un'occasione interessante per entrambi, ma due ragazzi che escono insieme lo fanno anche e soprattutto perché vogliono fare delle esperienze.
È ovvio che c'è differenza tra chi programma in chat una notte di sesso e chi invece cerca in maniera garbata una conoscenza che poi si evolva in qualcosa di più, ovvero in delle esperienze sia affettive che sessuali, perché se così non fosse la conoscenza non si andrebbe nemmeno a cercarla.

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Hugh
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Re: La mia storia

Messaggio da Hugh » domenica 6 marzo 2016, 12:28

Fossero tutti e fossimo stati tutti al tuo livello di lucidità e di consapevolezza a 17 anni, Geografo: davvero sorprendente, complimenti :) Resto piacevolmente stupito a leggere i tuoi post traboccanti di buon senso. Hai già capito praticamente tutto ... :idea:
Sei molto, molto avanti, e questo ti servirà per l'avvenire. ;)
La lotta spirituale è dura quanto la guerra tra uomini
(Arthur Rimbaud, Una stagione all'inferno )

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » domenica 6 marzo 2016, 16:52

E vabbe’ Geografo mi tira le orecchie!! Però il guaio è che penso anche o che abbia ragione!!

Concordo con Hugh nel dire che Geografo è un mezzo mostro!! Non dico che alla sua età credevo ancora alla befana... ma più o meno le cose stavano proprio così!!

FeralHearts
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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » martedì 8 marzo 2016, 1:32

Cercherò di far scorrere tutto senza compusare.
E spero di incontrare qualcuno, l'ultimo ragazzo già non si è fatto sentire più.
Scusate se vi ho annoiato con le mie paranoie.

Grazie a tutti.

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Re: La mia storia

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 8 marzo 2016, 20:27

Ciao FeralHearts,
Ti do anche io il benvenuto nel Forum, e ti chiedo scusa se arrivo, come al solito, in ritardo…
Spero di riuscire a scrivere qualcosa che abbia un senso…
La prima cosa che mi preme un po’ dirti è che non esiste un’età per fare sesso. L’unica cosa che siamo sicuri dell’età, e che a 18 anni si diventa maggiorenni, e basta.
La cosa che mi lascia un po’ perplessa, è questa:
FeralHearts ha scritto:per me ormai è diventata un'ossessione, forse perchè i miei amici hanno tutti avuto esperienze e mi sento come in difetto. Anche perchè un po' me lo fanno capire. Insomma, sarebbe ora.
Ma ai tuoi amici cosa viene in tasca se tu fai sesso con qualcuno? Capisco benissimo che il sesso sia una parte, più o meno importante, della vita delle persone, ma è una cosa che devi fare se te la senti, mica perché la fanno gli altri.
Il fatto che tu abbia una specie di blocco nei confronti di locali, e che abbia paura di incontrare altri ragazzi gay è normale!!! Ci siamo passati tutti, e penso di poter parlare così in generale. Io ho ancora il terrore di andare in un locale gay. L’anno scorso ci sono andato una sera con una ragazza, e stavo letteralmente collassando, dall’ansia che avevo.
FeralHearts ha scritto:Mi capita spesso di pensare di leccare una vagina o un seno, e ho spesso delle reazione di eccitazione, e nella mia mente non mi fa schifo. E questo è quello che mi fa stare male, ho paura di essere bisessuale.
Uno dei tanti problemi delle etichette “etero”, “gay”, è proprio quella di racchiudere quello che le persone provano. Cioè, se sei etero devi provare certi sentimenti, se sei gay ne devi provare altri, e siccome queste due etichette da sole non bastano, allora si è deciso di inventare l’etichetta “bisessuale”, per cercare di descrivere un qualcosa che non si può classificare, perché la sessualità non si può “recintarla”. Ti faccio un esempio, un po’ di tempo fa, mi è capitato di pensare di fare sesso con una donna, ma il 99,9% delle volte penso ai ragazzi, e quindi sarei una transgender etero, che però siccome mi sono eccitata pensando a una donna sarei anche una lesbica “part time”. Non voglio banalizzare quello che provi, però mi sono resa conto che ad analizzare ogni sentimento che provo, da una parte butto via tantissimo tempo, e poi è un “lavoro” veramente stressante. Mi viene da dirti questo perché ho qualche anno più di te, e mi sono resa conto di aver perso anni dietro a queste questioni, anni che purtroppo nessuno ti riporta più indietro. L’idea di avvicinarmi a una vagina mi fa venire la pelle d’oca eppure… eppure come fantasia… non dico che mi piaccia, però diciamo che neanche mi dispiace…
FeralHearts ha scritto:Vorrei andare da uno psicoterapeuta per chiarire il tutto, ma costano un botto e per ora non posso fare spendere questi soldi alla mia famiglia, dato che non lavoro, ma studio all'università.
Prova a vedere se ci sono dei consultori familiari vicino a dove vivi, te lo dico perché, almeno ai tempi che andavo io, erano gratuiti.
FeralHearts ha scritto:In tutto questo c'è anche la paura di fare sesso, con la mente abituata ai video da 7 anni, come mi troverò? Insomma è un bel casino.
Diciamo che i film porno, al 95% servono a chi partecipa per guadagnare soldi. Il restante 5% può essere “utile” a un ragazzo che ha la curiosità di vedere come due ragazzi gay hanno dei rapporti sessuali. Parliamoci chiaramente, alla fine i film porno stancano perché sono sempre la solita solfa, che ci sia il benzinaio che ti fa il pieno di super, che ci sia l’amico che casualmente rimane solo in casa e chiedo a un altro di passare la notte con lui, che ci sia l’imbianchino che ha bisogno del pennello… alla fine sempre lì si va a parare… che cambino gli attori… ma alla è sempre la solita minestra. Un altro problema è proprio il chiedersi: “Come mi troverò?”, cosa che purtroppo succede anche ai ragazzi etero, che sono talmente abituati a vedere i corpi “perfetti” delle porno star che quando stanno con una ragazza vera hanno dei problemi. Però hai scritto che adesso il porno ne guardi di meno, e questo è già un passo avanti.
FeralHearts ha scritto:Tengo a dire che gli amici gay li ho, ma boh, ogni volta c'è il fatto del confronto, se uno ha ragazzi o no, si parla sempre di ragazzi, insomma si incita il fare esperienza. E nel mi caso questa cosa non è un bene.
Prima ti ho scritto quando ci guadagnano i tuoi amici se hai esperienze o meno, e adesso che ho letto anche questa parte la vedo in questo modo. Forse, e ti scrivo forse perché non conosco i tuoi amici… ok, cerco di partire in un altro modo. Anche fra i ragazzi etero c’è questa fissa del perdere la verginità e del fare esperienze. Penso che i tuoi amici vogliamo farti capire quanto sia naturale fare esperienze con altri ragazzi, e non il vedere il sesso fra due ragazzi come una cosa sporca, ma ti ripeto questa è una mia opinione…
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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